Un gruppo di ragazzi, la loro passione e la loro dedizione per il mondo dello spettacolo: energia alo stato puro con il musical "Fame – Saranno Famosi". Dal 7 aprile al Barclays Teatro Nazionale di Milano.
Di Pietro Razzini
Parma, 4 aprile 2016
Energia allo stato puro, freschezza e talento. Questi, ma non solo, gli ingredienti che faranno di "Fame – Saranno Famosi" un cocktail a dir poco esplosivo. Appuntamento fissato il 7 aprile al Barclays Teatro Nazionale di Milano per la prima (con anteprime dal 31 marzo al 6 aprile). Poi via, fino al primo maggio, data dell'ultima replica. Regia affidata a Federico Bellone, produzione griffata Wizard, Fame porta in scena una storia che ha reso indimenticabili i suoi personaggi, offrendo in questa precisa occasione, una versione speciale dedicata al ricordo del film salito alla ribalta 35 anni fa.
I NUMERI - Nel complesso più di 40.000 posti disponibili al Barclays Teatro Nazionale, 25.000 dei quali già venduti. Un allestimento (prima volta nel mondo) dal costo complessivo pari a 500.000 euro. Niente male. Ventidue persone formano il cast caratterizzato da ragazzi e ragazze con un'età compresa tra i 20 e i 25 anni. Queste sono solo alcune cifre che raccontano il valore di uno spettacolo destinato ad attirare l'attenzione del grande pubblico. Dopo Dirty Dancing e prima di The Bodyguard, Wizard ha deciso di puntare su Fame, convinta che gli spettatori non si lasceranno scappare l'occasione di farsi trascinare dall'energia degli attori in scena. Anzi, addirittura di essere protagonisti in scena: ogni sera, infatti, saranno messi a disposizione di chi ne farà richiesta alla produzione, 10 posti per poter assistere allo spettacolo "dall'auditorium della scuola di Fame", sul palco.
I PROTAGONISTI – Sarà Luca Giacomelli Ferrarini a vestire i panni di Nick Piazza. Al suo fianco Eleonora Facchini (Serena Katz), Rajabu Rashidi (Tyrone Jackson) ed Emanuela Puleo (Carmen Diaz) a cui è stato affidato l'onere e l'onore di chiudere lo spettacolo esaltando le note dell'immortale Fame: "Adoro il ruolo di Carmen: ho 23 anni e mi mettono il mondo ai piedi. Cosa posso volere di più?". Afferma ridendo. Poi si fa seria: "E' un'emozione grandissima far parte di questo musical: stiamo lavorando notte e giorno per raggiungere un risultato di alta qualità". E ancora, Federico Colonnelli, Simone Nocerino, Monica Ruggeri, Caterina Sampietro e Marta Melchiorre: giovani e di talento. Statene certi, presto "saranno famosi".
Credits ph. Loris Zambelli
Parma OperArt presenta Elisir d'amore: il 28 APRILE 2016 - ore 21.00 presso il TEATRO DUSE di BOLOGNA. Melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti, Libretto di Felice Romani.
Personaggi e interpreti
Nemorino: Filippo Pina Castiglioni, Tenore
Adina: Tania Bussi, Soprano
Belcore: Carlo Morini, Baritono
Il Dottore Dulcamara: Luca Gallo, Basso
Giannetta: Sun Yi, soprano
Coro Quadriclavio
Orchestra "Cantieri d'arte"
Diretta dal M° Lorenzo Bizzarri
Regia: Eddy Lovaglio
La nuova produzione di Parma OperArt è "Elisir d'amore", una delle opere più amate e giocose di Gaetano Donizetti, che verrà rappresentata al Teatro Duse di Bologna il prossimo 28 aprile 2016.
Il cast è di grande prestigio e vedrà in scena Carlo Morini, nel ruolo del sergente Belcore, baritono che si è esibito nei più importanti teatri e con celebri direttori d'orchestra tra i quali Bruno Campanella, Valere Gergiev, Zubin Mehta, Peter Maag, Bruno Bartoletti e altri.
