A Parma una delegazione di apicoltori etiopi per raccontare il progetto "rete dei mieli", sostenuto dall'ONG Parma per gli altri.
- Tra i prodotti che accomunano il territorio parmigiano con quello etiope c'è sicuramente il miele. Per lo stato africano l'apicoltura è tra le più importanti attività dal punto di vista economico e sociale, parte integrante della loro attività agricola oltre che uno dei prodotti più rappresentativi del paese.
Un mestiere antico quanto pregiato che racchiude in sé molti segreti, legati soprattutto ai metodi di raccolta e gestione degli alveari. A raccontarlo la delegazione di apicoltori etiopi giunta a Parma nell'ambito del progetto "We Can - dal nord al sud dell'Etiopia le donne ed i giovani di Hadiya e Makallè protagonisti della loro inclusione lavorativa e dello sviluppo delle comunità di riferimento", l'iniziativa co-finanziata dalla Regione Emilia-Romagna e di cui l'ONG Parma Per gli Altri è promotrice.
Presso la sala di Rappresentanza del Comune di Parma, lo scorso 19 giugno, si è tenuto l'incontro istituzionale per dare il benvenuto ai due apicoltori etiopi Sumoro Higiso Helelo ed Erdolo Handiso Telore, arrivati in città insieme al collaboratore di Parma Per gli Altri in Etiopia Zerihun Dessalegn Hailemariam. All'incontro ha preso parte la Consigliera Regionale dell'Emilia-Romagna Barbara Lori, l'Assessore alla Cooperazione Internazionale e ai Diritti dei Cittadini del Comune di Parma Nicoletta Paci, la Presidente di Parma Per gli Altri Paola Salvini, Azalech Demissie della Comunità etiope di Parma e Matilde Marchesini dell'Associazione Cibopertutti
«Un particolare ringraziamento va alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Parma che, attraverso il progetto We Can, hanno permesso l'arrivo dei due apicoltori etiopi. La loro permanenza sarà una grande opportunità di arricchimento culturale. Il viaggio si inserisce all'interno del progetto "Rete dei Mieli" di cui Parma Per gli Altri è tra i sostenitori, grazie al quale siamo riusciti a formare ben 11 comunità di apicoltori sulle buone pratiche apicultorie che assicurano loro una grandissima fonte di reddito» – Paola Salvini, Presidente di Parma Per gli Altri.
Dal 19 al 23 giugno la delegazione etiope è rimsta in città per vivere un'esperienza formativa insieme ad alcune realtà agricole locali del territorio tra cui il Vivaio Forestale Ponte Scodogna di Collecchio, l'Azienda Sperimentale Stuard di San Pancrazio, l'Azienda Agricola Rural di Parma, l'Azienda Agricola Manghi e l'Azienda agricola S. Paolo, entrambe di Medesano, la delegazione e le aziende coinvolte potranno condividere saperi e pratiche in diversi ambiti, promuovendo così un reciproco scambio, collaborazioni e progettualità comuni. Per festeggiare il loro arrivo, inoltre, domani sera è in programma una cena di benvenuto "Sapori d'Etiopia" con piatti tipici della cucina etiope organizzata da Parma Per gli Altri.
Il viaggio della delegazione etiope alla scoperta della nostra cultura si inserisce all'interno di Rete dei Mieli, progetto nato nel 2009 in collaborazione con diverse realtà nazionali che vuole promuovere l'apicoltura come volano dello sviluppo delle comunità in ambito rurale fornendo assistenza tecnica, promuovendo l'associazionismo e lo scambio tra produttori etiopi.
L'iniziativa promossa da Parma Per gli Altri è realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna insieme al Comune di Parma, le associazioni Modena Per gli Altri, Volontari Etiopi di Parma, Cibopertutti, Ordine degli Architetti - pianificatori paesaggisti conservatori della provincia di Parma, l'Ong CISP e la Fattoria Borghesi di Pisa.
