Editoriale: - 70 anni della NATO festeggiati in sordina. - Lattiero caseari. Invariate le quotazioni del burro e della crema. Leggero calo del Parmigiano Reggiano 18 e 24 m -Cereali e dintorni. Repentina inversione di tendenza - Parmigiano Reggiano: l'assemblea approva il bilancio consuntivo 2018 - Vinitaly 2019: il Parmigiano Reggiano a Sol & Agrifood si sposa con i migliori vini del Belpaese -
SOMMARIO Anno 18 - n° 14 7 aprile 2019
1.1 editoriale
70 anni della NATO festeggiati in sordina.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Invariate le quotazioni del burro e della crema. Leggero calo del Parmigiano Reggiano 18 e 24 mesi.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dall'USDA nessuna preoccupazione imminente
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni: tendenze
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Repentina inversione di tendenza
5.1 imprese e acquisizioni Consilium acquisisce Dino Corsini Srl
5.2 bracconaggio ittico Sequestrata una rete da pesca di 80 metri nel Taro
6.1 nuove imprese BUYHOOP - Market Place innovativo
6.2 sanità West Nile virus Sanità - West Nile, Forza Italia: azioni preventive per contrastare la diffusione del virus
8.1 ambiente Piacenza, PSR, presentati progetti per 3 milioni e 700 mila euro
8.2 Parmigiano Reggiano Parmigiano Reggiano: l'assemblea approva il bilancio consuntivo 2018
9.1 bonifica piacenza Il Consorzio di Bonifica non ci sta.
9.2 ambiente fluviale Ripreso il primo storione che risale dall'Emilia Romagna alla Lombardia
10.1 vinitaly Vinitaly 2019: il Parmigiano Reggiano a Sol & Agrifood si sposa con i migliori vini del Belpaese
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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I 70 anni della NATO declassati da Trump a incontro tra ministri degli esteri. Come è cambiato il mondo in questi ultimi 20 anni. Nel 1999 c'erano i capi di stato e di Governo e per noi un Massimo D'Alema con i baffi neri.
di Lamberto Colla Parma 7 aprile 2019 -
Non c'è che dire, gli scenari geopolitici si sono talmente modificati nell'ultimo ventennio da mettere in dubbio persino la sopravvivenza della Alleanza Atlantica che lo scorso 4 aprile avrebbe dovuto festeggia, in pompa magna, i 70 anni.
L'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord (North Atlantic Treaty Organization - NATO) è quell'organizzazione internazionale di difesa, di cui fanno parte 30 Paesi, che venne istituita nell'immediato dopoguerra (4 aprile 1949) per la difesa dei Paesi membri dall'aggressione esterna.
Un po' di storia
Il Patto Atlantico ha avuto origine dalla percezione che il mondo occidentale, da poco uscito dalla crisi della seconda guerra mondiale, iniziasse ad avere frizioni e contrasti con l'altro vincitore dell'ultimo conflitto mondiale, la Unione Sovietica e i suoi Paesi satelliti.
Iniziava a diffondersi l'idea che l'Unione Sovietica, non paga della suddivisione territoriale post bellica, intendesse "conquistare" il mondo con la ideologia comunista. Una campagna di sensibilizzazione ben orchestrata dagli USA che in breve divenne un punto fondamentale della opinione pubblica.
La Guerra Fredda iniziava quindi a mostrare i primi segnali di tensione che sfociarono con l'assedio di Berlino a opera dell'Unione Sovietica il 24 giugno 1948 tanto da indurre gli alleati a istituire il più grande intervento di soccorso a una popolazione, istituendo un ponte aereo con Berlino durato ben 462 giorni. All'apice dell'operazione vennero effettuati oltre 1300 voli al giorno su Berlino trasportando ogni tipo di genere, dall'alimentare al carbone da riscaldamento. Infine l'Unione Sovietica tolse l'assedio il 12 maggio 1949 ma l'operazione di soccorso continuò sino a settembre al fine di organizzare sufficienti scorte per la popolazione utili a sostenere un eventuale secondo blocco che Mosca avesse voluto istituire.
La vicenda dell'assedio" a Berlino Ovest, fu dirompente per l'opinione pubblica occidentale e favorì la decisione di istituire un'Alleanza del mondo occidentale contro minaccia sovietica.
