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Atteso un +1,2% per il Pil reggiano nel 2015. Export in aumento, ma cresce anche la disoccupazione. Landi presidente della Camera di Commercio: "Azioni importanti su internazionalizzazione, innovazione e ricerca". -
Reggio Emilia, 5 giugno 2015 -
E' uno sguardo ampio sull'economia reggiana, ma anche sulle nuove fragilità che si manifestano sul versante della coesione sociale, quello che offrirà la tredicesima Giornata dell'Economia promossa dalla Camera di Commercio ed in programma lunedì 8 giugno nella Sala degli Specchi del Teatro Valli alle 16,30.
"Una realtà, quella reggiana - spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - che continua a soffrire, ma che registra anche segnali di ripresa che vanno accompagnati da nuove scelte che coinvolgono tutti i soggetti economici, sociali, politici e istituzionali e definiscano con chiarezza su quali priorità si debba oggi lavorare".
I dati sulle sofferenze e sui miglioramenti dell'economia reggiana sono chiari. Gli "Scenari per le economie locali" di Prometeia parlano di una crescita del Pil provinciale dello 0,4% nel 2014, mentre le previsioni per il 2015 parlano di un +1,2%, con situazioni che restano comunque fortemente differenziate tra i comparti: il valore aggiunto delle costruzioni, ad esempio, ha registrato un ulteriore calo dell'1,3%, mentre per l'industria in senso stretto si è registrato un +0,5% che, finalmente, interrompe un ciclo di due anni negativi.
E in questo alternarsi di situazioni critiche e "ripresine" - come le definisce lo stesso Landi - si inseriscono i risultati record raggiunti dalle esportazioni (+4%), il cui valore si è portato vicino ai 9 miliardi (oltre il 60% del valore aggiunto reggiano), ma anche quella questione occupazionale che - dice il presidente della Camera di Commercio – "rappresenta uno dei dati più gravi della nostra economia, con un tasso di disoccupazione che in un anno è salito dal 5,9% al 6,6%".
"Siamo evidentemente ben lontani - spiega Landi - da un dato regionale che si colloca all'8,3% e da quello nazionale attestato al 12,7%, ma nell'aumento della disoccupazione, già di per sé allarmante, si inserisce anche il forte aumento della percentuale di giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che sono senza lavoro, con un balzo dal 26,4% al 33,5% tra il 2013 e il 2014".
"Ecco perché - sottolinea Landi - occorre concentrarsi su priorità di lavoro condivise, che da una parte affrontino le emergenze che permangono e, dall'altro, irrobustiscano i segnali di ripresa che si manifestano anche sulla stessa occupazione, prevista in aumento dell'1% nel 2015".
Molte le indicazioni che Landi offrirà in apertura della Giornata dell'Economia di lunedì 8 giugno (tra i relatori Lucio Caracciolo, direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica), con un accento particolare sul tema dell'internazionalizzazione, dell'innovazione tecnologica e della ricerca.
"E' su questi fronti - osserva il presidente della Camera di Commercio - che abbiamo investito la quota più consistente delle risorse camerali: da una parte, infatti, è ancora troppo limitata la platea di imprese che esportano (poco più di 3.500), quando vi è un'alta percentuale di aziende che presentano le stesse caratteristiche e potrebbero avviare nuovi flussi commerciali nel mondo, consolidando l'enorme beneficio che ricade sull'economia e sul lavoro (e quindi anche sui servizi e sull'attrattività del territorio per nuovi investimenti) proprio grazie ai rapporti con l'estero; dall'altra parte occorre sostenere le imprese ad ampliare i loro orizzonti, visto che oggi il 54% delle aziende reggiane esportatrici è presente in un solo Paese estero".
"Con 1,5 milioni destinati all'internazionalizzazione, 1,8 milioni per l'innovazione tecnologica e 700.000 euro per la ricerca e sviluppo - osserva Landi - puntiamo allora ad uno sviluppo che non abbia le caratteristiche del "mordi e fuggi", ma ad accrescere su tutti i versanti, e stabilmente, la competitività delle nostre imprese, che grazie a ricerca e innovazione possono meglio cogliere anche le nuove opportunità che lentamente si vanno profilando anche sul mercato interno".
