Il Tribunale di Modena ha condannato ieri un 25enne di Sassuolo che due anni fa aveva maltrattato i suoi cani. I poveri animali, quattro pitbull di sua proprietà, erano infatti stati trovati malnutriti e feriti dalla Polizia municipale che aveva provveduto al sequestro.
Il giovane è anche recidivo, poiché era già stato condannato meno di tre anni fa per lo stesso reato e con pena pecuniaria minore. Vista la razza dei cani non è escluso che fossero utilizzati per combattimenti, ma le indagini non sono riuscite a far luce su questo aspetto.
Oltre la somma che dovrà pagare di 30 mila euro, il processo ha anche stabilito una provvisionale di 1.500 euro a favore dell’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente, che ora potrà richiedere un risarcimento in sede civile.
Speriamo che almeno questa volta impari il rispetto per i poveri amici a quattro zampe.
Personale della Squadra Mobile e della locale Polizia Municipale ha arrestato a Modena due nigeriani di 19 e 25 anni responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Modena -
Nell’ambito di una attività congiunta di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, gli agenti di Modena stavano monitorando da un po’ di tempo i due stranieri che erano stati visti più volte insieme all’interno del parco Pertini, del Parco XXII Aprile e nei pressi del complesso ErreNord in atteggiamento tipico di staziona in attesa di effettuare cessioni di sostanza stupefacente.
Accurate indagini hanno portato a scoprire che i due abitassero in un appartamento di persone richiedenti asilo in via Gallucci, dove tra l’altro erano stati segnalati movimenti sospetti e presenze di stranieri non autorizzati a permanervi. Al momento del controllo delle forze dell'ordine uno dei due ha tentato di nascondersi in un cavedio su cui si affacciava la camera.
Grazie anche all’unità cinofila della Polizia Municipale di Casina (RE) che ha collaborato nel corso del controllo, sono stati rinvenuti sotto il letto più di 200 grammi di marijuana, confezionati in due sacchetti di plastica. La droga, unitamente a un bilancino di precisione, 5 telefoni cellulari e la somma in contanti di oltre 400 euro, sono stati sottoposti a sequestro.
Il 19enne è stato riconosciuto anche quale autore dell’aggressione in viale Gramsci il 7 febbraio scorso nei confronti di un operatore della Polizia Municipale, il quale nel tentativo di bloccarlo perché intercettato durante un’attività di spaccio, era stato raggiunto da un violento pugno al costato, che gli aveva provocato la frattura di una costola con prognosi di 20 giorni.
I due nigeriani, entrambi richiedenti asilo, di cui uno solo autorizzato a risiedere in via Gallucci, sono stati accompagnati in Questura per ulteriori accertamenti, dai quali è emerso che il 19enne era sottoposto all’obbligo di firma presso i Carabinieri di S. Cataldo (CL).
Come disposto dal Magistrato di turno, i due sono stati associati alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tre arresti e nove indagati. Il giro di affari si aggirava sui due milioni di euro. Le bottiglie contenevano vino di bassa qualità che veniva “spacciato” per il prodotto di punta della Marchesi Antinori. Le indagini sono partite dalla segnalazione di una tipografia.
PARMA –
Le bottiglie, le etichette e i cartoni erano pressoché identici al Tignanello, il prodotto icona del marchio fiorentino Marchesi Antinori. Il vino contenuto al suo interno, invece, era un “rosso” di bassa qualità.
Le indagini, condotte dalla Procura di Parma, in collaborazione con i nuclei dei Nas di Parma, Cremona e Firenze, ha permesso di scoprire una “truffa enologica” di grande dimensioni. Ben 11 mila le bottiglie “false”, vendute in Italia, ma anche all’estero, soprattutto in Germania e in Belgio. per un giro d’affari che si aggira attorno ai due milioni di euro.
In manette sono finiti Matteo Fazzi, 30 anni, di origine mantovana, mentre la madre Maria Alessandra Morini, 57 anni, è ai domiciliari, così come Sergio Papa, 54 anni, originario della Campania ma residente in provincia di Cremona. Altre nove persone sono indagate.