(Parma, 19 giugno 2019)
Una grande sorpresa per i 140 bambini e ragazzi iscritti al Parma Summer Camp, ma anche per tutti i tifosi Crociati: venerdì 28 Giugno 2019, in occasione della conclusione della 2^ Settimana del campo estivo griffato Parma Football Academy allo Stadio Ennio Tardini di Parma, la tradizionale Sfida ai Mister sarà estesa, dalle ore 19, a un Triangolare benefico (ingresso gratuito, raccolta fondi a sostegno di Giocamico) tra gli stessi allenatori dell'Academy, gli amici de "La Cultura si fa Sport" (con alcune famose vedette del mondo dello spettacolo) e le Vecchie Glorie Crociate.
L'edizione 2019 di "Un gol per Giocamico", dunque è stata una sfida a colpi di fair play con protagoniste non più due sole squadre, ma tre: la presenza degli allenatori in campo (selezionati da Parma Football Academy tra i migliori delle società affiliate al Parma Calcio in Italia).
(foto racconto di Francesca Bocchia)
20.000 euro è il budget per i primi sei mesi del 2019 che Parma per la Famiglia, l’Associazione dei soci del Credito Cooperativo, ha destinato a tre associazioni di volontariato del territorio.
Quest’anno i fondi sono stati assegnati a Comunità Betania, Centro Antiviolenza e Acat (Associazione club alcolisti in trattamento) di Parma.
I progetti finanziati sono stati presentati in mattinata, nella sede di Emil Banca (Banca di Parma) di via Tanara, durante l’incontro con Alfredo Alessandrini, presidente di Parma per la Famiglia e Maria Paola Chiesi, presidente della Consulta per la Solidarietà nata in seno a Parma per la Famiglia proprio con l’obiettivo di contrastare il disagio, in particolare legato all’ambito familiare.
“La consulta ha operato con grande efficienza e in modo innovativo - ha spiegato Alessandrini – incontrando diverse realtà associative per stabilire i bisogni prioritari e poter quindi dare un immediato aiuto a chi si occupa quotidianamente e in modo volontario di questi temi”.
Maria Paola Chiesi ha aggiunto: “non è stato facile decidere perché le urgenze purtroppo in città sono tantissime. Abbiamo condiviso un tavolo con tante associazioni che hanno avuto un’ulteriore opportunità di confrontarsi, noi in particolare ci occupiamo di situazioni di emergenza quali i mutamenti in ambito familiare dovuti a malattie improvvise, perdite di lavoro, scomparsa di coniugi, violenze. E quindi abbiamo scelto i progetti più strutturati che avessero una valenza articolata”.
Sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni Mirzia Bocchia e Sergio Abretti, rispettivamente presidente e vicepresidente di Acat, Samuela Frigeri, presidente Centro Antiviolenza e don Luigi Valentini, presidente di Comunità Betania.
Sono 8 i club di Acat divisi fra città è provincia e complessivamente si occupa di 50 famiglie coinvolte nella dipendenza dall’alcool. Il finanziamento servirà per la formazione degli operatori di sostegno e per allargare la platea di utenti. Il centro antiviolenza utilizzerà invece il finanziamento per sostenere la fase di immissione o re-immissione nel mondo del lavoro delle donne che hanno subito abusi. Comunità Betania che ospita persone legate alla dipendenza da stupefacenti (50), malati di AIDS (12) e immigrati (85) utilizzerà il contributo di Parma per la Famiglia in particolare per chi è genitore per recuperare e rafforzare il ruolo di padre e madre.
Parma per la Famiglia è l’associazione soci Credito Cooperativo per la mutualità, costituita su iniziativa di Banca di Parma alla fine del 2017 e ha fra i soci fondatori Emil Banca.
Ieri, domenica 9 giugno, si è conclusa la tradizionale “Settimana della Pubblica”. Anche quest’anno, i giorni di festa e d’informazione socio-sanitaria organizzati dall’Assistenza Pubblica Parma Onlus hanno registrato una grandissima partecipazione di pubblico.
