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A pochi giorni dal workshop promosso dalla Camera di Commercio sulle esportazioni agroalimentari negli USA, incluso un approfondimento sulle leggi antibioterrorismo, sono nove le imprese reggiane che stanno per spiccare il volo alla volta del Summer Fancy Food Show, in programma a New York dal 29 giugno all'1 luglio.
Reggio Emilia, 25 giugno 2014 -
E' la prima volta di una collettiva della Camera di Commercio ad una delle più importanti rassegne internazionali del comparto agroalimentare, che vedrà l'ente presente anche con un proprio stand nel quale sarà possibile degustare i vini selezionati all'edizione 2013 del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco".
Quanto sia importante il mercato statunitense per i prodotti alimentari italiani e reggiani lo dicono le cifre: in otto mesi gli Usa hanno importato dall'Italia (che si colloca all'8° posto tra i Paesi esportatori verso gli USA) prodotti per 2,6 miliardi di euro, equivalenti a poco meno di 2 miliardi di euro, con una crescita dell'8,2% rispetto all'analogo periodo precedente.
Il Summer Fancy Food Show, a propria volta, è uno degli eventi di riferimento del comparto food&beverage; visitato da operatori internazionali che sono alla ricerca di prodotti di nicchia e innovativi, nell'edizione 2013 ha registrato la presenza di 2.300 espositori provenienti da 80 Paesi.
Grazie alla collaborazione con la Italy-America Chamber of Commerce di New York, alle 9 imprese reggiane in partenza per il Summer Fancy Food Show, la Camera di Commercio ha assicurato una specifica azione di promozione su 500 operatori statunitensi potenzialmente interessati ad attivare o ad accrescere gli scambi commerciali con la nostra provincia.
Le imprese reggiane che parteciperanno alla vetrina internazionale di New York sono: Acetaia del Casato Bertoni, Acetaia di Montericco, Antica Cascina San Lorenzo, Bross srl, Donelli Vini spa, Forgrana Corradini spa, Grana D'Oro srl, Impresa 39 srl, Righi srl.
(Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Nuove possibilità di sviluppo tra economie in crescita, leggi antibioterrorismo ed Expo 2015 -
Reggio Emilia, 11 giugno 2014 -
A pochi giorni dalla Giornata dell'Economia realizzata dalla Camera di Commercio il 4 giugno scorso, per le imprese reggiane si avvicina quella che si potrebbe definire una "Giornata dell'internazionalizzazione".
Venerdì 13 giugno, infatti, l'Ente camerale ha messo in cantiere una serie di confronti che chiamano in causa Paesi come USA, Mozambico, Guatemala, Colombia ed Ecuador.
"Sul tavolo – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – vi sono temi di lavoro e prospettive diverse, ma l'obiettivo è comunque rappresentato da un consolidamento di rapporti commerciali con Paesi extraeuropei che appaiono in crescita o che, come nel caso degli Stati Uniti, richiedono nuove conoscenze per una più efficace penetrazione commerciale alla luce di norme legislative interne che potrebbero divenire un ostacolo alle nostre esportazioni".
"Dopo aver chiuso bene il 2013 (8,6 miliardi il valore delle esportazioni, cifra record per Reggio Emilia) e anche il primo trimestre 2014 (+4,3% del fatturato e+4% degli ordini) – prosegue Landi – puntiamo ad ampliare la platea dei Paesi con i quali sussistono positivi scambi e, al tempo stesso, a cogliere le nuove spinte allo sviluppo laddove la presenza delle nostre imprese è ancora modesta".
Proprio in questa prospettiva, venerdì saranno sotto i riflettori della Camera di Commercio – con la collaborazione di Unioncamere Emilia-Romagna - tre Paesi del Sudamerica e del Centro America (Colombia, Ecuador e Guatemala) nei quali si prevedono crescite del Pil superiori al 3% nel 2014, con grande spazio per la realizzazione di infrastrutture e possibili scambi riguardanti prodotti primari per l'economia reggiana: abbigliamento, prodotti agroalimentari, macchinari per l'industria, arredamento.
A partire dalle 9,30, nella Sala convegni di Piazza della Vittoria, esponenti della Camera di Commercio di Reggio Emilia, esperti di mercati internazionali e di aziende speciali del sistema camerale guideranno le imprese reggiane alla scoperta delle nuove possibilità di aumento degli scambi commerciali, alla conoscenza degli strumenti finanziari e assicurativi necessari e ai servizi accessibili grazie ad uno specifico progetto sull'America Latina.
Per il mercato statunitense sono invece chiamate in causa, in modo specifico, le imprese agroalimentari, che alle 9,30 saranno nell'Aula Magna di Palazzo Scaruffi per approfondire la legge USA antibioterrorismo e la normativa sulla modernizzazione della sicurezza alimentare, unitamente ad altre nuove procedure introdotte dal Governo americano a proposito di import.
