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A carico delle aziende che forniscono beni e servizi alla pubblica amministrazione scatta l'obbligo fatturazione elettronica. La Camera di Commercio di Reggio Emilia, aderendo al "Digital day", ha organizzato un incontro formativo per questo pomeriggio -
Reggio Emilia, 9 marzo 2015 -
A partire dal prossimo dal 31 marzo la pubblica amministrazione potrà accettare e liquidare solamente fatture emesse e trasmesse in formato digitale. A carico delle aziende che forniscono beni e servizi alla pubblica amministrazione, dunque, scatta l'obbligo fatturazione elettronica.
Il processo, innovativo, sicuro ed efficiente, semplifica il lavoro delle imprese con ricadute positive sulla tempistica generale garantendo, inoltre, maggiori livelli di trasparenza nell'attività delle amministrazioni.
Proprio per favorire una maggiore conoscenza di questo percorso e delle sue modalità, la Camera di Commercio di Reggio Emilia, aderendo al "Digital day", ha organizzato un incontro formativo per lunedì 9 marzo in Sala Grasselli (p.zza della Vittoria, 3) con inizio alle 15,00.
Il "Digital Day", che si svolge contemporaneamente nelle Camere di Commercio italiane, è realizzato in collaborazione con l'Agenzia per l'Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Unioncamere e Digital Champions.
L'incontro, rivolto ad imprese, professionisti e pubbliche amministrazioni, sarà introdotto dal presidente della Camera di Commercio Stefano Landi.
(Fonte: ufficio stampa CCIAA RE)
Il quadro delle imprese femminili della provincia di Reggio Emilia, che alla fine del 2014 ammontavano a 9.650 unità. In lieve flessione l'incidenza sul totale. -
Reggio Emilia, 5 marzo 2015 -
Più di un quarto svolge attività nel commercio, in particolare al dettaglio, due su tre hanno meno di 15 anni, hanno una dimensione media di 2,9 addetti e nel 13% dei casi sono a conduzione straniera: è questo il quadro delle imprese femminili della provincia di Reggio Emilia, che alla fine del 2014 ammontavano a 9.650 unità.
Numeri alla mano, alla fine dell'anno scorso le "imprese rosa" costituivano il 17,2% dell'universo imprenditoriale reggiano, oltre quattro punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale che raggiunge quota 21,5%. I dati analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia evidenziano che a livello provinciale le donne non sono ancora riuscite a ricavare maggiori spazi nel tessuto produttivo locale: il tasso di femminilizzazione provinciale, infatti, in un anno si è ridotto di un punto percentuale (era 18,2% nel 2013).
In alcuni settori, però, l'incidenza delle imprenditrici sul complesso della struttura economica raggiunge punte assai più elevate rispetto alla media. Sono principalmente attività del terziario, come i servizi alla persona – nel quale le imprese femminili rappresentano il 62,5% del totale – o l'assistenza sociale residenziale e non residenziale (39,4%), la sanità (24,8%) e l'istruzione (23,7%). Il 14,6% delle imprese femminili – ovvero 1.409 aziende - gestisce attività nel campo dei servizi alle imprese, in particolare attività immobiliari (596 unità), attività professionali, scientifiche e tecniche (311), servizi di informazione e comunicazione (215), attività finanziarie e assicurative (178) e trasporti e magazzinaggio (109).
Nella filiera turistica le donne imprenditrici si occupano prevalentemente di ristorazione (893 imprese rosa) - gestendo soprattutto bar (523), ristoranti (197) e "take away" (88) - ma anche ospitalità (alberghi, strutture extralberghiere, B&B, ecc.), attività in cui le 48 imprese femminili rappresentano quasi un terzo dell'intero settore della provincia di Reggio Emilia.
Per completare la filiera, alle attività di alloggio e ristorazione bisogna aggiungere il comparto dei servizi di intermediazione turistica - che comprende le agenzie di viaggio e i servizi di guide e accompagnatori turistici -, nel quale le imprese femminili rappresentano il 45% del totale.
Consistente la presenza femminile nel settore agroalimentare, nel quale le imprese gestite da donne si occupano prevalentemente delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali (1.328 unità) e di trasformazione alimentare (115).
Fra le attività del manifatturiero, numerose sono le imprese femminili reggiane che si occupano di confezioni di articoli di abbigliamento e attività tessile (566 imprese); sono inoltre presenti 354 imprese del settore edile.
Le donne imprenditrici straniere rappresentano, con 1.287 aziende, il 13,3% delle imprese femminili. Le tre attività principali sono la confezione di articoli di abbigliamento e industria tessile (321 imprese), il commercio al dettaglio (202) e i servizi di ristorazione (154), che da sole rappresentano il 52,6% delle aziende rosa straniere; consistente, comunque, anche la presenza nelle attività di servizi alla persona e nel commercio all'ingrosso. Cina, Romania e Marocco sono i Paesi di provenienza più rappresentati nel panorama dell'imprenditoria femminile straniera.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
La Camera di Commercio di Reggio Emilia spiega alle PMI come ottenere i finanziamenti europei venerdì 6 marzo in un seminario di approfondimento che inizierà alle 9,15 nella sala convegni dell'Ente camerale -
Reggio Emilia, 5 marzo 2015 -
Sono ben 77 i miliardi di euro che l'Unione Europea mette in campo con il programma di investimenti "Horizon 2020", e l'aspetto più rilevante è che una significativa parte di questo budget è destinata, per la prima volta, alle piccole e medie imprese proiettate verso l'innovazione e l'internazionalizzazione.
"Per una realtà economica come la nostra – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – si tratta, dunque, di un'opportunità rilevantissima, sia per la forte presenza di piccole e medie imprese, sia per la grande vocazione all'internazionalizzazione, sia per un orientamento all'innovazione che, come abbiamo recentemente sottolineato, vedono le imprese del nostro territorio in vetta alla classifica regionale".
Proprio per questo la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha organizzato per venerdì 6 marzo un seminario di approfondimento che inizierà alle 9,15 nella sala convegni dell'Ente camerale. Un focus particolare è riservato allo strumento denominato "The SME Instrument", teso a soddisfare i bisogni finanziari delle piccole e medie imprese nelle tre fasi fondamentali del ciclo innovativo: la valutazione di fattibilità tecnico-commerciale dell'idea, lo sviluppo del prototipo su scala industriale, la prima applicazione sul mercato e la fase di commercializzazione. Il seminario è rivolto alle imprese, ma anche a consulenti interessati ad attrarre sul territorio reggiano i finanziamenti europei per lo sviluppo di progetti ad alto contenuto innovativo.
Al saluto del segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, seguiranno le relazioni di Alessandra Borgatti e di Viorika Dishnica (entrambe di Aster), che entreranno nel merito di tutti gli aspetti riguardanti i finanziamenti e le modalità di accesso.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)