La Settimana, che è cominciata martedì 4 giugno, ha ottenuto esiti positivi, sia per quanto riguarda gli eventi di formazione rivolti alla cittadinanza, come l’incontro d’apertura “Hai paura del batterio killer?”, sia per quanto concerne quelli più ricreativi e conviviali. Appuntamenti come l’Aperipizza, la Biciclettata per le vie del centro e il quartiere dell’Oltretorrente, e la serata dedicata a torta fritta e salume nella sede della Pubblica, hanno riscosso una forte adesione. Grande presenza anche alla proiezione del film “Il colpevole. The guilty”, durante l’appuntamento serale organizzato da Telefono Amico Parma, lo storico servizio di volontariato dell’Assistenza Pubblica Parma.
Questa manifestazione annuale si è rivelata, ancora una volta, un fondamentale momento di aggregazione e collaborazione che, oltre a coinvolgere i grandi, ha fatto divertire anche i più piccini. “Bimbi in Pubblica!”, l’iniziativa che ha chiuso tutti gli eventi della Settimana, ha avuto un’enorme compartecipazione.
Molto positivo, quindi, il resoconto finale. La Onlus può ritenersi più che soddisfatta, sia per essere riuscita a far vivere in maniera attiva alla città tutti gli eventi pensati intorno al mondo della Pubblica, sia per aver reso partecipe di questa grande famiglia l’intera cittadinanza.
«Vedere il grande successo che hanno avuto tutte le iniziative della Settimana della Pubblica - afferma Luca Bellingeri, Presidente della Pubblica - è stata una bella soddisfazione. Hanno partecipato tante persone, di ogni età: la nostra sede si è trasformata in un luogo dove tutta la città ha potuto conoscerci e vivere la speciale atmosfera che caratterizza i nostri volontari. Ringrazio di cuore, a nome della Pubblica, le tante persone che si sono impegnate nell'organizzazione e nella realizzazione delle iniziative, unitamente ai fornitori che ci hanno sostenuto».
Per avere più informazioni sulla Settimana della Pubblica, si possono chiamare i numeri 0521.224922/224988, mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., visitare la pagina Facebook dell’associazione (www.facebook.com/AssistenzaPubblicaParma) o il sito www.apparma.org.
Donazione del Lions Club Parma Maria Luigia per i bambini colpiti da tumore. La presidente Catarsi: “L’Ospedale dei bambini di Parma è un fiore all’occhiello per il nostro territorio e come tale merita il sostegno da parte di tutti”.
Parma -
Il Lions Club Parma Maria Luigia non ha avuto dubbi quando si è trattato di decidere a chi destinare il ricavato di una loro attività benefica: a favore dei bambini e dei ragazzi in cura presso il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Maggiore di Parma. Il loro impegno si è tradotto in una donazione di bilancia elettronica con altimetro e di due sfigmomanometri pediatrici, completi di bracciali di diverse misure, che è stata consegnata questa mattina nei locali del reparto alla presenza della presidente Manuela Catarsi e di una nutrita delegazione di socie del Club che si sono volute rendere partecipi di questa cerimonia molto sentita.
“Il Club Lions Parma Maria Luigia – ha dichiarato Manuela Catarsi – dedica da sempre una particolare attenzione alle tematiche che riguardano la cura del malato, soprattutto giovane: dalle malattie rare come la FOP, ai tumori infantili. Certamente i bisogni dei bambini dell’Ospedale “Pietro Barilla” sono i primi ad essere presi in considerazione”. “Anche perché – ha aggiunto la presidente – l’Ospedale dei bambini di Parma è un fiore all’occhiello per il nostro il territorio e come tale va mantenuto e sostenuto da parte di tutti”.
