Conclusa la sei giorni del Sorbara, il gran finale sarà nella capitale dell'EXPO con una giornata dedicata al rosso frizzante e al suo territorio. -
Modena, 3 giugno 2015 -
Con l'ultima tappa del 1° giugno si è concluso il Rosso Rubino Wine Festival, decima edizione delle serate nelle cantine di produzione del Sorbara fra musica, spettacolo, degustazioni e calici di lambrusco. Un formula apprezzata dal pubblico che ogni sera ha potuto toccare con mano le realtà produttive, ma anche l'ospitalità delle Cantine protagoniste dell'evento, la Sociale di Carpi e Sorbara, la Aurelio Bellei, la Cantina della Volta, la Garuti, la Divinja e la Cantina Paltrinieri.
Tra le novità dell'edizione 2015, inserita nel circuito regionale e provinciale di EXPO 2015, il personaggio di Opperbacco interpretato da Marco Vacondio, presenza costante di ogni serata con le sue simpatiche digressioni su storia, tradizione, poesia e cultura del vino.
"Una formula di successo – dichiara il sindaco di Bomporto Alberto Borghi – che celebra l'incontro tra il lambrusco di Sorbara e il suo estimatori in un'atmosfera di cordialità, ma racconta nello stesso tempo la capacità di fare impresa delle aziende del nostro territorio, tenaci nella tradizione e nell'innovazione. E' quello che cercheremo di trasmettere anche nella capitale dell'EXPO, con i prossimi eventi di "Rosso Rubino a Milano".
Il gran finale del Festival sarà infatti il 5 giugno in piazza Gae Aulenti a Milano, location suggestiva con vista sullo skyline della città. Previsto per il pomeriggio al ristorante/libreria Red laFeltrinelli un incontro con urbanisti e amministratori sulla pianificazione del territorio partendo dal modello del PSC di Bomporto, premiato come miglior piano regolatore delle Città del Vino. Sempre il RED ospiterà poi all'ora dell'aperitivo le eccellenze della cucina modenese con le degustazioni a base di prodotti tipici dei ristoratori di "Chef to chef" in abbinamento ai lambruschi DOP di sette Cantine modenesi. La sera cena di gala a tema lambrusco con ospiti eccellenti tra imprenditori e opinion leader del settore enogastronomico al ristorante "Marta", aperto recentemente in zona Magenta dalla chef modenese Marta Pulini.
(fonte: ufficio stampa Rosso Rubino Wine Festival)
Il 31 maggio in occasione di "Cantine Aperte", Gavioli Antica Cantina (Nonantola – MO) invita a trascorrere una giornata all'insegna del buon vino e dei sapori emiliani: in degustazione Lambrusco e i salumi della tradizione. Non mancherà l'intrattenimento per i più piccoli, che apprezzeranno anche la presenza del carretto dei gelati della gelateria Slurp di Modena. -
Nonantola (MO), 30 maggio 2015 -
Gavioli Antica Cantina, azienda storica nel panorama vitivinicolo nazionale, domenica 31 maggio parteciperà a "Cantine Aperte", evento che attira ogni anno centinaia di curiosi ed enoappassionati. Si potrà degustare e acquistare il meglio della produzione della casa vinicola, insieme a gnocco, tigelle e salumi della tradizione. Faranno da corollario il carretto dei gelati della gelateria Slurp di Modena, tanti giochi e una truccatrice per i bambini, per trascorrere una giornata in famiglia all'insegna del buon vino e dei sapori emiliani.
"Cantine Aperte" sarà l'occasione ideale per scoprire il "Museo del Vino e della Civiltà Contadina", un percorso espositivo di oggetti e strumenti legati al mondo agricolo ed enologico fra i più ricchi d'Italia, teso a valorizzare l'appartenenza a un territorio a cui la famiglia Giacobazzi si è sempre sentita legata e in cui tutt'ora si identifica.
