(Bologna, 22 maggio 2018) – Quarantadue anni, laureato in Economia e con un dottorato in Ingegneria economico-gestionale, Paolo Bono è il nuovo responsabile dell'Area Agroalimentare e Pesca di Confcooperative Emilia Romagna, alla quale fanno riferimento 426 cooperative con oltre 55.000 soci, 18.600 occupati e un fatturato complessivo che sfiora i 9,2 miliardi di euro.
La nomina di Bono è stata ufficializzata nei giorni scorsi durante il consiglio di presidenza della Federazione regionale, che per l'occasione ha espresso un sentito ringraziamento al responsabile uscente e ormai prossimo alla pensione Antonio Ferraguti, il quale per oltre 30 anni ha ricoperto con grande competenza, dedizione e professionalità questo incarico.
Dopo aver lavorato per 12 anni nell'area agroalimentare di Nomisma e per 2 anni nell'agenzia di rating del Gruppo CRIF (CRIF Ratings), Bono si dedicherà ora al coordinamento e alla gestione della Federazione dell'Agroalimentare e della Pesca guidata da Carlo Piccinini, eletto presidente nel corso dell'assemblea del 23 aprile.
Il consiglio regionale riunitosi alcuni giorni fa ha provveduto poi ad eleggere i tre nuovi vicepresidenti: si tratta di Vadis Paesanti della cooperativa Tecnopesca di Comacchio (Fe) per la pesca; Raffaele Drei della cooperativa Agrintesa di Faenza (Ra) per l'ortofrutta; Ilenia Rosi della Latteria Sociale delle Ghiaie di Mezzani (Pr) per il lattiero-caseario.
Sono stati poi individuati i coordinatori di settore: Davide Vernocchi di Agrintesa (Faenza, Ra) per l'ortofrutta; Davide Frascari di Emilia Wine di Scandiano (Re) per il vitivinicolo; Giovanni Bettini della Clai di Imola (Bo) per il zootecnico; Alessandro Bezzi della Latteria Sociale Centro di Rubbianino di San Bartolomeo (Re) per il lattiero-caseario; Roberto Crosara della CSM di Ostellato (Fe) per agricolo e servizi; Gian Paolo Emanueli della Cooperativa San Gualberto di Borgo Val di Taro (Pr) per il forestale.
Infine sono stati nominati i referenti della Federazione per le aree territoriali: Luca Cavrini (Cica) per Bologna, Vanni Girotti (Produttori Agricola San Rocco) per Modena, Pierangelo Laghi (Orogel Fresco) per Forlì-Cesena, Michele Mangolini (Casa Mesola) per Ferrara, Francesco Rastelli (Copap) per Piacenza, Erika Sartori (Cantina Sociale Puianello e Covilo) per Reggio Emilia, Raffaele Drei (Agrintesa) per Ravenna, Ilenia Rosi (Latteria Sociale delle Ghiaie) per Parma.
Chiara Laghi subentra a Lanfranco Massari al vertice di Confcooperative - Cultura turismo sport emilia romagna. La federazione regionale rappresenta 169 cooperative con 12.000 soci e 1.500 occupati
Bologna, 10 Aprile 2018. Faentina, 40 anni, Chiara Laghi è la nuova presidente di Confcooperative-Cultura Turismo Sport Emilia Romagna, nuova denominazione della Federazione regionale di settore. Alla guida della cooperativa Cultura Popolare - specializzata in promozione e progettazione culturale, gestione di biblioteche e servizi culturali –, Chiara Laghi è anche l'ideatrice del Cultura Impresa Festival, manifestazione nazionale itinerante che promuove il ruolo dell'impresa nello sviluppo territoriale su base culturale.
L'elezione è avvenuta oggi a Bologna nel corso dell'Assemblea della Federazione, che conta 169 cooperative - attive nei settori comunicazione e informazione, spettacolo, servizi culturali e turistici, scuola, sport, turismo -, oltre 12.000 soci, 1.500 occupati e sviluppa un fatturato di 98 milioni di euro.
Ringraziando i delegati per l'elezione e il suo predecessore Lanfranco Massari, Chiara Laghi ha affermato che "nel prossimo mandato la Federazione sarà impegnata a rafforzare sempre di più i rapporti tra le cooperative associate ed a promuoverne i diversi progetti imprenditoriali".