A ricevere la preziosa donazione la direttrice dell’unità operativa Patrizia Bertolini e la coordinatrice infermieristica Maria Luisa Zou che hanno ringraziato per la vicinanza dimostrata e per il prezioso sostegno, a nome dei piccoli pazienti che necessitano di cure e del personale medico e assistenziale del reparto che ha già iniziato ad utilizzare quegli strumenti.
MIRE, 400 bambini della scuola primaria di Bibbiano fanno una colletta e donano i soldi a Curare Onlus per il futuro ospedale Maternità e Infanzia Reggio Emilia che sorgerà dietro il Santa Maria Nuova
Reggio Emilia
“Non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”. Con queste e altre parole di Madre Teresa di Calcutta, gli alunni della scuola primaria “Neria Secchi” di Bibbiano hanno presentato la loro iniziativa di solidarietà con cui hanno realizzato una raccolta fondi a favore del MIRE, l’ospedale dedicato a maternità e infanzia che sorgerà dietro al Santa Maria Nuova.
La consegna del generoso contributo nelle mani della presidente di Curare Onlus, Deanna Ferretti e del ginecologo Martino Abrate, è avvenuta martedì presso la scuola. Nell’occasione i bambini hanno recitato poesie sul tema della solidarietà e hanno condiviso le loro esperienze di momenti in cui sono venuti in contatto con il mondo della Sanità reggiana.
I soldi (un po’ più di mille euro) sono stati raccolti nell’ambito dell’annuale proposta di sensibilizzazione “La Settimana del pane”. Già da anni il progetto dà frutti positivi, a favore della ricerca, di adozioni a distanza, di varie associazioni che hanno sempre come comune denominatore i bambini. Per una settimana la merenda è stata sostituita da pane fresco, gentilmente fornito a prezzo di favore dal forno Fantuzzi di Aiola, e i bambini per quelle ricreazioni hanno portato a scuola una somma da destinare al MIRE. Presenti alla consegna oltre alle insegnanti che hanno curato l’iniziativa, il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti e l’assessore alla Scuola Paola Tognoni.
I bambini sono stati sensibilizzati dalle insegnanti sull'importanza del donare in favore di progetti che si occupino di altri bambini meno fortunati e nella mattinata in molti, tra loro, sono intervenuti con propri pensieri sul valore delle azioni per assistere il prossimo. Il ringraziamento a nome dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia è stato portato dal dottor Abrate che ha lodato la perspicacia di questi piccoli nel ragionare sul tema e sottolineato l’importanza del ruolo della scuola come luogo in cui si apprende anche ad ampliare il proprio sguardo per avvicinarsi ai bisogni degli altri imparando fin da piccoli a essere solidali.
L'Associazione Sostenitori del Teatro Regio di Parma unitamente a Zonta International Club di Parma hanno organizzato, con il Patrocinio del Comune di Parma ed in collaborazione con la Questura di Parma un concerto di beneficenza in favore degli orfani dei caduti del dovere della Polizia, che si terrà Domenica 19 maggio 2019 alle ore 20.30 presso il Teatro Regio.
Nell'occasione si esibirà gratuitamente la Banda Musicale della Polizia di Stato, diretta dal Maestro Maurizio Billi e coadiuvata dalle esibizioni del Soprano Paola Sanguinetti, del Tenore Aldo Caputo e del Coro Renata Tebaldi diretto dal Maestro Gregorio Pedrini, che hanno accolto con encomiabile sensibilità le richieste degli enti organizzatori mettendosi a disposizione in modo completamente gratuito.
Condurrà la bella e brava presentatrice Francesca Strozzi.
Le offerte saranno devolute ad Aspe che è il fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato che provvede sia all'assistenza degli orfani che al loro sostegno scolastico, troppo spesso dimenticati e che più di tutti portano le conseguenze della abnegazione dei loro genitori alla patria e alla protezione dei cittadini. Tale iniziativa vuole essere un abbraccio collettivo a questi bambini ed un gesto di riconoscenza per chi ha dato la vita mentre svolgeva servizio a favore della sicurezza della gente comune.