"Il progetto del museo è frutto della lungimiranza della nostra famiglia (mio padre in particolare e prima di lui mio nonno) nel preservare gli strumenti che abbiamo utilizzato nell'arco della nostra storia e collezionare manufatti e macchinari legati al lavoro nei campi, provenienti da tutta Europa." – spiega Giovanni Giacobazzi, Presidente ed Export manager dell'azienda modenese – "La mostra ha richiesto un notevole lavoro di recupero: la maggior parte dei pezzi sono antichi, alcuni dei quali hanno oltre 350 anni. Anche la disposizione è frutto di uno studio accurato, che ripercorre l'intero ciclo della produzione vinicola".
Sarà interessante, soprattutto per i visitatori più giovani, avere l'opportunità di poter confrontare le antiche tecniche di produzione del vino con le tecnologie avanzate della cantina contemporanea: la scelta di posizionare il museo accanto al wine shop e all'interno del complesso produttivo di Gavioli Antica Cantina esprime il desiderio di far dialogare il passato col presente, l'antico e il moderno.
All'interno del museo trova spazio anche un'interessante collezione di cimeli sportivi che testimoniano le collaborazioni sportive storiche e ancora attuali, in particolare relative alla Formula 1 e al ciclismo degli anni d'oro. Accanto alle varie scocche delle auto guidate da alcuni piloti che hanno corso per la Ferrari, Clay Regazzoni e Niki Lauda, sono esposte la Ferrari di Formula 1 di Gilles Villeneuve e la Williams guidata da Ayrton Senna. Tra i cimeli legati al ciclismo è esposta la bicicletta di Marco Pantani insieme ad alcune delle sue maglie risalenti ai suoi primi anni nel mondo delle due ruote.
Il "Museo del Vino e della Civiltà Contadina" è tappa del tour "Discover Ferrari & Pavarotti Land", che per tutto il periodo dell'EXPO 2015 condurrà i partecipanti alla scoperta delle eccellenze anche enogastronomiche della terra del Cavallino Rampante. A poche settimane dall'inizio dell'iniziativa, sono molti i turisti stranieri (provenienti in particolare dal Sud America, Stati Uniti, Giappone, Nuova Zelanda e Germania) ad aver visitato la Cantina e apprezzato il Lambrusco firmato Gavioli Antica Cantina.
(fonte: ufficio stampa Gavioli Antica Cantina)
Domenica 31 maggio "Cantine Aperte" sabato 30 e domenica 31 maggio in tutta Italia. La Cantina Formigine Pedemontana domenica apre le porte al pubblico: degustazioni dei vini e visite guidate agli stabilimenti della cantina. -
Modena, 29 maggio 2014 -
C'è anche la Cantina Formigine Pedemontana tra le oltre 700 aziende vitivinicole che aderiscono a Cantine Aperte, l'evento enoturistico in programma domani – sabato 30 – e domenica 31 maggio in tutta Italia. Dopodomani – domenica 31 maggio - dalle 10 alle 18 la cooperativa vitivinicola, che si trova a Corlo di Formigine, apre le porte al pubblico per favorire un contatto diretto con gli appassionati di vino.
Il programma prevede degustazioni dei vini e visite guidate agli stabilimenti della cantina, gnocco fritto e gelato al Lambrusco, una mostra di pittura e balli contadini. L'anno scorso furono complessivamente 850 mila i visitatori delle cantine italiane e alcune centinaia quelli che furono accolti dalla Cantina Formigine Pedemontana. Promosso dal Movimento Turismo Vino e giunto alla 23 esima edizione, Cantine Aperte è diventato nel tempo il più importante evento alla scoperta dei territori del vino italiano. Quest'anno turisti, curiosi ed enoappassionati possono unire all'esperienza in cantina le foto su Instagram; grazie al concorso fotografico "Bevi cosa vedi" (#bevicosavedi), che coinvolge le community di Instagramers di tutta Italia, vengono premiati gli scatti che meglio raccontano l'abbinamento tra vino e territorio.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Sei incontri per narrare Enotria con il Comitato Scientifico del padiglione "Vino - A Taste of Italy". Secondo appuntamento sabato 13 giugno sulle orme di Luigi Veronelli, Mario Soldati e Paolo Monelli.