"Una scelta strategica – ha proseguito la neo presidente di Confcooperative-Cultura Turismo Sport Emilia Romagna – in quanto il lavoro comune e sinergico dei diversi settori può garantire uno sviluppo migliore del territorio e al tempo stesso un maggiore valore aggiunto nei confronti delle Istituzioni. Oggi cultura, turismo e sport – ha concluso – non possono più concepirsi separatamente, ma devono lavorare insieme in modo più integrato".
Chiara Laghi subentra a Lanfranco Massari che, dopo 14 anni alla guida della Federazione regionale, ha scelto di non ricandidarsi affermando che "la democrazia richiede ricambio e alternanza". Ricordando l'ampia attività svolta in questo periodo, Massari ha sottolineato come anche in questo settore le cooperative abbiano saputo rispondere meglio di altre forme imprenditoriali ai cambiamenti imposti dalla crisi economica che ha colpito il nostro Paese e l'Emilia Romagna negli ultimi dieci anni.
(da sinistra Massari - Laghi - Ferraris)
Approvata dall'Assemblea Legislativa, prevede uno stanziamento iniziale di 1 milione di euro. Questa norma costituisce un passo importante anche per la promozione e valorizzazione delle tante professioni presenti all'interno delle cooperative e un incentivo a migliorare la realizzazione di reti e network tra le realtà dei diversi territori.
Bologna, 14 Marzo 2018. "La nuova legge sul settore musicale approvata dall'Assemblea Legislativa della Regione costituisce uno strumento decisamente importante per l'ulteriore sviluppo del comparto": è quanto afferma Lanfranco Massari, presidente di FederCultura Turismo Sport di Confcooperative Emilia Romagna, sottolineando come questa norma rappresenti il frutto di un percorso partecipato portato avanti con le principali realtà tra cui FederCultura Turismo Sport, che ha fornito il proprio contributo alla stesura definitiva dell'articolato.
"In particolare – dichiara Chiara Laghi, vicepresidente di FederCultura Turismo Sport Emilia Romagna e Responsabile del Settore Imprese Culturali e Creative della Federazione nazionale – accogliamo con grande favore la nuova legge sia per quanto riguarda il sostegno alla promozione dei giovani autori, sia per ciò che concerne la valorizzazione della formazione e dell'alfabetizzazione musicale e, ancora, per l'accento posto sulle nuove figure professionali in campo musicale che vedono così riconosciuto il valore del lavoro da sempre tutelato e garantito dalla cooperazione anche in questi settori".
"Guardiamo con favore anche alla nascita della Music Commission che punta a sviluppare reti integrate nel settore musicale al fine di rendere il territorio emiliano-romagnolo ancora più attrattivo verso l'esterno" – commenta Chiara Laghi.
"Apprezziamo lo sforzo compiuto dalla Regione e dall'Assessore alla Cultura Massimo Mezzetti per mettere in campo iniziative a sostegno delle imprese culturali e creative nei diversi settori, in un momento storico che vede comunque una generale contrazione delle risorse – concludono Massari e Laghi. In questa regione anche la cooperazione rappresenta un punto di riferimento a garanzia e tutela dell'occupazione nel settore culturale e creativo e crediamo che questo possa rappresentare un valore aggiunto per tutto il territorio, anche in futuro".
Il Santo Padre a Bologna parla di Cooperazione. Rossi (Confcooperative): "Creati 23.000 posti di lavoro in 10 anni, al lavoro per rispondere ai bisogni"
(Bologna, 1 ottobre 2017) – "Ha ragione Papa Francesco, la cooperazione ha ancora molto da offrire per aiutare chi è in difficoltà. Soprattutto nella nostra regione dove si è maggiormente sviluppata. Per questo il sistema Confcooperative Emilia Romagna è impegnato da tempo per ricreare lavoro e dare risposte occupazionali innanzitutto a giovani, donne e disoccupati, partendo dai bisogni delle comunità che possono trasformarsi in imprese. Basti pensare ai 23mila nuovi posti di lavoro creati negli ultimi 10 anni dalle nostre imprese in regione. Anche nelle periferie delle città e dei territori emarginati, come certe aree montane, la cooperazione si sta rivelando una efficace risposta nel salvaguardare il lavoro e la coesione sociale delle comunità".