L'ingresso, corredato da un invito che assegna il posto all'interno del Teatro, salvo disponibilità, è ad offerta libera ma va richiesto preventivamente prenotandolo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ed indicando l'importo dell'offerta che si farà. Le persone verranno contattate per concordare il ritiro.
Enti Organizzatori: Associazione Sostenitori Teatro Regio,Presidente Marchesa Zaira dalla Rosa Prati; Zonta International Club di Parma Presidente Avv. Silvia Nutini
La soprano Paola Sanguinetti viene gratuitamente;
Il Tenore Aldo Caputo viene gratuitamente;
Il Coro Renata Tebaldi viene gratuitamente;
Francesca Strozzi : presenta gratuitamente la serata
Fratelli Barilla S.p.a ha dato come liberalità per il pagamento del Teatro Regio
Chiesi Alberto ha dato una liberalità personale per contribuire al pagamento dei biglietti ferroviari
Dallara Automobili ha dato una liberalità
Il Principe Meli lupi di Soragna ha dato una liberalità;
Ascom ha dato una liberalità per il pranzo della Banda della Polizia
Alessandro Molinari ha realizzato gratuitamente il Video
Cristina Sfulcini, grafica, ha realizzato gratuitamente grafica della locandina e degli inviti;
De Simone ha fornito gratuitamente il proiettore, lo schermo e la mano d'opera per la proiezione del video;
Pane & Co ha fornito gratuitamente il pane per il Buffet della sera;
Greenery: fornisce i bouquet di fiori per l'evento.
SPONSORIZZAZIONI: ( cioè marchi sulla locandina)
Parmigiano Reggiano ha sponsorizzato per l'acquisto dei biglietti del treno
Illa Pentole ha sponsorizzato ;
Delicius S.p.a ha sponsorizzato ;
Cantine Bergamaschi ha dato gratuitamente il vino per il buffet
Real Group ha fornito gratuitamente il cibo del buffet;
Ristobar ha fornito gratuitamente i tavoli per il buffet;
l'Hotel San Marco di Pontetaro di Noceto ha fornito, a prezzo di costo, le camere per il pernottamento della Banda della Polizia.
Donazione in memoria di Barbara Calori al gruppo di oncologi dell’Ospedale Maggiore di Parma, guidati da Marcello Tiseo.
Parma -
Gli amici del Gruppo Alpini Emiliani hanno voluto dimostrare il loro affetto alla famiglia Calori promuovendo una raccolta fondi in memoria della figlia Barbara, recentemente scomparsa, e destinando l’intero ricavato al gruppo di ricerca sulla patologia polmonare dell’Ospedale Maggiore di Parma guidato dal prof. Marcello Tiseo.
E’ stato il signor Giuseppe Calori a voler consegnare personalmente l’assegno di 500 euro all’equipe dell’Oncologia quale gesto di ringraziamento a tutto il personale del Day Hospital per avere amorevolmente seguito la figlia. “E’ stato un periodo difficile – dice il signor Calori visibilmente commosso – e qui ci siamo sentiti accuditi dalle infermiere (in particolare Agnese e Leonarda), dai medici (lasciatemi citare la dottoressa Paola Bordi), dai biologi con le dottoresse Minari e Squadrilli e dal personale tutto”. Ed è proprio a loro che Calori consegna la donazione promossa dagli amici alpini con una chiara destinazione: “sostenere la ricerca del gruppo del prof. Marcello Tiseo”. E nello scandire le parole gli concede di calzare il suo cappello da alpino.
“Per noi che siamo a contatto con la sofferenza più profonda delle persone – afferma Tiseo - gesti di questo tipo ci danno davvero la forza di andare avanti. Barbara era una giovane paziente con una diagnosi di tumore al polmone, pur non avendo mai fumato, ed è stata seguita per parecchi anni e trattata con i farmaci più innovativi dall’equipe di professionisti della patologia polmonare. E a nome loro ringrazio il signor Calori e il Gruppo Alpini Emiliani per questa preziosa donazione”.