Verona, 27 maggio 2015.
Con il viaggio "Il vino nella tradizione gastronomica italiana" è iniziato sabato 23 maggio il racconto sul vino italiano ideato e voluto dal Comitato Scientifico del Padiglione "VINO A TASTE OF ITALY", nominato dal Mipaaf nel 2014 e presieduto da Riccardo Cotarella. Negli interventi di Enzo Vizzari, che ha coordinato l'incontro, e di Heinz Beck, Davide Oldani, Niko Romito, Antonio Santini e dei giornalisti Marco Bolasco, Luigi Cremona, Fiammetta Fadda, Andrea Grignaffini, Paolo Marchi e Luciano Pignataro, si è ripercorso il cammino che ha portato il vino a diventare componente determinante dell'offerta della ristorazione italiana di qualità: dagli anni in cui l'oste accoglieva il cliente con il fatidico "bevete bianco o rosso?" alle carte dei vini sempre più ampie e articolate gestite oggi da sommelier di rango, grazie alla crescita della "cultura del vino" sia da parte dei ristoratori sia da parte del cliente con la proposta al "bicchiere" sempre più importante e vincente per promuovere il vino nella ristorazione.
Un viaggio che prevede sei tappe (dopo quella inaugurale, le altre sono in programma il 13 e 27 giugno, il 18 luglio, il 12 e 26 settembre), alle quali collabora Gigi Brozzoni e attraverso cui raccontare l'Italia del Vino da diverse angolazioni. Secondo tema, in calendario sabato 13 giugno alle ore 11.30, sarà quello relativo a "Il viaggio storico letterario del vino attraverso le interpretazioni di tre scrittori del Novecento", secolo nel quale la società italiana ha conosciuto uno sviluppo sociale ed economico di grande portata che segnerà profondamente il suo futuro. Da Paese contadino l'Italia si trasformerà in Paese industriale e una parte della cultura italiana avverte il pericolo che molte tradizioni contadine possano perdersi in questo turbinio che sta travolgendo tutto e tutti.
Mario Soldati e Luigi Veronelli sono gli intellettuali che per primi avvertono questo pericolo e decidono, del tutto autonomamente, di intraprendere un cammino che li porterà sulle tracce di quella cultura contadina che aveva plasmato la società italiana. Con loro torna d'attualità anche il lavoro svolto da Paolo Monelli con il suo "Ghiottone Errante" del 1935.
Tre modi di viaggiare alla scoperta di uomini, cibi, vini, tradizioni gastronomiche di cui l'Italia è ricchissima; tre modi di affrontare i vari temi, tre stili narrativi diversi e addirittura tre mondi lessicali che si sono sempre confrontati, osservati, analizzati e qualche volta persino copiati.
Un'attenzione specifica sarà dedicata alla figura di Luigi Veronelli il quale, con i suoi aforismi, i suoi paradossi e le sue provocazioni, è riuscito a stimolare, punzecchiare e redarguire tutto il sistema produttivo e normativo del vino italiano. E si cercherà di dare voce a quei giornalisti e scrittori del passato che con il loro narrare hanno contestualizzato l'opera dei giornalisti più noti e, in chiusura, daremo uno sguardo sul futuro con il linguaggio dei moderni blogger.
Il programma di sabato 13 giugno ore 11.30 – Padiglione "VINO A TASTE OF ITALY" Expo 2015
Moderatore
Gigi Brozzoni - Giornalista
Relatori
Alberto Capatti - Storico della cucina, co-curatore della mostra alla Triennale di Milano "Camminare la Terra" su Luigi Veronelli
"Luigi Veronelli: dalla cucina al vino."
Luca Clerici - Docente di Letteratura Università di Milano "Tre lingue per tre autori del '900"
Giuseppe Lo Russo - Giornalista e gastronomo "Camminare l'Italia. La cucina e i vini."
