Il focus di questa seconda parte dell'evento con 250 partecipanti, professionisti, esperti del settore e studenti che hanno preso parte alle due giornate dedicate al design ceramico
Si è conclusa con successo l'edizione primaverile del progetto pilota "Terra Ceramica" e tenutasi lo scorso 15 e 16 marzo nei Comuni del Distretto ceramico, evento che fa parte del progetto più ampio Ceramicland, strategia iniziata nel 2014, con l'intento di rappresentare il un Distretto Ceramico (Casalgrande, Castellarano, Fiorano, Formigine, Maranello, Sassuolo) dinamico ed innovativo che fa del design il proprio tratto distintivo.
Questo secondo evento è stato organizzato dal Comune di Sassuolo in collaborazione con Confindustria Ceramica. Duecentocinquanta i partecipanti, tra architetti, studenti del Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna e degli Istituti Secondari Superiori, suddivisi tra i seminari e workshop, veri e propri laboratori di idee in collaborazione con importanti studi di architettura e designers, nelle sedi di alcune importanti realtà del comparto ceramico: Marazzi Group, Marca Corona, Target Group, Stylgraph e Stars&Cows. Di particolare interesse le conferenze sul Design Urbano "Esercizi d'autore" durante le quali due importanti studi di architettura, Alessandro Scandurra presso Marazzi e Studio Park presso Marca Corona hanno presentato idee di design urbano e di come possa essere impiegata la ceramica e il grés oggi, grazie alle nuove prestazioni tecniche. A Marca Corona è stato affidato il progetto di redesign di una pensilina e di barriere urbane da realizzare in collaborazione con Park Associati, studio di progettazione architettonica milanese, celebre per la realizzazione degli Headquarters di grandi aziende multinazionali come Nestlé ed Engie e per i suoi interventi di Hard Retrofitting. Presso Marazzi, invece, l'architetto milanese Alessandro Scandurra ha presentato le sue idee innovative di design urbano applicate a diverse zone della città di Sassuolo. Lo studio di Scandurra realizza progetti in tutto il mondo, sviluppati sui temi dalla pianificazione territoriale, progettazione urbana e architettonica, architettura degli interni.
Questa seconda parte di Terra Ceramica (la prima si è svolta in ottobre 2018) è stata anche l'occasione di sperimentare una prima idea di turismo industriale denominato "Ceramicland Tour" destinato ad architetti, professionisti e studenti, con visite a Villa Vigarani Guastalla, guidate dall'Architetto Vincenzo Vandelli e al Castello di Spezzano, Sezione Manodopera, a cura di Francesco Genitoni e Stefania Spaggiari. Oltre che al complesso monumentale di Palazzo Ducale, il Museo Bertozzi e Casoni, Piazza Piccola e l'antica drogheria Roteglia a Sassuolo.
Nelle due giornate si è parlato anche di innovazione e tecnologia, citando aziende all'avanguardia con forte dedizione alla ricerca e allo sviluppo di nuove forme della ceramica in architettura, nell'interior design, nel design industriale. Fulvio Irace, professore ordinario di "Storia dell'Architettura" presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano, membro del Comitato scientifico della Triennale di Milano e curatore del settore Architettura e Territorio, ha affermato come "il comparto dedicato alla produzione di lastre e piastrelle in ceramica e grés ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista nello scenario mondiale - ha spiegato il docente - grazie a tecnologie produttive sempre più all'avanguardia e nuovi modi di concepire il materiale. Oggi non si parla più solo di piastrelle, ma di vere e proprie superfici ceramiche che trovano applicazione in ambiti poco esplorati come l'arredamento, il design industriale e, in futuro, anche il design urbano. La peculiarità di questi nuovi materiali sta nel coniugare perfettamente il valore estetico, prestazionale e funzionale".
L'evento è stato reso possibile grazie al contributo di importanti soggetti istituzionali ed economici: BPER, Camera di Commercio di Modena, Edi.Cer, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, ceramica Marazzi, ceramica Marca Corona, Stylgraph, Target Group. Il sostegno all'evento si è concretizzato anche grazie alla collaborazione tra i Comuni di Casalgrande, Castellarano, Fiorano Modenese, Formigine e Maranello, il coworking d'impresa Stars & Cows, le associazioni di Categoria CNA, Lapam, Confcommercio, Confesercenti, ed il patrocinio della Regione Emilia Romagna.
L'appuntamento EuroCucina 2018 si è rivelato, come da previsione, un grande successo: la 22^ edizione dell'evento, tenutasi a Milano dal 17 al 22 aprile scorso in concomitanza col Salone del Mobile, ha abbracciato una superficie espositiva superiore ai 22 mila metri quadri e ha visto la partecipazione di quasi 120 espositori e decine di migliaia di visitatori, fra designer, progettisti e semplici appassionati.