Lo ha detto Pierlorenzo Rossi, direttore di Confcooperative Emilia Romagna, presente questa mattina sul palco di piazza Maggiore a Bologna all'Angelus di Papa Francesco insieme al vicepresidente regionale di Confcooperative, Matteo Caramaschi.
Lunedì 11 a Bologna debutta il progetto della cooperativa di utenza di Confcooperative.
(Bologna, 8 settembre 2017) – Power Energia pensa in grande puntando sulla digital transformation. La cooperativa di utenza del sistema Confcooperative organizza infatti per la giornata di lunedì 11 settembre a partire dalle ore 10 al Palazzo della Cooperazione di Bologna (via Calzoni 1/3) l'evento "Powerful Day 2017".
Sarà presentato il progetto Power Energia 2.0 pensato per offrire a imprese e titolari di partite Iva la fornitura di energia elettrica e gas con servizi sempre più qualificati, al passo con l'innovazione tecnologica e a condizioni più favorevoli.
Nella mattinata interverranno Alberto Cazzulani, presidente Power Energia; Maurizio Gardini, presidente Confcooperative Nazionale; prof. Carlo Alberto Pratesi, docente di Marketing all'Università degli Studi Roma Tre. Nel pomeriggio (dalle ore 14) interventi di Cristian Golinelli, vicepresidente Power Energia; Luca Briziarielli (Archimede Soluzioni per la Comunicazione); Francesco Corsetti, responsabile commerciale Power Energia.
La conclusione dei lavori è prevista per le 16.
Nonostante la crisi economica, l'organizzazione registra un trend positivo. Negli ultimi anni si è sviluppato il fenomeno delle cooperative di utenza e di comunità, costituite per rispondere alle nuove esigenze del territorio.
Bologna, 30 Marzo 2016. Nell'ultimo quadriennio, che ha visto la crisi economica globale raggiungere il suo apice, con ripercussioni decisamente pesanti sull'intera economia, il sistema Confcooperative Emilia Romagna ha manifestato un'importante capacità reattiva, esprimendo performance anticicliche.
Oggi, nonostante la congiuntura ancora negativa, l'organizzazione associa oltre 1.700 imprese, a cui aderiscono quasi 367.000 soci con 76.150 occupati e un fatturato di oltre 13.300 milioni di euro, a cui va aggiunta la raccolta diretta delle Banche di Credito Cooperativo, pari a quasi 12.700 milioni di euro.
Confcooperative regionale si presenta con questi dati all'Assemblea elettiva quadriennale in programma a Bologna lunedì 4 aprile.
"Nonostante il difficile contesto economico – sottolinea il presidente, Francesco Milza – la nostra associazione ha evidenziato un trend positivo anche negli anni della crisi, registrando una sostanziale stabilità dei principali indicatori. A cominciare dagli occupati, rimasti praticamente costanti nel corso del quadriennio: un risultato che dimostra la capacità di Confcooperative Emilia Romagna di mantenere il proprio ruolo sociale anche nei periodi di crisi".
"Praticamente invariato anche il numero dei soci – aggiunge Milza – che mostrano però differenze significative all'interno dei diversi settori economici. Si registra una sensibile diminuzione nel comparto agroindustriale, interessato da un importante processo di aggregazione delle aziende agricole, e nel settore edilizio, purtroppo ancora alle prese con i pesanti effetti della crisi. Sono invece aumentati i soci nei comparti lavoro, solidarietà e sanità, che hanno saputo cogliere le nuove opportunità del loro mercato di riferimento".
"Segno più per il fatturato – dichiara il presidente Milza – che è passato dai 12.613 milioni di euro del 2012 ai 13.316 milioni del 2015, con un aumento del 6%".
Per quanto riguarda le cooperative associate, infine, nel quadriennio si è registrata una leggera diminuzione, legata essenzialmente alla riorganizzazione che ha interessato soprattutto il comparto agroindustriale e ha dato vita a realtà ancora più strutturate, in grado di rispondere sempre meglio alle esigenze della base sociale. Negli altri settori le imprese aderenti a Confcooperative hanno mostrato una sostanziale stabilità con la nascita di nuove imprese quale risposta alla crisi.
Sulle ceneri di alcune aziende in difficoltà e per difendere il lavoro, i dipendenti hanno costituito infatti delle società cooperative, rilevando l'attività ed impegnandosi personalmente anche dal punto di vista finanziario.