Andrea Gabbrielli - Giornalista enogastronomico "Altri viaggiatori, altri narratori"
Andrea Gori - Sommelier Informatico "L'evoluzione linguistica e stilistica dei blogger del vino"
Who's Who Comitato Scientifico Padiglione "VINO A TASTE OF ITALY"
Con decreto del Ministro Maurizio Martina, il 15 aprile 2014 è stato istituto il Comitato scientifico del Padiglione del Vino dell'Expo 2015. Il decreto di costituzione del Comitato affida ai membri designati l'elaborazione delle linee strategiche e il compito di valutare le idee progettuali da promuovere nell'ambito del Padiglione del Vino.
Oltre al Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, fanno parte del Comitato: Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, con funzione di presidente, Raffaele Borriello, vice capo di Gabinetto del Ministero delegato all'Expo 2015, con funzioni di coordinatore, Piero Antinori, già presidente Istituto Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi, Diana Bracco, commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, Carlo Guerrieri Gonzaga, presidente Comitato Grandi Cru, Ruenza Santandrea, presidente Gruppo Cevico, Lamberto Vallarino Gancia, già presidente e ora delegato di Federvini, Domenico Zonin, presidente Unione Italiana Vini.
(Fonte Servizio Stampa Veronafiere - Foto Ennevi Veronafiere)
Parma Malvasia Expo – "Racconti di Malvasie dal Mondo". In piazza Garibaldi 100 etichette di produttori, 40 postazioni di assaggio e un convegno per sapere proprio tutto di questo nettare, frutto di vitigni coltivati in molti paesi del Mediterraneo. -
di Alexa Kuhne
Parma, 1 giugno 2015 - in allegato la locandina scaricabile -
Se non si conosce la Malvasia non si conosce una parte importante della cultura enologica dei paesi del Mediterraneo. Ecco perché l'Ais di Parma ha pensato a una tre giorni interamente dedicata alla scoperta di questo nettare.
La manifestazione, denominata "Parma Malvasia Expo - Racconti di Malvasie dal Mondo", è stata organizzata dall' Associazione italiana sommelier, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, dell'Expo e della Regione Emilia Romagna, per le giornate del 5-6-7 Giugno 2015 in Piazza Garibaldi.
Oltre cento etichette di malvasia di produttori italiani ed esteri, 40 postazioni di degustazione malvasia, spazio food di assaggi e un emporio per l'acquisto delle bottiglie dei produttori presenti per raccontare di un vino che piace sempre di più agli italiani e nel mondo
L'evento enologico si propone di creare un ideale incontro tra le diverse declinazioni dei vitigni a denominazione Malvasia.
La manifestazione sarà prima ospitata nel Palazzo del Governatore, a partire dalle ore 16 di venerdì 5 giugno, per poi spostarsi in piazza.
Fondamentale l'intervento del presidente nazionale Ais, Antonello Maietta, che sarà seguito dalle relazioni dei massimi studiosi di Malvasia e di alcuni produttori storici di questi vitigni.
Sarà didattico e formativo l' 'incontro' con questo vino attraverso tre successivi momenti di approfondimento 'sul campo' (5 e 6 giugno dalle ore 18 alle 24; 7giugno dalle 11 alle 15): la prestigiosa location di Piazza Garibaldi ospiterà 40 banchi d'assaggio con degustazioni guidate da sommelier Ais.
L'organizzazione di questo evento, che si svolge per la prima volta in concomitanza con Expo e che si ripeterà negli anni successivi, vede come responsabile e promotrice la Delegazione Ais di Parma, coordinata da Claudio Piazza, che ha ottenuto come attestato di stima da parte dell'Amministrazione Comunale la possibilità di far scoprire un vero e proprio patrimonio enologico del territorio.
