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Giovedì, 20 Marzo 2014 11:17

Reggio Emilia - L'Udc sceglie Grande Reggio

Anche la forza politica centrista sceglie di non presentarsi e aderire al progetto civico di Grande Reggio.

 

Reggio Emilia, 20 marzo 2014

Anche la forza politica centrista sceglie di non presentarsi e aderire al progetto civico di Grande Reggio.

In precedenza avevano fatto la medesima scelta Fare per fermare il declino e Scelta Civica, ora anche l'Udc sposa il progetto civico di Grande Reggio rinunciando a presentarsi alle urne ma aderendo al comitato civico presieduto da Primo Gonzaga.

"La direzione provinciale del partito si è espressa in larga maggioranza per il sostegno a Grande Reggio e al suo candidato sindaco, Cinzia Rubertelli – dichiara Enrico Ferrari, segretario provinciale dei centristi - La decisione presa dà seguito all'impegno personale che tanti iscritti stanno già profondendo nel comitato costituente fin dagli inizi del progetto.

Condividiamo i valori e le idee espresse nel programma, riunite in modo ideale nella figura di Cinzia Rubertelli, che con generosità si sta mettendo in gioco. La voglia di far crescere la città, l'apertura di prospettive per i giovani e l'impostazione di un autentico dialogo coi cittadini stanno alla base dei nostri valori politici, e riteniamo che in questa occasione una formazione puramente civica come Grande Reggio possa esserne il portavoce, credibile e ideale, davanti alla cittadinanza".

 

(Fonte: ufficio stampa Grande Reggio)

 

Mercoledì, 19 Marzo 2014 12:51

Un vero piano sicurezza per Reggio

Il candidato sindaco Cinzia Rubertelli illustra le esigenze e i progetti per garantire la sicurezza in città -

 

Reggio Emilia, 19 marzo 2014 -

Cinzia Rubertelli, candidato sindaco dell'alleanza civica Grande Reggio - Progetto Reggio, esprime tutta la sua preoccupazione per l'intensificarsi degli episodi di criminalità, che allontanano sempre di più i cittadini e gli operatori economici dal centro storico. "Assistiamo ad uno stillicidio quotidiano di episodi di microcriminalità, e tantissimi di questi coinvolgono zone del centro storico. Quello che era il salotto buono della città diventa, giorno per giorno, la zona da evitare, soprattutto al calar della sera. Non possiamo rassegnarci a quest'andazzo. Il centro storico ha un urgente bisogno di un salto di qualità di presidio, e deve essere la polizia municipale l'artefice di una riconquista della legalità e della sicurezza cui i cittadini hanno diritto. La riorganizzazione dei compiti della polizia municipale è il fulcro della nostra proposta programmatica in fatto di sicurezza. Dobbiamo imitare il modello del questore Domenico Savi, che sta cercando di portare quanti più agenti dagli uffici alle strade.
"Per il futuro dovremo impostare un patto per la sicurezza col ministero dell'Interno, come hanno già fatto da tempo altre città emiliane come Modena, Bologna e Ferrara – prosegue Cinzia Rubertelli - Questo strumento ci permetterà di avere più uomini e mezzi per contrastare una criminalità sempre crescente e un migliore coordinamento tra le varie forze impiegate. La sicurezza è da tempo diventata un tema cittadino cruciale, anche perché per lungo tempo il problema è stato negato e minimizzato dall'amministrazione comunale: negli ultimi tempi Reggio Emilia è precipitata nelle classifiche della qualità della vita anche per questo motivo. Per la nostra alleanza civica la riconquista della sicurezza e di una maggiore vivibilità della città e del suo centro storico sarà una priorità imprescindibile".

 

(Fonte: ufficio stampa Grande Reggio)

 

Mercoledì, 19 Marzo 2014 10:11

Cavriago - "Futuro di una comunità"

Il comunicato stampa del circolo PD di Cavriago sulla Giornata di festa di domenica 23 marzo -

 

Cavriago 19 marzo 2014 -

A partire dalle ore 10.30 presso il C.S.L "La Cremeria" di Via Guardanavona, tre importanti ospiti parleranno di "Futuro di una comunità".

