In merito alle ultime dichiarazioni di Tiziana Benassi sulla necessità di integrazione tra le politiche scolastiche e quelle territoriali in favore degli studenti della città, l’associazione “Noi del Cittadella” esprime forte incredulità e sconforto per le parole dell’assessore.
Il presidente Antonio Esposito e i membri del Direttivo si chiedono perché questo patto per la scuola arrivi solo ora – in piena campagna elettorale – quando per 10 anni la Giunta non è mai intervenuta per risolvere i problemi di viabilità e servizio pubblico che denunciamo da tempo, rimanendo sempre inascoltati.
In particolare ci riferiamo ai gravi disservizi che sono costretti a vivere gli studenti delle frazioni di Pilastrello, Botteghino, Marano, Porporano, Coloreto e Malandriano. Qui il trasporto pubblico si è fatto sempre più carente, per non dire inesistente, soprattutto durante i mesi invernali. A questo si aggiunge il fisiologico ritardo degli autobus durante gli orari di punta, un problema che spesso non permette di arrivare in orario per le lezioni agli studenti che raggiungono gli istituti della città.
Inoltre le famiglie ci parlano da troppo tempo del forte pericolo che corrono i loro ragazzi per il traffico indiscriminato e l’alta velocità delle macchine e dei mezzi pesanti, una situazione incresciosa che sussiste da anni e che è divenuta ormai insopportabile.
Abbiamo chiesto più volte al Sindaco e alla Giunta di intervenire in tempi stretti per la realizzazione della rotonda di Marano, per introdurre nuovi semafori a Botteghino e Pilastrello, per approvare un piano di rifacimento e allargamento delle bretelle di collegamento tra le strade provinciali. Nessuno di queste nostre segnalazioni è stata presa in considerazione dall’amministrazione, che pare aver abbandonato quest’area.
Ad oggi solamente Pietro Vignali ha espresso parole chiare in merito, presenziando alla presentazione della nostra associazione e instaurando con noi un dialogo costante e proficuo.
L’associazione “Noi del Cittadella”
In merito alle ultime dichiarazioni di Tiziana Benassi sulla necessità di integrazione tra le politiche scolastiche e quelle territoriali in favore degli studenti della città, l’associazione “Parma Sud” esprime forte incredulità e sconforto per le parole dell’assessore.
Il presidente Fiorenzo Baroni e i membri del Direttivo si chiedono perché questo patto per la scuola arrivi solo ora – in piena campagna elettorale – quando per 10 anni la Giunta non è mai intervenuta per risolvere i problemi di servizio pubblico che denunciamo da tempo, rimanendo sempre inascoltati.
In particolare ci riferiamo ai gravi disservizi che sono costretti a vivere gli studenti delle frazioni della zona Sud di Parma, nello specifico Vigatto, Alberi e Corcagnano. Qui il trasporto pubblico si è fatto sempre più carente, per non dire inesistente, soprattutto durante i mesi invernali, con la presenza di un solo autobus ogni ora che consenta ai ragazzi di raggiungere la città, dato che non tutti scelgono di frequentare Istituti raggiungibili in autonomia (soprattutto chi già frequenta le scuole di secondo grado).
In merito ai più piccoli, ormai da troppo tempo registriamo la totale disorganizzazione dei collegamenti durante gli orari scolastici. Ancora oggi infatti, nonostante i numerosi appelli rivolti al Sindaco, l’autobus che passa da Vigatto arriva a Corcagnano dopo l’inizio delle lezioni (e quasi sempre, per giunta, in ritardo). I residenti hanno chiesto l'anticipo della corsa alla Tep, ma è stato risposto che nessuna variazione è possibile. Anche l’assessore Benassi si è mostrata completamente indifferente ai nostri richiami, mostrando superficialità e dilettantismo nell’affronto questo grave problema.
Servirebbero quindi nuove navette dedicate che consentano il raccordo tra le frazioni e permettano agli studenti di raggiungere agevolmente il parcheggio scambiatore Sud, come proposto da Pietro Vignali, ad oggi l’unico che ha avuto parole chiare e condivisibili sul futuro dei nostri ragazzi e delle tante famiglie che abitano la zona.