Al suo fianco troviamo un'altra importante presenza, quella del basso bolognese Luca Gallo che interpreterà il ruolo del dottore Dulcamara, anch'egli dal curriculum prestigioso poiché ha lavorato nei teatri di tutto il mondo con direttori d'orchestra come Donato Renzetti e Peter Maag, o con registi come Pier Luigi Pizzi e con colleghi come M.Freni, M.Devia, E.Mei, N.Ghiaurov, R.Bruson, G.Sabbatini, G.Surjan, S.Alaimo, A.Bocelli.
Il ruolo di Nemorino sarà interpretato dal tenore Filippo Pina Castiglioni, allievo del grande Alfredo Kraus e che ha impostato la sua carriera cimentandosi in ruoli belcantistici, ha collaborato con importanti direttori d'orchestra e tra questi: P. Maag, R. Bonynge e Abbado, così come con registi del calibro di B. De Tomasi, F. Crivelli, E. Dara e altri. Ha cantato nei più importanti teatri nazionali ed internazionali in una intensa attività che lo ha consacrato ad una luminosa carriera.
Un team di sicuro successo che si completa con la protagonista, Adina, interpretata dal soprano Tania Bussi, professionista esperta nel ruolo e che si è imposta giovanissima su prestigiosi palcoscenici (nel 1994 in Werther di Massenet con il grande Alfredo Kraus e la direzione di Daniel Oren al Teatro Regio di Parma e in The turn of the screw a fianco di Raina Kabaivanska al Teatro Comunale di Modena nel 1997, e da qui ha proseguito in una brillante carriera con grandi interpreti e direttori d'orchestra); il ruolo di Giannetta è interpretato dalla brava e simpatica Sun Yi, giovane soprano cinese vincitrice già di prestigiosi premi e che non mancherà di stupire il pubblico.
Il coro Quadriclavio e l'orchestra "Cantieri d'Arte" saranno diretti dal M° Lorenzo Bizzarri, affermato nel panorama nazionale e internazionale come ottimo direttore d'orchestra e di coro, oltre a collaborare da qualche anno ad alcune trasmissioni RAI con Milly Carlucci e Antonella Clerici.
L'affresco scenografico si avvale delle tele di pittori che ben hanno raffigurato la realtà dei villaggi contadini di una volta, ai quali fa riferimento l'opera Donizettiana, e tra questi un pittore dell'entroterra Modenese, Gino Covili, insieme ai dipinti di Van Gogh e di Pieter Bruegel, fra gli altri, che contribuiranno a dare autenticità e prestigio alla tavolozza di colori di questo gustoso "Elisir d'amore".
Biglietteria e info:
http://www.teatrodusebologna.it/spettacoli/elisir-amore-2
Il gruppo pop svedese nato agli inizi degli anni '70 e diventato popolare grazie a una serie di canzoni che sono rimaste nella memoria di chi ama il ritmo e la musica rivive grazie agli Abbadream.
Di Pietro Razzini
Parma, 12 marzo 2016
Giovani e meno giovani: tutti uniti, per una sera, nel nome degli Abba, il gruppo pop svedese nato agli inizi degli anni '70 e diventato popolare grazie a una serie di canzoni che sono rimaste nella memoria di chi ama il ritmo e la musica. Il loro mito rivive oggi negli Abbadream, cover band che si è esibita al Teatro della Luna di Assago scatenando l'entusiasmo dei numerosi presenti. L'appuntamento con il sound di Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad (meglio conosciuta come "Frida"), è stato solo l'ultimo di un calendario che ha visto transitare dal teatro a pochi passi dal Mediolanum Forum, alcune delle più entusiasmanti cover band del nostro periodo. L'adrenalina che hanno fatto esplodere gli Abbadream, tuttavia, ha superato, senza ombra di dubbio, la concorrenza.