Il concetto unificatore di questa nuova "Alleanza" era quello della "difesa collettiva", riportato nell'art. 5, che recita: "Le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in America Settentrionale, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto dall'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite assisterà la parte o le parti attaccate prendendo immediatamente, individualmente o in concerto con le altre parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l'uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell'area Nord Atlantica".
Il 6 maggio 1955, all'indomani dell'ingresso della Germania Ovest all'interno della NATO, venne ufficializzata la costituzione del Patto di Varsavia (alleanza tra gli Stati "amici" dell'Unione Sovietica), concepito e sottoscritto nel 1950 da Nikita Chruščëv in contrapposizione alla costituzione del Patto Atlantico.
Quel 6 maggio 1955 segnò una nuova era in grado di tenere in scacco il mondo intero ben nota come "Guerra Fredda" e il Muro di Berlino (13 agosto 1961 - 9 novembre 1989) ne fu il simbolo per eccellenza.
Con la caduta del Muro di Berlino però, le mire "espansionistiche" della Nato si fecero sempre più imprudenti nel tentativo, peraltro riuscito, di attrarre a sé i Paesi che erano della ex URSS sino a quando non arrivò a infastidire troppo lo "zar" Putin con l'annessione dell'Ucraina (La NATO era tropo vicina ia confini russi) e la conseguente reazione nei confronti dell'Ucraina stessa per la restituzione della Crimea alla Russia.
Conclusione
Crollate le iniziali motivazioni che istituirono la contrapposizione est/ovest, con la salita al potere economico internazionale della Cina e ancor prima della Russia stessa, e dopo la primavera araba che ha dato vita all'ISIS e a un terrorismo internazionale "terzo" rispetto a i due tradizionali fronti, ecco che la stessa NATO sta per essere messa in discussione.
E le celebrazioni in totale sordina del 70esimo ne sono la conferma. Ben diverso il clima del 50esimo (4 aprile 1999) anniversario quando a Washington si riversarono tutti i primi ministri o capi di stato dell'alleanza, oggi invece "declassato" a vertice tra ministri degli esteri.
Dall'UE alla NATO è in corso un processo di revisione epocale che coinvolge tutto il mondo occidentale. Il sospetto però è che la qualità delle menti non sia paragonabile con quelle di 70 anni fa.
Leggi anche
https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/14092-verso-il-disordine-universale.html
https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/item/10158-russia,-venti-guerra,-non-solo-fredda.html
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Belgio, incredibile incidente: tecnico fa partire una raffica accidentale dal cannone di aereo distruggendone un altro. Un F-16 dell'aeronautica è andato completamente distrutto causando due feriti. Un secondo aereo ha subito danni collaterali.
Incidente che ha dell'incredibile quello che si è verificato ieri pomeriggio alla base aerea di Florennes in Belgio. Nel corso di una manutenzione su un aereo F-16 dell'aeronautica belga, un tecnico ha aperto accidentalmente il fuoco colpendo un altro velivolo parcheggiato sul piazzale di fronte agli hangar.
L'F-16 colpito ha preso fuoco ed è andato completamente distrutto anche perché carico di carburante, mentre due militari presenti sono rimasti feriti e dalla deflagrazione anche un secondo aereo, un caccia statunitense, ha subito danni collaterali.
Aperta un'indagine per far luce su quanto accaduto, soprattutto per capire come sia stato possibile che inavvertitamente un tecnico abbia sparato probabilmente con il cannone M61 Vulcan installato sull'F-16.
I danni causati dall'incidente, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", ammonterebbe a decine di milioni di Euro e le operazioni di volo dalla base aerea sono momentanee sospese per permettere sia di svolgere le indagini, sia di mettere in sicurezza tutta l'area vicina al punto dell'esplosione evitando eventuali fuoriuscite di sostanze tossiche.