Welfare, sviluppo del territorio e riforma istituzionale saranno gli argomenti della conferenza che vedrà protagonisti Gino Mazzoli, esperto welfare e processi partecipativi, Ugo Baldini, Presidente CAIRE- Cooperativa Architetti e Ingegneri Reggio Emilia e Leana Pignedoli, senatrice, vicepresidente 9°comm. permanente Agricoltura e produzione.

Al termine, si festeggerà il compleanno di Cavriago (comune nato nel 1861) con un pranzo a base di crespelle filanti cotto e mozzarella, risotto con asparagi freschi, rrosto di coppa nostrana con patate al forno e insalata, carrellata di dessert e lambrusco km 0

Prenotazioni aperte per il pranzo, costo 20 euro, contattare Raffaella al numero 3463385190

Siete tutti invitati!

Info:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.pdcavriago.it

(Fonte: circolo PD Cavriago)

 

 

La candidata sindaco Cinzia Rubertelli plaude alle misure del governo Renzi, 
ma auspica provvedimenti anche per i lavoratori autonomi -

 

Reggio Emilia, 18 marzo 2014 -

Cinzia Rubertelli, candidata sindaco per l'alleanza civica Grande Reggio-Progetto Reggio interviene sulle recenti misure annunciate dal governo in materia fiscale. "Da imprenditrice e candidata sindaco vedo con favore le misure presentate dal presidente del Consiglio sulla riduzione dell'Irap e sul taglio dell'Irpef, entrambe misure necessarie e utili per il rilancio del sistema Paese. Sull'Irap si sarebbe potuto fare qualcosa in più, ma soprattutto ci si è dimenticati del popolo delle partite Iva, composto da oltre tre milioni di professionisti e lavoratori autonomi, che come tutti subiscono gli effetti della crisi operando senza alcun tipo di ammortizzatore sociale. Tra loro sono moltissimi i giovani, che faticano a guadagnare il minimo indispensabile, per i quali la partita Iva è stato l'unico modo di accedere a un mercato che cerca in tutti i modi di aggirare gli altissimi costi del lavoro. Escluderli dai benefici della manovra economica sarebbe un'ulteriore ingiustizia verso la generazione dei giovani lavoratori, che il Paese non può permettersi".

 

(Fonte: ufficio stampa Cinzia Rubertelli)

 

 

 

La nota stampa del consigliere della Lega Nord di Novellara, Mauro Melli -

Novellara, 18 marzo 2014 -


La Lega Nord di Novellara sceglie come candidata sindaco Cristina Fantinati in quanto riteniamo sia la persona idonea per portare avanti certe tematiche che ci stanno a cuore come la tutela dei novellaresi in primis e degli italiani nell'assegnazione dei contributi comunali.
Ne è un esempio il recente bando per l'assegnazione di contributi per il pagamento dell'affitto, a fronte di una cifra complessiva di 50.000 € erogati il 46 % è stato destinato ad extracomunitari.
L'amministrazione uscente oltre ad ignorare il principio della residenzialità storica, privilegiando chi viene da fuori e risiede da poco nel nostro territorio, non esegue tutti i controlli previsti dalla normativa nazionale.
E' quanto avevo richiesto oltre un anno fa con l'emendamento in allegato, in pratica l'extracomunitario che chiede un contributo al comune è tenuto a presentare un documento rilasciato dall'autorità del paese di provenienza (in genere il proprio consolato), corredato di traduzione in lingua italiana ed attestante l'eventuale possesso di beni mobili ed immobili nel proprio paese di origine.
Nei bandi comunali invece si fa solo riferimento ai beni posseduti in Italia trascurando il fatto che gli stranieri in patria potrebbero avere case e terreni mentre in Italia campano con i sussidi pubblici.
Il mio emendamento è stato regolarmente protocollato ma evidentemente nascosto in qualche cassetto; la giunta uscente ignorando le proposte dei consiglieri conferma la propria autoreferenzialità e per questo è giunto il momento di cambiare.