LO SHOW Energia allo stato puro quella messa sul palco dalle regine incontrastate dello show: Blondy Dëbra e Suzanne Lötar hanno cavalcato la scena come amazzoni fiere e sicure di sé, regalando al pubblico del Teatro della Luna, oltre di ore di puro divertimento. Già perché gli Abbadream non si sono minimamente risparmiati, né sotto il profilo musicale né dal punto di vista del tempo dedicato agli spettatori: i 120 minuti e più di canzoni sono volati in un battito di ciglia, indice della bontà dello show presentato. Tra canzoni romantiche e inni alla dance scatenata, i presenti hanno alternato momenti di relax a balli davanti al proprio posto, seguendo gli imput delle due mattatrici.
LUCI E COLORI Oltre all'indubbio valore canoro, ciò che ha suscitato l'interesse del pubblico è stato anche il continuo cambio d'abiti proposto dal gruppo: un viaggio nel tempo capace di produrre emozioni positive. Abiti variopinti, pantaloni a zampa e colori shocking hanno caratterizzato la colonna sonora di una notte in cui si sono succedute canzoni diventate leggenda grazie anche al musical "Mamma mia!" e al film interpretato da Meryl Streep e Pierce Brosnan. Il calore di brani come Dancing Queen, Voulez Vous, SOS, Gimme!Gimme!Gimme! e Money Money, tuttavia, va sicuramene oltre la trasposizione teatrale o cinematografica. Il mega mix di fine show è stata la degna conclusione di una grande serata nel segno dell' inno di un' epoca, "Mamma mia", e della tribute band che ha fatto rivivere il sogno degli Abba.
I migliori allievi delle scuole di danza di Parma e Piacenza interpretano vari quadri coreografici contro la violenza alle donne. Lo spettacolo, dedicato a Maria Virginia Ferreoli si tiene Domenica 13 marzo 2016 alle ore 17.30 e alle ore 20.30 presso il Teatro Verdi di Busseto, promosso e co-organizzato da Parma OperArt, in collaborazione con il Comune.
Parma, 12 marzo 2016
Gli episodi di violenza contro le donne continuano ogni giorno e spesso è anche difficile documentarli perché su queste tragedie è sempre calato il silenzio, soprattutto per quanto riguarda la violenza domestica, lo stupro di guerra ed etnico, le mutilazioni dovute ad una cultura millenaria ed il femminicidio con gli aborti selettivi, gli stupri "correttivi" o i matrimoni riparatori.
Lo spettacolo Vittime del silenzio, progetto Leggere per Ballare della F.n.a.s.d., che gode del patrocinio del M.I.U.R. e del Ministero delle Pari Opportunità, in cui la recitazione si integra con musica e coreografia, vuole far comprendere come, attraverso una scarsa documentazione storica (il silenzio dei tempi), la violenza nei riguardi delle donne non sia mutata col mutare dei tempi. Lo spettacolo di danza, promosso e co-organizzato da Parma OperArt, è in collaborazione con il Comune di Busseto che lo ha inserito nella stagione teatrale domenica 13 marzo: primo spettacolo alle ore 17.30 e secondo spettacolo alle ore 20.30.
La giovane danza, e quindi i migliori allievi delle scuole di danza di Parma e Piacenza, della stessa età di Maria Virginia Fereoli, sotto la guida dei loro coreografi, interpreteranno vari quadri coreografici contro la violenza alle donne, uno di questi sarà dedicato proprio a Maria Viginia, uccisa a Felino nel 2006, all'età di 17 anni, con 50 coltellate. L'obiettivo è quello di rivolgersi ad altri giovani coetanei così come agli adulti, per una riflessione formativa su di un loro rinnovato ruolo nell'ambito della famiglia e della società.
Gli altri quadri coreografici si riferiscono a citazioni dall'Inferno Dantesco per quanto riguarda l'amore negato di Paolo e Francesca, a I promessi sposi del Manzoni per quanto riguarda la Monaca di Monza, all'Amore Rubato di Dacia Maraini, ai riferimenti cinematografici de La Ciociara, e l'Otello di Giuseppe Verdi.