Le cucine moderne Snaidero hanno giocato un ruolo da protagoniste nell'ambito del rinomato evento biennale, tenendo alto il nome del Made in Italy e conquistando un ampio apprezzamento grazie alla loro qualità costruttiva elevata, alla cura nei dettagli e alla centralità di aspetti quali la funzionalità e la praticità d'uso.
Grazie a questa prestigiosa vetrina, Snaidero ha potuto presentare al grande pubblico una selezione di prodotti realizzati in collaborazione con designer di fama internazionale. A iniziare da Vision, una cucina progettata da Pininfarina le cui parole chiave sono stile, ergonomia e praticità, e dalla proposta Link creata da Alessandro Andreucci & Christian Hoisl per fornire una risposta alle esigenze di funzionalità e sfruttamento ottimale dello spazio.
Porta invece la firma di Michele Marcon il concept della cucina Hera, che rivisita il design classico creando un mix di dinamicità, modernità e flessibilità progettuale e stilistica, mentre il progetto Frame – il cui design è stato curato da Massimo Iosa Ghini – è stato proposto con l'intento di veicolare l'idea della casa come un luogo piacevole da vivere in ogni situazione, grazie a cucine non solo semplici da usare ma anche in grado di valorizzare l'estetica dell'ambientazione. Infine, il progetto Way Materia by Snaidero una cucina innovativa, che utilizza lastre ceramiche di puro gres porcellanato caratterizzate da grande formato e minimi spessori, totalmente Made in Italy e frutto di tecnologie di vera avanguardia: un punto di riferimento che risponde alle esigenze di chi cerca una cucina lineare e minimalista, eppure dotata delle più moderne tecnologie.
Nel corso di EuroCucina 2018 i visitatori hanno potuto scoprire le caratteristiche e i design esclusivi di queste soluzioni d'arredo, toccando con mano la qualità dei materiali e saggiando la funzionalità dei loro elementi costitutivi. È stato proprio il consentire di rapportarsi in prima persona con queste cucine moderne che ha rappresentato la base fondante del successo riscosso in occasione dell'evento milanese da Snaidero: un'azienda che, da oltre 70 anni, innova e detta nuovi canoni di stile e design nel panorama internazionale.
La kermesse internazionale dedicata al mondo dell'antiquariato ha preso il via sabato scorso presso le Fiere di Parma. Ben 20mila le presenze tra collezionisti appassionati e curiosi.
Il tutto, in quattro padiglioni, 45.000 metri quadrati di superficie espositiva che accolgono 1.000 espositori e operatori da tutto il mondo.
Tanti gli oggetti curiosi e da collezione che si posso scovare, segnaliamo una riproduzione bronzea della timida ballerina Marie Van Goethem, la "Petite danseuse de quatorze ans" di Degas. Ce ne sono 100 in giro per il mondo. La versione più famosa è esposta al Museo D'Orsay a Parigi, ma la nr. 79 si trova a Mercanteinfiera. Poi ci sono le coloratissime sculture femminili di Niki de Saint Phalle e tutto l'alfabeto estetico del collezionismo dall' antiquariato al modernariato al vintage.
In concomitanza con Mercanteinfiera è tornata anche la 7ª edizione di ArtParma Fair, la fiera dedicata all'Arte Moderna e Contemporanea -presso il padiglione 7 - importante palcoscenico sia per firme di prestigio che per quelle emergenti.
La kermess chiuderà domenica 8 ottobre. Orari dalle 10.00 alle 19.00.
Costo: Intero € 10
Ridotto architetti (con tesserino) € 7
Online € 8
Ragazzi gratuito se accompagnati da un adulto
Sfoglia la galleria qui sotto, cliccando su ogni foto!
Oggetti d'arredo belli e funzionali per accontentare anche gli animali domestici. Librerie, tavoli, ciotole, divani vengono pensati per le esigenze del pet: questa è una delle novità del Salone del Mobile di Milano 2017.
di Alexa Kuhne
Milano, 6 aprile 2017 -
E' bello vederli giocare, vivere gli spazi domestici insieme a chi li ama.
I designer che presentano le loro creazioni al Salone del Mobile di Milano (4-9 aprile), quest'anno vanno sempre più nella direzione delle esigenze degli amati pet.
E non è un salto nel vuoto, visto che gli animali sono sempre più compagni di vita adorati.
Cani e gatti, come sempre, i privilegiati. Siccome gli ambienti non sono fatti per loro, devono essere adattati ed è per questo che le case pet-friendly sono i progetti preferiti dai più importanti disegnatori d'interni.
Tutte le soluzioni diventano funzionali alla convivenza canina e felina, ma soddisfano anche l'estetica e puntano sulla qualità.