L’inchiesta è partita nel febbraio del 2017, quando una tipografia in provincia di Pistoia ha segnalato alle autorità competenti un ordine “anomalo”: la stampa di 4500 etichette di Tignanello da parte di un certo Paolo Rossi di Ab Comunicazione, società che tuttavia era all’oscuro dell’illecito.
Dopo aver analizzato le etichette, gli esperti le hanno trovate “quasi” identiche alle originali, se non per un dettaglio: nella parte anteriore c’era scritto “Aldidudine” al posto di “Altitudine”, errore voluto per identificare le bottiglie contraffatte in circolazione, ma che ha fatto scattare il classico “campanello di allarme”. Sono quindi partite le indagini, che hanno permesso di scoprire come lo stesso nominativo aveva cercato di farsi stampare etichette false anche da altre tipografie, tra cui alcune di Parma. Altro particolare determinante, la prima tipografia contattata si è messa a sua volta in contatto con la Marchesi Antinori, che ha confermato che qualcosa non andava, poichè quell’ordine non era partito da loro.
Infine, è stata fatta una ricerca specifica, dalla quale è emerso che lo stesso numero telefonico che aveva contattato le tipografie aveva contattato anche altre ditte che forniscono tappi di sughero, bottiglie, capsule in laminato ed etichette. Anche per il packaging erano state contattate diverse ditte di Parma, Reggio Emilia, Modena, Alessandria e Sassari.
I Carabinieri del Nas di Bologna hanno sequestrato in via cautelativa materie prime di lavorazione tra salumi, prosciutti, formaggi e carni cotte nel corso di un controllo all'interno di una ditta di Modena.
Le materie prime sequestrate avevano infatti superato la data di scadenza. Il valore della merce sequestrata dai militari è di 370.000 euro. Il responsabile legale dell'azienda emiliana è stato sanzionato e segnalato all'Autorità Sanitaria Locale.
I Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (R.A.C.) di Parma, all'esito di controlli nel settore dei prodotti ad indicazione geografica certificati, hanno sequestrato oltre 4.000 confezioni di "Prosciutto Crudo, Coppa e Salame" in provincia di Parma.
In totale si tratta di 1.600 chili del valore di 4.000 euro, nonché 9.000 etichette per il confezionamento dei prodotti, in quanto evocanti indebitamente le denominazioni protette "Prosciutto di Parma D.O.P." e "Coppa di Parma I.G.P.".
Contestati illeciti amministrativi per 8.000 euro.
Tenta di rapinare due giovani, 33enne pregiudicato etossicodipendente già noto alle Forze dell’ordine arrestato dalla Polizia di Stato.
Modena -
Ieri pomeriggio, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino italiano di anni 33 responsabile del reato di tentata rapina aggravata.
E' succcesso nel centro di Modena, intorno alle ore 16.30, quando gli agenti, mentre transitavano in corso Vittorio Emanuele angolo corso Cavour, sono stati fermati da due giovani ragazzi in stato di agitazione, che qualche istante prima erano stati avvicinati da un uomo che dopo aver chiesto loro del denaro per comprare le sigarette, aveva estratto un coltello con atteggiamento minatorio.
Il provvidenziale passaggio della Volante in zona, ha fatto desistere il 33enne dall’intento di rapinarli. Alla vista della Polizia, infatti, l’uomo, dopo aver riposto il coltello in una tasca, ha cercato di allontanarsi senza destare sospetto, ma gli agenti, allertati dalle due giovani vittime, lo hanno immediatamente bloccato.
La perquisizione ha dato esito positivo in quanto è stato rinvenuto sulla sua persona un coltello a serramanico a scatto della lunghezza complessiva di 16 cm.
Il 33enne, tossicodipendente già noto alle Forze dell’ordine per i suoi precedenti penali, è stato accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi, al termine dei quali è stato associato presso la locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Domenica 10 febbraio, a Milano, si sono svolti i festeggiamenti per il capodanno Cinese. Una ricorrenza che celebra la fine dell'anno del cane - uno dei 12 segni zodiacali cinesi - e l'inizio di quello del maiale, secondo lo zodiaco cinese.
