Senape non dichiarata in etichetta, richiamati i TUC Crisp alla paprika di Mondelez. Rischio grave per gli allergici
Dopo la l'allerta lanciata ieri dallo Sportello dei diritti, oggi 9 marzo, il Ministero della salute ha segnalato, nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", che il richiamo è dovuto alla presenza di allergeni (arachidi) non dichiarati in etichetta. il richiamo di alcuni lotti di TUC Crisp alla paprika per la presenza di senape non dichiarata in etichetta. Nello specifico sono interessati tutti i lotti venduti in confezioni da 100 g e 30 g con le scadenze termine minimo ottobre 2018, incluso le sfogliatine croccanti alla paprika.
I TUC Crisp coinvolti sono prodotti da Mondelez Italia nello stabilimento di Capriata d'Orba, (AL) via Pedaggera 22. Il richiamo si è reso necessario dopo che sono state riscontrate proteine della senape nella paprika in polvere usata nella produzione delle sfogliatine.
Il richiamo del Ministero è stato diffuso anche dalle catene Auchan, Bennet, Carrefour, Sigma, Simply Market e Unicoop Tirreno, che hanno venduto i prodotti interessati nei loro supermercati. Per ulteriori informazioni è possibile contattare Mondelez Italia al numero 800 055200.
I clienti allergici a rischio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". sono invitati a riportare i prodotti in questione presso il punto vendita più vicino, dove verranno interamente rimborsati. Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori per la presenza accidentale di tracce indesiderate di questo componenti nel mix messo in vendita. Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono consumare senza problemi il prodotto. Le sfogliatine croccanti sono sicure per tutti gli altri consumatori.
(9 marzo 2017 )
Maltempo. Da Piacenza a Modena prosegue anche oggi il fenomeno della pioggia che gela. Oltre 200 volontari al lavoro tra ieri e oggi. Il sistema di protezione civile a fianco degli enti locali e dei cittadini per superare l'emergenza
Emesse due allerte gialle dalla Protezione civile per sabato 3 marzo: pioggia che gela in Emilia occidentale e rischio frane nei bacini romagnoli ed emiliani. Chiusa parte della Bidentina in provincia di Forlì-Cesena e della provinciale n. 18 a Lingonchio (Re) per slavine, riattivata frana storica a Gaggio Montano (Bo)
Bologna – Prosegue anche per la giornata di sabato il fenomeno della pioggia che gela da Piacenza a Modena. L'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile ha emesso un'allerta gialla (valida dalle 00.00 alle 24.00 di sabato 3 marzo) limitata alle vallate e alla pianura del settore centro occidentale che andrà in esaurimento dal pomeriggio, mentre nel resto della regione sono previste piogge, con un rialzo delle temperature.
In base al quadro meteorologico elaborato dal Centro funzionale Arpae E-R sulla base dei dati previsionali, l'Agenzia ha emesso anche un'altra allerta gialla per rischio frane (criticità idrogeologica) nei bacini e costa romagnoli (aree A, B, C ed E) e nei bacini emiliani orientali e centrali (territori di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma).
Per quanto riguarda la viabilità, resta chiusa la strada Bidentina da Campigna fino in prossimità del Passo della Calla (Fc), a causa di una slavina che ha interessato la carreggiata.
Nel bolognese si è riattivata la frana storica della Maranina nel Comune di Gaggio Montano (località Vaina) che insiste sulla Porrettana Vecchia, a ridosso del fiume Reno. La strada è stata chiusa. La frana, lunga 700 metri e larga 100, minaccia alcune abitazioni di cui una, con due persone residenti, è stata evacuata. Interessate anche le infrastrutture elettriche, ma senza ripercussioni sulle utenze. Sul posto ci sono i tecnici del Comune e della Comunità montana, i funzionari e tecnici del Servizio dell'Area Reno Po di Volano dell'Agenzia regionale di Protezione civile, in raccordo con il Servizio geologico e dei suoli e la Prefettura di Bologna. Per garantire il monitoraggio della frana fino a domenica è stato chiesto il supporto di volontari.