Mauro Melli
consigliere Lega Nord Novellara

(Fonte: ufficio stampa Lega Nord Novellara)

 

 

La nota stampa a firma congiunta Matteo Setti (Grande Reggio) e Giacomo Giovannini (Progetto Reggio) sulle vicende post-primarie Pd che stanno investendo l'attività dell'istituzione comunale -

 

Reggio Emilia, 17 marzo 2014 -

Se quello che accade oggi in seno al Pd reggiano riguardasse solo il partito, potremmo liquidare tutto con un sorriso. Ma il problema è che ci sono di mezzo un assessore defenestrato, un assessore di coalizione, un sindaco vicario e un consigliere candidato a sindaco, e nessuno di loro sembra preoccupato di rispettare la distinzione tra partito e amministrazione.

Una distinzione di piani che dovrebbe essere netta e valida anche in altri contesti e che il Pd, nelle sue numerose versioni, ha sempre fatto fatica a fare in un sistema di porte girevoli per cui le stesse persone sono passate dalla cooperazione al sindacato, dal sindacato alle istituzioni, dalle istituzioni alle municipalizzate e viceversa.

Queste diatribe intestine dovrebbero essere relegate e regolate tra le mura della sede del Partito Democratico, interessando quella che per l'appunto è solo una parte politica. Invece si stanno riversando nell'istituzione comunale influenzandone l'attività e minandone la credibilità.

Dopo cinque anni di immobilismo, ci auguriamo che non siano le vicende del post-primarie a dettare l'agenda degli ultimi mesi di legislatura perché la città ha ben altri problemi e ben poco tempo da perdere.

Matteo Setti (Grande Reggio)
Giacomo Giovannini (Progetto Reggio)

 

(Fonte:ufficio stampa Grande Reggio)

 

Domenica, 16 Marzo 2014 11:29

Se la Germania fosse al posto dell’Italia...

... molto probabilmente avrebbe fatto armi e bagagli per l’uscita dall’eurozona. La sovranità di un Paese passa necessariamente anche dalla sovranità monetaria e dalla libertà di scelta. 

di Lamberto Colla ---

Parma, 16 marzo 2014 -

Bene hanno fatto, il Ministro dell’Economia e Finanze Pier Carlo Padoan prima e il Premier Matteo Renzi poi, a dichiarare  che l’Italia sa cosa deve fare per uscire dalla crisi. 

Di fatto una affermazione di autonomia almeno nella sequenza delle decisioni da intraprendere. Che almeno la scelta di cosa fare rispetto all’obiettivo condiviso - riduzione del debito pubblico -  possa essere determinata dal Paese è il minimo che ci si possa attendere.

E invece non passa giorno che, da Bruxelles, piuttosto che dal FMI o dalla BCE, arrivi un commento sulle intenzioni del Governo. 

Il Consiglio dei Ministri aveva appena approvato il provvedimento di riduzione dell’irpef che la BCE, al cui vertice siede Mario Draghi, sentenzia che l’Italia «non ha fatto tangibili progressi rispetto alla raccomandazione della Commissione Ue» di fare scendere il deficit dal 3 al 2,6%. Poiché trattasi di un tasso, quindi frutto di una operazione matematica che vede al numeratore il debito e al denominatore il PIL, è evidente che si possa intervenire sia sui “ricavi”, incentivandoli, sia sui “costi” riducendoli. La scelta del Governo è stata in linea con le promesse: ridurre nel più breve tempo possibile il cuneo fiscale (rilasciando un po’ di ossigeno alle fasce più deboli) quindi ridare un po’ di carburante alle imprese  andando a sbloccare entro luglio tutti i 90-91 miliardi di debiti commerciali stimati da Bankitalia.  Il primo traguardo è quindi a maggio quando 80 euro circa entreranno nelle buste paga dei dipendenti con redditi inferiori a 25.000€ annui che saranno coperti dalla revisione dei costi invece della consueta tassazione. Sino a quando saremo nell’eurozona dovremo rispettare le regole ma anche rinegoziarle come, molto probabilmente si accingerà a fare il Governo affinché vengano dilatati i tempi di riduzione del debito previsti dal Fiscal Compact (Patto di Bilancio Europeo o Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria). 