La nicchia di mercato che si occupa degli amici a quattro zampe è in crescita vertiginosa e lo testimoniano alcuni progetti in mostra alla più grossa fiera espositiva italiana dedicata all'arredamento.
Lo studio di Taipei Thinking Design che lavora su abitazioni contemporanee, pratiche e funzionali ha progettato un appartamento prendendo in considerazione fin da subito non solo le persone, ma anche i loro coinquilini felini. In particolare, il sistema di scaffalature/libreria è stato pensato per favorire le attività "esplorative" del gatto attraverso rampe e dislivelli perfetti per arrampicarsi e spiccare salti, senza tralasciare punti in cui il micio possa rifarsi le unghie e nascondigli dove riposare, come un ripostiglio la cui porticina è traforata da aperture circolari che riproducono l'orma di una zampetta.
Chiunque possieda un gatto sa che uno dei suoi "hobby" preferiti è sdraiarsi sulla tastiera del laptop mentre il padrone o la padrona tentano di lavorare. Hao Ruan, designer dello studio LYCS Architecture di base a Hang Zhou, ha tentato di dare una risposta a questo problema progettando un tavolo, dall'esplicativo nome di CATable, che è, allo stesso tempo, un appoggio o una postazione di lavoro per le persone e un "parco giochi" per il gatto di casa.
Realizzato a mano e completamente in legno, il tavolo è caratterizzato da una serie di aperture e tunnel in cui il micio può intrufolarsi, studiati apposta per solleticare la sua curiosità, distraendolo da quello che succede sulla superficie. In questo modo gatti e padroni potranno condividere "pacificamente" lo stesso spazio. CATable 2.0 è un sistema modulare composto da quattro elementi cubici della stessa dimensione. Ognuno di essi è studiato per ospitare sia le scorribande feline sia per essere usato dai loro padroni nella parte rimanente. I moduli possono fungere da sgabelli, da tavolini da caffè, da piccola arca o da libreria se combinati insieme.
Il marchio parigino Meyou crea mobili per gatti esigenti, puntando sulla bellezza degli oggetti, proprio perché i prodotti per gatti presenti sul mercato molto spesso non sono cosi eleganti.
La collezione di mobili e cucce stupisce per forme geometriche e minimaliste che non sfigurano neanche negli ambienti più raffinati.
Così, The Cube è il rifugio perfetto in cui i pelosetti possono raggomitolarsi e sentirsi protetti e allo stesso tempo un oggetto dal perfetto equilibrio formale: una sfera di morbido tessuto racchiusa in un'intelaiatura cubica di metallo.
The Ball è un concetto simile coniugato, invece, con la naturalità del legno, un bozzolo che coccola i mici, adatto anche per rifarsi le unghie. Completa la serie The Bed, una sorta di tavolino in legno sormontato da una copertura in lana che permette al gatto di dormire dominando lo spazio circostante e può essere accostato al letto del suo padrone.
Nendo propone la sua linea di accessori dedicata ai cani. Complementi di arredo che si integrano armoniosamente con i mobili.
Il designer giapponese Oki Sato ha pensato a linee pulite e sobrie in cui forme tondeggianti, colorate e iper-decorate – come quelle che solitamente contraddistinguono questa tipologia di prodotti – risulterebbero dissonanti. Le ciotole, disponibili in tre dimensioni, hanno una forma squadrata segnata, all'interno, da linee in rilievo poste a distanza costante che si configurano sia come una comoda soluzione per tenere sotto controllo la quantità di acqua e cibo in esse contenuta sia come un coerente motivo estetico; sono anche abbinabili a una serie di portavasi che ne riprendono le linee, per favorire un dialogo ancora più disinvolto con lo spazio circostante. Nella collezione una pallina pensata per stimolare il cane a giocare estraendo dai fori presenti sulla sua superficie lo snack che i padroni possono inserire all'interno e un peluche dalle forme "astratte" che si scompone in più parti ognuna delle quali emette un suono diverso.
Lei è Veronica, giovane stilista parmigiana, ed il suo progetto è INSULA: brand completamente made in Italy, che spazia dall'abbigliamento a particolari per arricchire lo spazio del living, acquistabile principalmente online attraverso il sito di e-commerce
Di Chiara Marando -
Mercoledì 30 Novembre 2016 -
Capita che le idee, diciamo pure i sogni, si trasformino in progetti. Capita che questi progetti diventino l'espressione di una evoluzione legata profondamente alla nostra volontà. E capita che il risultato sia la concretizzazione di quello che avevamo anche solo lontanamente immaginato.
Capita, si...ma dietro non c'è solo la fortuna di veder realizzato ciò che volevamo, c'è l'impegno, la costanza e la tenacia di credere che ciò sia possibile. Non serve pensare in grande, basta partire dalle piccole cose, dalle attitudini che ognuno di noi ha, input che riescono a farci cogliere quel “non so che” capace di fare la differenza.