La regia è di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, la scelta dei testi di Bianca Belvedere Bonino e le musiche scelte e curate da Alessandro Baldrati.
Le scuole di danza che si esibiranno sul palco del Teatro Verdi domenica 13 marzo sono: Professione Danza, CID, ARP Dance, Jazz Dance Studio, Era Acquario (di Parma) e CAD, Progetto Danza, Accademia di Danza Domenichino, Choròs, Associazione Culturale Tersicore (di Piacenza).
Per info e biglietteria: IAT - Tel +39 0524/92487, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.bussetolive.com
Con "Scene d'Amleto", nuova produzione del Teatro del Cerchio, il capolavoro di Shakespeare apre a nuove riflessioni. Lo spettacolo, con la regia di Antonio Zanoletti, va in scena al teatro di via Pini sabato 12 marzo alle ore 21.00.
Parma, 10 marzo 2016
Sarà "Scene d'Amleto" lo spettacolo che sabato 12 marzo alle ore 21.00 chiuderà la mini-rassegna "Shakespeare IeriOggiDomani", con cui il Teatro del Cerchio ha reso omaggio al bardo di Stratford-upon-Avon nel quattrocentesimo anniversario della scomparsa. Un Amleto particolare, quello ideato dal regista Antonio Zanoletti (che ha curato anche le scene e i costumi), perché se è vero che già tantissimo è stato detto, scritto e realizzato (sia in teatro che al cinema) su questo capolavoro di Shakespeare, è anche vero che il dramma è talmente complesso e sfaccettato da non esaurire mai la sua potenza narrativa e da continuare a nutrire la fantasia creativa di registi e attori. E Zanoletti, che ha avuto come maestri Giorgio Strehler e Luca Ronconi, ha selezionato alcuni elementi del testo shakespeariano per focalizzarsi su due temi precisi: la strumentalizzazione dei giovani da parte degli adulti e il complesso edipico che si cela nelle azioni di Amleto. Ed ecco che la scena si svolge su "una colata di velluto rosso sangue che è trono, letto e luogo dei poteri", come spiega il regista: «Può essere che l'esaltazione di Amleto nel vendicare il padre nasconda qualche meccanismo psicologico che ne impedisca l'azione? A rallentare l'azione c'è forse un desiderio rimosso verso la madre? Edipo... Amleto. Perché non affrontare questo testo alla luce di questo archetipo? Come ci parla ancora, oggi, Amleto, questo capolavoro di tutti i tempi? Io penso questo: all'uomo non è dato di gestire l'inizio e la fine della propria esistenza, ma soltanto il decidere come utilizzarla, questa esistenza. E non è cosa da poco». Sul palco, gli attori Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Maria Pia Pagliarecci, Simone Baroni, Mario Aroldi, Damiano Camarda e Giuseppe Piccione.
Per informazioni e prenotazioni: 331.8978682 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
E' Festa della Donna ad Europa Teatri martedì 8 marzo, alle ore 21.15, con "Senza tacchi" nato da un'idea di Chiara Rubes, testo di Rossella Canadè, con Chiara Rubes e Franca Tragni.
Parma, 8 marzo 2016
"Senza Tacchi" è uno spettacolo in cui le donne si guardano dentro, pronte ad ammettere debolezze e imperfezioni così come a ribadire i propri punti di forza e a raccontare le proprie storie, viste con l'occhio disincantato di chi ormai le ha sentite tutte, ma anche con lo stupore e la caparbietà che hanno le bambine nel credere ai propri sogni. A meno che non ci sia qualcuno che ricorda da vicino il lupo delle favole pronto a mangiarle. E le scarpe, spesso additate come primo simbolo di una certa vanità femminile, prendono il posto, durante lo spettacolo, degli oggetti quotidiani, vengono utilizzate come telefoni o bicchieri, per sdrammatizzare una certa sacralità fashion che a volte pare circondarle.