Proprio di opportunità e prospettive, di "tracce geoeconomiche" da seguire nel mondo e del "fare impresa nel mondo che cambia" parleranno lunedì al Valli Lucio Caracciolo (direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica), Vittorio Borelli (presidente di Confindustria Ceramica), Roberto Nicastro, direttore generale di UniCredit, e Vincenzo Perrone, amministratore delegato di Lombardini srl.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio. Da oggi 225 vini in competizione: 118 dei campioni presentati in concorso provengono dalle aziende di Reggio Emilia, 75 da aziende modenesi, 20 da Mantova e da 12 da Parma. -
Reggio Emilia, 21 maggio 2015 -
Si sono avviate a Mancasale le selezioni dei vini partecipanti alla sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio.
Un'edizione, quella 2015, che fa segnare un record di vini iscritti (225, con un +11% rispetto al 2014) e di aziende partecipanti, giunte a 64 unità.
118 dei campioni presentati in concorso provengono dalle aziende di Reggio Emilia, 75 da aziende modenesi, 20 da Mantova e da 12 da Parma.
"Come Camera di Commercio - ha detto la vicepresidente Paola Silvi nell'aprire i lavori delle commissioni - siamo molto soddisfatti di questi risultati, perchè riteniamo siano il frutto di una analoga soddisfazione delle imprese per i modi attraverso i quali, partendo dal Concorso, la Camera di Commercio esprime il proprio impegno nel campo della valorizzazione dei nostri vini di qualità".
"Tra le aziende concorrenti - ha ricordato Paola Silvi - vi sono imprese, ad esempio, che hanno partecipato attivamente ai percorsi e ai progetti che abbiamo messo in atto per assicurare una vetrina internazionale permanente, attraverso i canali internet, a tanti nostri prodotti agroalimentari, così come vi sono imprese che sono inserite nel progetto regionale dedicato al turismo enogastronomico di qualità, che ha visto la nostra provincia primeggiare per presenze".
"Questa sesta edizione del "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco - ha proseguito la vicepresidente della Camera di Commercio - mira a cogliere, tra l'altro, tutte le opportunità derivanti dall'Expo: dal 25 al 28 giugno, infatti, è in programma un Educational Press Tour rivolto a giornalisti ed opinion leader stranieri del settore wine e del turismo enogastronomico, con visite dirette anche a cantine selezionate in questa sesta edizione del "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco. Dal 18 al 21 ottobre, poi, vi sarà un Incoming di buyer del settore wine dall'Area Asean per incontri B2B con le cantine selezionate".
"A tutto questo - ha detto Paola Silvi - si aggiunge la guida "Terre di Lambrusco", a completare un quadro di iniziative che mirano a fare del Concorso un elemento di attrazione e un punto di partenza per azioni e progetti che hanno una ricaduta ampia e soprattutto duratura nel tempo a favore delle imprese coinvolte e dei territori di appartenenza, e quindi delle province di Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova".
"Oggi più che mai - ha concluso la vicepresidente dell'Ente camerale - siamo chiamati a dare valore stabile al lavoro di queste aziende, perchè ad esse si lega ricchezza economica, lavoro, sicurezza e coesione sociale, che sono elementi distintivi ed apprezzati nel mondo, esattamente quanto i prodotti che nascono nelle nostre terre e che si connotano a maggior ragione grazie a questo prezioso legame fra imprese, prodotti e territorio".
Le commissioni di valutazione dei vini - formate per pubblico sorteggio e composte ciascuna da 6 tecnici - concluderanno il loro lavoro nel tardo pomeriggio di venerdì 22 maggio, mentre la cerimonia di premiazione è prevista il 26 giugno.
