Prosegue senza sosta l'attività di contrasto alla contraffazione da parte delle Fiamme Gialle bizantine che, anche con il sopraggiungere dell'inverno, continuano a tenere strette le maglie della lotta a tale grave fenomeno illecito, altamente dannoso per i consumatori e per le imprese rispettose delle regole e della legalità.
Nei giorni scorsi, infatti, una pattuglia della Guardia di Finanza di Ravenna impegnata in un servizio di controllo economico del territorio finalizzato al contrasto dei traffici illeciti, ha proceduto lungo la Via Classicana al controllo di un'autovettura con targa sammarinese con a bordo una coppia di passeggeri.
Le Fiamme Gialle, che in quella circostanza operavano con l'ausilio dell'unità cinofila, sono state insospettite da un certo nervosismo subito manifestato dagli occupanti dell'auto ed hanno pertanto deciso di approfondire l'ispezione sul veicolo. Ma a bordo non è stato trovato stupefacente, bensì sono stati rinvenuti, ben occultati all'interno dell'abitacolo, 78 orologi di prestigiosissimi marchi quali Rolex, Cartier, Patek Philippe e Chanel.
Benché apparentemente perfetti nelle loro sembianze, tutti gli orologi sono risultati essere un'accurata ma falsa copia di modelli di altissimo pregio, il cui valore commerciale complessivo nella versione originale è di oltre 500 mila euro.
Immediato è stato il sequestro dei falsi orologi e dell'autovettura utilizzata per occultarli e trasportarli, con la relativa denuncia dei due responsabili alla Procura della Repubblica di Ravenna per i reati di ricettazione ed introduzione nello Stato di prodotti contraffatti.
Nella mattinata di ieri, il Prefetto di Parma, Dott. Giuseppe FORLANI, ha reso visita al Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ove è stato accolto - con gli onori di rito - dal Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca DE BENEDICTIS.
Nell'occasione, il Prefetto ha incontrato i Comandanti di Reparto della provincia di Parma, gli Ufficiali alla sede nonché una rappresentanza di militari in servizio e di appartenenti alla locale Sezione dell'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia.
L'Autorità di Governo ha voluto sottolineare il fondamentale ruolo del Corpo per la salvaguardia dell'economia legale ed ha espresso profondo apprezzamento per la preziosa collaborazione fornita dal Comando Provinciale nell'ambito delle numerose iniziative avviate e coordinate dalla Prefettura, in piena e perfetta sinergia con le altre Forze di Polizia locali.
Successivamente, nel corso di un breve briefing, il Comandante Provinciale ha illustrato al Prefetto l'organizzazione della Guardia di Finanza nella provincia di Parma, soffermandosi sulle più rilevanti attività operative svolte: dal contrasto all'evasione ed all'elusione fiscale, agli interventi in materia di tutela della spesa pubblica, alle indagini in tutti i settori che evidenziano fenomeni di criminalità economico-finanziaria nonché al concorso al mantenimento della sicurezza pubblica.
Al termine dell'incontro, il Comandante Provinciale ha ringraziato il Prefetto per le parole di elogio e di apprezzamento espresse con riferimento all'operato dei propri militari.
Concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 30 allievi finanzieri del contingente ordinario - Specializzazione "Tecnico di Soccorso Alpino (S.A.G.F.) - Anno 2017 - Termine di presentazione delle domande: 15 dicembre 2017.
Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 83 del 31/10/2017 - 4^ Serie Speciale – è stato pubblicato il concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 30 allievi finanzieri del contingente ordinario – specializzazione "Tecnico di Soccorso Alpino (S.A.G.F.)" – anno 2017.
Possono partecipare al concorso i cittadini italiani i quali, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda: siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l'iscrizione ai corsi per il conseguimento del titolo di studio universitario; abbiano compiuto il 18° anno e non abbiano superato il giorno di compimento del 26° anno di età. Per coloro che alla data del 6 luglio 2017 svolgono o hanno svolto servizio militare volontario, di leva o di leva prolungato, il predetto limite anagrafico massimo è elevato di un periodo pari all'effettivo servizio militare prestato che non deve superare, in ogni caso, i tre anni.