 

Un’iniezione di fiducia - 

Tutti Governi che si sono succeduti hanno, chi più e chi meno, subìto il medesimo trattamento sia sul fronte interno sia su quello europeo e internazionale. Mazzate da tutte le parti. Risultato? Immobilismo, innalzamento della pressione fiscale e di conseguenza il progressivo e costante peggioramento degli indicatori economici e sociali del Paese.

Una strada obbligata dalle pressioni internazionali e dai media di ogni Paese occidentale e se questo non fosse stato sufficiente, giù con le bastonate a colpi di “spread”.  Una vera e propria “guerra non dichiarata” per il dominio della Sovranità del Paese e delle sue risorse diffuse. Niente oro, petrolio, gas naturale o materie prime bensì risparmi, marchi e aziende, questi erano e sono i target.  

Ma se tutto ciò fosse accaduto alla Germania o alla Francia? Non faccio fatica a immaginare che avrebbero, non solo minacciato, ma messo in campo tutte le possibili operazioni per uscire dalla Zona Euro. Non avrebbero consentito ingerenze, dirette o indirette, sulle loro scelte interne. 

Per fortuna loro, almeno per ora, non sono nella nostra situazione ma non si può mai escludere una eventualità del genere. 

Ricordiamoci che, per quanto maltrattati, e fatto salvo il deficit pubblico che deve essere ridotto, tutti gli altri dati macroeconomici dell’Italia sono ben più virtuosi di tutto il resto d’europa. Vale la pena di leggere alcuni articoli sull’argomento per convincersi. 

Intendiamoci, non che l’Italia e i suoi Governi non abbiano responsabilità, ma quello che è stato riservato al nostro Paese è stato risparmiato agli altri grandi basandosi unicamente sulla lettura del deficit. Una dimenticanza o una scelta strategica?

Italia Virtuosa germania NO 20dic12 gde

La Sovranità di un popolo non si può calpestare. L’Europa non è ancora “Stato” e nemmeno confederazione di Stati (manca la sovranità monetaria e di difesa militare) perciò, sino a quel momento, ogni Paese è Sovrano. Può decidere di sottomettersi ma anche di abbandonare le amicizie di un tempo se dovessero diventano troppo invasive e opprimenti. 

A chi giova che la maggior parte della popolazione soffra e che le imprese italiane, soprattutto il forte distretto del Nord, vada male?

Forse dalla risposta a queste due semplici e banali interrogativi si potrebbe intravedere il vero nemico dell’Italia e perciò la soluzione alla crisi.

Oggi abbiamo finalmente un “giovane esuberante” alla guida del Paese. Lasciamogli giocare la partita e poi giudicheremo. Chissà che, proprio in forza della sua giovinezza, non riesca a leggere meglio la situazione congiunturale e a intravedere dei percorsi nuovi proprio perché posto in un diverso punto di osservazione.

Concediamo i tradizionali 100 giorni e aggiungiamo i sei mesi di presidenza al Consiglio Ue quindi, a fine anno, trarremo le conclusioni.

A giugno toccherà all’Italia, perciò a Matteo Renzi assumere la Presidenza di turno in Consiglio UE. Un’occasione importante per dimostrare che l’Italia è ancora forte, compatta e in grado di governare la crisi. Ma sarà anche un’occasione importante per misurare l’impatto della fresca esuberanza di Renzi nel contesto europeo e chissà che non riesca a ammorbidire gli euroburocrati riequilibrando il peso dell’Italia nel contesto politico europeo. Mai dire ma!  

Non che ci si debba sottrarre alla critica e al controllo ma che si alleggerisca la pressione sulle questioni meno importanti per risparmiare le energie in difesa delle cose sostanziali e di rilevanza sociale, di giustizia e equità.

L’orgoglio italico deve tornare a sventolare sul pennone più alto.

 

 

Pubblicato in Politica Emilia

Il comunicato con il documento degli intenti del Comitato Promotore di una Lista di Cambiamento costituitosi a Correggio -

Correggio, 14 marzo 2014 -

Si è costituito a Correggio un Comitato Promotore di una Lista di Cambiamento

Documento di intenti

CHI SIAMO
Siamo cittadini di Correggio che vogliono promuovere la costituzione di una Lista di Cambiamento, una Lista che si presenti alle prossime elezioni amministrative.