In "Senza Tacchi" le scene più divertenti si alternano a quelle più commoventi, sottolineate dall'originale interpretazione delle protagoniste, che sembrano voler giocare con alcuni cliché femminili (la madre, la moglie tradita, l'amica un po' svitata), cui vogliono fornire nuove e più attuali chiavi di lettura. Sono storie che partono dal quotidiano, dalle commissioni per la famiglia e dagli appuntamenti catastrofici che almeno una volta nella vita tutte abbiamo avuto, che passano per i racconti di vite che sembrano uscite da un libro o che in un libro sono nate davvero, e che sforano infine nella cronaca, dove spesso una donna vittima è solo un'unità in più da aggiungere ad un totale già miserabilmente alto: viene narrata in scena la storia di Liana An Nuni, uccisa con otto coltellate dal marito, a Luzzara, nel 2008. Movente: una micidiale gelosia.
Prezzo biglietti: intero 10,00 Euro – ridotto 8,00 Euro (under 18 – over 65).
Info e prenotazioni: Europa Teatri, via Oradour, 14 – 43123 Parma – tel./fax 0521.243377
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.europateatri.it
I migliori allievi delle scuole di danza di Parma e Piacenza interpretano vari quadri coreografici contro la violenza alle donne. Lo spettacolo, dedicato a Maria Virginia Ferreoli si tiene Domenica 13 marzo 2016 alle ore 17.30 e alle ore 20.30 presso il Teatro Verdi di Busseto, promosso e co-organizzato da Parma OperArt, in collaborazione con il Comune.
Parma, 7 marzo 2016
Gli episodi di violenza contro le donne continuano ogni giorno e spesso è anche difficile documentarli perché su queste tragedie è sempre calato il silenzio, soprattutto per quanto riguarda la violenza domestica, lo stupro di guerra ed etnico, le mutilazioni dovute ad una cultura millenaria ed il femminicidio con gli aborti selettivi, gli stupri "correttivi" o i matrimoni riparatori.
Lo spettacolo Vittime del silenzio, progetto Leggere per Ballare della F.n.a.s.d., che gode del patrocinio del M.I.U.R. e del Ministero delle Pari Opportunità, in cui la recitazione si integra con musica e coreografia, vuole far comprendere come, attraverso una scarsa documentazione storica (il silenzio dei tempi), la violenza nei riguardi delle donne non sia mutata col mutare dei tempi. Lo spettacolo di danza, promosso e co-organizzato da Parma OperArt, è in collaborazione con il Comune di Busseto che lo ha inserito nella stagione teatrale domenica 13 marzo: primo spettacolo alle ore 17.30 e secondo spettacolo alle ore 20.30.
La giovane danza, e quindi i migliori allievi delle scuole di danza di Parma e Piacenza, della stessa età di Maria Virginia Fereoli, sotto la guida dei loro coreografi, interpreteranno vari quadri coreografici contro la violenza alle donne, uno di questi sarà dedicato proprio a Maria Viginia, uccisa a Felino nel 2006, all'età di 17 anni, con 50 coltellate. L'obiettivo è quello di rivolgersi ad altri giovani coetanei così come agli adulti, per una riflessione formativa su di un loro rinnovato ruolo nell'ambito della famiglia e della società.
Gli altri quadri coreografici si riferiscono a citazioni dall'Inferno Dantesco per quanto riguarda l'amore negato di Paolo e Francesca, a I promessi sposi del Manzoni per quanto riguarda la Monaca di Monza, all'Amore Rubato di Dacia Maraini, ai riferimenti cinematografici de La Ciociara, e l'Otello di Giuseppe Verdi.
La regia è di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, la scelta dei testi di Bianca Belvedere Bonino e le musiche scelte e curate da Alessandro Baldrati.
Le scuole di danza che si esibiranno sul palco del Teatro Verdi domenica 13 marzo sono: Professione Danza, CID, ARP Dance, Jazz Dance Studio, Era Acquario (di Parma) e CAD, Progetto Danza, Accademia di Danza Domenichino, Choròs, Associazione Culturale Tersicore (di Piacenza).