Nel reggiano è stata segnalata una slavina, nel territorio del Comune di Ventasso, in località Ligonchio. Sono in corso verifiche da parte dei Carabinieri forestali, esperti nella rilevazione delle valanghe . Chiusa la strada provinciale n. 18 da Ospitaletto al Passo Pradarena, in zona Riorè. Il Centro Coordinamento Soccorsi, aperto in Prefettura a Reggio Emilia, ha deciso in raccordo con la Provincia, la riapertura della strada non appena saranno ripristinate le condizioni di sicurezza. Il rifugio albergo "Carpe Diem" di Ligonchio non è stato coinvolto dalla caduta della massa nevosa.
Nel riminese è stata messa a disposizione della amministrazione locale una turbina per liberare l'accesso a un allevamento e portare il foraggio agli ovini.
Tra ieri e oggi sono stati impegnati più di 200 volontari di protezione civile in attività diverse: sgombero strade, spalatura neve, assistenza ad autotrasportatori ai caselli, con somministrazione di bevande calde. I Vigili del Fuoco sono intervenuti diffusamente durante la notte, soprattutto in Romagna (dalla provincia di Ravenna sono arrivate la maggior parte delle segnalazioni) e in provincia di Ferrara. Le tipologie di intervento sono: sgombero rami e piante, rimozione di ghiaccioli pericolanti, risoluzione di situazioni con camion intraversati.
In totale risultano attivati una trentina di Centri operativi comunali (Coc) in tutta l'Emilia-Romagna. L'Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile attraverso il Centro operativo regionale (Cor) segue l'evoluzione dei fenomeni, in raccordo con il Centro funzionale di Arpae, le Prefetture, i Carabinieri forestali, le Amministrazioni locali, i Servizi regionali interessati (Geologico, sismico e dei Suoli e Difesa del suolo), gli enti gestori dei servizi pubblici essenziali. Il presidio sul territorio è garantito inoltre da funzionari e tecnici dei Servizi territoriali dell'Agenzia regionale di protezione civile che è in costante raccordo anche con la società autostrade per seguire gli aggiornamenti.
L'Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l'evoluzione della situazione; si consiglia di consultare l'Allerta e gli scenari di riferimento sulla piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it . /BB
(immagine tratta da Provincia di Reggio Emilia - Slavina)
Lidl richiama il dolce Conchiglia gianduia: possibile presenza frammenti metallici. Allerta del Ministero della Salute per rischio fisico.
Occhio ai prodotti sugli scaffali: il Ministero della salute ha pubblicato un avviso di richiamo, probabilmente deciso in via precauzionale, dei dolci Conchiglia gianduia (prodotto cotto per la vendita a consumatore) con marchio dell'insegna Lidl preparati il 14.02.2018 e il 15.02.2018. Il prodotto interessato è quello da 68 g. Il dicastero fa sapere che il provvedimento è scattato per possibile presenza di frammenti metallici, derivanti dalla materia prima (partita di grassi vegetali), all'interno del semilavorato surgelato del produttore Lizzi srl (TMC e lotto del semilavorato: 08/02/2019 – Q124LID-OTA7C1). Il punto vendita LIDL Trento di Via Maccagni ha utilizzato 27 pezzi del semilavorato congelato nelle giornate indicate. Si invitano i consumatori che avessero acquistato il prodotto a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per il rimborso. Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", evidenzia che questo comunicato riporta i dati inseriti direttamente dal Ministero della salute pubblicato oggi sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza".
Maxi Di richiama yogurt gusto mirtillo: possibile presenza frammenti metallici. Allerta del Ministero della Salute per rischio fisico
Occhio ai prodotti sugli scaffali: il Ministero della salute ha pubblicato un avviso di richiamo, probabilmente deciso in via precauzionale, del latte fermentato gusto mirtillo (EAN 14289851) con marchio Vitalibre. Il prodotto interessato è quello da 2 vasetti da 125g con data di termine massimo di conservazione del 10.03.2018. Il dicastero fa sapere che il provvedimento è scattato per possibile presenza di frammenti metallici, all'interno dello yogurt gusto mirtillo del produttore Senoble Italia SpA Via Molinetto, 76 - Borso del Grappa (TV) e venduto nei supermercati e ipermercati Maxi Di srl. Si invitano i consumatori che avessero acquistato il prodotto a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per il rimborso. La presenza di frammenti metallici in prodotti industriali non è una rarità se si pensa che qualche giorno fa sono stati ritirati alcuni lotti di prodotti dolciari Lidl per lo stesso identico motivo. L'ingestione di frammenti di metallo potrebbe essere letale e molto pericolosa per la salute, un corpo estraneo nel nostro organismo può provocare seri danni allo stomaco o bucare l'intestino causando una grave emorragia. Nel migliore dei casi un corpo estraneo, come un frammento metallico, potrebbe causare un'ulcera o un'infiammazione. Per queste ragioni se il consumatore ha ingerito questo tipo di dolce è tenuto a recarsi al pronto soccorso o a consultare un medico. Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", evidenzia che questo comunicato riporta i dati inseriti direttamente dal Ministero della salute pubblicato oggi sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza".
