Oggi, anniversario dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, il Ministero degli Affari Esteri della Gran Bretagna ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, ampliando la sua lista nera e aggiungendovi 92 persone fisiche e giuridiche, compresi gli affiliati a Rosatom (un'azienda pubblica russa attiva nel settore dell'energia nucleare e che raggruppa oltre 360 imprese), aumentando ancora di più la pressione sull'élite russa.
Oggi è un anno che assistiamo ad una continua propaganda, a reti unificate, del Zelensky pensiero unico, tanto da chiederci se il partito di Giorgia Meloni, sia diventato “Fratelli d’Ucraina”.
Un anno dopo, prosperano le economie di USA e Cina, non flette quella Russa ma si afflosciano quelle europee. La Pace si allontana in assenza di politica e in presenza di uomini dal grilletto facile.
Poche ore fa, a Mosca, il Presidente della Russia, Vladimir Putin, ha tenuto il suo discorso annuale all’Assemblea federale sul conflitto russo-ucraino per fornire la sua analisi della situazione internazionale e dare una valutazione di quella che definisce come "operazione militare speciale". Ha delineato, inoltre, la sua visione dello sviluppo della Russia in seguito alle severe sanzione imposte da parte dell’Occidente.
Dopo 12 mesi dallo scoppio del conflitto in Ucraina, diventa sempre più insostenibile accettare di proclamarsi fautori di pace tramite l'invio di armi e mezzi militari sempre più pesanti.
Di Francesco Graziano Bologna, 21 febbraio 2023 - Sul sito della presidenza ucraina si può leggere una nota congiunta del leader del Paese, martoriato da più di un anno dal drammatico conflitto voluto dal Cremlino e dal suo capo Putin, Volodymyr Zelensky e di Giorgia Meloni: “L’Ucraina è pronta a riconoscere l’importante ruolo dell’Italia nella ricostruzione e in una rapida ripresa”.
Quello che sta emergendo dalla 59^ conferenza sulla sicurezza di Monaco presso il solito Hotel Bayerischer Hof è, il fine guerra mai.