PERCHE'
Correggio negli ultimi anni è diventata più povera, più spenta, ripiegata su sé stessa. La gravissima crisi economica ha naturalmente contribuito a questo, ma a peggiorare ancor più le cose, si sono aggiunti gravi errori e incapacità da parte di chi ha amministrato in questi anni.
La vicenda En.Cor ha messo in luce le incapacità e l'autoreferenzialità di quasi tutti i partiti locali, sia nel ruolo di maggioranza che di, presunta, opposizione.
Nessuna motivazione giustifica l'atteggiamento di sufficienza e denigrazione che questi governanti hanno avuto nei confronti dei Comitati di cittadini che chiedevano conto e chiarezza.
Questa situazione ha provocato in molti di noi una "reazione partecipativa", il dovere-diritto di farci carico più direttamente del bene comune.

COSA VOGLIAMO FARE
Ci proponiamo di lavorare politicamente per costruire una città intesa come COMUNITA' di uomini e donne che operano laicamente per la cura del e per il bene comune. Una comunità in cui la cura sia l'asse tanto della vita e delle relazioni fra le persone quanto dell'azione politica. Prendersi cura vuol dire prendersi la responsabilità di impegnarsi per agire, agire con cura vuol dire avere la consapevolezza che siamo vulnerabili e interdipendenti gli uni dagli altri, a prescindere dal ruolo e dalle funzioni che svolgiamo.

COME
Vi è la necessità che il cambiamento delle modalità di governo e l'estensione della partecipazione attiva dei cittadini assumano un ruolo centrale.
E' compito delle istituzioni operare le scelte necessarie per cambiare questa situazione e per costruire un nuovo rapporto con i cittadini e le loro associazioni.
Tra queste scelte sono fondamentali: la trasparenza delle procedure e l'attuazione di modalità partecipative che garantiscano il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni prima delle decisioni finali assunte dagli Organi elettivi.

UN INVITO
Nei prossimi giorni svilupperemo le nostre proposte programmatiche, con il coinvolgimento dei cittadini, ispirandoci a questi valori e punti di riferimento:
Equità, Laicità, Giustizia, Etica, Solidarietà, Creatività e Innovazione, Lavoro, Tutela della salute e dell'ambiente, Crescita formativa e culturale permanente, Rispetto delle differenze.

Lanciamo un invito, a tutti coloro che condividono questi propositi, ad aggiungersi a noi per contribuire alla stesura del programma e a comporre la squadra dei candidati.

Vogliamo liberare energia e metterla a disposizione della politica.
Dare spazio a creatività, innovazione e progettualità.
Vogliamo ridare voce, fiducia e responsabilità ai cittadini.

I primi sostenitori e firmatari di questo Comitato Promotore, sono:

Andrea Cavanna dirigente
Andrea Anselmi tecnico
Angelo Giampietri pensionato
Annalisa Canarini insegnante
Carlo Paltrinieri libero professionista
Celestino Pantaleoni dirigente
Cora Guiorci impiegata
Daniela Battani impiegata
Dante Sologni artigiano
Fabiana Bruschi medico
Fabrizio Tavernelli (Taver) addetto pv/musicista
Federica Billitteri impiegata
Flavia Munari impiegata
Flavio Attolini geometra
Franco Bizzocchi libero professionista
Fulvio Bucci animatore sociale
Giancarlo Marchi geometra
Gianfranco Messori impiegato
Gianluca Bartoli libero professionista
Gianmaria Casarini amm.re pubblico
Giorgio Bonacini educatore
Giovanna Turturici artigiana
Giulia Turrini impiegata
Giuliana Cavanna pensionata
Guido Silvestri (Silver) fumettista
Linda Scollo libero professionista
Luciano Incerti impiegato
Lucio Bigi libero professionista
Luigia Natale commessa
Maria Scollo pensionata
Marina Trevisiol paramedico
Marino Munari impiegato
Marta Garosi impiegata
Massimiliano Meloni studente/disoccupato
Mirella Rabitti impiegata
Monica Battini insegnante
Monica Testi impiegata
Pier Luigi Zavaroni commerciante
Rita Soncini insegnante
Vilder Corradi pensionato
Viller Masoni pensionato/ ex direttore Biblioteca comunale