Silvana Ballotta (Business Strategies): su OCM promozione si poteva fare di più ma non tutto è da buttare
Firenze. "Sulla nuova Ocm vino Promozione si poteva certamente fare di più, ma non è tutto da buttare se pensiamo che, con questa misura, lo scorso anno la crescita del nostro export nei Paesi terzi è stata di quasi 5 volte superiore rispetto alle vendite nell'Ue". Lo ha detto Silvana Ballotta, Ad di Business Strategies, azienda che cura l'internazionalizzazione di circa 400 aziende vinicole italiane, a commento del nuovo Bando Ocm Promozione, pubblicato ieri dal Mipaaf.
"Semplificazione, pluriennalità nella programmazione e modifica degli antichi criteri di premialità dovrebbero oggi riguardare meno elementi quantitativi e più di efficacia qualitativa. Per contro – ha proseguito Ballotta – il tavolo è riuscito a scongiurare delle proposte capestro, come il drastico abbassamento della soglia di budget che avrebbe determinato una ulteriore frammentazione delle domande, oltre a maggiori difficoltà nei controlli e soprattutto avrebbe minato il senso stesso dell'Ocm promozione nel lungo e lento percorso di affermazione del made in Italy enologico in tutto il mondo. Per ora – ha concluso Ballotta - ci teniamo quindi un decreto fotocopia di quello precedente nella consapevolezza e nella speranza di poterlo migliorare già dalla prossima annualità".
L'analisi di Business Strategies sugli atteggiamenti delle proprie imprese impegnate nell'internazionalizzazione (il campione rappresenta circa il 12% del valore complessivo della misura) evidenzia come nell'ultima programmazione siano sempre gli Stati Uniti il principale Paese destinazione dell'Ocm (63%), seguito a distanza dalla Cina (15%, contro il 25% dell'anno precedente), dal Giappone (9%, dato triplicato rispetto al 2013), Canada (5%), Russia (4%), poi Svizzera e Sud Est Asiatico.
(Fonte Business Strategies - Intercom 15 maggio 2015)
Sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio. Da oggi 225 vini in competizione: 118 dei campioni presentati in concorso provengono dalle aziende di Reggio Emilia, 75 da aziende modenesi, 20 da Mantova e da 12 da Parma. -
Reggio Emilia, 21 maggio 2015 -
Si sono avviate a Mancasale le selezioni dei vini partecipanti alla sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio.
Un'edizione, quella 2015, che fa segnare un record di vini iscritti (225, con un +11% rispetto al 2014) e di aziende partecipanti, giunte a 64 unità.
118 dei campioni presentati in concorso provengono dalle aziende di Reggio Emilia, 75 da aziende modenesi, 20 da Mantova e da 12 da Parma.
"Come Camera di Commercio - ha detto la vicepresidente Paola Silvi nell'aprire i lavori delle commissioni - siamo molto soddisfatti di questi risultati, perchè riteniamo siano il frutto di una analoga soddisfazione delle imprese per i modi attraverso i quali, partendo dal Concorso, la Camera di Commercio esprime il proprio impegno nel campo della valorizzazione dei nostri vini di qualità".
"Tra le aziende concorrenti - ha ricordato Paola Silvi - vi sono imprese, ad esempio, che hanno partecipato attivamente ai percorsi e ai progetti che abbiamo messo in atto per assicurare una vetrina internazionale permanente, attraverso i canali internet, a tanti nostri prodotti agroalimentari, così come vi sono imprese che sono inserite nel progetto regionale dedicato al turismo enogastronomico di qualità, che ha visto la nostra provincia primeggiare per presenze".
"Questa sesta edizione del "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco - ha proseguito la vicepresidente della Camera di Commercio - mira a cogliere, tra l'altro, tutte le opportunità derivanti dall'Expo: dal 25 al 28 giugno, infatti, è in programma un Educational Press Tour rivolto a giornalisti ed opinion leader stranieri del settore wine e del turismo enogastronomico, con visite dirette anche a cantine selezionate in questa sesta edizione del "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco. Dal 18 al 21 ottobre, poi, vi sarà un Incoming di buyer del settore wine dall'Area Asean per incontri B2B con le cantine selezionate".
