Confagricoltura e Cia: "Inaccettabili le condizioni imposte dagli industriali". "Sconveniente il fatto che sia stato individuato un importo diversificato, in base all'associazione di appartenenza"
Parma 10 ottobre 2017 - Si è bruscamente interrotta la trattativa sulla definizione del nuovo Protocollo d'intesa per la determinazione del prezzo del latte ad uso industriale nella provincia di Parma tra rappresentanti delle organizzazioni agricole, da una parte, ed industriali ed artigiani trasformatori, dall'altra.
Confagricoltura Parma e Cia-Confederazione italiana agricoltori di Parma con una lettera congiunta hanno invitato le associazioni industriali a mantenere aperte le trattative, in quanto fortemente interessate a proseguire un dialogo costruttivo con i trasformatori del latte del Parmense.
Un inspiegabile doppio prezzo
L'interruzione della trattativa sul Protocollo ha portato alla determinazione di due prezzi del latte con riferimento al secondo quadrimestre 2016 nella provincia di Parma: uno a quota 56,848 euro il quintale tra Confagricoltura e Cia di Parma ed industriali ed artigiani trasformatori ed uno a quota 57,50 euro il quintale tra gli stessi industriali ed artigiani trasformatori e Coldiretti Parma, l'unica delle tre associazioni che ha accettato di sottoscrivere il nuovo Protocollo d'intesa, fortemente penalizzante per la parte agricola.
Riteniamo sconveniente il fatto che sia stato individuato un importo diversificato, in base all'associazione di appartenenza, aspetto non previsto dal precedente Protocollo ancora valido per la determinazione del prezzo del latte di tutto il 2016 e fatto mai accaduto in passato quando, pur nell'ambito di trattative sempre molto serrate, si è sempre agito in piena correttezza su tutti i fronti, operando secondo un produttivo spirito di squadra nell'interesse di tutto il comparto lattiero-caseario parmense.
È doveroso far rilevare che la parte che ha sottoscritto il protocollo rappresenta meno di un terzo della produzione di latte a livello provinciale, sia in termini di numero assoluto di aziende conferenti, sia in termini di quantitativi di latte prodotto.
Qualora su tre associazioni ben due non sottoscrivessero il Protocollo, ci si troverebbe di fronte ad un mero contratto tra un'associazione ed un'altra, non certo ad un condiviso protocollo d'intesa tra gli attori dell'intero comparto.
Le nostre richieste
Le motivazioni che fino ad ora non hanno permesso a Confagricoltura e Cia di Parma di sottoscrivere il protocollo sono:
- l'inaccettabile istituzione di una nuova Commissione latte al di fuori della Camera di Commercio di Parma, richiesta da industriali e artigiani trasformatori;
- la resa utilizzata nel calcolo del prezzo che appare oggi antistorica rispetto alla realtà dei fatti;
- i costi di produzione che non appaiono realistici rispetto al contesto economico e produttivo attuale;
- la mancanza di certezza negli strumenti di applicazione del protocollo con conseguente indeterminazione dei tempi di pagamento.
(Fonte Confagricoltura - Cia di Parma)
Latte spot tra chiari e scuri. Primi segnali di discontinuità da parte del burro. Parmigiano ancora stabile mentre il "padano" cede diversi centesimi.
di Virgilio Parma 10 ottobre 2017 -
LATTE SPOT Stop del latte spot nazionale. Dopo 4 settimane in costante flessione il latte spot nazionale arresta la tendenza ribassista. Il latte crudo spot nazionale conferma i listini precedenti con prezzi compresi tra 43,82 e 44,85€/100 litri di latte. Prosegue invece la tendenza anche per la quinta settimana consecutiva il percorso flessivo (-1,16%) del latte intero pastorizzato spot estero (43,30-44,33 €/100 litri latte). Rimane invece ancora molto decisa la perdita di valore del latte scremato pastorizzato spot estero che crolla del -6,45% toccando quota 14,49 e 15,53€/100 litri di latte.
BURRO E PANNA E' venuto anche il tempo del ridimensionamento del Burro. A Milano resta inalterato solo il burro di centrifuga, mentre gli altri valori segnano il passo perdendo tra i 10 e i 15 centesimi. Crollano la crema e la panna a uso alimentare. Confermati i listini dello zangolato parmense.