Si chiama “In The Name of Africa” l’iniziativa che é in corso a Parma da questa mattina, in occasione della festa della Mamma, per raccogliere fondi a sostegno delle madri di Beira.
10 mila piatti vuoti da riempire. Oltre 5 mila palloncini rossi a forma di cuore. Un grande spazio pubblico. Quella di Piazza Duomo a Parma è la più grande opera di Pixel Art partecipata e solidale, mai realizzata al mondo. Durante la performance, che coinvolge tutti i presenti, i piatti disposti nella piazza verranno girati per dar vita all’immagine – ideata e realizzata dal fumettista Altan - di una donna africana, che rimanda a una delle madri di Beira in Mozambico. Obiettivo dell’iniziativa sarà quello di sensibilizzare e raccogliere aiuti proprio per le donne di Beira. Si tratta di un’idea di CEFA ONLUS, realizzata in collaborazione con i Lions Club, con il sostegno della Fondazione Barilla e il patrocinio del Comune di Parma e il Comitato Parma 2020.
La performance di Pixel Art, anteprima per Parma 2020, quando la Città sarà Capitale Italiana della Cultura, è un evento che va oltre la cooperazione e la solidarietà. Si pone anche l’obiettivo di attivare pratiche nuove di difesa degli spazi pubblici dove lo spirito di cittadinanza ed il senso di comunità trovano espressione attraverso l’aspetto ludico ed informale che è espressione naturale di una performance artistica.
COSA PUOI FARE TU?
Sino alle 19 di oggi, partecipa all’evento e contribuisci a diffondere la consapevolezza che la figura della mamma, e della donna, è importante per sconfiggere la fame e la malnutrizione in Mozambico.
Ognuno di noi può fare qualcosa, essere un “piccolo pixel” per la costruzione di un’immagine, una visione per un mondo più giusto ed equo. Con una donazione di € 5.00, riceverai un palloncino a forma di cuore da posizionare sui piatti vuoti e riceverai una tovaglietta ricordo disegnata per l'evento da Altan.
Aiutare è semplice: con bonifico bancario c/o Banca Intesa IBAN IT11V0306902482074000004107 a CEFA.
Prova ad essere anche tu il futuro per qualcun altro, fai la tua parte! Nel pomeriggio, eventi artistici e culturali daranno vita al clima festoso che trascinerà i presenti fino alle ore 19, quando “In The Name of Africa” si concluderà.
Foto a cura di Enrico Grassi
C'è una bella storia che parte da Parma e arriva al subcontinente indiano. Una storia di cambiamenti, di idee, di dialogo fra diverse culture. Questa storia inizia a Parma diciotto anni fa, nel 2001. A Baganzola nasceva in quegli anni una piccola organizzazione di promozione sociale, denominata "Il Filodijuta”, che ancora oggi si occupa principalmente di promozione sociali in Bangladesh. Filodijuta ha mosso i suoi primi passi in terra bengalese, nel sud del Paese.
Il viaggio di Alessandro Mossini e il suo racconto del Bangladesh
Alessandro Mossini, responsabile di Filodijuta in Bangladesh, arriva nella terra dei grandi fiumi il 4 ottobre del 2001. Si stabilisce nel villaggio di Chalna, alle porte della foresta del Bengala, conosciuta con il nome di Foresta del Sunderbon. Qui passa due anni in una struttura della Comunita' Papa Giovanni XXIII dove impara la difficile lingua bengali, un dolce suono che deriva dal sanscrito, la lingua usata dal famoso poeta Robindronath Tagore. In questo periodo Alessandro oltre a studiare il bengalese, comincia ad addentrarsi nella conoscenza della cultura locale di questo Paese, che è un melting pot di culture e religioni diverse.