"A tutto questo - ha detto Paola Silvi - si aggiunge la guida "Terre di Lambrusco", a completare un quadro di iniziative che mirano a fare del Concorso un elemento di attrazione e un punto di partenza per azioni e progetti che hanno una ricaduta ampia e soprattutto duratura nel tempo a favore delle imprese coinvolte e dei territori di appartenenza, e quindi delle province di Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova".
"Oggi più che mai - ha concluso la vicepresidente dell'Ente camerale - siamo chiamati a dare valore stabile al lavoro di queste aziende, perchè ad esse si lega ricchezza economica, lavoro, sicurezza e coesione sociale, che sono elementi distintivi ed apprezzati nel mondo, esattamente quanto i prodotti che nascono nelle nostre terre e che si connotano a maggior ragione grazie a questo prezioso legame fra imprese, prodotti e territorio".
Le commissioni di valutazione dei vini - formate per pubblico sorteggio e composte ciascuna da 6 tecnici - concluderanno il loro lavoro nel tardo pomeriggio di venerdì 22 maggio, mentre la cerimonia di premiazione è prevista il 26 giugno.
(Fonte: ufficio stampa della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Oltre quaranta espositori da tutta Italia, tre giorni di degustazioni tematiche, migliaia i visitatori che hanno partecipato alla kermesse. A conquistare il Premio Cosèta d’Or è statal’Azienda Agricola Palazzo
Parma 19 Maggio 2015 -
Bilancio positivo per la XX edizione del Festival della Malvasia Premio Cosèta d’Or. Si è chiusa ieri la kermesse dedicata ai Vini dei Colli di Parma che ha registrato anche quest’anno un’affluenza di migliaia di visitatori. Oltre 40 gli stand ospiti del Mercato del Gusto, con espositori provenienti da diverse parti d’Italia, dal Friuli alla Sicilia.
Protagonista la Malvasia di Candia, regina della manifestazione, rappresentata dalle Cantine del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma.
Un week end intenso, sviluppato con un programma speciale, tutto dedicato al mondo del vino e del cibo, ambientato nello scenario dell’antico Giardino farnesiano della quattrocentesca Rocca Sanvitale che per tre giorni si è trasformata in una vera e propria cittadella del vino. A caratterizzare l’edizione 2015, oltre i 20 anni del Festival, anche un altro anniversario: il primo anno del Museo del Vino, inaugurato nel 2014 nell’antica ghiacciaia della Rocca.
«Siamo soddisfatti – afferma il Sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi – il Festival si conferma ogni anno sempre di più come evento di richiamo del turismo enogastronomico, perché focalizzato su un prodotto tipico di questa zona, la Malvasia di Candia, ma con una visione di ampio respiro – continua – il Festival non è la celebrazione di un territorio in modo autoreferenziale ma un’occasione di apertura verso l’esterno, di confronto culturale e sperimentazione enogastronomica, attraverso abbinamenti dei nostri vini con prodotti tipici di altre zone d’Italia – conclude -. Il successo viene anche dalla collaborazione attiva di tutte le associazioni coinvolte, dai Consorzi e dagli sponsor che ogni anno ci sostengono».
I partecipanti hanno potuto assaggiare anche altre Malvasie d’Italia, da quella istriana a quella delle Lipari, e degustare i vini oltre che con i piatti tipici del territorio (salumi, tortelli d’erbetta ecc.) anche con cibi provenienti da diverse regioni, dalla Puglia al Friuli.
«Il Festival della Malvasia è una manifestazione in costante crescita – afferma Maurizio Dodi, presidente del Consorzio per la Tutela dei Vini dei Colli di Parma – quest’anno c’è stato un ulteriore incremento degli stand e dei partecipanti, continueremo a svilupparlo e a promuoverlo, per cercare di far crescere l’interesse intorno alla malvasia e ai prodotti del territorio, la formula del Festival è vincente perché i visitatori venendo qui possono degustare i prodotti in loco, conoscerne il valore e la storia – conclude - . Il Festival della Malvasia non è solo il vino, ma è tutta la cultura alimentare e l’ alta qualità enogastronomica che caratterizza il nostro territorio».