Sempre a Palazzo Scaruffi, ma in Sala Giunta, alle 11,00 è infine è previsto un incontro con il Commissario aggiunto per Expo 2015 del Governo del Mozambico, Gilberto Paulino Cossa, cui saranno presenti anche esponenti dell'amministrazione comunale.
Così come è accaduto pochi giorni fa con i responsabili per l'Expo 2015 della Repubblica di Serbia, l'obiettivo della Camera di Commercio è quello di puntare a costruire alleanze che consentano alle imprese reggiane di collaborare, con progetti, prodotti e servizi, alla gestione della presenza del Mozambico all'esposizione universale dell'anno prossimo.
(Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Riforma – dice Landi – ma non smantellamento. Un presidio di legalità e motore di sviluppo -
Reggio Emilia, 4 giugno 2014 -
"Oggi abbiamo bisogno di reti d'impresa, ma a maggior ragione abbiamo bisogno di mettere in campo più larghe reti di collaborazione fra tutti i soggetti che concorrono allo sviluppo economico, alla sicurezza, ai servizi alle persone e alle comunità, alla tenuta del welfare quanto alla competitività del nostro territorio e del suo tessuto imprenditoriale".
E' questo l'appello lanciato da Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio, nell'ambito della dodicesima Giornata dell'Economia. Un invito alla coesione che cade nel momento in cui l'economia reggiana mostra i primi segnali di ripresa della produzione manifatturiera (+1,4% nel primo trimestre 2014, con un rialzo dell'1,2% del fatturato) e il consolidarsi della crescita dell'export (+4,3% in valore), cui continuano però a contrapporsi i dati ancora negativi del commercio e dell'edilizia e, soprattutto, una situazione occupazionale che negli anni della crisi (dal 2008 al 2013) ha visto raddoppiare il numero degli iscritti al collocamento (+15.000 unità), con un tasso di disoccupazione passato dal 2,3% al 5,9%.
"E' proprio per questo – ha detto Landi - che la ripresa va costruita, lavorando su opportunità e risorse che più stabilmente vanno colte e valorizzate con un'azione che richiede apporti e responsabilità diffuse e condivise".
"Attorno alla medio padana, all'area Nord, al tecnopolo, alla formazione legata all'impresa, al credito e alla ricerca, così come su tante altre eccellenze nuove o antiche del nostro territorio – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio - occorrono stabilità di progetti e di lavoro, rigenerando un virtuoso circuito entro il quale le differenze tra i soggetti in campo sono una risorsa e non una ragione di divisione".
Da Landi, poi, un affondo sulla riforma del sistema delle Camere di Commercio.
"Personalmente – ha detto - non posso sicuramente essere tacciato di essere un supertifoso del sistema camerale così come lo abbiamo vissuto sino ad oggi nella sua interezza, ma credo non dobbiamo confondere le riforme con le distruzioni, perché lo smantellamento delle Camere di commercio non sarebbe un favore, ma un danno alle imprese e ai territori".
Nessun giro di parole, dunque, da parte di Landi, per manifestare le preoccupazioni e le sollecitazioni del sistema camerale a proposito di una riforma che sembra avvicinarsi a grandi passi, ma che corre il rischio – secondo il presidente della Camera di Commercio – di assecondare "correnti di pensiero che parlano semplicisticamente di tagli, di riduzioni o di abolizioni del registro imprese, con una banalizzazione del ruolo di enti che si configurano come veri strumenti di promozione dello sviluppo del territorio".
Proprio per sostenere e tutelare questo ruolo, le Camere di Commercio hanno già messo in campo un progetto di autoriforma, che parte innanzitutto da una migliore definizione di alcune funzioni fondamentali che riguardano, ad esempio, la regolazione del mercato, la semplificazione amministrativa, i supporti per l'accesso al credito, i servizi per l'internazionalizzazione, l'assistenza e la promozione per le nuove imprese. "E' partendo da qui – ha spiegato Landi – che giungiamo poi alla razionalizzazione del numero degli Enti camerali, alla redistribuzione delle competenze tra i diversi livelli territoriali, alla sensibile riduzione del numero delle aziende speciali, all'introduzione di costi standard per la qualità dei servizi da erogare alle imprese dei diversi territori, alla definizione del diritto annuale sulla base dei costi standard e alle priorità strategiche fissati con Governo e Associazioni, nel rispetto del principio di autofinanziamento dell'ente camerale".
"Anche attraverso il Registro delle imprese – ha concluso Landi – le Camere di Commercio sono un presidio di legalità irrinunciabile e sono le uniche istituzioni, svincolate dalla politica, interamente dedicate a promuovere e sostenere le imprese nell'interesse delle economie locali e dei territori".
Sulla stessa lunghezza d'onda il prof. Giulio Sapelli dell'Università degli Studi di Milano: "non si può abolire il registro delle imprese – ha detto – e occorre comprendere bene che le Camere di Commercio sono le case di lettura dei mercati e costituiscono una rappresentanza funzionale (e non sindacale) delle imprese". Insieme a Sapelli, alla Giornata dell'Economia ha partecipato, tra gli altri, anche il prof. Luigi Campiglio dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)