(28 febbraio 2018)
Per oggi, mercoledì 28 febbraio, ancora insisterà la massa fredda artica, che determinerà temperature medie in pianura tra 0 e -4 gradi, mentre nelle altre zone le temperature saranno comprese tra -4 e -12 gradi.
Gelate diffuse, soprattutto in presenza di neve al suolo.
Per giovedì 1 marzo la tendenza è di precipitazioni a carattere nevoso anche in pianura, dovute all'arrivo di una nuova perturbazione.
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Per approfondimenti e la consultazione dei dati in tempo reale: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it
Per ulteriori informazioni di carattere meteorologico:
Centro Funzionale Regione Emilia Romagna – Arpae Servizio Idro-Meteo-Clima https://www.arpae.it/sim/
tel: 051 649 7600 (segreteria telefonica previsioni)
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Per ulteriori informazioni di protezione civile:
Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile – Emilia Romagna http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/
Centro Operativo Regionale lun. - sab. 08:00-20:00 - 051 527 4440/4200 Centralino Agenzia regionale attivo H24 - 051 527 4404
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Topi nei dolcetti di marshmallow Ikea. L'avviso del Ministero della salute: non consumare. Infestanti rinvenuti nella confezione.
Il Ministero della salute ha pubblicato un avviso ai consumatori per rischio microbiologico. Il richiamo riguarda tutti i lotti dei dolcetti di marshmallow Godis Påskkyckling con marchio dell'insegna Ikea in confezioni da 100 grammi, con data di scadenza compresa tra il 23 ottobre 2018 e il 26 gennaio 2019.
Il motivo del richiamo sarebbe attribuibile ai topi che si sono sono stati rinvenuti nella confezione e pertanto i prodotti potrebbero essere stati contaminati.
I dolcetti richiamati sono prodotti da Candinavia AB con sede dello stabilimento a Linkoping Sweden e commercializzati da Ikea Italia Retail srl.
Nell'ottica d'informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo "Sportello dei Diritti" nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda solo i lotti in questione.
Sulla base delle conoscenze attuali, tutti gli altri prodotti Ikea non comportano alcun rischio per la salute. L'allerta è stata pubblicata sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza" del Ministero della salute.
(23 febbraio 2018)
È allerta alimentare da Norovirus nelle more provenienti dal Messico. Rasff (il sistema di allerta rapido dell'UE) lancia l'allarme per rischio grave per la salute.
17 gennaio 2018 - Attenzione alle more provenienti dal Messico, spesso abbinate a torte e biscotti, dove è stata sospesa la commercializzazione di una partita in seguito alla presenza di norovirus, ovvero la causa più comune di gastroenteriti acute di origine non batterica.
Per questo motivo la partita messicana ha subìto uno stop da parte del sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF) su segnalazione del Ministero della salute italiano, anche se nessuno scrive che migliaia di confezioni di more anche surgelate contaminate potrebbero essere nel freezer di ignari consumatori.
Il lotto incriminato (presumibilmente) è stato ritirato dal mercato, occorre però, essere prudenti e quando si va nei supermercati o negozi, controllare sempre la provenienza.
È stato proprio il sistema di allerta comunitario a segnalarlo, avviando una campagna di ritiro e di richiamo, fra i prodotti contaminati distribuiti anche in Italia.
Nello specifico nella notifica numero 110/2018 del 16/01/2018, si segnalano le more in confezioni da 25 gr, analizzate il 12/12/2017, collegate ad un'epidemia di origine alimentare.
I Norovirus (NoVs) sono particolarmente aggressivi e sono ritenuti in tutto il mondo una delle principali cause di gastroenteriti nell'uomo e negli animali.