Il programma del Festival si è rivolto ad un ampio target e grazie ad un palinsesto ricco di iniziative è stato capace di conquistare tutti: dagli habitué, ai giovani, alle famiglie e ai più piccoli. Non solo degustazioni, ma anche cooking show, incontri e presentazioni, la tavola rotonda sul tema del marketing e del turismo enogastronomico che ha coinvolto esperti come l’enologo di fama internazionale Donato Lanati, e poi laboratori tematici sia per adulti sia per i bambini, mostre, visite guidate alla Rocca e al Museo del Vino, escursioni sui colli in vespa e mountain bike e nei Boschi di Carrega grazie al trenino turistico Enotour.
A chiudere la tre giorni, è stata la cerimonia dedicata al Premio Cosèta d’or, conquistato quest’anno dall’Azienda Agricola Palazzo. Un riconoscimento che storicamente viene assegnato alla migliore Malvasia dei Colli di Parma dell’anno e che consiste nella consegna simbolica della Cosèta d’Or, l’antica ciotola in legno in cui un tempo si beveva il vino nelle cantine e nelle osterie, utilizzata anche dal vignaiolo per assaggiare il vino appena spillato dalla botte e sostituita, oggi, dall'argenteo dischetto del sommelier di rango.
Torna "Cantine in Tour", domani in via Bixio, oltre 20 stand di cantine provenienti da tutta Italia. Degustazioni e street food di qualità, ma anche birra artigianale, torta fritta e salumi. Per l'occasione apertura straordinaria di tutti gli esercizi commerciali.
Parma, 9 maggio 2015 -
Domani, domenica 10 maggio tutto il giorno sino a sera inoltrata, si terrà a Parma, in via Bixio, la quarta edizione della Festa del Vino. Dopo il grande successo di pubblico degli anni scorsi la bevanda principe di tutte le nostre tavole torna ad animare l'Oltretorrente, fra Piazzale Corridoni e Barriera Bixio.
Dalle 10 fino a mezzanotte, saranno oltre 20 gli stand delle cantine coinvolte provenienti da tutta Italia, per una giornata all'insegna della degustazione e della riscoperta di antichi mestieri ed aromi. Per l'occasione, inoltre, verrà effettuata un'apertura straordinaria di tutti gli esercizi commerciali della via e numerosi saranno le performance e gli intrattenimenti per adulti e bambini.
Un giro d'Italia a piccoli sorsi! Dal Franciacorta al Nero D'Avola, passando per la migliore produzione vinicola dell'Emilia Romagna: un evento che vuole portare intenditori, appassionati e semplici curiosi alla scoperta dei vini italiani e dei loro abbinamenti.
La manifestazione, con il patrocinio del Comune di Parma ed organizzata da EdictaEventi, vuole far incontrare cultura, tradizione e tipicità, ospiterà stand con qualificati prodotti della gastronomia tipica e della tradizione vinicola delle nostre regioni.
E se lo scenario è di questa qualità, i primi attori non possono essere da meno: i protagonisti saranno infatti i più pregiati prodotti della cultura enogastronomica italiana.
Durante l'evento il pubblico avrà la possibilità di acquistare presso l'Infopoint della manifestazione un calice di vetro e una tracolla porta bicchiere: il kit darà diritto a cinque assaggi negli stand delle cantine che partecipano all'evento.
Ma alla Festa del Vino si può anche pranzare o cenare; street food di qualità e birra artigianale per garantire una totale immersione nelle tradizione della terra e della tavola della nostra penisola, un viaggio nel gusto e nelle tipicità territoriali. Dalle grigliate di carne a sfiziosi piatti di pesce, ma anche ottima cucina toscana e prelibatezze locali: torta fritta, salumi e naturalmente...buon vino!