Questo percorso era già nella mia testa ma è diventato ancora più chiaro dopo aver parlato con Veronica, giovane stilista parmigiana che praticamente da subito, fin da ragazzina, è riuscita a dare una sua personale interpretazione al design e alla moda. Una passione che la accompagna da allora e che ha segnato le varie tappe della sua carriera lavorativa.
Oggi lei ha deciso che era il momento di rischiare, di rendere una realtà il sogno di una linea e di un marchio che la rappresentasse: così è nato INSULA, nuovo brand completamente made in Italy che spazia dall'abbigliamento a particolari per arricchire lo spazio del living.
INSULA nasce dall’idea di creare capi di abbigliamento, accessori e oggetti quotidiani senza tempo, realizzati con materiali selezionati e di altissima qualità, completamente ideati e prodotti artigianalmente in Italia e ad un prezzo accessibile – il risparmio è permesso da un abbattimento dei costi di distribuzione. Un marchio acquistabile principalmente online attraverso l'e-commerce www.insulaitalia.com
Veronica mi spiega che la filosofia è quella di proporre collezioni con modelli evergreen dalle linee semplici ed eleganti, disponibili in diverse taglie e adatti a tutte le età: uomo e donna, bambini dai 3-6 mesi fino agli 8-10 anni, coppie e single accomunati dall’amore per lo stile classico che diventa un casual raffinato se abbinato a jeans e pantaloni anche originali e colorati.
La chicca in più? E' possibile scegliere di acquistare un capo che sia per tutta la famiglia, con il divertimento di vestirsi uguali.
E' lei a disegnare e scegliere i tessuti ed i colori, con l'obiettivo che ci sia una continuità, che i capi preferiti superino in concetto di stagionalità e si possano trovare indipendentemente dalle nuove proposte, ma spaziando tra tinte e fantasie diverse.
Insomma, aggiungo io, la riscoperta di quella preziosa semplicità e qualità che ormai è sempre più merce rara.
Maglieria quindi, ma non solo. INSULA propone oggetti d'arredo dalla marcata personalità, lampade e vasi che diventano macchie di colore in grado di riempire lo spazio: ceramiche lavorate e dipinte che incontrano tessuti ricercati ed estremamente particolari.
Un progetto che vede la collaborazione dell'Agenzia Baboon di Milano per tutto quello che riguarda l'ambito di gestione e creazione e-commerce, ma anche di comunicazione a 360 gradi.
Design italiano: Giulia Santoro ha scoperto in un piccolo angolo della Liguria una "bottega" che crea con materiale "povero" oggetti che ci riportano e trasportano quasi là, in riva al mare, dove il ricordo delle vacanze è più vivo che mai!
Parma, 20 settembre 2016
L'estate è ormai finita e tornando alla routine quotidiana anche le vacanze sono ormai un ricordo.
Ma c'è qualcosa che possiamo portare nelle nostre case soprattutto se siamo appassionati di mare, conchiglie, sabbia e tutto di ciò che possa evocare un paesaggio marino.
In uno degli angoli più belli e modaioli della Liguria è da poco nato THE BEACH LAMP, un'impresa fatta di esperienza, creatività e amore per il mare.
A Camogli, vicino a Recco in provincia di Genova, Franca Massone e Anna Stradella sono le titolari di un luogo in cui si sente il profumo del mare alle pareti e si respira la creatività di chi ha saputo trasformare un magazzino per piccoli pescherecci in una "bottega" dalle vesti eleganti e malinconicamente raggianti.
"Le mie Lampade nascono dall'incontro tra i legni ed i sugheri portati dal mare sulle mie amate spiagge di Sardegna legati dal Coir. Il Coir è una fibra di cocco proveniente dall'India, usata ogni anno dai pescatori per fare le funi e tessere le reti della antica Tonnara Mediterranea di Camogli il luogo dove vivo e sono nata" ci spiega Franca.
Ogni lampada è fatta a mano e la sua unicità è impressa dal disegno della Natura: i pezzi di legno levigati dal vento e dalla sabbia sono legati l'un con l'altro da una sottile corda.
Le lampade sono create dall'unione di sughero e sassi che ben si sposano con un arredamento di tipo più moderno, più lineare e freddo.
La lampada è perfetta per la living zone anche se arredata in stile classico, possibilmente se abbinata a nuance o tinte sui colori chiari partendo dal crema fino ad arrivare alle calde sfumature di un parquet mogano.
Un'altra recente creazione è la lampada rivestita da una rete che rimanda immediatamente al tema principe del negozio: il mare e il passato.