L'imprenditoria cooperativa si conferma quindi un valore aggiunto per il mondo del lavoro e per la società, perché si pone come un modello d'impresa accessibile e realizzabile, un collante straordinario, un'alternativa concreta alla emarginazione e all'esclusione sociale. Un modello democratico e partecipato, in grado di offrire ai giovani lo strumento ideale per valorizzare il proprio percorso formativo e realizzare le proprie aspirazioni professionali.
"In questi anni – sottolinea il direttore di Confcooperative Emilia Romagna, Pierlorenzo Rossi – si sta diffondendo rapidamente il sistema della sharing economy, che prevede la condivisione di oggetti, servizi e risorse da parte di più soggetti: un criterio da sempre alla base del sistema cooperativo, che può così aumentare le proprie opportunità in tutti gli ambiti della società civile. Nello stesso tempo, le ridotte risorse dell'amministrazione pubblica e i bisogni aumentati della moderna società hanno allargato i campi d'azione del modello associativo nell'ambito dei servizi ai cittadini, come nel caso delle 'cooperative di comunità', situate in aree marginali, sia sotto il profilo economico, che dal punto di vista sociale".
"Oltre a produrre valore aggiunto capace di riavviare processi di sviluppo – prosegue Rossi – queste cooperative consentono alla popolazione locale di partecipare alla rivitalizzazione sociale e culturale dei borghi isolati e delle aree periferiche, anche quelle metropolitane. Rappresentano un modello virtuoso di rapporto tra pubblico e privato in grado di garantire una buona qualità della vita e servizi sociali efficaci".
"Anche il settore delle mutue si sta riorganizzando e sviluppando velocemente – dichiara il direttore regionale Rossi – al fine di offrire ai soci l'assistenza sanitaria integrativa ai servizi pubblici. In questo contesto, Confcooperative Emilia Romagna ha sviluppato una significativa esperienza di 'innovazione sociale' come quella delle cooperative di utenza, nate da gruppi di cittadini che desiderano rispondere alle proprie esigenze acquistando servizi anziché beni collettivi".
Registrano inoltre un interessante sviluppo le cooperative a guida femminile, che rappresentano il 18% circa delle associate a Confcooperative. "Imprese – afferma Rossi – che mostrano una grande vivacità e costituiscono un vero e proprio valore aggiunto per il nostro movimento e la cooperazione, ma anche per l'intero mondo del lavoro e la società, sia per l'esemplarità e gli stimoli proposti, sia per il modello d'impresa incentrato su valori di mutualità, leadership partecipativa, impegno sociale e innovazione, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro".
"In sintesi – dichiara il presidente di Confcooperative Emilia Romagna – nei momenti di crisi la cooperazione, oltre a tenere nei settori tradizionali, si caratterizza come una forma imprenditoriale in grado di soddisfare le esigenze emergenti. Le nuove sfide impongono al movimento cooperativo anche un cambiamento culturale per riorganizzare l'associazionismo, lavorando per dare vita ad un'unica struttura, più ampia e più forte, quale l'Alleanza delle Cooperative, di cui Confcooperative ha assunto a gennaio la presidenza regionale".
"A tale proposito – conclude Milza – occorre definire obiettivi, principi e ruoli, tenendo conto che l'Emilia- Romagna è la culla della cooperazione italiana e riveste un ruolo da protagonista in questo progetto".
(Fonte Confcooperative Emilia Romagna - Bologna 30 marzo 2016)
Continua in Expo la settimana di eventi promossi e organizzati da FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Protagonista oggi le realtà sportive tra progetti innovativi e responsabilità sociale. -
Parma, 9 ottobre 2015 -
Proseguono gli appuntamenti a Expo 2015. La giornata di oggi, presso lo spazio di Cascina Triulza, che si inserisce nella settimana di eventi di FederCultura Turismo Sport, ha visto protagonista lo sport. Questo settore conta circa 200 cooperative aderenti a Confcooperative. Realtà che si occupano di gestione di impianti sportivi, svolgono attività di educazione allo sport, organizzano manifestazioni ed eventi.
Sono state diverse le testimonianze di questo settore in Expo. Nella mattinata si è svolto un dibattito per presentare tre progetti di altrettante cooperative.