Il concorso costituisce, per la prima volta, una valida opportunità di inserimento, nello scenario lavorativo, per i giovani che nutrono una spiccata passione per la montagna e che sono desiderosi di lavorare al fianco di persone competenti, con mezzi tecnologicamente avanzati, per prestare aiuto a persone in difficoltà.
La domanda di partecipazione dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura informatica disponibile sul sito www.gdf.gov.it – area "Concorsi On line" - seguendo le istruzioni del sistema automatizzato, con la possibilità di scegliere una delle seguenti modalità:
a) "SPID", sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale;
b) "PEC", posta elettronica certificata.
Il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 15 dicembre 2017.
I vincitori saranno avviati a un corso di formazione in qualità di allievi finanzieri presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN) , la più antica scuola militare alpina del mondo, dove avranno la possibilità di prepararsi adeguatamente da un punto di vista tecnico-professionale, ampliando le propria sfera di conoscenze, tramite l'apprendimento di tecniche, regole e procedure che si riveleranno utili per il successivo impiego, quali finanzieri neo-specializzati "S.A.G.F.", presso una delle 26 Stazioni dislocate sull'intero arco alpino, sul Gran Sasso, in Aspromonte e sull'Etna.
Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza si pone l'obiettivo di assolvere prioritariamente alle attività di salvaguardia della vita umana e di pronto intervento operativo, in zone di media e alta montagna, caratterizzate da terreni innevati, ripidi, rocciosi o ghiacciati, e di concorrere, attraverso una diuturna azione di controllo del territorio - svolta anche per eventuali fini di difesa politico militare delle frontiere - all'espletamento dei compiti di polizia economico-finanziaria demandati al Corpo.
Rientrano tra gli incarichi del personale impiegato nel Soccorso Alpino anche quelle attività finalizzate a interventi di soccorso in contesti emergenziali derivanti da calamità naturali.
In occasione dei recenti eventi sismici e di maltempo che hanno colpito il Centro – Italia, decisive sono risultate, difatti, la prontezza d'intervento del S.A.G.F. e la capacità di far pervenire in loco, in tempi assolutamente ristretti, uomini e mezzi provenienti da Stazioni dislocate sull'intero arco alpino.
Sul sito internet www.gdf.gov.it – area "Concorsi On line" è possibile prendere visione del bando e acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sui concorsi e sul Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
Attività a tutela del mercato vinicolo da parte della Guardia di Finanza di Bologna e dell'Ispettorato Repressione Frodi del MIPAAF. Sequestrati più di 600 ettolitri di prodotti vinosi ed eseguito il declassamento di vino pregiato DOCG, DOC e IGT in comune vino da tavola, per 4700 ettolitri.
Bologna 4 novembre 2017 - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna e i locali funzionari dell'Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole, nel corso di un'attività di verifica congiunta condotta presso lo stabilimento di un'importante casa vinicola operante in Imola, hanno sottoposto a sequestro amministrativo più di 600 ettolitri di prodotti vinosi, già pronti per essere imbottigliati e destinati alla vendita al dettaglio, la cui presenza in cantina non trovava giustificazione nella contabilità aziendale superando le eccedenze consentite.
Oltre al sequestro del vino, il cui valore commerciale ammonta a circa un milione di euro, è stata applicata una sanzione amministrativa di oltre 50.000 euro prevista per le violazioni di questa specie dalla specifica normativa di settore
A seguito delle discrasie riscontrate nel corso del confronto tra la qualità delle giacenze fisiche e quelle delle giacenze contabili, il personale dell'Ispettorato Repressione Frodi, con l'ausilio delle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Tributaria, ha proceduto altresì al declassamento/riclassificazione di ulteriori 4700 ettolitri di prodotti vinosi, da una categoria superiore ad una di livello inferiore, fino ad arrivare al comune vino da tavola.