Questi virus si diffondono attraverso le feci e tramite contatto da persona a persona, oppure assumendo cibo e acqua contaminati. Nel caso delle more la situazione è più complessa perché raramente vengono ingerite da sole essendo spesso abbinate a torte e biscotti, contenenti latte e derivati.
Le epidemie associate a Norovirus nelle more sono un rischio emergente, anche se ancora non è chiaro in quale fase della filiera questi focolai prendono origine.
Il Norovirus è uno degli agenti patogeni più sfuggenti, ma anche uno dei più diffusi tra la popolazione. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l'infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono: nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso c'è anche la febbre.
Negli ultimi anni l'ipotesi che questo virus abbia un'incidenza comparabile a quella di batteri come Escherichia coli o Salmonelle è sempre più una certezza. Potrebbe essere la causa delle gastroenteriti che spesso vengono confuse con altre infezioni e non sono riconosciute.
I virus, inoltre, sono estremamente più difficili da individuare rispetto ai batteri e a differenza ai batteri che si riproducono con grande velocità negli alimenti, i virus non si ridiffondono, ma si impossessano della cellula dell'ospite sfruttandone il potere replicante. Per questo motivo basta ingerirne una piccola quantità per provocare danni.
In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione "Avvisi di sicurezza" la corretta identificazione del prodotto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si invitano le catene di supermercati e i produttori a dare notizie chiare sui loro siti, ricordando che è un obbligo previsto dalla legge informare i consumatori. In questa fase di incertezza l'unico consiglio che si può dare è di non consumare more anche surgelate colpite dal provvedimento di richiamo, non mangiare macedonia di frutta fuori casa con frutti di bosco, non gustare dolci o torte guarnite con frutti di bosco crudi.
Candeggina in un omogeneizzato per neonati prodotto in Italia. Ecco il nome e il lotto. Allerta di RASFF e del Ministero della salute tedesco: rischio grave
La Germania ha attivato il Sistema rapido di allerta europeo (RASFF) avvisando le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei della presenza di residui di un detergente contenente cloro negli omogeneizzati alla frutta, prodotti in Italia e commercializzati in Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria e Slovacchia. Nello specifico si tratta di un alimento per neonati o bambini al di sotto dei tre anni d'età, costituito da frutta chiamato "BabyLove" fragola e lampone mela 190g con data di scadenza minima 05.07.2019 della linea DM - Industria Farmaceutica.
Ecco allora il ritiro e l'immediata sostituzione in via precauzionale. Attualmente le informazioni sono disponibili sul portale del governo tedesco all'indirizzo Lebensmittelwarnung.de. Il motivo del ritiro: "in un barattolo sono stati trovati residui di un detergente contenente cloro durante i controlli di routine.
L'azienda invita a non consumare il prodotto che fa parte del lotto interessato. Si tratta di una misura precauzionale, dichiara ancora il comunicato, perché non si può escludere che anche in altri vasetti del lotto interessato dal richiamo, possano presentare livelli oltre il limite di clorato."
Nell'avviso di RASFF, invece, al numero 066.2018 del 9 gennaio si parla solo di alimenti per l'infanzia con frutta proveniente dall'Italia senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia.
Il clorato, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", può essere presente negli alimenti a causa dell'uso di acqua clorata nella lavorazione degli alimenti o nella disinfezione delle apparecchiature per la lavorazione degli alimenti. Un aumento nell'assunzione di clorato in un solo giorno nell'uomo potrebbe limitare la capacità del sangue di assorbire ossigeno e inibire l'assorbimento di iodio.
9 gennaio 2018
Piombo nella Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli. Ministero della salute segnala richiamo: "Rischio chimico", riscontrati livelli superiori ai limiti
Il Ministero della salute, ieri ha pubblicato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", il richiamo della Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli Macinata a pietra da Agricoltura Biologica per la presenza di tenori di piombo oltre i limiti consentiti. Il provvedimento è stato disposto in via precauzionale dall'azienda produttrice, Gorfini Giuliano con sede dello stabilimento ad Anghiari (AR) Loc. San Lorenzo n. 43.