Borsa di Milano 09 ottobre: (-)
BURRO CEE: 6,35 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,60 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 4,95 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,75 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 3,00 €/Kg. (-)
MARGARINA Settembre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)
Borsa Verona 09 ottobre: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 3,00 - 3,10 €/Kg. (-)
Borsa di Parma 06 ottobre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 3 ottobre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 - 4,50 €/kg.
GRANA PADANO 9/10/2017 - Segnali di cedimento alla borsa milanese per quanto concerne formaggio DOP Grana Padano.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,65 - 6,75 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,45 - 8,05 €/Kg. (-)
PARMIGIANO REGGIANO 06/10/2017 Inalterati anche per la settimana n° 40 i listini del Parmigiano che registrano ancora i medesimi valori del 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
Editoriale: il rigurgito delle autonomie - Precipita il latte spot - Minori stock di corn rispetto alle previsioni - Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui - Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense - Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali - Ismea: import e export in crescita
SOMMARIO
Anno 16 - n° 40 8 ottobre 2017
1.1 editoriale
Il rigurgito delle autonomie.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Precipita il latte spot
3.1 cereali e dintorni Minori stock di corn rispetto alle previsioni
4.1 vino e biodiversità Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui.
6.1 bonifica / nomine Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense
7.1 sicurezza alimentare Taleggio Contaminato. Tre casi in un mese per la valsassinese Carozzi
7.2 sicurezza alimentare Erba velenosa negli spinaci surgelati, scatta il richiamo del Ministero della Salute.
8.1 allarme prosecco belgio Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali
8.2 eventi -ANUGA Mulino Alimentare Spa, presente all'ANUGA dal 7 all'11 ottobre.
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il cambio mantiene alti i prezzi.
10.1 import export Ismea: import e export in crescita
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
"La forma nella sua confezione migliore". - Cologne dal 7 al 11 ottobre 2017 - STAND F051 - HALL 10.1
Baganzola (PR) 7 ottobre 2017-
Anche quest'anno il Mulino Alimentare Spa sarà presente all'ANUGA (Colonia) dal 7 all'11 ottobre 2017.
Mulino Alimentare Spa, uno dei maggiori player nazionali di settore, con una quota di export superiore al 70%, non poteva mancare alla più importante Fiera alimentare europea, il luogo ideale per presentare le novità e confrontarsi con i più qualificati operatori e decision-maker di specialità provenienti da tutto il mondo.
MULINO ALIMENTARE SPA: Cologne dal 7 al 11 ottobre 2017 - STAND F051 - HALL 10.1
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
Parmigiano e Padano sempre stabili. Il prezzo del burro non subisce variazioni, mentre cedono crema e panna. Deciso crollo del latte spot con particolare riguardo allo scremato pastorizzato estero.
di Virgilio Parma 03 ottobre 2017 -
LATTE SPOT Nuovo e sensibile arretramento del latte spot. Il latte crudo spot nazionale cede l'1,71% e il prezzo si adagia tra 43,82 e 44,85€/100 litri di latte. Analoga perdita per il latte intero pastorizzato spot estero (43,85-44,85 €/100 litri latte). Precipita il valore del latte scremato pastorizzato spot estero che crolla dello -8,82% toccando quota 15,53 e 16,56€/100 litri di latte.
BURRO E PANNA Sono 5 le settimane che vedono inalterati i listini del burro milanese. listini del burro registrati alla borsa milanese. in flessione negativa invece la crema e la panna a uso alimentare. Nessuna variazione nei listini della Crema e della Panna alle rispettive borse di Milano e Verona. Ancora ancorato a 4,50€/kg. lo zangolato emiliano.
Borsa di Milano 03 ottobre: (=)
BURRO CEE: 6,45 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,60 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 5,10 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,90 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 3,18 €/Kg. (-)
MARGARINA Settembre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)
Borsa Verona 03 ottobre: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 3,10 - 3,20 €/Kg. (-)
Borsa di Parma 30 settembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 3 ottobre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 - 4,50 €/kg.
GRANA PADANO 2/10/2017 - Nessuna variazione registrata alla borsa milanese per quanto concerne formaggio DOP Grana Padano.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO 30/09/2017 Anche i listini del Parmigiano non mostrano variazioni segnando i medesimi valori dal 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
SOMMARIO Anno 16 - n° 39 01 ottobre 2017 - Editoriale: Italia - Francia, pace armata - Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte. - Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa - Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi - Salmone o non Salmone, questo è il problema! - Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.