La luce che si riflette sulle pareti crea un atmosfera magica, romantica e con un filo di nostalgia.
"Ideale sarebbe sistemare questa lampada nella zona notte, dove i sogni e i ricordi sono più liberi di tornarci alla mente" ci suggerisce Anna "L'importante è trasmettere l'emozione di qualcosa che ci sia famigliare, un'esperienza vissuta, qualcosa da cui non vorremmo separarci.
Come lo sono quei piccoli oggetti che talvolta ci portiamo a casa per ricordare meglio un momento magico delle nostre passate vacanze".
Se siete rimasti affascinati o quantomeno incuriositi, potete trovare tutte le informazioni alla pagina Facebook THE BEACH LAMP. Per avere un ricordo di quell'estate che, prima o poi, tornerà con il suo mare, la sua pace e soprattutto il suo stile.
With the Courtesy of : – tuttogreen.it – villarosmarino.com – it.depositphotos.com – thecookrestaurant.com – italythisway.com – naturamediterraneo.com
Cosa unisce Londra e una delle più rinomate località di villeggiatura come la Costa Azzurra? Semplice, essere distintivi e raffinati. Per essere ricordati in modo unico.
A tutti coloro che amano l'esclusività, è rivolto l'invito ad entrare nei nuovissimi ambienti del design e della moda nel pieno centro di Marylebone, una delle zone più celebri di Londra. Proprio qui ha messo la firma la Maison Christian Lacroix, portando a nuovi sfarzi il quinto piano dell'Hotel Mandeville con le sue splendide collezioni di tessuti e tappezzerie. Ogni collezione della Maison Christian Lacroix racconta una storia. La storia che vi accompagnerà all'interno dell'hotel Mandeville è quella dei meravigliosi colori e delle emozioni dell'indimenticabile Côte d'Azur, attraverso le collezioni Belles Rives.
Famosa in tutto il mondo, dal 2011, La Maison Christian Lacroix lavora e progetta in esclusiva per Designers Guild. Sotto la direzione creativa di Sacha Walckhoff, vengono realizzate preziosissime collezioni di tessuti, tappezzerie e accessori per la casa, aggiungendo sempre quel je ne sais quoi che rende inimitabile ogni creazione siglata Christian Lacroix. La collezione d'interni è variopinta e pensata guardando all'alta moda del passato e all'architettura, offrendo così il massimo intermini di lusso e chic.
Molto apprezzato da Stephen Ryan per il suo lavoro di rinnovamento, il Mandeville Hotel è stato fulcro di tendenza in Marylebone, e ora ancor di più. Il nuovo quinto piano ha fatto un grande passo avanti: l'ispirazione di Lacroix si è rivolta alle signore alla moda della Croisette e alla meravigliosa Villa "Santo Sospir" di Jean Cocteau, nel sud della Francia, oltre che al grande classico film di Grace Kelly "Caccia al ladro". Tutto questo si unisce in colori allegri, freschi e vivaci, da cui si è inondati sin dal primo momento in cui si varca la soglia. Impossibile non notare i corridoi vestiti da una carta da parati a righe sgargianti e caramelle, o il velluto leopardato.
Jardin Exotique
Questa camera spettacolare prende spunto dal giardino botanico di Monaco, il Jardin Exotique. Tropicale, esotico, lussureggiante e fresco, viene proposto con palme sulle tende e carta da parati definita Jardin Exo'Chic. Inoltre nei tessuti troviamo vivissimi colori artigianali come i blu, i rossi, i rosa e i gialli, il tutto accentuato da lampade a forma di ananas di Julian Chichester. È quasi un affronto al classico bianco e nero tipico della tappezzeria a righe di Lacroix. È un inno al colore che riporta alla mente le sedie a sdraio e tende da sole degli splendidi luoghi di mare della Costa Azzurra, le maglie a strisce bretoni e gli abiti dei toreri della città natale di Lacroix: Arles. Una zona della Francia ispirata dalla Spagna.
Midnight Blue
Può essere definita la stanza dei contrasti, che porta una sensuale e romantica atmosfera al quinto piano. La tappezzeria in stile marmoreo si ispira al clandestino "Bain de Minuit", una Sea-Bathing Society che si incontra di notte nel mare di Monaco. Sulla parete opposta, c'è un cenno verso la "Perla" della collana della Principessa Grace che richiama alla mente i gioielli rubati a La Main au Collet. Le foglie di palma Jardin Exo'Chic sono mostrati in un contesto notturno, con un tocco di rosa e un pizzico di esotismo.
Jewel Box
Per una vera personalità fashion, questa camera mostra i gioielli Cartier rubati da Grace Kelly; usa colori stravaganti e decorazioni ingioiellate. Il pizzo e la mantiglia indossato dalle donne della Camargue ispira la carta da parati "Macarena lace" intorno alla stanza, equilibrata dalla classica tappezzeria a righe argento e nera. Un vero paradiso per gli amanti dei tessuti e della moda.