La cooperativa AM.I.CA., insieme all'Università di Verona, ha illustrato il programma di attività psicomotoria negli asilo nido e la ricerca avviata dall'Università in questo contesto: "Abbiamo avviato una ricerca innovativa perché vi sono molti studi, ma mancava un approfondimento sulla fascia dei piccolissimi. Cercheremo di studiare quali correlazioni ci sono tra lo sviluppo cognitivo e la pratica motoria. Vogliamo sottolineare sempre di più che lo sport non è un'attività settoriale, ma coinvolge interamente la persona", così Beatrice Andalò, presidente della cooperativa e Responsabile nazionale del settore.
Altra esperienza di sport da Massimo Moretti, direttore SPORT CITY cooperativa Gestione Impianti Sportivi e Presidente FederCultura Turismo Sport Alto Adige Sud Tirol: "Con il progetto SportivaMENTE abbiamo voluto, insieme al Servizio Psichiatrico di Bolzano, creare delle occasioni di sport anche per le persone con difficoltà psichiche. L'attività sportiva è sinonimo di benessere, di stare bene e con questo progetto abbiamo voluto ampliare il bacino di persone che possono praticare sport e trarne beneficio".
Uno sguardo alla responsabilità sociale d'impresa nel settore sportivo è arrivato da Rodolfo Giovenzana, cooperativa Scuola di Pallavolo: "Anche chi si occupa di sport ha un ruolo importante, siamo chiamati a operare come agenzia educativa. Il nostro ruolo non è solo quello di provare a creare grandi campioni, ma di trasmettere valori e principi importanti per far crescere persone".
Nel pomeriggio è stata la volta dell'incontro tra le cooperative sportive e la presentazione del progetto B4Sport della cooperativa FASE. Un progetto per perseguire sostenibilità e la responsabilità sociale attraverso lo sport.
A conclusione della giornata, due momenti di spettacolo ed enogastronomia con la cooperativa Verde Azzurra e uno con la Federazione Trentina.
Domani altra giornata di eventi e appuntamenti con FEDERCULTURA TURISMO SPORT
sabato 10 ottobre - SETTORE EDUCAZIONE E FORMAZIONE
12-13 Expo e i ragazzi
Incontro con le cooperative scolastiche
17,30-19 Chiare e fresche dolci acque - CO.PA.T.
In allegato scaricabile il programma di tutta la settimana
Continua in Expo la settimana di eventi promossi e organizzati da FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Protagonista oggi le cooperative culturali e al femminile. -
Parma, 8 ottobre 2015 -
Proseguono gli appuntamenti a Expo 2015. La giornata di oggi, presso lo spazio di Cascina Triulza, che si inserisce nella settimana di eventi di FederCultura Turismo Sport, ha visto protagonista le cooperative culturali e al femminile.
Ancora volti e storie della cooperazione in Expo 2015. Nella giornata dedicata al settore dei Servizi Culturali sono state protagoniste le storie di cooperative "al femminile" e, più in generale, di coloro che si occupano di 'cultura' a 360 gradi.
Il settore dei Servizi Culturali di Confcooperative conta 400 cooperative in Italia che spaziano dalla gestione museale e servizi aggiuntivi, all'archiviazione, catalogazione, organizzazione eventi e molto altro ancora.
Dalla mattina, nella corte di Cascina Triulza, è stata la cooperativa "Dirò" a presentare il progetto collegato alla Via Claudia Augusta, con un percorso che attraversa tre Stati e di cui la botte, mezzo utilizzato per gli scambi commerciali e culturali, è il simbolo. Un progetto di arte e di storia che permette di scoprire territori, culture e tradizioni davvero affascinanti.
Molto seguita anche la presentazione delle cooperative culturali al femminile: ARCA, CULTURA POPOLARE e IMMAGINARIO SCIENTIFICO.
"Da anni ci occupiamo principalmente di archiviazione e catalogazione - ha commentato Chiara Moroni della cooperativa Arca di Brescia -. L'obiettivo principale della cooperativa è lo sviluppo della cooperazione scientifica-culturale attraverso il coinvolgimento della comunità con particolare attenzione al mondo della scuola e dell'educazione. Elementi qualificanti dell'attività della cooperativa sono la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale tesi all'educazione permanente di minori e giovani nella comunità."