I controlli svolti sono stati indirizzati a verificare la corretta applicazione dell'unica legge di riferimento in materia, il Testo Unico del Vino, entrato in vigore alla fine dello scorso anno, che consta di 90 articoli e consente, attraverso delle disposizioni normative precise, di salvaguardare un settore ad altissimo rischio di frodi, anche per gli aiuti che la Comunità Europea elargisce ai produttori nazionali e di monitorare un mercato che oggi vale più di 14 miliardi di euro, con un export che supera i 5,5 miliardi.
La Sezione Antiterrorismo della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, a seguito di indagini svolte dai finanzieri del Comando Provinciale reggino in collaborazione con l'Ufficio Antifrode della Dogana di Gioia Tauro, ha disposto il sequestro di un ingente quantitativo di tramadolo sbarcato al porto gioiese, proveniente dall'India e diretto in Libia.
L'input investigativo è partito dal II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova che nell'ambito di una operazione dello scorso maggio, aveva proceduto ad un analogo sequestro nel porto del capoluogo ligure.
La vendita al dettaglio del farmaco sequestrato avrebbe fruttato circa 50 milioni di euro, in quanto ciascuna pastiglia, sul mercato nero nord africano e medio orientale, viene venduta a circa 2 Euro.
Il tramadolo è una sostanza oppiacea sintetica, il cui uso è stato ripetutamente accertato negli scenari di guerra mediorientali, tanto da essere soprannominato "droga del combattente", essendo questo utilizzato sia come eccitante, sia per aumentare le capacità di resistenza allo sforzo fisico.
Secondo le informazioni condivise con fonti investigative estere, il traffico di tramadolo sarebbe gestito direttamente dall'IS (DAESH), al fine di finanziare le attività terroristiche che l'organizzazione pianifica e realizza in ogni parte del mondo e che parte dei proventi illeciti derivanti dalla vendita di tale sostanza, sarebbero destinati a sovvenzionare gruppi di eversione e di estremisti operanti in Libia, in Siria ed in Iraq.
L'operazione si è avvalsa infatti anche della preziosa collaborazione della D.E.A. americana e della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga presso il Ministero dell'Interno e del supporto del Comando Generale della Guardia di Finanza.
La Guardia di Finanza di Bologna ha sottoposto a sequestro 2980 capi di abbigliamento e mq 1985 di tessuto contraffatti recanti il marchio "Burberry" nel corso di due interventi effettuati nei giorni scorsi nei confronti di un esercizio commerciale situato in città, in zona Bolognina, ed un centro di produzione avente sede in Carmignano (PO).
Nello specifico, all'esito del primo intervento effettuato in località Bolognina è stato possibile risalire al fornitore di parte dell'abbigliamento sottoposto a sequestro avente sede nella zona industriale di Prato, ove sono stati sequestrati ulteriori capi di abbigliamento già confezionati, nonché un quantitativo di tessuto già pronto per la lavorazione.
Secondo gli accertamenti compiuti dai militari del II Gruppo di Bologna, il tessuto e i capi di abbigliamento, tutti di ottima fattura riproducenti il marchio ed i tipici elementi stilistici coperti da privativa industriale riconducibili alla nota casa di moda "Burberry", sarebbero stati destinati a rifornire vari negozi presenti nel territorio e in alcuni casi anche destinati all'esportazione, oltreché al commercio abusivo nel centro storico del capoluogo emiliano.
Il valore della merce, secondo stime prudenziali, è di circa duecentomila euro.
I titolari delle due ditte, di etnia cinese, sono stati denunciati a piede libero per il reato di contraffazione. Nel corso dell'intervento, inoltre, i finanzieri hanno acquisito la documentazione contabile al fine di ricostruire il flusso di approvvigionamento e di vendita della merce.