Classic Lacroix
Leggera, ariosa e romantica, in questa stanza rivive la città di Lacroix, Arles. Si trovano le tipiche piastrelle spagnole, gli "Azulejos" con una leggera finitura perlata che rappresenta le influenze di confine con la Spagna. Questi tratti contrastano con inserti in seta, per richiamare i ricami e le stoffe dorate delle "Taleguillas" dei toreri. Tutto intorno, ritroviamo un classico elemento ricorrente in Lacroix: il Paso Doble, dal nome dell'appassionato ballo.
Secondo Sacha Walckhoff, Creative Director della Maison Christian Lacroix, "Il Mandeville Hotel è riuscito a portare con successo il gusto della Costa Azzurra nel cuore di Marylebone e nelle le nuove splendide stanze, attraverso le collezioni "Belles Rives"".
Il risultato non è difficile da immaginare. Gli ospiti dell'Hotel Mandeville difficilmente si scorderanno di un'esperienza di stile tanto unica.


La nuova sfida è coniugare prodotti che possano soddisfare al meglio sia esigenze logistiche che estetiche che etiche. Ecco alcuni esempi del "microcosmo del design".
Di Giulia Santoro
All'ultimo Salone Internazionale del Mobile a Milano –edizione 2016- è stata posta particolare attenzione al "microcosmo del design" partendo dalla realtà in cui, soprattutto nelle grandi città, lo spazio abitativo subisce sempre più un ridimensionamento, anche in termini di economicità.
Nasce così la sfida dei nuovi interior designer e dei giovani architetti nel proporre prodotti che possano soddisfare al meglio sia esigenze logistiche che estetiche che etiche.
Come? Ecco alcuni esempi: Big Game, noto studio di architettura svizzero propone una composizione modulare da inserire nel sottoscala che al tempo stesso è spazio contenitivo, libreria e cucina.
Remo Zimmerli, noto designer nostrano, propone il CUBO, una sorta di cubotto che nella parte superiore è letto matrimoniale e in quella sottostante è cassettiera e mini cabina armadio. Interamente fatta di legno, personalizzabile sia nelle dimensioni che nel colore.
A colpire ancora una volta nel segno è però la MINI-KITCHEN.
Una deliziosa mini cucina, compatta, colorata e super accessoriata. Inventata nel 1963 da Joe Colombo oggi rivisitata in 14 nuance di colori differenti, concepita per cucinare ed apparecchiare per sei persone. Dotata di piano cottura, tagliere, minifrigo, piano di lavoro estraibile, scompartimenti chiusi e prese elettriche per gli elettrodomestici.
Ha ricevuto dalla Triennale di Milano il premio Medaglia d'Argento, perfetto esemplare di quanto la creatività italiana, unita ad una nota ingegneristica, sappia proporre grandi prodotti di interior design.
Un'altra proposta intelligente viene da Cinius che ha studiato un meccanismo elettrico per cui il letto può muoversi, salire e scendere a seconda delle esigenze.
Per il bagno invece vengono concepite mini vasche da bagno e mini sanitari, armadietti componibili e porta salviette che sono anche vani contenitori e termoarredo. Idea Standard e Claudio Silvestrin si affermano come i migliori design in questi termini.
Ma non finisce qua perché anche la zona esterna si fa mini e, addirittura, entra nelle nostre case. Con le Mini serre infatti è possibile ricreare giardini e orti anche all'interno delle abitazioni. Alcune Mini Serre sono davvero carinissime e soddisfano ogni tipo di stile, da quello country chic a quello moderno.
Ma la vera ambiziosa missione per gli studiosi del settore è stabilire entro quanto spazio possa vivere l'uomo.
Si sta parlando delle case Cubo e delle Mini case. Appartamenti che non superano i 6 mq ma arredate alla perfezione e con ogni confort.
Mike Page per esempio, propone una casa di 3m x 4m da costruire anche da soli in 4 ore di tempo. C'è una cucina, un bagno attrezzato e una camera da letto. Costa dai 11.000 $ ai 53.000$.
Ma non è finita qui perché a rilanciare la scommessa è niente popò di meno che Renzo Piano che progetta una casa ecosostenibile di 6 m2 al prezzo di 20.000 euro comprensiva di camera da letto, doccia, cucina e zona living.
Ancora, dal Regno Unito arriva il progetto Keret House, la casa più stretta del mondo. Larga tra i 72 e i 122 cm. È davvero impressionante vedere cosa sia possibile incastrare in spazi così angusti e anzi, trovarli pure gradevoli, è proprio vero che l'immaginazione e l'ambizione umana non abbia limiti, anche nel caso fosse "mini".