La base aerea di Florennes ospita il 2 ° Tactical Wing dispone di oltre un migliaio di militari e 30 aerei F-16 divisi in due squadre appartenenti alla forza di reazione della NATO
(13 ottobre 2018)
Le crisi identitarie ormai sono un malessere che contamina tutti, dal PD alla NATO attraversando anche i partiti tradizionali. La confusione e la banalizzazione sono i temi dominanti dell'attualità.
di Lamberto Colla Parma 10 giugno 2018 -
In attesa di poter disporre di elementi utili per giudicare il comportamento del nuovo, quanto originale, Governo Conte, non possiamo non rilevare come da parte delle "sinistre" gli attacchi siano violenti e quasi sempre imperniati sulla questione "democratica".
Una volta l'accusa è di essere una compagine di Governo con al suo interno elementi "fascisti" e un'altra volta il PD si erge a ultimo baluardo della resistenza democratica. Il segretario reggente e ex Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina così si esprimeva lo scorso 1 giugno: "Noi saremo l'alternativa. Noi popolari alternativi ai populisti. Noi europeisti alternativi ai nazionalisti. Serve un nuovo patriottismo democratico per battere gli estremisti. Noi siamo il popolo, noi siamo il popolo!"
Stesse corde toccate durante la discussione sulla fiducia al Governo dove l'apice fu raggiunto da Graziano Del Rio. Il filosofo Diego Fusaro, la cui collocazione "marxista" è nota a tutti, così commentò questo ennesimo sproloquio di un alto rappresentante dell'ex governo:
""Piersanti si chiamava, Piersanti!". In questo disperato e disperante grido di Graziano Delrio è racchiusa tutta la pochezza, tutta l'impotenza, tutta l'insignificanza, tutta l'irrilevanza delle sinistre. Che letteralmente nulla hanno più da dire. Esse hanno tradito i lavoratori per difendere i dominanti, hanno abbandonato la lotta contro l'imperialismo per appoggiare l'imperialismo stesso. Esse pensano di essere la soluzione al problema. E invece sono il problema stesso."
Per meglio identificare la figura di Fusaro, già nel novembre del 2014,, di sé stesso diceva: "Mi muovo nel solco della tradizione dialettica Hegel-Marx: dalla parte del lavoro contro il capitale, dalla parte dell'umanità contro le merci. Poi se uno è confuso, che sia di destra, sinistra o centro, è un problema suo".
A quanto pare di confusione identitaria è piena l'Italia così come il resto mondo che dal giorno del crollo del muro di Berlino non ha più trovato riferimenti chiari, sia nell'ambito dei valori (di destra o di sinistra come era all'epoca dei due blocchi) sia nell'ambito dell'identificazione dei nemici e degli amici, consentendo così all'allargarsi di posizioni estremiste e radicali in ogni parte del mondo.
E in questo stato confusionale diffuso, qui in Europa, buona parte della responsabilità della crisi Ucraina / Russia la si deve alla NATO e alla sua ingorda velleità espansiva verso est. Una minaccia per la Russia che Putin non ha più potuto tollerare a causa della estrema riduzione della zona franca di sicurezza a a "difesa" di Mosca. Una situazione di tensione internazionale alla quale si aggiungeva la questione tutta interna che vedeva la Crimea (regione ucraina dal 1954) opporsi alla scelta di passare nel blocco occidentale.
Una posizione antica, tant'è che la decisione del leader sovietico Nikita Chruščёv del 1954 è stata permanentemente osteggiata da gran parte della popolazione di origine russa.
Da qui la guerra civile ucraina e le sanzioni verso la Russia volute e mantenute dalla NATO ma i cui riflessi economici negativi ricadono prevalentemente sull'Unione Europea.
Comunque, nessuno del mondo occidentale si sdegnò quando,nel 1995, le forze speciali ucraine (SBU) e le forze armate ucraine (ZSU) sbarcarono in Crimea, a Sebastopoli, per ristabilire «la legge e l'ordine dell'Ucraina» prendendo con la forza la sede del Consiglio Supremo della Repubblica, nel quale si trovava il quartier generale del Presidente in carica della Crimea, Yuriy Meshkov, e chiesero che gli venisse consegnato.
Insomma oggi il PD fa opposizione dura alle ipotetiche intenzioni di un Governo che ancora deve partire e la NATO continua nel voler espandersi a EST nonostante gli accordi del 1992 e soprattutto in contraddizione con la sua istituzione che era di Difesa e non certo espansiva.
NATO prima e dopo
(per restare sempre informati sugli editoriali)