La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini alimentano il sommerso, alterando le regole della libera concorrenza e del mercato minano di fatto la sicurezza economico-finanziaria del Paese, danneggiando il mercato e sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.
Approfittando dei problemi psicofisici di una coppia di sorelle ultranovantenni, sole e senza alcun familiare, un consulente finanziario C.P.L. italiano ma nato in sudamerica, impiegato di un noto Istituto di Credito, si appropriava indebitamente del loro patrimonio.
Nel tempo, avvalendosi del rapporto fiduciario consolidatosi negli anni, il professionista aveva sottratto ingenti somme di denaro alle due anziane, in parte utilizzato per acquistare un immobile, e facendosi nominare erede universale di tutti i loro beni.
I finanzieri del II Gruppo della Guardia di Finanza di Bologna, partiti da una denuncia, hanno avviato complessi e mirati accertamenti bancari che hanno consentito di denunciare il consulente alla locale Procura della Repubblica per il reato di circonvenzione di incapace.
Lo sviluppo delle investigazioni, le puntuali indagini finanziarie e le perquisizioni svolte dai militari hanno fatto emergere un quadro allarmante ed evidenziato come l'uomo abbia ottenuto nel tempo la fiducia delle anziane e la piena disponibilità del patrimonio personale delle vittime comportando la necessità del sequestro preventivo d'urgenza di conti correnti, titoli e polizze per più di 430.000 euro, oltre un immobile del valore di circa 90.000 euro, al fine di interrompere l'illecita attività.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, avallando quindi le ipotesi investigative dei finanzieri e tenuto conto della gravità della condotta, nel convalidare il sequestro preventivo d'urgenza, ha disposto anche l'applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti dell'indagato.
Sono al vaglio degli investigatori ulteriori posizioni di correntisti/investitori gestiti dal consulente.
Senza sosta, dunque, l'impegno degli uomini e delle donne della Guardia di Finanza di Bologna che con il ruolo di polizia economico-finanziaria, mira anche a tutelare i risparmiatori ed in particolar modo i soggetti più deboli tra cui gli anziani che più frequentemente sono esposti a truffe e raggiri con serio pericolo per i risparmi di una vita.
Un duro colpo inflitto alle organizzazioni criminali del narcotraffico nel corso di controlli eseguiti dai militari del Comando Provinciale di Bologna presso l'aeroporto "Guglielmo Marconi", a contrasto del traffico di sostanze stupefacenti.
Oltre 2 kg. di cocaina purissima sono stati sequestrati dai finanzieri del I Gruppo nel corso di due distinte operazioni che hanno portato all'arresto di due corrieri della droga, entrambi sudamericani.
Il primo "corriere", un trentatreenne brasiliano, non è riuscito a eludere il controllo dei finanzieri e il fiuto del cane antidroga "CAL" che ha segnalato il bagaglio del soggetto. I successivi approfondimenti hanno portato al rinvenimento di n.49 ovuli di sostanza stupefacente del tipo "cocaina", abilmente occultati all'interno di tre flaconi di creme per il corpo, per un peso complessivo di circa mezzo chilo. Il cittadino extracomunitario è stato arrestato e la droga sequestrata.
Più consistente il sequestro portato a termine nei giorni successivi. Un giovane ventiduenne originario del Nicaragua, in arrivo a Bologna da Madrid è stato fermato e il controllo ha portato al rinvenimento nel bagaglio dell'uomo di tre quadri in legno raffiguranti immagini sacre. Insospettiti dal peso anomalo e dal comportamento assunto dall'uomo nel corso del controllo, i militari hanno deciso di approfondire l'ispezione, rinvenendo 1,5 chili di cocaina purissima, abilmente occultata all'interno dei quadri in cui erano stati ricavati dei vani "ad hoc" per lo stupefacente.
Anche per lui il viaggio in Italia si è concluso con l'arresto per "traffico internazionale di sostanze stupefacenti".