Fulcro della festa, che si tiene all'interno del quartiere Chinatown in cui risiede la più grande comunità cinese di Milano, è la sfilata lungo tutta via Paolo Sarpi, che ha visto tanti curiosi prendervi parte, nonostante la pioggia.
Galleria Fotografica a cura di Francesca Bocchia
Grazie alla loro generosità una tecnologia sempre più all’avanguardia per i piccoli pazienti ricoverati nel reparto d’emergenza dell'Ospedale Maggiore di Parma.
Parma
La generosità di tanti per un unico grande obiettivo: mettere a disposizione della Pediatria d’urgenza dell’Ospedale dei bambini una centralina che controlla i monitor collocati in ogni stanza di degenza per misurare i parametri vitali dei piccoli pazienti.
“Una strumentazione che ora abbiamo in tutti i reparti, preziosa – spiega il direttore della Pediatria d’urgenza Icilio Dodi – soprattutto in questo periodo dove si manifestano patologie respiratorie legate all’influenza. Con uno sguardo l’infermiere può così tenere sott’occhio ogni valore dell’attività cardiaca e respiratoria ed intervenire alla prima anomalia”.
La centralina è stata installata grazie al sostegno di diversi donatori, uniti in questo obiettivo dalla coordinatrice infermieristica Giuseppina Nicosia che questa mattina ha mostrato il frutto del loro impegno. A rispondere all’appello la ditta Manghi Fratelli di Fontanellato che ha ribadito il dovere etico di un’azienda ad investire nel proprio territorio “e in questo caso c’è un rapporto diretto e tangibile tra la donazione e il risultato” ha ribadito Giulia Massari, nel vedere lo scorrere dei numeri sullo schermo analizzati in tempo reale dal personale infermieristico.
Anche quella di Luca Adorni, titolare della Adorni Distribuzioni Grafiche con sede a Lemignano di Collecchio è stata una scelta aziendale, condivisa con i propri clienti: convertire i tradizionali regali natalizi in beneficienza. E l’intenzione è quella di continuare: “Dateci l’input e cercheremo di darvi risposte – ha ribadito Adorni –. Sono genitore e ho avuto modo di vedere quello che fate ogni giorno, è un modo per ringraziarvi”. All’acquisto dell’apparecchiatura hanno contribuito anche le colleghe e le amiche di Patrizia Fochi assaggiatrice storica della Barilla recentemente scomparsa che, rispondendo ad un desiderio del marito Massimo, hanno promosso una raccolta fondi il cui ricavato è stato devoluto alla Pediatria d’urgenza dell’Ospedale dei bambini. “Grate di far fronte alle vostre richieste” ha detto Lucia Chiastra ricordando l’amica Patty.
Ai ringraziamenti del direttore Dodi e della coordinatrice infermieristica Nicosia si sono uniti quella della responsabile Attività assistenziali Rita Dicembrino e del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi che ha ribadito come la donazione, in una struttura già all’avanguardia, abbia contribuito ad aumentare il livello di sicurezza per i pazienti e agevolare il lavoro del personale.
Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
Durante l'incontro Parma-Inter di Sabato scorso, la Questura di Parma, ha predisposto un servizio di ordine e sicurezza pubblica teso a garantire il regolare svolgimento della manifestazione sportiva.
Nell'ambito del servizio, si inserisce anche l'attività investigativa della locale D.i.g.o.s., volta a garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni pubbliche.
Durante la partita sono stati individuati un gruppo di soggetti sospetti in curva Nord. Al termine della partita i tre sono stato controllati e due sono risultavano gravati da un provvedimento di daspo, che impediva l'accesso allo stadio.
I due, entrambi catanesi, sono stati quindi accompagnati in Questura e tratti in arresto in flagranza, per il reato di cui all'art. 8 c.1bis della legge 401 del 1989.