(Fonte: ufficio stampa della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Presentato il Rapporto sulla coesione sociale a Reggio Emilia realizzato dall'Osservatorio Economia, Coesione sociale e Legalità della Camera di Commercio. Mazzoli: "fenomeni non facilmente reversibili". Landi: "Serve un'azione congiunta di intensità inedita".-
Reggio Emilia, 15 maggio 2015 -
"Fuga da Reggio Emilia?". E' sicuramente questo il titolo più provocatorio tra i tanti contenuti nel Rapporto sulla coesione sociale a Reggio Emilia realizzato dall'Osservatorio Economia, Coesione sociale e Legalità della Camera di Commercio.
La spiegazione è nelle parole del sociologo Gino Mazzoli, che ha curato la raccolta dei dati e le analisi contenute nel ponderoso studio.
"Abbiamo un export invidiabile, un capitale sociale (organizzazioni del terzo settore e volontari) molto consistente, eppure - dice Mazzoli - la "fuga dei cervelli", le rimesse degli immigrati in calo verticale, i "quasi poveri" (14.000) raddoppiati in tre anni, i 70.000 lavoratori vulnerabili (34.000 disoccupati e 35.800 fruitori di ammortizzatori sociali) l'esplosione degli sfratti (passati dai 543 del 2001 ai 2.800 del 2013) e il 50% di pensionati poveri (il 54% è sotto la soglia dei 750 euro al mese) inducono a pensare che la nostra provincia, oltre a perdere attrattiva, stia producendo fenomeni di ritiro e di fuga".
Pochi anni fa, ricorda Mazzoli, parlavamo di una provincia ancora forte, ma più vulnerabile, e progressivamente questi fenomeni di fragilità si sono trasformati in povertà, tanto che oggi - dice Mazzoli - "ci si può chiedere se la povertà stia diventando una fuga".
Ma la risposta la offre lo stesso rapporto camerale: "Per ora - sottolinea il noto sociologo reggiano - niente di allarmante, ma al contempo il fenomeno non sembra facilmente reversibile".
Quello che il Rapporto sulla coesione sociale presenta è comunque sicuramente un territorio che soffre demograficamente (-1.000 abitanti nel 2014, e solo 133 bambini in più in un decennio), per la situazione delle famiglie (70.000 quelle composte da una sola persona e un reddito tornato ai livelli del 2004), per l'aumento dei giovani che non studiano nè lavorano (il 15,4% dei reggiani tra i 15 e i 24 anni), per un'economia che guadagna posizioni nella classifica della competitività (5° posto in Italia, migliorando di 26 posizioni tra le province Italiane rispetto al 2010) e delle esportazioni (quasi 9 miliardi nel 2014), ma che tra il 208 e il 2014 ha visto un aumento dei disoccupati pari a 18.400 unità.
Dati tra i quali, dice Mazzoli, spicca la "fuga dei cervelli reggiani all'estero", con 2.609 persone che in sei anni hanno assunto la residenza all'estero, salendo però a 10.500 se si considerano anche coloro che si sono trasferiti in cerca di lavoro senza cambiare residenza.
E dal fronte dei servizi sociali non arrivano notizie migliori. Per ogni 100 anziani sopra i 75 anni, nella nostra provincia vi sono 13 badanti e 1,2 posti in centro diurno, 2,9 posti in casa protetta, 3,8 prestazioni di assistenza domiciliare (1-2 ore settimanali per ogni anziano), con un nettissimo sbilanciamento a favore del badantato e famiglie sempre più in difficoltà (per ragioni economiche, ma fors'anche per la rigidità dell'offerta pubblica) nell'accesso al pubblico, come attesta il consistente calo -37.000 giornate dell'utenza dei centri diurni e degli asili nido.
Una situazione complessiva, quella rivelata dal Rapporto sulla coesione sociale, a fronte della quale, e pur senza allarme, "oggi occorre - afferma il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - un'azione congiunta di intensità inedita da parte delle forze politiche e sociali, degli operatori economici e delle istituzioni, per rilanciare Reggio Emilia non banalmente come la città dei primati in una società complessivamente in crisi, ma come un territorio in cui la coesione è valore ed è azione, è principio fondativo ed obiettivo da ricercare costantemente.
"Serve fare squadra - scrive al proposito Mazzoli - tra i diversi attori locali per rendere più attraente questo nostro ancora ricco e vitale territorio".
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)