L’associazione “Parma Sud”
“Un nuovo centro socioculturale, riqualificazione delle vie del quartiere, vigili di quartiere e cura del verde”
Nella serata di ieri – presso il locale Pro Parma – si è tenuto un affollato incontro pubblico con Pietro Vignali organizzato dall’associazione Impegno sociale per il San Leonardo e Cortile San Martino.
“In questi ultimi 10 anni, ha dichiarato Vignali, i quartieri San Leonardo e Cortile San Martino hanno perso la propria identità storica e stanno vivendo una crisi acuta dovuta ai fenomeni di degrado e insicurezza. I quartieri stati lasciati soli e abbandonati. Lo spaccio è diffuso, i parchi (il Parco Nord, parco dei vecchi mulini, il parco dei vetrai ) sono in uno stato di degrado e poco curati e le attività commercianti in crisi. In questi ultimi anni si sono fatti molti passi indietro come ad esempio la scelta di eliminare le postazioni dei vigili di quartiere che da Sindaco avevo realizzato in via Trento. Serve ripartire da presidi fissi di vigili nelle strade, spazzini di quartiere, rivedere il sistema di raccolta rifiuti, potenziare la pulizia delle strade e marciapiedi, l’illuminazione e una maggior cura e telecamere nei parchi che vanno presidiati da volontari della sicurezza attraverso convenzioni con le associazioni di appartenenti alle forze dell’ordine in pensione come avevo già fatto per il Parco Ducale. Serve un nuovo patto di sviluppo e rilancio del San Leonardo e Cortile San Martino , quartieri che rappresentano la porta d’ingresso alla città. Bisogna realizzare un centro socioculturale e aggregativo polifunzionale che possa rappresentare il simbolo di questo rilancio e il centro del quartiere che potrebbe essere realizzato nella zona della ex Bormioli oltre a un parco dello sport e a una casa della salute. Inoltre occorre promuovere una no tax area per agevolare le attività commerciali nelle zone a rischio degrado, avviare progetti di rigenerazione delle vie principali a partire da via Trento, via San Leonardo e via Palermo completando i piani di riqualificazione avviati anni fa. Via Europa come strada d’accesso alla città, ha concluso Vignali, dovrebbe diventare un moderno e curato viale alberato con una nuova pista ciclopedonale.
AGENZIA PER IL TURISMO, GRANDI FORMAT CULTURALI, ENOGASTRONOMICI E SPORTIVI, SOCIETA’ MISTA PUBBLICO PRIVATA PER PROMOZIONE BRAND PARMA E PER GESTIONE E COORDINAMENTO POLI CONGRESSUALI
Si è svolto ieri sera al ristorante Rosa Croce dell'Hotel Verdi l’incontro di Pietro Vignali con Federalberghi, gruppo degli albergatori di Ascom Confcommercio di Parma.
Un piano strategico per il turismo e l’attrattività della città. Spiega Pietro Vignali: Mantenimento di un centro fieristico di livello internazionale. Avevo inaugurato da Sindaco la complanare che ha salvato Cibus. Era già previsto il raddoppio e il collegamento diretto con il casello. In 10 anni siamo rimasti fermi e abbiamo perso fiere importanti come quella della meccanica. Ora bisogna collegare meglio Fiere e Aeroporto alla città. Necessità di contenitori congressuali e loro coordinamento. Durante il mio mandato avevo realizzato la sala congressi ipogea. Bisognerà istituire una società mista pubblico privata per la promozione del Brand Parma e il coordinamento e promozione delle strutture congressuali e degli eventi. L’ufficio IAT non funziona. Va ridisegnata tutta l’informazione turistica. Serve ripartire da grandi format culturali. La storica mostra del Correggio aveva portato a Parma 453.000 visitatori. In questi 10 anni non si sono registrate iniziative culturali in grado di raggiungere forse per stare ottimisti i 50.000 visitatori. Il Festival Verdi che avevo inaugurato con il nuovo format durante tutto il mese di ottobre con tanti eventi collaterali aveva dato un indotto alla città di 12 milioni di euro in termini di turismo. Per il futuro va esteso a più mesi all’anno. Darebbe uno slancio a tutta la città straordinario. Gli spazi museali vanno messi in rete e gestiti in modo coordinato a partire dal Palazzo del Governatore che avevo realizzato proprio per farlo diventare il polo di un sistema museale. Servono poi grandi eventi sportivi ed enogastronomici. I 330 eventi di Parma capitale europea dello Sport ci aveva portato ad essere la città più attrattiva d’Itali e sul podio delle città sportive. La fondazione sportiva è debole e va ripensata. Parma da 10 anni è esclusa dal circuito degli eventi culturali per giovani perché non si è ripensato ad un moderno Palaeventi. Con EFSA abbiamo portato a Parma un pezzo di Europa. Ora Parma deve diventare una città europea realizzando attorno all’EFSA la Cittadella del Cibo nei padiglioni ex Fiera al Parco Ducale e un Museo Sul Design del Food di livello internazionale. Infine se Parma vuole essere una città in grado di attirare turisti deve per prima cosa essere accogliente, sicura e pulita per i visitatori (a partire dai monumenti e dai parchi). Manca un punto informativo alle due porte della città in Stazione e al casello autostradale, un hub per i pullman turistici, la segnaletica turistica è carente e i collegamenti aerei sono scarsi. Occorre eliminare, ha concluso Vignali, il degrado nella stazione ferroviaria perché è il primo luogo di Parma che vede un turista arrivato in treno e riqualificare via Verdi come porta della città. A questo tema si aggiunge la pecca della mancanza di una fermata dell’ Alta Velocità oggi così sponsorizzata a Reggio da parte della Regione.
“L’importanza di un negozio aperto non può essere ridotta agli acquisti e allo shopping: un negozio aperto è simbolo di vita”. Queste le prime parole di Pietro Vignali durante l’incontro di questa mattina con i dirigente di Confesercenti. “Le attività commerciali sono un presidio di legalità”.
Secondo Pietro Vignali bisogna partire dal concetto di accessibilità per aiutare il centro storico: “Serve un nuovo piano parcheggi a servizio del cuore della città. L’utilizzo del parcheggio di Piazza Ghiaia deve essere ottimizzato. Bisogna potenziare il trasporto pubblico locale con navette elettriche che, partendo dai parcheggi scambiatori portino in centro come avevo fatto quando le avevo inaugurate. Aumentare i minibus nelle vie principali. Il centro storico deve tornare a essere un centro commerciale naturale come avevo fatto da Sindaco istituendo 7 centri commerciali gestiti dal Consorzio “Centro Città” con la nomina del City Manager”.
Prosegue Vignali: “Bisogna poi incentivare nuovi attrattori utilizzando la leva dell’abbattimento degli oneri di urbanizzazione. Abbassare i costi di occupazione del suolo pubblico per favorire l’apertura di dehor che rivitalizzino il territorio. Sviluppare progetti di rigenerazione urbana per Via Garibaldi, Via Verdi, per le gallerie di Via Mazzini, le zone della stazione e dell’Oltretorrente”.
“Innanzitutto incentivi economici e detassazione a chi aprirà nuove attività in zone a rischio degrado e per chi si impegnerà nel recupero dei negozi storici. In più, l’introduzione di una “no tax area” per tre anni ad attività piccole che hanno avuto un calo di fatturato negli ultimi due anni, dando priorità agli assi commerciali con maggiori difficoltà come l’Oltretorrente e le zone di Via Garibaldi, Via Verdi, Via Trento, il quartieri San Leonardo e Pablo. Aiutare i commercianti significa permettere loro di lavorare in un ambiente sicuro e decoroso”.
Conclude Vignali: “I vigili di quartiere, i presidi fissi, i nuclei dedicati alla sicurezza urbana: tutte figure che, in aggiunta al potenziamento dell’illuminazione, avevo già istituito da Sindaco e che permetteranno una maggior fiducia dei cittadini a scendere nelle strade. Gli spazzini di quartiere, una task force per combattere le scritte abusive, il potenziamento del lavaggio delle strade e una nuova organizzazione del sistema di raccolta differenziata, mostreranno una Parma più pulita”.
Pur di giustificare un attacco militare gli USA "Liberal" si inventano di tutto, compreso produzioni nucleari inesistenti. Ne sa qualcosa l'Iracheno Saddam Hussein e la rivoluzione geopolitica che ne conseguì non ha ancora scritto la parola fine.
Nella serata di mercoledì 9 febbraio 2022, davanti ad una sala affollatissima presso l’Hotel Maria Luigia, l’associazione Vivi Parma ha presentato, nel corso di un accesissima assemblea pubblica, il proprio manifesto di proposte per risolvere la difficile situazione di degrado e insicurezza che da alcuni anni sta vivendo il centro storico.
All’incontro era presente l’ex sindaco Pietro Vignali che dopo aver partecipato anche alle riunioni precedenti di altre associazioni come quella di via Verdi ha ribadito il suo secco no ai fenomeni di microcriminalità e decadimento di alcune zone del “cuore pulsante” della città illustrando possibili soluzioni per rilanciare il centro come grande “centro commerciale e culturale all’aperto” con funzioni ricreative, commerciali e culturali attraverso politiche commerciali, culturali e favorendo l’accessibilità.
L'associazione Vivi Parma nasce su iniziativa di un gruppo di residenti e commercianti e si avvale di un nucleo promotore composto dall’avvocato Teresina Procopio (presidente), dall’avvocato Davide Ludovico Pollono (vicepresidente), dall’avvocato Monica Cirrone (segretario) e dai consiglieri Sonia Cicu, Stefano Maestri, Rodolfo Marani, Nicola Giambertone, Francesco Angrisano, Raimonda Valesi e Federico Giacomazzi (tesoriere).
Insieme a Vignali hanno diffuso il manifesto in cui vengono illustrati progetti e proposte per risolvere le principali problematiche del centro affinchè non diventi una nuova periferia.
All’incontro era presente anche l’avvocato Chiara Laezza, presidente dell’associazione Verdi e Dintorni, che da mesi si sta battendo per denunciare le gravi problematiche di degrado, spaccio e mancanza di decoro che interessano il comparto Verdi Garibaldi.
Nel manifesto vengono elencate le tematiche che richiedono un intervento immediato per migliorare la vita dei residenti, costretti ogni giorno a confrontarsi con problemi di desertificazione commerciale, degrado, rifiuti abbandonati ovunque, fenomeni diffusi di spaccio, baby gang e microcriminalità soprattutto nelle zone della Ghiaia, Galleria Polidoro e Bassa dei Magnani, Piazzale Borri e il comparto Verdi – Garibaldi.
Dal punto di vista della sicurezza e dei controlli, per prima cosa i membri dell'associazione chiedono che vengano istituiti presidi fissi in Stazione, Galleria Bassa dei Magnani, Galleria Polidoro, Ghiaia e piazzale Borri almeno nel fine settimana e durante la sera, con la presenza dei vigili di quartiere.
Vanno organizzate manifestazioni culturali serali assieme all’archivio giovani artisti - ha dichiarato la presidente Procopio - con negozi aperti e strade pedonalizzate. Vanno organizzate nuove manifestazioni in Piazza della Pace, come il cinema all’aperto e la stagione estiva del Regio in Pilotta”.
In questo senso sarebbe importante anche prevedere, ha dichiarato il vicepresidente Pollono, la riqualificazione della Galleria Bassa dei Magnani e delle aree limitrofe, il rilancio di piazza Ghiaia (oggi luogo di violenza e degrado) e il riordino dei Portici della Pilotta. Infine proponiamo la realizzazione di un Museo sul design del food, magari utilizzando lo spazio già disponibile presso il Ponte Nord e un Museo del cibo nei padiglioni dell’ex Fiera al Parco Ducale".
Anche il tema delle infrastrutture e, di conseguenza, dello sviluppo del turismo e del commercio è stato al centro di un acceso dibattito con i tanti cittadini presenti. Commercianti e residenti chiedono di predisporre un nuovo piano parcheggi a servizio degli abitanti del centro che consenta agli altri cittadini di accedere al centro agilmente, magari con uno sgravio dei costi di sosta per chi sostiene acquisti presso gli esercenti. Così come una rete di navette veloci e dedicate al centro dagli scambiatori. Il tutto per favorire l'afflusso di cittadini e turisti, fondamentale per il sostenimento delle attività commerciali.
Contestualmente occorre diffondere il modello di sviluppo di via Farini - ideato e realizzato proprio da Pietro Vignali con isole ambientali, lampioni e fioriere - ad altre strade come via Garibaldi (nel tratto da via Mazzini a Piazza della Pace) e l’introduzione di minibus elettrici per le vie e borghi del centro.
Per favorire il decoro del centro viene richiesto che venga cambiato il sistema della raccolta differenziata, compatibile con le esigenze dei residenti migliorando igiene, pulizia e lavaggio di strade e marciapiedi. Allo stato attuale i centri di conferimento automatici risultano in avaria, nonostante le nostre numerose segnalazioni. L'attuale sistema di raccolta differenziata ha trasformato il centro in una discarica a cielo aperto. Occorre ripristinare il decoro del centro città nelle ore serali del weekend, limitando il disturbo prodotto dai mezzi nelle ore notturne
Vengono richieste nuove politiche per evitare che le unità commerciali convertite ad abitazioni diventino luogo di sovraffollamento di individui nullatenenti o addirittura clandestini; altresì è necessario individuare e promuovere provvedimenti per prevenire il furto di biciclette e la proliferazione del racket delle organizzazioni di elemosinanti, che mantengono chi vive di espedienti o altre attività sommerse di dubbia legalità.
Inoltre la presidente Procopio e il vicepresidente Pollono chiedono di monitorare e punire la vendita e la somministrazione di alcolici ai tanti ragazzi minorenni che popolano il centro, un'attività illegale attuata dagli esercenti che risultano aperti nelle ore serali, notturne e nei giorni festivi, purtroppo spesso coincidenti con i piccoli supermercati e le catene di minimarket.
A questo proposito sarebbe importante incentivare attività commerciali di vendita di prodotti locali e al contempo limitare la concentrazione di negozi etnici, evitando che si crei un fenomeno di vera e propria ghettizzazione (come succede in via Borghesi e limitrofe), dannoso per l'accesso di abitanti e turisti
Per quanto riguarda le questione del lavoro e del decoro urbano, i membri dell'associazione chiedono di assecondare la crescita degli esercenti commerciali, di incentivare l'erogazione di crediti agevolati e supporti bancari, usufruendo degli aiuti finanziari stanziati con i confidi territoriali. In questo senso l'associazione propone di farsi parte attiva nel cercare di aiutare e coinvolgere le attività attraverso un'informazione puntuale e un rapporto diretto costante con gli enti interessati.
Inoltre per rilanciare in maniera decisa la zona è necessario creare nuove attività d'intrattenimento all'interno del quartiere, soprattutto nel periodo tra la primavera e l'estate, in modo da attrarre cittadini e turisti nelle vie e nelle strade del centro fino a tarda sera.
Durante la serata l'associazione ha raccolto l'adesione di molti cittadini che hanno deciso di partecipare attivamente alla realizzazione di questo progetto di rilancio del centro della città. L'ex sindaco Pietro Vignali e tutti i partecipanti hanno concordato nel definire un calendario di incontri periodici per monitorare la situazione e discutere dello stato dei lavori.
Nella serata di giovedì 3 febbraio 2022 il gruppo di impegno sociale San Lazzaro – Lubiana si è presentato a un pubblico numeroso di residenti e commercianti presso il ristorante Arte e Gusto di via Emilia Est.
Interrotto 55 volte da scroscianti applausi, il discorso del “neo” Presidente Sergio Mattarella è stato accolto con unanime apprezzamento, anche da coloro che raramente avevano condiviso il suo operato durante il primo mandato presidenziale
Ammainata la bandiera della politica italiana. Dopo 6 giorni di “Grande Fratello VIP”, con gli esponenti delle formazioni politiche che si alternavano al “confessionale”, ecco che dal cilindro esce il nome di Sergio Mattarella. Un secondo mandato completo (7 anni) che porterà il neo vecchio presidente a abdicare (forse) all’87 compleanno. Lunga Vita al RE!.