Bel risultato per l'industria italiana, alla quale è andato il premio 'Best Powertrain' attribuito al motore turbodiesel 3.0 montato da Jeep e Ram che viene fabbricato a Cento in provincia di Ferrara dalla Vm Motori, azienda del Gruppo Fiat. Un successo ancor più significativo se si considera che tradizionalmente il pubblico americano non è abituato alle motorizzazioni diesel e fa ben sperare nel successo di questi veicoli negli Stati Uniti.
TRIONFO CHRYSLER
Con 15 vittorie su 24 categorie il gruppo Chrysler ha sbaragliato la concorrenza alla 21esima edizione della manifestazione che ogni anno viene organizzata dalla TAWA (Texas Auto Writers Association) e che mette a confronto i SUV, Pick Up, Crossover, veicoli commerciali e altri prodotti che negli USA rientrano nella vasta categoria dei Truck.
JEEP, RAM, DODGE, CHRYSLER
La Jeep Grand Cherokee è stata confermata 'Suv of Texas' per il quarto anno consecutivo, mentre il Dodge Durango è stato premiato dai 40 membri della TAWA come 'Full-size Suv of Texas' per la seconda volta in tre anni. Al Ram 1500, come giá era accaduto nel 2012, il titolo di 'Truck of Texas'. Una vittoria meritata che ha visto confrontarsi ben 63 prodotti.
VM MOTORI
La società nasce a Cento nel 1947 ad opera di due imprenditori locali, Vancini e Martelli da cui deriva la siglia VM. L'azienda acquisisce fama ed importanza non solo territoriale ma anche nazionale quando qualche tempo dopo la sua fondazione costruisce il primo motore diesel italiano, la cui produzione fuoriesce ben presto dai confini nazionali. Dopo vari passaggi dal 2011 la VM è entrata nella galassia Fiat.
Costi di esercizio di impresa - Ministero dei Trasporti settembre 2013 costo acquisto autocarro 75.000€ - percorrenza oltre 500 km - massa complessiva superiore a 26 tonnellate.
pensieri...in coda...
Il primo di ottobre si avvicina e con esso l'aumento dell'Iva che passerà dal 21 al 22%. Non sembra ci siano molti margini di manovra per scongiurare quest'altro balzello che, con molte probabilità, riporterà il rapporto debito pubblico Pil entro quella soglia del 3% voluto dall'UE.
Sarà, secondo le stime della CGIA di Mestre, un costo medio per ciascuno di noi di 106€ annui. Forse non sarà tanto ma traducendo il tutto in "cibo" corrisponde a oltre una ventina di panini o poco meno di 10 pranzi in quelle trattorie "per camionisti" che da sempre, anche quando la crisi era lontana, proponevano, con 10 €, un pasto completo con un buon bicchiere di lambrusco. Un rapporto qualità/prezzo che, in molti casi, era anche sinonimo di buona ospitalità e attrattivo per tanti che camionisti non erano.
Un aumento d'aliquota che, non si può escludere, inciderà ancora una volta sui consumi delle famiglie, quindi sulle rotazioni dei prodotti sugli scaffali dei supermercati e perciò sui trasporti. E poi dicono che la ripresa è vicina!
di Carlo Alberto Sala