EXPO 2015. Appena aperto il padiglione del vino è già diventato luogo d'incontro "Cult". Ambasciatori, ministri e imprenditori si sono dati appuntamento al primo padiglione dedicato al vino nella storia dell'esposizione universale. Inaugurazione il 23 maggio.
Milano – Dall'ambasciatore degli Stati Uniti d'America in Italia, John Robert Phillips al Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, sino al Presidente del Comitato Scientifico del Padiglione del Vino e di Assoenologi, Riccardo Cotarella. E ancora, Marilisa Allegrini, Josè Rallo e Leonardo de' Frescobaldi, noti imprenditori del vino insieme a Domenico Zonin, Presidente dell'Unione Italiana Vini, per finire con l'imprenditore cinematografico e presidente del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis.
E naturalmente, al padrone di casa, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina che ha sostenuto fin dal principio questo progetto rappresentativo della produzione italiana, affidandone la realizzazione – congiuntamente con il Padiglione Italia – a Veronafiere-Vinitaly e al Comitato Scientifico.
A poche ore dall'apertura di Expo 2015, "VINO A Taste of ITALY", il Padiglione dell'esperienza vitivinicola italiana - che sarà inaugurato ufficialmente sabato 23 maggio dal Ministro Martina - coordinato dal Comitato Scientifico del Mipaaf, ideato dall'Architetto Italo Rota, art director dell'installazione, e realizzato da Veronafiere-Vinitaly, è diventato il luogo cult per ambasciatori, ministri, imprenditori e media nazionali e internazionali, come la televisione ufficiale di Pechino che ha registrato già ieri un servizio speciale.
«Il Padiglione del Vino è un grande segno della capacità italiana di produrre iniziative di assoluto livello e qualità. Congratulazioni per l'ottimo lavoro – ha detto il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che ha voluto visitare oggi, in forma privata, il Padiglione per un brindisi augurale –. Vino is great, vino is pleasure» ha aggiunto il Ministro accompagnato da Giuseppe Sala, ad di Expo 2015.
Ed è proprio alla platea di visitatori internazionali che è rivolto tutto l'allestimento del Padiglione per attirare l'attenzione di quanti amano o conoscono ancora poco uno dei prodotti simbolo del made in Italy nel mondo.
«Non ho mai visto tante etichette in un solo luogo – ha sottolineato ieri nella sua visita a sorpresa Ambasciatore degli USA in Italia, Phillips –. Il vino italiano è molto apprezzato e diffuso negli Stati Uniti d'America: personalmente, amo molto i vini friulani perché i miei nonni materni erano originari di quella regione».
In attesa dell'inaugurazione ufficiale, sabato 23 maggio, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha visitato oggi il Padiglione del Vino e, dopo essersi congratulato con tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione del primo Padiglione dedicato al vino nella storia dell'Esposizione Universale, ha commentato: «complimenti, veramente un bel lavoro», lasciando un biglietto vicino alla statua di Giulietta nel quale ha citato la frase di Mario Soldati "Il vino è la poesia della terra".
Padiglione del vino: un luogo d'incontro "cult" sin dal giorno d'apertura.
Il Padiglione dell'esperienza vitivinicola italiana coordinato dal Comitato Scientifico del Mipaaf presieduto da Riccardo Cotarella, ideato dall'Architetto Italo Rota, art director dell'installazione e realizzato da Veronafiere-Vinitaly, aperto ieri è già diventato un luogo d'incontro cult: da John Robert Phillips Ambasciatore USA in Italia, ai ministri Maurizio Martina e Pier Paolo Padoan, dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, agli imprenditori Marilisa Allegrini, Josè Rallo, Leonardo de' Frescobaldi, Domenico Zonin, presidente dell'Unione Italiana Vini e Aurelio De Laurentiis, noto imprenditore cinematografico e presidente del Napoli Calcio.
(Servizio Stampa Veronafiere 2/5/2015 - Foto ENNEVI)