 

(Fonte: ufficio stampa Comitato Promotore di una Lista di Cambiamento a Correggio)

 

 

“Bene se trovano applicazione, ma risultano ancora penalizzati i redditi più bassi dei micro-imprenditori”. “Positiva la volontà di cambiare tendenza, ma sull’Irap si poteva fare di più” -

 

Modena, 13 marzo 2014 -

”Resta da vedere se le misure annunciate dal Governo troveranno pratica applicazione; per ora però ad una prima lettura il giudizio che ci sentiamo di esprimere tende al positivo, se non altro per il tentativo di cambiamento di fare politica”. E’ questo il commento dai rappresentanti di Rete Imprese Italia, ModenaConfesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, Lapam-Confartigianato e CNA riguardo i provvedimenti presi o annunciati dal Consiglio dei ministri.

 

”Il Governo, ha confermato il taglio dell’Irpef nelle buste paga di maggio: una misura a favore dei consumi che accogliamo con favore perché va nella direzione di ripresa del mercato interno Rimane però un errore l’esclusione dai benefici sull’Irpef di tante partite Iva, lavoratori autonomi e pensionati”, rileva Massimo Silingardi presidente di Confesercenti e portavoce attuale di Rete Imprese Modena

 

Positivi poi per Rete Imprese Modena l'intenzione di tagliare la spesa pubblica e le semplificazioni annunciate in tema di lavoro, segnali concreti verso lo snellimento della burocrazia. “Sull’Irap ci aspettavamo di più – prosegue Silingardi – perché si corre il rischio che il provvedimento risulti irrilevante per due terzi del sistema imprenditoriale. Rimane invece per ora il pericolo che le difficoltà burocratiche possano frenare il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. Ci riserviamo quindi un giudizio più approfondito dopo aver visto i provvedimenti nel dettaglio, sottolineando la necessità di mantenere aperto il dialogo con le parti sociali per fare in modo che i provvedimenti medesimi corrispondano effettivamente alle esigenze delle imprese”.

 

(Fonte: Ufficio stampa Rete Imprese Modena)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Erio Luigi Munari, Presidente Generale Lapam Confartigianato, commenta così le misure annunciate dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi -

Modena, 13 marzo 2014 -

"Luci e ombre dal Governo Renzi: inaccettabile l'esclusione dei lavoratori autonomi dalla riduzione dell'Irpef, bene invece le modifiche sull'apprendistato e il taglio dell'Irap". Erio Luigi Munari, Presidente Generale Lapam Confartigianato, commenta così le misure annunciate dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi: "La 'copertina' e la copertura dei provvedimenti sono belle. Ma, lo ripeto, è inaccettabile escludere i lavoratori autonomi dalla riduzione dell'Irpef, sulla base di un autentico pregiudizio. Quanto alla riduzione dell'Irap sulle imprese – aggiunge Munari – pur non interessando tutto il sistema imprenditoriale, è una misura che va nella giusta direzione. Ogni riduzione della tassazione, e in particolare di quella che agisce senza criterio come l'Irap, è da salutare con favore".
Quanto al pagamento dei crediti della Pubblica amministrazione, Munari è chiaro: "L'idea di pagare entro il 2014 i 68 miliardi di crediti nei confronti delle imprese è ottima. Ma - fa notare il Presidente di Lapam Confartigianato - con le attuali procedure e difficoltà burocratiche nei meccanismi di certificazione, serviranno almeno 10 anni... Chiediamo al Presidente Renzi di adottare la nostra soluzione della compensazione secca, diretta e universale tra debiti e crediti verso la pubblica amministrazione". Infine le misure più positive, quelle sull'apprendistato: "Giudizio positivo sull'abolizione della causale per il lavoro a tempo determinato fino a 36 mesi. Le modifiche sull'apprendistato, con l'abolizione dell'obbligo di stabilizzazione, vanno nella direzione giusta e da noi auspicata da tempo".

 

(Fonte: ufficio stampa Lapam Confartitigianato Modena-Reggio Emilia)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
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