Per info e biglietteria: IAT - Tel +39 0524/92487, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.bussetolive.com
Uno dei musical più noti e amati al mondo, a Milano fino a domenica 6 marzo, sta registrando il tutto esaurito serata dopo serata. A Bologna appuntamento dal 17 al 20 marzo all'Unipol Arena.
Di Pietro Razzini
Parma, 5 marzo 2016
Sicuramente Mina e Celentano furono ispirati da altre emozioni mentre cantavano il celebre singolo, ma è indubbio che gli spettatori del teatro Arcimboldi siano stati pervasi da un "Brivido felino". Già, perchè questo è l'effetto che il musical Cats regala a tutti coloro che decidono di vivere una serata in compagnia dei personaggi creati dalla fantasiosa penna T.S. Eliot. A Milano fino a domenica 6 marzo, Cats sta registrando il tutto esaurito serata dopo serata. E ad attendere il pubblico italiano ci sono ancora le date di Bari e Bologna. Nel nostro capoluogo di provincia, appuntamento dal 17 al 20 marzo all'Unipol Arena.
LA TRAMA Tutto ruota intorno alla grande festa organizzata una volta all'anno dai gatti del quartiere di Jellicle per festeggiare il loro capo, Old Deuteronomy. Nel corso dell'appuntamento sarà proprio lui a scegliere uno dei felini che avrà l'onore di ascendere al paradiso dei gatti, l'Heaviside Layer. Prima, tuttavia, i personaggi si presentano e ognuno racconta la propria storia. La festa viene turbata da due avvenimenti: la comparsa in scena di Grizabella, un tempo affascinante gattina che, dopo aver abbandonato il gruppo, si è ritrovata sola, e le improvvise apparizioni del malvagio Macavity che rapisce Old Deuteronomy. La comparsa in scena del magico Mister Mistoffelees, assistito dall'affascinante Cassandra, aiuterà a risolvere la situazione, riportando la felicità nel gruppo. Nel finale torna in scena Grizabella che si rivolge ai compagni di un tempo chiedendo di essere perdonata e riammessa fra loro. E Old Deuteronomy concede proprio a lei il privilegio di salire la scala che la porterà all'Heaviside Layer.
LO SHOW Scenografie di grande impatto regalano agli spettatori di Cats un mondo fatto di fantasia e magia. I giochi di luce creano un'atmosfera unica, in grado di ipnotizzare i presenti. Le musiche di Andrew Lloyd Webber, sempre più coinvolgenti, sono assolutamente trascinanti e offrono inni capaci di resistere all'usura del tempo. Tra questi, indimenticabile, il brano cantato da Grizabella: Memory è e rimarrà per sempre uno dei grandi capolavori legati al musical. Trucco e costumi, infine, accompagnano movenze dall'alto valore artistico, creando una sorta di identità tra palco e realtà.
LA STORIA Fin dal suo primo debutto nel West End nel lontano 1981, Cats è diventato uno dei musical più noti e amati nel mondo, incassando più di un miliardo di sterline. E' stato rappresentato in oltre trenta Paesi e tradotto in quindici lingue. Sono solo pochi numeri ma tanto basta per capire la grandezza di uno spettacolo imperdibile. Da brivido...felino.
credits photo Alessandro Pinna
L'amore sui tetti di Verona: la storia di Romeo e Giulietta raccontata dai loro gatti. Al Teatro del Cerchio un nuovo, poetico e incantato spettacolo per bambini, con la regia del maestro Antonio Zanoletti.