SOMMARIO Anno 16 - n° 39 1 ottobre 2017
1.1 editoriale
Italia - Francia, pace armata.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa
4.1 turismo Turismo da record in Emilia Romagna
5.1 economia / Viabilità Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi
6.1 campagna cereali Consorzio Agrario di Parma: primo bilancio della stagione cereali
6.2 sisma 2012 fondi sicurezza Sisma 2012. Fondi aperti anche per il settore agricolo.
7.1 nutrizione, scienza e fake Salmone o non Salmone, questo è il problema!
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Niente di scontato. In attesa degli aggiornamenti di USDA.
9.1 crisi e occupazione Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre visita la terra d'origine del Parmigiano Reggiano. Partecipa a Vivi e Vinci il concorso che ti premia con 1 Kg di Parmigiano Reggiano al mese, per 3 anni
Vieni a Caseifici Aperti.
Parmigiano Reggiano per la tua vita.
Partecipa a Vivi e Vinci il concorso che ti premia con 1 Kg di Parmigiano Reggiano al mese, per 3 anni.
I prezzi all'ingrosso del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano restano inchiodati ai valori di inizio estate. Stazionari i listini anche di burro e crema.
di Virgilio Parma 26 settembre 2017 -
LATTE SPOT Prosegue per la terza settimana la fase discendente del latte spot. Il latte crudo spot nazionale cede lo 0,57% e si colloca tra 44,85 e 45,36€/100 litri di latte. Medesimo andamento e valori per il listino del latte intero pastorizzato spot estero (44,85-45,36 €/100 litri latte). Flessione ben più marcata per il latte scremato pastorizzato estero che scende tra 16,56 e 17,60€/100 litri di latte (-1,49%).
BURRO E PANNA Immobili da quattro settimane i listini del burro registrati alla borsa milanese. Nessuna variazione nei listini della Crema e della Panna alle rispettive borse di Milano e Verona. In stand-by anche il burro zangolato parmense.
Borsa di Milano 25 settembre: (=)
BURRO CEE: 6,45 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,60 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 5,10 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,90 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 3,26 €/Kg. (=)
MARGARINA Agosto 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)
Borsa Verona 25 settembre: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 3,20 - 3,25 €/Kg. (=)
Borsa di Parma 22 settembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 19 settembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 - 4,50 €/kg.
GRANA PADANO 25/9/2017 - Nessuna variazione registrata alla borsa milanese per il Grana Padano.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO 22/09/2017 Anche i listini del Parmigiano non mostrano variazioni segnando i medesimi valori dal 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 38 24 settembre 2017 - Editoriale: Vitalizio Day -Lattiero caseario. Cedono solo i listini del latte spot. - Chiffon Tricolor in Emilia - Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.
SOMMARIO Anno 16 - n° 38 24 settembre 2017
1.1 editoriale
Vitalizio Day. Finalmente si può discutere di legge elettorale
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Cedono solo i listini del latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in leggero recupero
4.1 champagne eventi Chiffon Tricolor in Emilia
4.2 sicurezza alimentare Uova fresche contaminate: scatta il ritiro del Ministero della salute
5.1 CHEESE - il futuro delle DOP Siamo condannati a un futuro di formaggi banali e standardizzati?
6.1 contrasto alla cimice asiatica Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.
6.2 nutrizione salute UVA, un rimedio contro lo stress
7.1 Pomodoro OI Pomodoro istituisce un fondo di emergenza "batteriosi"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.
9.1 consumi alimentari Dopo 5 anni i consumi tornano a salire
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Il futuro delle DOP. A CHEESE l'intervento del presidente del Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli sulla concentrazione produttiva del settore lattiero caseario.
Bra, 16 settembre 2017 - A Cheese si è parlato di mercato globale e del rischio che la concentrazione produttiva porti il settore caseario verso un inevitabile scadimento della qualità dei formaggi Dop.
È stato questo il tema della conferenza "Il futuro delle Dop è nelle mani dei giganti?" che si è tenuta oggi a Bra, presso l'Auditorium della Fondazione CRB.
Tra i relatori, Véronique Richez-Lerouge, autrice del libro inchiesta Main basse sur les fromages AOP. Comment les multinationales contrôlent nos appelations e il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli.
Quello che sta accadendo in Francia – ha affermato Véronique Richez-Lerouge – è allarmante: due terzi dei formaggi protetti da denominazioni di origine sono ormai proprietà di "giganti", un trend che tocca ormai tutti i principali paesi produttori di formaggi nel mondo.