CREDITS: - cinius.com –jardingue.fr –designerblog.it – hall-design.fr –repubblica.it –bagnodesign.com – design.it – huffingtonpost.it – viagginews.com – homeedit.it – miniki.eu – mullermoebel.de –holzlaborbern.ch – incredibilia.it – citylab.com
Il cane è da sempre considerato il migliore amico dell'uomo e il nostro Paese al primo posto per aziende impegnate nella produzione di arredamento per animali domestici. Esigenze umane e animali in un unico prodotto con l'arredamento "Pet friendly".
Di Giulia Santoro
Nella frenesia quotidiana di questi tempi e nel poco tempo libero concesso per noi stessi, l'uomo ha trovato, ancora una volta, un valido alleato. Quello che da secoli porta onorevolmente l'appellativo di "migliore amico" per l'uomo: il cane.
Le statistiche parlano chiaro, almeno un cane per nucleo famigliare, a maggior ragione se il nucleo è rappresentato proprio dal binomio: cane e padrone!
Da qualche tempo sempre più aziende leader nel mondo del design e dell'arredamento hanno puntato la scommessa su un nuovo e amatissimo genere: l'arredamento "Pet friendly".
Ancora una volta il marchio "Made in Italy" supera i suoi competitor collocando il nostro Paese al primo posto per aziende impegnate nella produzione di arredamento per animali domestici.
Possiamo sinteticamente dividere la scelta in due correnti: la prima si occupa di produrre oggetti e accessori indispensabili per i nostri cuccioli che siano qualitativamente apprezzabili e utili. L'altra si occupa di fondere le esigenze umane e animali in un unico prodotto, concependo quindi quelli che sarebbero normali divani, tavoli, letti in qualcosa di più.
Se quindi state pensando di rinfrescare l'arredamento o state arredando casa, potreste trovare interessante fare delle scelte in quest'ottica moderna e pienamente in linea con le nuove tendenze.
Vediamo quindi nobilissimi divani che al loro interno hanno lo spazio per il riposino del nostro amico animale, letti contenitori con il cassetto per il lettino del cucciolo di casa, librerie che sono anche giochi per le arrampicate feline, con tanto di erbetta e tiragraffi, tavolini per il soggiorno e comodini che sono anche cucce, sedia a dondolo con lo spazio sottostante riservato anziché a portaoggetti alla morbida e confortevole zona relax per il nostro animale.
Per i più fortunati, con la possibilità di avere spazi esterni sfruttabili, come giardini o terrazzi, i nostri designer si sono letteralmente sbizzarriti concependo vere e proprie casette dotate di tutti i confort come riscaldamento autonomo alimentato da pannelli solari, terrazzini confortevoli dove sonnecchiare al sole, ma anche abbeveratoio e mangiatoia autopulenti.
Tutto questo tenendo conto quelle che sono le tendenze stilistiche: si passa dall'ultramoderno tecnologico, all'ecosostenibile fatto di materiali primari allo stile più ridondante e squisitamente femminile dello Shabby Chic.
Da segnalare nel panorama della "pet economy" una realtà tutta italiana che da tempo si occupa di queste dinamiche: Lidy Factory.
Con sede a Schio, nei pressi di Vicenza, Simone Micheli crea linee di divani, poltrone, letti, cucine e tutto quello che volete in questi termini. Ogni prodotto è personalizzabile e lui stesso può non solo offrire una consulenza come interior designer, ma riadattare l'arredamento che avete già senza doverne comprare di nuovo.
Ci sono poi anche i grandi e famosi brand come Dalani e Blanc Mariclò che propongono prodotti per animali perfettamente in linea con i loro concept.
Come dire, ancora una volta il nostro Paese si afferma per creatività e funzionalità e a noi ovviamente piace!
CREDITS: - keblog.it – tempolibero.pourfemme.it – formaitalia.it – coco-pet.com – blog.iodonna.it – blogferreitcasa.com – tuttozampa.com – animalidalmondo.pianetadonna.it – occhioitaliano.it – xlacasa.it – deluxeblog.it – rifaidate.it
Il Salone del Mobile, il Fuorisalone o meglio la Design Week, altro importante evento internazionale del "Made in Italy" a Milano, si è da poco concluso con l'edizione 2016. GIULIA SANTORO in esclusiva per FLASHON MAG ha girato in lungo e in largo tra eventi ed esposiizoni per offrire a tutti noi un assaggio di quelle che sono state le ultime proposte, le novità in tema di Design, arredo e tanta eccellenza italiana!
Di Giulia Santoro
Ogni anno si dice più o meno la stessa la cosa, ma quest'anno il Salone del Mobile ha superato se stesso, o meglio, è stato superato dal FuoriSalone!