Parma, 25 febbraio 2016
La storia d'amore (tragica) più famosa di tutte è l'ispirazione per la nuova produzione del Teatro del Cerchio che all'interno della mini-rassegna "Shakespeare IeriOggiDomani" propone "Romiao e Micetta sui tetti di Verona", lo spettacolo che concluderà la Stagione Ragazzi 2015/2016. L'appuntamento è per Domenica 28 Febbraio alle ore 17 al Teatro di Via Pini, quando gli attori Mario Aroldi, Gabriella Carrozza, Anna Lisa Cornelli e Chiara Casoli porteranno in scena il tormentato amore dei due amanti di Verona raccontato, però, dai gatti delle due famiglie rivali, Montecchi e Capuleti. Tratto da un racconto di Annamaria Piccione, "Romiao e Micetta" parla dell'amore più puro e coraggioso, quello che non bada alle convenzioni, supera le differenze e si rafforza nelle difficoltà.
«In questo mondo anestetizzato, la magia sta negli occhi di chi guarda, sta nella continua meraviglia di chi osserva le cose con l'innocenza dei bambini. È proprio dal senso di stupore, dall'incantamento con cui i bambini ascoltano le favole che nasce questa idea – spiega Antonio Zanoletti, attore, doppiatore e regista teatrale di fama, che spesso collabora col Teatro del Cerchio e cura la regia di questo spettacolo; - ecco allora che Romiao, gatto scapestrato dei vicoli veronesi, e Micetta, la bella e coccolata gattina di Giulietta, con l'aiuto dei loro amici gatti, diventano gli eroi di questi bambini, i messaggeri dei sentimenti che questa infanzia, sempre più smarrita, fatica a trovare, sommersi come sono di telefonini, i-Pad, TV sempre più becere e chiassosamente insulse, per ritrovare col Teatro quel rapporto così unico, così vero, così speciale che l'arte del palcoscenico sa comunicare». E, questa volta, al capolavoro di Shakespeare non mancherà il lieto fine.
Per informazioni e prenotazioni: 3318978682 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Un grandioso concerto teatrale multimediale che regala al pubblico più di quaranta canzoni, scelte tra i grandi successi dei Beatles. "Revolution The Show" ha emozionato il pubblico lombardo trasportandolo nei mitici anni '60.
Di Pietro Razzini
Parma, 23 febbraio 2016
La "Beatlemania" dilaga anche a Milano. The Beatbox, cover band del leggendario gruppo di Liverpool, raccoglie applausi e consensi al Teatro della Luna di Assago. Il loro spettacolo, "Revolution The Show", si è rivelato una emozionante macchina del tempo che ha portato il pubblico negli anni '60, quando il twist e lo shout dominavano i weekend di folle divertimento. Il merito è da attribuire ad Alfio Vitanza (Ringo Starr), Mauro Sposito (John Lennon), Riccardo Bagnoli (Paul McCarteny) e Guido Cinelli (George Harrison), capaci di andare oltre gli italici confini, consegnando al pubblico lombardo un concerto british, dal sapore assolutamente internazionale.
MIX VINCENTE - Lo show si è dimostrato essere un connubio di luci e musica, suoni ed emozioni. Filmati d'epoca hanno inquadrato il periodo storico nel quale la band è nata e ha creato il suo mito, sviluppando un fil rouge che ha condotto per mano gli spettatori. Il cuore pulsante della notte milanese, tuttavia, porta il nome di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Star. Let it be, Yesterday, Strawberry fields ed Help sono solo alcuni dei celebri brani intonati dal gruppo. Impossibile per la platea rimanere incollata alle poltrone, evitando di shakerare il proprio bacino.
THE SHOW - "Revolution" é un grandioso concerto teatrale multimediale che regala al pubblico più di quaranta canzoni, scelte tra i grandi successi dei Beatles. Sul palco rivive la loro storia, dalle origini del Cavern Club di Liverpool, passando attraverso gli anni della Beatlemania, fino ai capolavori firmati in studio e ai racconti degli artisti contemporanei che ne hanno ripreso le canzoni, rivisitandole. Il finale, con John Lennon al pianoforte a intonare Hey Jude, ha coinvolto tutti i presenti in un lungo e condiviso insieme di note, di sorrisi e di abbracci. "All you need is love": forse i Beatles avevano ragione.