Sino al 1947, questo Paese era una regione dell'India. La famosa regione del Bengala, che comprendeva anche Calcutta. Gli inglesi, che regnarono in India dal 1700 al 1947, avendo provato sulla loro pelle che tra tutte le regioni indiane, il Bengala era la meno gestibile e governabile, pensarono di dividerla in due parti (Divide et impera). West Bengal, che oggi e' rimasta all'India con capitale Calcutta e East Bengal, l'attuale Bangladesh, con capitale Dacca. Ma la storia per questa piccola porzione di territorio non è mai stata benevola.
Nel 1947, quando gli inglesi lasciarono definitivamente la loro colonia indiana, e l'India diventò libera e indipendente, due regioni chiesero ed ottennero l'indipendenza dalla grande Madre India. Le regioni erano il Punjab e l'East Bengal. Il 14 Agosto del 1947, nacque lo Stato islamico del Pakistan. Uno Stato anomalo, formato da due diverse ali distanti quasi 2000 chilometri l'uno dall'altro, con lingue diverse e cultura totalmente differente. La convivenza andò avanti in modo forzato per 23 anni. Poi nel 1971, scoppia la guerra di liberazione, che porterà alla nascita dello Stato del Bangladesh, il 16 dicembre 1971. Una guerra che costerà moltissimo in termini di vite umane. Un vero e proprio genocidio, dove i pakistani massacrarono 3 milioni di bengalesi.
Il Bangladesh e' una repubblica popolare e la religione di stato e' l'Islam, che convive in modo più o meno pacifico con l'hinduismo, il buddhismo e la risicata presenza cristiana che sono lo 0,6 % dei 165 milioni di abitanti dello Stato piu' densamente popolato del pianeta.
L'Associazione Filodijuta in Bangladesh
Filodijuta dal 2001 è una presenza concreta in questo Paese e cerca di creare opportunità per chi opportunità proprio non ne ha. In questi dicannove anni sono state aperte sei scuole, in sei diversi villaggi nella regione di Khulna, alle porte della foresta. Le scuole contano un totale di quasi mille iscritti e sono tutti bambini della fascia piu' povera del Paese. In Bangladesh tutti i servizi, anche quelli che per noi sono scontati, come sanità e istruzione, vengono forniti dallo Stato a pagamento. La quasi totalità della popolazione non puo' permettersi di pagare quasi nulla. Cosi il risultato e' che soprattutto nelle aree rurali c'è ancora analfabetismo diffuso, per ciò che riguarda l'istruzione, mentre per la sanità, la maggior parte della gente non riuscendo ad accedere agli ospedali e alle cure, sceglie di farsi curare dagli stregoni di villaggio, con erbe, foglie, rametti secchi, sterco di vacca e tante formule magiche.
Anche per poter intervenire a livello sanitario, Filodijuta ha creato un fondo sanitario accessibile a tutti coloro che non possono permettersi le cure. Il progetto sanitario comprende anche la cura dei pazienti psichiatrici. Il servizio sanitario psichiatrico nasce da una sensibilità particolare da parte nostra per questa tipologia di povertà. E’ chiaro che se lungo la strada si incontra un bambino, chiunque si ferma. Se vediamo un anziano, comunque fa tenerezza e ci si ferma. Ma se ci si trova davanti un cosiddetto “matto”, in Bangladesh la gente non solo non si ferma, ma scappa impaurita o ancora peggio, gli tira i sassi. Ancora oggi si vedono persone “matte” legate con catene o portata in giro legate a guinzagli di corda.