"Le imprese con al vertice delle donne - ha commentato Serena Mizzan, direttore di Immaginario scientifico di Trieste - sono flessibili e attente al benessere dei propri lavoratori. Operiamo in un settore, come quello della cultura scientifica e tecnologica, ancora a prevalenza maschile. Oggi abbiamo cinque musei scientifici in Italia che contano all'anno oltre 60 mila visitatori paganti. Un risultato importante perché di cultura e scienza si deve poter vivere. Siamo anche stati premiati a livello nazionale per l'Italia degli Innovatori, è il riconoscimento migliore per la qualità del lavoro che stiamo portando avanti."
Infine, uno spazio tutto dedicato ai giovani che hanno raccontato perché hanno scelto la forma cooperativa per il progetto di impresa.
FEDERCULTURA TURISMO SPORT IN EXPO
Gli appuntamenti di domani, venerdì 9 ottobre Settore SPORT
10-12 Sport, sviluppo e valori
Coop Amica, Sport City, Scuola di Pallavolo
14,30-16,30 Incontro con le cooperative sportive
15-16 B4Sports
18,30-20 Musiche da film
18,30-20,30 "Filiere corte agroalimentari: una via per lo sviluppo umano e sostenibile? Modelli ed esperienze a confronto" - iniziativa dalla Federazione trentina in collaborazione con l'Università di Trento.
In allegato scaricabile il programma di tutta la settimana
Terzo giorno in Expo per la settimana di eventi promossi e organizzati da FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Protagonista oggi il settore dello Spettacolo con eventi e attività per il pubblico. -
Parma, 7 ottobre 2015 -
Proseguono gli appuntamenti a Expo 2015. La giornata di oggi, presso lo spazio di Cascina Triulza, che si inserisce nella settimana di eventi di FederCultura Turismo Sport, ha visto protagonista il settore dello spettacolo, con eventi e attività per il pubblico di Expo.
Cooperative di teatro, musica, multimedialità, artisti e tecnici hanno trovato nella cooperativa la forma di organizzazioni di lavoro più adatta al loro progetto imprenditoriale e culturale. Sono 180 le cooperative di Confcooperative che operano sul territorio nazionale che danno lavoro a circa 6 mila addetti. In Expo abbiamo conosciuto alcune di queste realtà.
Nella mattinata, nello spazio della corte di Cascina Triulza, le animazioni di ASCLA, Associazione Scuole e Lavoro che hanno saputo catturare l'attenzione di grandi e piccoli con il laboratorio del maestro cartapestaio: partire da elementi poveri per realizzare creazioni artistiche.
Nel pomeriggio, nel palco di cascina Triulza, sono stati gli artisti di Fasolmusic.coop ad animare lo spazio della Cascina. Un momento di Teatro, con Agostino Gallo, sul tema della terra e dell'arte agraria. A seguire, uno spettacolo in musica sempre sul tema del rapporto tra uomo e terra.
"La nostra cooperativa è nata 30 anni fa - ha spiegato Franco Pagnoni, Presidente della Fasolmusic.coop che conta circa 400 soci -. Dalla passione per la musica abbiamo pensato di creare una realtà per gestire e organizzare eventi ed è poi diventato per noi un vero e proprio lavoro. Oggi siamo arrivati a un momento di altri cambiamenti importanti. Tra i nuovi progetti, anche il teatro di strada, una gradi in del passato che si sta riscoprendo. Abbiamo con noi molti giovani che stanno seguendo la cooperativa con attenzione, ci sarà un passaggio generazionale che porterà nuovo slancio. Al nostro interno abbiamo molte figure professionali e ormai tutti sono consapevoli che lavorare in squadra è fondamentale per affrontare al meglio le sfide di oggi."
Ma che cosa significa oggi lavorare nel mondo dello spettacolo? "Significa credere molto in quello che si fa - spiega Sara Gaudiosi, Responsabile della comunicazione ed eventi di Fasolmusic.coop -. La situazione economica è complessa, serve molto entusiasmo e passione per poter affrontare il momento, ma siamo un bel gruppo e stiamo lavorando con grande sinergia, è questa la carta vincente per il futuro."