La farina coinvolta dal richiamo è venduta nella confezioni da 1 kg e fa parte del lotto con scadenza 10 luglio 2018. Si raccomanda di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato, che provvederà al rimborso. L'assorbimento di piombo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", può costituire un grave rischio sanitario, può ostacolare lo sviluppo del processo cognitivo e delle prestazioni intellettuali nei bambini, nonché aumentare la pressione sanguigna e le patologie cardiovascolari negli adulti.
(4 dicembre 2018)
È allerta per epidemia di origine alimentare da Norovirus in una partita di ostriche provenienti dalla Francia. Rasff (il sistema di allerta rapido) dell'UE lancia l'allarme per rischio grave per la salute. Lo "Sportello dei Diritti": "non andrebbero mai consumate crude. Il mollusco è considerato un veicolo naturale del virus"
Attenzione alle ostriche provenienti dalla Francia, dove è stata sospesa la commercializzazione di una partita in seguito alla presenza di norovirus, ovvero la causa più comune di gastroenteriti acute di origine non batterica.
Per questo motivo la partita francese del ricercatissimo simbolo del cenone di Capodanno ha subìto uno stop da parte del sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF).
Anche se il lotto incriminato (presumibilmente) è stato ritirato dal mercato occorre essere prudenti e quando si va in pescheria, controllare sempre la provenienza.
È stato proprio il sistema di allerta comunitario a segnalarlo, avviando una campagna di ritiro e di richiamo, fra i prodotti contaminati distribuiti anche in Italia.
Nello specifico nella notifica numero 2232/2017 del 29/12/2017, si segnalano le ostriche vive (Crassostea gigas), analizzate il 12/12/2017, collegate ad un'epidemia di origine alimentare. Il Norovirus è uno degli agenti patogeni più sfuggenti, ma anche uno dei più diffusi tra la popolazione. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l'infezione dura dalle 12 alle 60 ore.
I sintomi sono: nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso c'è anche la febbre. Negli ultimi anni l'ipotesi che questo virus abbia un'incidenza comparabile a quella di batteri come Escherichia coli o Salmonelle è sempre più una certezza. Potrebbe essere la causa delle gastroenteriti che spesso vengono confuse con altre infezioni e non sono riconosciute. Per questo la comunità scientifica sta cercando di affrontare meglio il problema, prendendo spunto anche da casi specifici come quello delle ostriche, consumate crude e contaminate che si registrano sempre con maggiore frequenza.
Occorre però sottolineare che ostriche e molluschi bivalve sono solo una parte dei veicoli a fianco di altri "mezzi" come acqua, frutta e verdura.
Per questo motivo, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", non andrebbero mai consumate crude anche se questo comportamento stride con molte abitudini e tradizioni culinarie. Di qui l'invito ad analizzare con molta attenzione i frutti di mare e soprattutto di consumarli solo cotti, anche perché è stato dimostrato che il norovirus resiste per settimane nei tessuti del mollusco, e non viene eliminato con le normali depurazioni industriali realizzate prima della vendita.
( 30 dicembre 2017 )
Epidemia di salmonella tra neonati collegata a lotti di latte artificiale contaminati della "Lactalis Group" in Francia. Dopo la segnalazione del 3 dicembre scorso dello Sportello dei Diritti anche il Ministero della Salute rilancia l'allerta: "Epidemia in Francia di infezioni da salmonella agona collegata a preparazioni infantili distribuite a livello internazionale"
Dopo la segnalazione del 3 dicembre scorso dello "Sportello dei Diritti", anche il Ministero della Salute italiano rilancia l'allerta sull'aumento dei casi d'infezione in Francia da Salmonella Agona nei lattanti di età minore di sei mesi comunicato dalle autorità sanitarie transalpine il 2 dicembre. Com'è noto, infatti, le successive indagini hanno identificato un'epidemia di Salmonella enterica sierotipo Agona associata con preparazioni infantili prodotte dal gruppo Lactalis Nutrition Santé in Francia.