"Le denominazioni di origine non sono più un marchio di qualità": è questa la grande provocazione dell'autrice francese che sottolinea con dovizia di particolari come i formaggi Dop francesi stiano progressivamente perdendo il proprio valore. Colpa delle razze iper-produttive, dei mangimi a base di soia e con insilati di mais, del latte che spesso e volentieri è pastorizzato, degli additivi e dei fermenti selezionati, delle stagionature troppo veloci e realizzate in celle.
Il consumatore è quindi condannato a un futuro di formaggi banali e standardizzati?
A questa provocazione risponde Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano: "Sono convinto che il Parmigiano Reggiano non potrà mai perdere le sue caratteristiche di unicità, per diventare un prodotto industriale. Questo perché il Re dei Formaggi ha un legame imprescindibile con un territorio geograficamente circoscritto, che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, alla sinistra del fiume Reno, Mantova, alla destra del fiume Po. Il Parmigiano Reggiano può nascere solo qui: è frutto di questa terra e del saper fare delle sue genti, che si tramanda di generazione in generazione. Rispetto a nove secoli fa nulla è cambiato: stessi ingredienti - latte, sale, caglio -, stessa cura e passione, stessa zona d'origine. E questo territorio, questo know-how non sono in vendita".
Questa considerazione è stata per il Presidente Bertinelli il punto di partenza per sviluppare una riflessione più ampia sul significato delle Dop e sul motivo che ha spinto l'Unione Europea a tutelare il patrimonio alimentare delle diverse aree geografiche.
La denominazione di origine protetta è un marchio di tutela giuridica che viene attribuito agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti. L'ambiente geografico comprende sia fattori naturali (clima, caratteristiche ambientali), sia fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità, savoir-faire) che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva. Affinché un prodotto sia Dop, le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un'area geografica delimitata. Chi fa prodotti Dop deve pertanto attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione.
"Il disciplinare di produzione è il vero perno attorno al quale ruota qualsiasi ragionamento sul valore e sul futuro delle Dop. Il disciplinare regola la qualità ed è garante delle tradizioni. È ciò che, prima di altri fattori, condiziona la 'permeabilità' all'invasione dei giganti. Più i disciplinari allargano le maglie e introducono innovazioni confacenti ai modelli produttivi industriali, e più il mondo delle Dop diventa attrattivo e profittevole per le grandi multinazionali che sono più interessate ai profitti che alla qualità del prodotto. Più i disciplinari rimangono fedeli ai tratti distintivi della tradizione storica, e quindi tracciano confini chiari al ruolo del fattore umano e dell'artigianalità, più rimangono immuni dall'innovazione dei giganti" afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Il Parmigiano Reggiano è un ottimo esempio di questo paradigma. Nel suo universo non ci sono le multinazionali: la crescita è interna. Ci sono 330 caseifici attivi e il 20% della produzione avviene in zone svantaggiate di montagna. Un business lontano anni luce dai giganti dei quali parla Véronique Richez-Lerouge, una realtà che è caratterizzata dalla presenza di ben 62 caseifici "aziendali", antitesi più estrema del modello delle multinazionali.
"Da nove secoli, il Parmigiano Reggiano riesce a rimanere fedele alle proprie tradizioni grazie ad un disciplinare di produzione che è rigidissimo. Impossibile esaurire l'argomento in questa sede, ma due sono gli aspetti che mi preme sottolineare, che sono poi i temi portanti di questa ventesima edizione di Cheese, focalizzata sulla difesa dei formaggi a latte crudo in quanto espressione di biodiversità. Le nostre mucche mangiano i fieni della zona d'origine e non possono mangiare altri alimenti (i foraggi fermentati) che costano meno, ma che causano problemi di qualità nella stagionatura. Secondo: la trasformazione da latte in formaggio è fatta senza l'aggiunta di additivi e conservanti che sono assolutamente proibiti per il Parmigiano Reggiano. Il nostro prodotto si fa oggi con gli stessi ingredienti di nove secoli fa, negli stessi luoghi, con gli stessi sapienti gesti rituali: non sono ammesse scorciatoie ed è questo il segreto del nostro successo" conclude Bertinelli.
Per toccare con mano la naturalità e la genuinità del prodotto il Consorzio invita tutti gli appassionati a visitare la produzione del Parmigiano Reggiano in occasione di 'Caseifici Aperti' (info sul sito www.parmigianoreggiano.it ), sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre.