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I Carabinieri della Stazione di Collecchio, coordinati dal Comando Compagnia CC di Salsomaggiore, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Parma, hanno tratto in arresto, in Collecchio, un soggetto con l’accusa di maltrattamenti ai danni della moglie.

Da anni il suddetto maltrattava la moglie, prendendola a cinghiate, insultandola e minacciandola di continuo, anche in presenza dei figli minori. In un’occasione, colpendola al volto con un telefonino, le aveva anche fatto saltare un dente (di qui l’accusa di lesioni aggravate dall'indebolimento permanente dell’organo della masticazione, essendosi per l’appunto verificata l’avulsione di un dente).

La donna viveva nel terrore e non aveva mai trovato il coraggio di denunciare il marito, un 31enne, come lei di nazionalità albanese, finché, alcuni giorni fa, a seguito dell’ennesima aggressione, la donna ha deciso di fuggire dalla casa condivisa con l’indagato e rifugiarsi a Collecchio presso alcuni cugini.

Ma il marito non ha accettato la nuova situazione e si è recato sotto la casa dei parenti della donna brandendo un pugnale affilato con una lama di circa 30 cm., minacciandoli tutti di morte se la moglie non fosse tornata a casa con lui.

A questo punto c’è stata la svolta.

Spaventati, i parenti della vittima hanno chiesto aiuto ai Carabinieri della Stazione di Collecchio, che sono intervenuti immediatamente sul posto ed hanno iniziato a ricostruire la storia di soprusi e violenze subite negli anni dalla giovane, la quale, rassicurata dalla presenza dei militari e come liberata da un peso, ha iniziato a raccontare la sua tragica storia.

Nel frattempo una seconda pattuglia rintracciava l’aggressore a bordo della sua auto, ancora in possesso del pugnale, che veniva prontamente sequestrato.

Le successive indagini, dirette dal PM titolare del fascicolo (dottoressa Daniela Nunno) hanno permesso di ricostruire un grave quadro indiziario a carico dell’uomo.

Vista la gravità della condotta e per garantire l’incolumità della vittima, la Procura di Parma ha richiesto pertanto nei suoi confronti la misura cautelare di massimo rigore.

Il GIP, concordando con le risultanze investigative, ha accolto le richieste del PM disponendo la custodia in carcere per l’indagato, che il 24 u.s. è stato rintracciato dai Carabinieri di Collecchio che lo hanno accompagnato presso la Casa circondariale di Parma.

Pubblicato in Cronaca Parma

GESTO DI SOLIDARIETA' DEI CC DI SASSO MARCONI

Sasso Marconi 13 aprile 2020 - Non solo controlli a tappeto per verificare l’osservanza delle norme relative al contenimento dell’emergenza sanitaria da COVID -19. Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione CC di Sasso Marconi hanno fatto una colletta per acquistare uova di Pasqua, colombe pasquali e generi di prima necessità ad un cinquantottenne tunisino, il quale, a seguito di una serie di sventure familiari e lavorative, è stato costretto ad abbandonare la propria casa e ora vive all’interno di una macchina in un parcheggio. Molti sono i cittadini che conoscono la situazione dello sventurato e se ne prendono cura. La situazione non è sfuggita ai Carabinieri della locale Stazione i quali, in una giornata di festa, hanno deciso di donargli un sorriso facendogli compagnia e offrendogli i tipici prodotti pasquali nonché generi di prima necessità.

La vicinanza dell’Arma locale alla cittadinanza non è sfuggita a svariati cittadini, i quali hanno donato ai Carabinieri della Stazione uova di Pasqua e colombe ringraziandoli per quello che fanno ogni giorno in particolar modo in un momento così critico.

ANCORA DIMOSTRAZIONI DI VICINANZA DA PARTE DELLA POPOLAZIONE

Anche in questi giorni di festa i reparti dell’Arma hanno ricevuto attestazioni di stima e vicinanza da parte di alcuni cittadini, che hanno voluto fare omaggio agli uomini della Benemerita di dolci e uova di Pasqua. È il caso, per esempio, di una signora di Sasso Marconi, che ha voluto regalare ai militari della Stazione del suo paese alcune colombe. Anche la Croce Rossa Italiana, delegazione di Bologna, ha voluto portare alcune colombe e uova al Comando Provinciale perché venissero distribuite ai reparti. Una rappresentanza è stata ricevuta dal vicecomandante provinciale, tenente colonnello Federico Ruocco, che ha ringraziato ed ha espresso parole di sincera vicinanza tra due enti, l’Arma e la Croce Rossa Italiana, che in questa crisi sono in prima linea nella lotta al contenimento del virus. 

SORPRESO MENTRE PORTA VIA UNA MOTOCICLETTA A MANO: ARRESTATO

Ieri pomeriggio i Carabinieri della Stazione CC di Bologna Bertalia hanno proceduto all'arresto in flagranza di reato di un soggetto tunisino, cl 90, residente a Budrio, per furto aggravato.

Alle 14:30 la pattuglia dei Carabinieri ha intercettato il soggetto in via San Donato mentre spingeva a mano una moto sostenendo che fosse di un suo amico. Insospettiti dal suo comportamento, i Carabinieri hanno proceduto ad un controllo più approfondito a seguito del quale emergeva che la moto risultava oggetto di furto qualche minuto prima. A seguito perquisizione venivano ritrovati altresì 5 grammi di Marijuana e 1 grammo di Hashish.

Il tunisino è stato inoltre sanzionato per inosservanza delle norme da contenimento COVID-19.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Bologna 12 aprile 2020 - Il desiderio di "evadere" per farsi il tradizionale giretto fuori porta quest'anno dovrà essere represso.

L'emergenza "coronavirus lo impone e i vari decreti del Presidente del Consiglio (DPCM) e le disposizioni regionali, hanno introdotto pesanti sanzioni per coloro che dovessero trasgredire.

"Io resto a casa" è il motto di "Pasqua2020"

Buona Pasqua!

Pubblicato in Cronaca Emilia

Grazie alla collaborazione tra Poste e l’Arma dei Carabinieri, 23.000 pensionati di età pari o superiore a 75 anni potranno richiedere la consegna della pensione a domicilio per tutta la durata dell’emergenza da Covid-19, evitando così di doversi recare negli Uffici Postali. 

Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione.

L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro. L’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari dalla commissione di reati a loro danno, quali, truffe, rapine e scippi.

In base alla convenzione appena sottoscritta i Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli Uffici Postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. I pensionati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni.

La collaborazione è frutto della consapevolezza di entrambi i sottoscrittori di ricoprire un ruolo strategico a sostegno del Paese e conferma la loro vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili. Il risultato è scaturito dalla capacità dei Carabinieri e degli operatori di Poste Italiane di intercettare i fabbisogni della popolazione e riuscire, grazie alla presenza capillare sia dei Comandi Stazione Carabinieri sia degli Uffici Postali sull'intero territorio nazionale, a fornire un servizio efficace e solidale.

L’Arma dei Carabinieri e Poste Italiane continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19.

Sabato, 01 Febbraio 2020 09:53

"Operazione Battindarno", 14 arresti

Eseguite 14 misure cautelari sul territorio della Provincia di Bologna da parte dei militari della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, con il supporto del Nucleo Elicotteri CC di Forlì e del Nucleo Cinofili di Bologna.

Bologna 31 gennaio 2020 - Nella mattinata odierna, in Bologna, militari della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, con il supporto del Nucleo Elicotteri CC di Forlì e del Nucleo Cinofili di Bologna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 14 indagati (4 di nazionalità italiana, 8 tunisina, 1 russa e 1 albanese), di cui 6 destinatari della misura degli arresti domiciliari e 8 del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna, ritenuti responsabili di produzione di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 73 D.P.R. 309/1990).

La complessa indagine, condotta dai militari della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale dal mese di novembre 2017 - coordinata dal Procuratore Capo di Bologna dott. Giuseppe AMATO e dal Procuratore Aggiunto dott. Francesco Caleca, condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna dott. Gianluca Petragnani Gelosi, che ha emesso l’Ordinanza di Custodia Cautelare –, mediante attività tecniche di intercettazione telefonica e ambientale e geolocalizzazione di veicoli, nonché numerosissimi servizi di osservazione controllo e pedinamento, ha consentito di accertare e documentare numerosissimi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti (più di 800 cessioni al dettaglio di piccoli quantitativi), principalmente del tipo eroina, contestati agli indagati nell’odierna ordinanza.

Nel suo sviluppo, l’attività investigativa ha consentito di raggiungere ulteriori importanti risultati operativi, confluiti in autonomi singoli procedimenti penali. In particolare, sono stati tratti in arresto in flagranza 8 soggetti (di nazionalità albanese e tunisina) responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 73 D.P.R. 309/1990) e detenzione e porto abusivo di armi (artt. 10, 12 e 14 L. 497/74), ritenuti elementi importanti nella “filiera dello spaccio” di eroina sulle piazze bolognesi. Nelle circostanze sopra indicate, sono stati sottoposti a sequestro complessivi 5 kg di sostanza stupefacente (4 kg del tipo eroina e 1 kg di cocaina), una pistola semiautomatica con matricola abrasa e circa 80.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio di stupefacenti.

L’operazione odierna, inquadrata nella più generale lotta allo spaccio di stupefacenti, prioritario obiettivo della Procura di Bologna e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna, ha consentito di ricostruire e contrastare il fenomeno dello spaccio al dettaglio di eroina nelle strade bolognesi, diretto sia nei confronti di una rete di clienti “fidelizzati”, sia di compratori occasionali mediante appuntamento ed utilizzando un linguaggio in codice per identificare la tipologia dello stupefacente (nella maggior parte dei casi il termine “capelli bianchi” identificava l’eroina, il “caffè” l’hashish e il “latte” la cocaina).

All. Foto Conferenza stampa.
In foto, da sinistra: Comandante Compagnia Carabinieri Bologna Borgo Panigale, Maggiore Elio Norino, Comandante Reparto Operativo Comando Provinciale Carabinieri Bologna, Tenente Colonnello Marco Francesco Centola, Comandante Nucleo Operativo Radiomobile Compagnia Carabinieri Bologna Borgo Panigale, Tenente Riccardo Angeletti.
All. link video: https://we.tl/t-wjZ4w7ChTH
Inviato venerdì 31/01/2020 12:01

 

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CARABINIERI BOLOGNA
SGOMINATA BANDA DI SPACCIATORI DI EROINA
Operazione in corso da parte di 110 Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, con l’impiego di unità cinofile ed elicotteri. Disarticolata banda dedita allo spaccio di stupefacenti.
Eseguite 14 misure cautelari nei confronti di una banda di spacciatori (italiani e stranieri) di eroina e cocaina nelle piazze di spaccio bolognesi.
Le indagini, sviluppate dalla Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno consentito di accertare numerosissimi episodi di spaccio al dettaglio e sequestrare droga, soldi e armi nel corso delle prolungate e complesse investigazioni.
I dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10:45 presso la Sala Scantamburlo della Legione Carabinieri Emilia Romagna.
Inviato venerdì 31/01/2020 08:11

BOLOGNA, 31 GENNAIO 2020
Operazione in corso da parte di 110 Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna. Eseguite 14 misure cautelari. Disarticolata banda dedita allo spaccio di stupefacenti.
Inviato venerdì 31/01/2020 07:02

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Giovedì, 30 Gennaio 2020 11:55

Operazione "Bologna Sommersa"

Eseguite da Carabinieri e Polizia di Stato di Bologna misure cautelari personali e reali, nei confronti di 5 persone e 2 società.

L’articolata e complessa indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri di Anzola dell’Emilia (BO) e dalla 4^ Sezione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Bologna (con il supporto della Direzione Provinciale dell’INPS di Bologna, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Bologna) da agosto 2017 - coordinata dal Procuratore Capo di Bologna dott. Giuseppe AMATO e dal Sostituto Procuratore dott. Flavio LAZZARINI, condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna dott. Alberto GAMBERINI, che ha emesso l’Ordinanza applicativa delle misure cautelari – ha permesso di appurare l’esistenza di una stabile e consolidata associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, alla truffa ai danni dello Stato e all’induzione alla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale.

Le indagini sono state avviate dai Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia, che, nel corso dei controlli di rito richiesti dall’Ufficio Immigrazione della Questura in ordine all’istanza di una cittadina extracomunitaria di rinnovo del permesso di soggiorno, concessole sulla base di un “normale e regolare” rapporto di lavoro subordinato, avevano invece constatato che la stessa esercitava il meretricio lungo la via Emilia.
Insospettiti per l’evidente incompatibilità di un normale contratto di lavoro con l’attività di meretricio, i Carabinieri hanno effettuato degli approfonditi accertamenti che hanno permesso di appurare che il contratto di lavoro in argomento fosse fittizio e strumentale al rinnovo del permesso di soggiorno e all’emissione di indennità da parte dell’INPS.

Le successive complesse attività investigative, svolte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione controllo e pedinamento, consentivano di acquisire gravi elementi indiziari circa l’esistenza di una stabile organizzazione nella quale i partecipanti, a seconda del proprio ruolo, instauravano rapporti di lavoro fittizi, sulla base dei quali i beneficiari ottenevano il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno, nonché indebite erogazioni di indennità da parte dell’INPS (disoccupazione, maternità) a fronte di contributi previdenziali mai versati.
Dalle indagini effettuate congiuntamente da Carabinieri e Polizia di Stato, anche mediante analisi di copiosa documentazione, è emerso che due cittadini italiani, un cinquantanovenne e una cinquantatreenne, residenti in un popoloso comune dell’hinterland bolognese, rispettivamente procuratore generale e amministratore unico di due società “fantasma”, registrate alla Camera di Commercio di Bologna e rivelatesi strumentali all’esercizio delle attività illecite, grazie alla complicità di stimati professionisti del settore operanti nel capoluogo felsineo (2 consulenti del lavoro, un sessantacinquenne e un sessantaduenne, e un commercialista cinquantaquattrenne), avevano instaurato almeno 200 rapporti di lavoro fittizi a favore di altrettanti cittadini stranieri extracomunitari e talvolta italiani, i quali poi avevano ottenuto (o tentato di ottenere) il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno, ovvero incassato indebitamente dall’INPS varie indennità.

L’attività investigativa ha permesso di accertare che:
- le due società erano, in realtà, delle “scatole vuote” totalmente prive di mezzi, organizzazione, addirittura delle sedi sociali, di qualsivoglia rapporto di conto corrente bancario o postale e sconosciute al fisco;
- non avrebbero mai potuto assumere, a tempo indeterminato, 200 lavoratori, anche in considerazione dell’attuale assetto del mondo del lavoro, caratterizzato – specialmente per i nuovi assunti – da contratti a termine;
- alcuni dei falsi contratti di lavoro sono stati usati da 10 soggetti sottoposti a pene detentive o misure cautelari per ottenere la concessione del beneficio di misure alternative alla detenzione, ovvero l’autorizzazione ad allontanarsi dal luogo degli arresti domiciliari;
- i due proprietari delle società e la madre di uno di questi sono risultati datori di lavoro domestico di oltre 60 dipendenti.

Il danno per lo Stato è stimato in circa 500.000 euro.
Sulla base degli accertamenti eseguiti, sono state effettuate le procedure di rigetto delle istanze volte ad ottenere i permessi di soggiorno ottenuti sulla base di presupposti fraudolenti, nonché quelle di recupero delle somme indebitamente percepite.

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Imola (BO): mamma lascia la figlia in auto davanti a scuola per prendere l'altro figlio e arriva il ladro.

Bologna 24 gennaio 2020 - I Carabinieri della Stazione di Imola (BO) hanno avviato le indagini per risalire all’autore di un furto aggravato, commesso ieri pomeriggio nell’abitacolo di un veicolo parcheggiato davanti a una scuola di via San Benedetto. Fortunatamente, il ladro, dopo aver sfondato il finestrino, lato guida dell’auto, ha rubato soltanto una borsa da donna contenente una cinquantina di euro e alcuni effetti personali, evitando di prendere altre iniziative pericolose nei confronti di una bambina di undici anni, seduta sul sedile posteriore, e impegnata a fare un disegno, in attesa del ritorno della mamma che era andata temporaneamente a scuola a prendere un altro figlio.

A parte l’enorme spavento, dovuto all’esplosione dei vetri infranti da una gomitata sferrata dal malvivente, la bambina è rimasta illesa. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola (BO).

 

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Bologna, la droga del piacere dilaga in città. Sette trafficanti, 6 di Bologna e uno di Parma, arrestati dai carabinieri.

Bologna 25 gennaio 2020 - I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato sette trafficanti di droga durante un’attività investigativa complessa, avviata di recente e finalizzata a disarticolare il mercato bolognese delle sostanze stupefacenti chimiche (MEFEDRONE, GHB E METAMFETAMINA), spesso utilizzate nei festini a base di sesso e droga, comunemente conosciuti come “ChemSex”.

I trafficanti di droga finiti in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono italiani, di età compresa tra i 26 e i 49 anni e abitano tutti a Bologna, tranne uno, domiciliato in provincia di Parma.

Gli arresti sono stati eseguiti grazie alla collaborazione di alcuni cittadini virtuosi che, determinati a fermare la piaga sociale della droga, non hanno esitato ha segnalare ai Carabinieri i movimenti sospetti dei sette spacciatori che utilizzavano le proprie abitazioni come basi di scambio delle sostanze stupefacenti chimiche, la maggior parte MEFEDRONE e in alcuni casi anche il GHB che i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro sono riusciti a sequestrare durante le perquisizioni domiciliari a casa dei soggetti, che, essendo quasi tutti incensurati e avendo attività lavorative importanti, si ritenevano irraggiungibili.

Le operazioni antidroga continuano e i cittadini bolognesi che vogliono collaborare con le Forze di polizia, segnalando situazioni analoghe, possono rivolgersi ai Carabinieri della Stazione Bologna, presso la caserma di viale Enrico Panzacchi 14.


All. Foto di repertorio CC Bologna.

 

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Premiato a Parma il Generale dei Carabinieri Rosario Aiosa, Medaglia d’Oro al Valor Militare

Parma, 9 novembre 2019 - Il Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri Rosario Aiosa, Medaglia d’Oro al Valor Militare, ha ricevuto oggi a Parma il premio nazionale “Una vita per la Patria” istituito dalla Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra (Sezione di Parma) e dalla Associazione culturale “Libertà Parmigiana”. La cerimonia del premio, nato per onorare quanti vestendo la divisa si sono sacrificati per la Patria, si è svolta al Palazzo Ducale di Parma e ha visto gli interventi del Col. Salvatore Altavilla, Comandante Provinciale dei Carabinieri, del Vice Presidente dell’Anmig di Parma, Stefano Bianchi, del Presidente dell’Associazione culturale “Libertà Parmigiana” Pino Agnetti e dello stesso Aiosa, che ha ricordato anche i due carabinieri – l’appuntato Alfredo Beni e il Maresciallo Sergio Piermanni – uccisi nel sanguinoso conflitto al fuoco del maggio 1977 con un gruppo di pericolosi malviventi appartenenti al “clan dei catanesi”. Un episodio passato poi alla storia come “la battaglia delle Marche” e per il quale l’allora Capitano Aiosa e i due militari caduti nell’operazione ricevettero la massima onorificenza al valor militare.

L’atto di eroismo del Generale Aiosa e dei suoi uomini
Nella notte del 18 maggio 1977, a Porto S. Giorgio nelle Marche, l’allora Capitano e Comandante di Compagnia Rosario Aiosa fu protagonista insieme ai suoi uomini di un episodio di autentico eroismo nel tentativo di arrestare un gruppo di pericolosi malviventi appartenenti al “clan dei catanesi”. Nel duplice e sanguinoso conflitto a fuoco che ne seguì, persero la vita due Carabinieri – l’Appuntato Alfredo Beni e il Maresciallo Sergio Piermanni - e altri due furono feriti gravemente. Uno di questi era lo stesso Aiosa che, noncurante delle lesioni riportate, organizzò il trasporto in ospedale degli altri militari colpiti e, prima di consentire il proprio ricovero, trasmise via radio al comando superiore le notizie che poi permisero la eliminazione dell’intera organizzazione criminale. Per quella azione, insieme al Generale Aiosa, furono insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare anche l’appuntato Beni e il Maresciallo Piermanni e un quarto carabiniere ricevette la Medaglia d’Argento al Valor Militare.
www.unavitaperlapatria.it 


Ass. Naz. Mutilati e Invalidi di Guerra (Sez. di Parma) Strada Repubblica, 41 43121 Parma Tel. 0521282906-3387060302 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Associazione Culturale Libertà Parmigiana Via Carducci, 18 43121 Parma · Tel. 347.2559679 · Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Mercoledì, 04 Settembre 2019 09:54

Incidente mortale a Medicina

Medicina, incidente stradale mortale in via San Vitale Ovest. 

Medicina (BO), 4 settembre 2019. Ieri sera i Carabinieri della Tenenza di Medicina e del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola sono stati impegnati a rilevare un incidente stradale grave sulla via San Vitale Ovest. Una 32enne italiana alla guida di una Fiat Punto è finita fuori strada. A causa dell'impatto violentissimo, la donna e le due figlie di 4 e 14 anni sono state trasportate in elicottero in gravi condizioni al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna.

Questa mattina, la bambina di 4 anni è deceduta.


All: Foto – Comando Provinciale Carabinieri Bologna.

 

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