Gli appuntamenti ad Expo continuano tutta la settimana. Domani, giovedì 8 ottobre settore servizi culturali -
Ore 11-17 Trucioli d'autore - Performance di scultura
Ore 12 Conferenza stampa Cultura Impresa Festival
Ore 13 Cooperative culturali al femminile
Ore 17 Cooperazione giovanile si racconta
In allegato scaricabile il programma di tutta la settimana
Secondo appuntamento in Expo per la settimana di eventi promossi e organizzati da FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Protagonista la giornata dell'educazione cooperativa. Domani spazio al settore Spettacolo. -
Parma, 6 ottobre 2015 -
Giornata di appuntamenti rivolta all' Educazione Cooperativa, quella che si è svolta oggi presso lo spazio di Cascina Triulza, per la seconda giornata in Expo, della settimana di eventi che vede protagonista FederCultura Turismo Sport. Una serie di iniziative dedicate ogni giorno ad uno specifico settore di attività diverse cooperative con un ricco programma articolato in diverse giornate tematiche, che darà spazio alla promozione di progetti innovativi e intrattenimento.
Centinaia i ragazzi presenti oggi nello stand di Confcooperative che hanno partecipato al progetto "Giocooperiamo, festa di educazione cooperativa", promosso dalla cooperativa Bella Impresa, partecipata da Confcooperative e Legacoop Lombardia. L'iniziativa che si inserisce nell'ambito di una selezione di progetti "cooperativi" presentati dalle scuole primarie e superiori, ha visto i piccoli ospiti molto attenti all' importanza di cooperare e collaborare.
Nello stand di Cascina Triulza sono stati oltre 100 i giovani di due scuole superiori della Brianza che hanno potuto conoscere da vicino la realtà della cooperazione. Federcultura promuove i valori e i principi cooperativi. "Abbiamo avviato da alcuni anni questo progetto che porta direttamente nelle scuole l'educazione cooperativa - spiega il Presidente di Federcultura Lombardia e Vice Presidente Nazionale, Fabrizio Pozzoli -. Proponiamo ai ragazzi un percorso che racconta che cosa significa essere una cooperativa, cosa vuole dire avere una gestione democratica dell'impresa e quali sono i valori alla base della cooperazione. Con questa presenza in EXPO abbiamo voluto far loro conoscere alcune cooperative di vari settori 'dal vivo' e far vedere che con la cooperazione si vive, si lavora. Abbiamo visto in loro un grande interesse e da loro cogliamo sempre delle interessanti progettualità anche per nuove imprese cooperative. Siamo certi che questi percorsi possano dare risposte alle esigenze dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro".
Nel pomeriggio altro appuntamento importante con il gruppo di lavoro nazionale di educazione cooperativa. Ma che cosa significa 'educare alla cooperazione'?
Lo abbiamo chiesto a Claudio Esposito, referente nazionale di Federcultura per il settore: "Educare alla cooperazione significa aiutare i giovani a comprendere i valori e i principi della cooperazione. Valori come la democrazia, il rispetto delle persone, la mutualità."
Ma qual è il rapporto con il mondo dell'istruzione? "Esistono programmi di supporto della didattica tradizionale scolastica attuati da aziende del mondo delle Cooperative per promuovere nei giovani quelle 'competenze trasversali' che servono per il loro futuro. L'educazione cooperativa, insomma, è metodologia e didattica educativa."
Quali sono le azioni concrete che si stanno portando avanti per promuovere l'Educazione cooperativa? "Stiamo facendo un lavoro per rilevare e mettere in luce le azioni che esistono. Sarà così possibile avviare un "sistema nazionale di Educazione Cooperativa" quale offerta visibile ed efficace nelle scuole e sul territorio. Confidiamo così di poter al più presto dare vita a un sistema che innervi efficacemente la Buona Scuola".
Gli appuntamenti di Federcultura in EXPO proseguono domani, mercoledì 7 ottobre, con il settore dello SPETTACOLO.
Ore 11-16 "Stracci e acqua: cartapesta!" promosso da ASCLA (Associazione Scuole eee Lavoro) - Antichi mestieri. Laboratorio di un maestro cartapestaio che mostrerà come, riciclando elementi poveri, è possibile realizzare delle creazioni artistiche.
Ore 17,30 - 20 "Convinction of the heart" - Fasolmusic.coop Un gruppo di artisti cooperativi esplora la "convinzione del cuore" portando in scena attraverso gli strumenti del Teatro e della Musica il complesso rapporto dell'uomo con la terra.
In allegato scaricabile il programma di tutta la settimana