Entrambi i cittadini sudamericani, su disposizione del magistrato di turno, sono stati associati presso la casa circondariale "Dozza".
Lo stupefacente sequestrato una volta immesso sul mercato al dettaglio avrebbe reso, secondo stime prudenziali, trecentomila euro.
L'attività in questione si inserisce nel più ampio contesto operativo di contrasto ai traffici illeciti attuato dalla Guardia di Finanza a tutela dei cittadini anche nell'ambito degli spazi aeroportuali
Aereoporto di Bologna. Coralli come souvenir, sequestro in aeroporto: multati due turisti di ritorno dalle vacanze.
Bologna 28 ottobre 2017 - Nell'ambito delle attività di controllo sui passeggeri provenienti da paesi terzi, in arrivo presso l'aeroporto bolognese, i funzionari dell'Ufficio delle Dogane di Bologna SOT Aeroporto "G. Marconi", unitamente ai militari del I Gruppo Guardia di Finanza di Bologna – 2° Nucleo Operativo in servizio presso l'aeroscalo Felsineo, avvalendosi del supporto tecnico del Nucleo Operativo Carabinieri Forestale CITES, hanno sequestrato 750 grammi di corallo dell'Ordine "Scleractiniae spp" e "Tubiporidae spp", in quanto rientranti nelle specie protette dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (C.I.T.E.S.) e privi di qualsivoglia documentazione necessaria alla detenzione ed all'importazione.
I predetti coralli, per un totale di 350 grammi, sono stati rinvenuti all'interno del bagaglio di un cittadino italiano proveniente dall'Indonesia con scalo tecnico a Dubai, mentre i restanti pari a grammi 400 grammi, sono stati rinvenuti all'interno del bagaglio di una cittadina del Mozambico, residente in Italia, proveniente dall'Etiopia con scalo tecnico a Roma Fiumicino.
Per entrambe le violazioni accertate è prevista l'applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di euro 3.000 ad un massimo di euro 10.000 e la confisca degli specimen protetti. Tale attività operativa, si inserisce nel nuovo quadro normativo introdotto dal D.lgs. nr 177/2016 che prevede l'attribuzione alla Guardia di Finanza del potere di controllo doganale in materia di commercio illegale della flora e della fauna in via di estinzione. Attività che negli spazi doganali viene svolta congiuntamente con il personale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Nel corso delle attività di controllo economico del territorio, svolte nell'ambito del più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i finanzieri del comando provinciale di Piacenza hanno localizzato e catturato, in pieno centro cittadino, un pericoloso latitante pregiudicato di nazionalità albanese, a piede libero da circa 6 mesi.
L'uomo, senza fissa dimora, e privo di occupazione stabile, doveva scontare una pena residua di un anno e 2 mesi di reclusione a seguito di una condanna a sei anni inflitta dalla Procura della Repubblica di Firenze per cumulo di pene derivanti da diverse condanne per i reati di tentato omicidio, sfruttamento della prostituzione e dell'immigrazione clandestina, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate mediante l'utilizzo di armi, evasione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Colpito anche da un provvedimento di espulsione, l'uomo non vi ha ottemperato, facendo rientro in Italia clandestinamente.
Nei giorni scorsi, i militari di Polizia Tributaria, durante una lunga attività di appostamento, lo hanno atteso e fermato all'uscita da una abitazione ove viveva con la compagna.
Condotto in caserma, con il supporto operativo dei "Baschi Verdi", per ulteriori approfondimenti investigativi, alla fine è stato arrestato e tradotto nella locale casa circondariale.
Si tratta del terzo soggetto socialmente pericoloso in stato di latitanza che viene catturato dalle fiamme gialle piacentine dall'inizio dell'anno, a testimonianza degli sforzi quotidianamente profusi per garantire, in perfetta sinergia con le altre forze di polizia, la sicurezza dei cittadini.