Per chi non ha avuto la possibilità di visitare Milano durante l'ultima Design Week cercherò di riproporre ciò che ho trovato di maggior interesse e che ha regalato momenti emozionanti.
La Design Week ha aperto i battenti martedì 12 Aprile con il grande Opening: tanti, tantissimi gli eventi sparsi per la città. I più grandi e famosi brand di design, architettura e moda hanno organizzato sontuosi eventi per l'Opening della design week di Milano. Concentrati nel distretto di Brera assistiamo ai più blasonati e attesi eventi dell'inaugurazione. In particolare da Kartell quest'anno in collaborazione con Lapo Elkann ha creato una linea essenziale, di carattere, sofisticata con ricercatezza e ricchezza dei materiali e nelle logiche di produzione.
UNOPIU' mantiene il suo incontrastato ed inimitabile stile.
Brand d'eccellenza italiano per l'arredamento da esterno, colpisce come questo marchio riesca a mantenere uno standard altissimo per scelta dei materiali e del design. Un design che abbatte le barriere dei muri ed interno ed esterno comunicano tra di loro.
Richard Ginori invece ci catapulta in un mondo parallelo, fatto di antica eleganza, il fascino di un tempo che fu, soprattutto invidiato e sospirato, traslato nel nostro tempo. Romantico ma aggressivo, leggero ma deciso, unico e non per tutti.
In serata, nel meraviglioso contesto privato del giardino di Palazzo Borromeo, l'evento organizzato dalla nota vodka Belvedere. Un installazione di geniale sincretismo tra ecologico, futurismo ed eleganza. Una veranda su due livelli, fatta di specchi e legno. Dentro ci sono piante, una cucina, il bancone. Tutto a risparmio energetico ecosostenibile.
Il tour continua l'indomani tra i vibranti distretti del FuoriSalone e la curiosità di captare particolari unici in angoli che normalmente sono inaccessibili come i palazzi o le corti del vivace quartiere di zona Tortona: ovunque ci sono installazioni.
Il museo del design, Superstudiopiù, il Palazzo Ansaldo hanno aperto le loro frontiere e ci fanno conoscere i loro tesori, fatti di visionarie e grandi installazioni inventate per rendere la nostra vita migliore. Non per altro la linea guida proposta in quest'edizione della Design Week è rivolta a poche regole in cui è l'arredamento, e non solo, ad adattarsi alle esigenze dell'uomo e della Terra piuttosto che il contrario.
Ci sono illuminazioni, auto lussuose, piscine, biciclette, arredamento per la casa, cucine, salotti, orologi. Nulla è lasciato o dato per scontato. La bellezza e la praticità ecosostenibile sono i principi cardine di questo volteggiare e susseguirsi di esemplari del design.
Durante il weekend il Salone del Mobile apre le porte anche al pubblico e di certo non potevamo mancare questo intenso momento.
Rispetto al FuoriSalone si intuisce subito che qui l'atmosfera è più business e meno mostra, ma è pur sempre interessante scoprire per primi quali saranno le novità del domani in termini di arredamento domestico, illuminazione, ufficio, ed esterni.
Sono presenti tutti i grandi brand del settore e posizionati per aree tematiche.
Ci sono i padiglioni dedicati alle cucine, alle zone Living, alle sale da bagno, al giardino.
Anche qui grande attenzione è rivolta all'ecosostenibilità e alla presentazione dei nuovi materiali dove vengono scoperti i segreti delle tecnologie alternative, ma pur rispettando le esigenze di oggi in termini anche di fruibilità e praticità delle cose.
Le cucine sono tecniche, di facile manutenzione, studiate sia per ambienti piccoli che per tasche meno "ricche".
I bagni sono semplici ma orientati per offrire qualche "servizio aggiuntivo" per chi li vive, come ad esempio doccie-sauna, cromoterapia, musicoterapia in filodiffusione col resto della casa.
Tema centrale e ricorrente è il colore, la vivacità e l'eleganza.
Inoltre sono sempre più numerose le collaborazioni tra top brand di moda con i brand del design che quest'anno hanno la piena fusione in un connubio ideale.
Ora che questo importantissimo evento internazionale si è concluso, Milano è tornata alla consueta normalità: i negozi ai loro consueti orari, le dinamiche installazioni sono state smantellate e le pagine dei giornali, dei blog, dei siti internet cominciano a pubblicare quelle che sono le novità emerse quest'anno.
E così come quando si torna da un viaggio di quelli che ti cambiano e ti fanno crescere, così la Design Week ha lasciato quella voglia di rivivere questa esperienza unica ed emozionale.....arrivederci ad Aprile 2017!
CREDISTS: - glamour.it – indiansavage.com – living.corriere.it