Qui non c’è la conoscenza della malattia psichiatrica, ma c’è invece la cultura della punizione, del malocchio e della stregoneria. Molto spesso le famiglie non sanno nemmeno a chi rivolgersi se in casa hanno un parente con problemi psichici, e dunque si rivolgono ai medici locali che non hanno le competenze necessarie per intervenire. Solitamente intervengono con molti farmaci e costosi, le famiglie non hanno i soldi per acquistare e mantenere questo genere di terapie e dunque spessissimo le iniziano però poi abbandonano. Un paziente psichiatrico in casa crea un disagio enorme. Diventa un po’ il punto di riconoscimento della famiglia: “Tu sei il figlio del matto”, “la moglie del matto”.
Spesso, quando sono donne, diventano oggetto di violenza da parte del marito. Quando lei smette di cucinare o si comporta in modi che non corrispondono agli usi canonici, il marito crede che siano capricci della moglie la quale poi spesso viene punita a suon di botte. La conseguenza di questa violenza sovente è la fuga. Ed è per questo poi che non è raro trovare in Bangladesh donne visibilmente con problemi psichiatrici, che vagano nude per le strade, che si sono perse, prive di memoria. E’ all’ordine del giorno che queste donne “matte” e perse poi di notte vengono violentate in giro per le strade, da uomini che non hanno nulla da perdere. Nascono cosi bambini, figli di nessuno, che vengono parcheggiati negli istituti tipo di Madre Teresa o negli orfanotrofi.
Il nostro progetto sanitario comprende anche il nuovo centro di fisioterapia che ad oggi da la possibilità a 29 persone con problemi post traumatici o con disabilità fisiche sin dalla nascita, di poter essere trattati.
Le collaborazioni
Poi negli anni i contatti di Filodijuta si sono espansi e sono arrivate le collaborazioni. Quella con il Comune di Firenze per il progetto acqua potabile, nel villaggio di Shibnogor. Attraverso il finanziamento del'Amministrazione fiorentina, abbiamo implementato un di filtro ad osmosi inversa che fornisce acqua a 1750 persone. La collaborazione con la ONLUS Pangono Pangono di Rosignano Solvay e' diventata nel tempo una fusione. Infatti in Bangladesh ci siamo fusi sotto la forma giuridica di Organizzazione Non Governativa internazionale.
I nostri progetti e le nostre attività vengono finanziate dalle tante attività che Filodijuta ogni anno organizza sul territorio. L'Emporio di Natale di Baganzola che da diciannove anni è tappa fissa per i regali di Natale dei parmigiani.
La campagna di Pasqua "Voi aprite le uova, noi apriamo le scuole", attraverso la vendita davanti alle chiese di Parma di uova di Pasqua solidali. E poi i mercatini per la vendita dell'artigianato bengalese che periodicamente importiamo dal Bangladesh. Ancora, ci trovate nei centri commerciali della città con pesche di beneficienza e riffe, sempre per il sostegno ai progetti in Bangladesh.
Il programma di "Adozione a Distanza"
Invece, per poter permettere di frequentare la scuola agli alunni iscritti, abbiamo avviato sin dai primi anni, il programma di "Adozione a Distanza".
Un altra forma di sostegno e' la scelta del 5x1000 a favore di Filodijuta.
Attraverso la vostra collaborazione e il vostro appoggio, riusciamo a garantire a tutte le persone che chiedono il nostro aiuto, una risposta concreta. Non lavoriamo tanto per lo sviluppo ma per il progresso. Pensiamo che il progresso sia più inclusivo, perché comporta sia uno sviluppo di una situazione economica e sociale, ma soprattutto uno scatto culturale che porta l'uomo a cambiare uno stile di vita. Piu rispettoso per se e per l'ambiente e la società che lo circonda.
In Bangladesh ci sono diverse fasce sociali: le donne e i bambini, i disabili, le caste più basse che sono quotidianamente calpestate dal potere e da una cultura e tradizione che potenzialmente tende a schiacciare il più debole. Ecco che la scelta che Filodijuta ha fatto, è una scelta che arriva dal cuore, e che ci mette dalla parte di chi da solo non ce la fa.
Alessandro Mossini,
Responsabile Associazione Filodijuta in Bangladesh