Al 21 dicembre, sono stati identificati ben 35 casi confermati di infezione da Salmonella Agona fra i bambini d'età minore di sei mesi in diverse regioni della Francia. Sedici bambini sono stati ospedalizzati e tutti si sono completamente ripresi e non sono stati segnalati decessi. La nota ufficiale del Ministero della Salute, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è stata esclusivamente trasmessa via mail ed è stata pubblicata sul sito www.salute.gov.it
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=813&area=Malattie infettive&menu=vuoto
L'epidemia era associata al consumo di quattro differenti marche di preparazioni infantili, inclusi prodotti destinati a lattanti con speciali necessità mediche. Il 10 dicembre, la Lactalis Nutrition Santé ha ritirato e richiamato oltre 600 lotti (oltre 7000 tonnellate) dei prodotti implicati che sono stati preparati dal 15 febbraio 2017 sino ad ora. I prodotti per l'infanzia implicati sono stati distribuiti internazionalmente in oltre 50 paesi e territori.
Il 21 dicembre 2017, la Lactalis Group ha effettuato un nuovo richiamo includendo tutti i prodotti per lattanti e nutrizionali preparati o confezionati nell'impianto di Craon da febbraio 2017. Sono in corso interventi per rintracciare la distribuzione dei prodotti inclusi in questo richiamo ampliato e saranno comunicati ai paesi colpiti attraverso INFOSAN quando vengono identificati.
Interventi di sanità pubblica
Le autorità francesi hanno ordinato la sospensione della commercializzazione e dell'esportazione e il richiamo di diverse preparazioni infantili prodotte dal gruppo Lactalis Nutrition Santé dal 15 febbraio 2017. Il 9 dicembre, le autorità sanitarie hanno emanato tre allerta ai farmacisti e alle strutture sanitarie in Francia per interrompere la consegna dei prodotti in questione. Le raccomandazioni per una possibile sostituzione appropriata sono pubblicate sul sito web del Ministero della Solidarietà e Salute.
Al 15 dicembre 2017, le preparazioni infantili richiamate erano state esportate nei seguenti 48 paesi (inclusa la Francia) e territori: Afghanistan, Algeria, Andorra, Bahrain, Bangladesh, Burkina Faso, Cambogia, Cameroon, Cina, Congo, Cipro, Costa d'Avorio, Francia, Gabon, Georgia, Grecia, Guinea, Haiti, Hong Kong SAR (Cina), Iraq, Kosovo1, Kuwait, Libano, Madagascar, Mali, Monaco, Marocco, Olanda, Pakistan, Paraguay, Perù, Qatar, Romania, Arabia Saudita, Serbia, Seychelles, Slovenia, Spagna, Sudan, Svizzera, Taiwan (Cina), Togo, Turchia, Ucraina, Emirati Arabi Uniti, Vietnam, Yemen, Repubblica ex-Iugoslava di Macedonia. I prodotti erano anche stati distribuiti nei territori e dipartimenti francesi d'oltremare.
Lavorando a stretto contatto con il punto di contatto d'emergenza in Francia della Rete Internazionale di Autorità per la Sicurezza Alimentare (INFOSAN), il Segretariato INFOSAN ha informato i punti di contatto d'emergenza INFOSAN (e i punti focali nazionali per il RSI) nei paesi riceventi esterni all'Unione Europea (UE) sui dettagli rilevanti inerenti la distribuzione per facilitare le loro indagini, il richiamo e le misure di gestione. I paesi appartenenti all'UE sono stati informati direttamente attraverso il Sistema di Allerta Rapido Europeo per alimenti e mangimi (RASFF).
Nella valutazione del rischio effettuata dall'OMS è riferito che: I prodotti in questione sono a rischio di causare una grave infezione nei lattanti (gruppo suscettibile a rischio di malattia grave e complicazioni) che consumino i prodotti. Sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità francesi per identificare la fonte dell'epidemia. Epidemie simili si sono verificate in precedenza, nonostante le strette misure preventive adottate. Le passate epidemie concernevano altre manifatture e localizzazioni geografiche multiple.
Le preparazioni infantili in polvere non sono prodotti sterili. La Salmonella è comune negli ingredienti crudi e può sopravvivere in condizioni sfavorevoli e secche per lunghi periodi di tempo. Le preparazioni infantili con acqua tiepida possono permettere la crescita rapida/moltiplicazione delle Salmonelle inizialmente presenti con un basso livello di contaminazione, che possono, a loro volta, causare gravi malattie ed epidemie fra i lattanti.
Raccomandazioni dell'OMS:
L'OMS raccomanda di non applicare alcuna restrizione ali viaggi o al commercio con la Francia in base alle attuali informazioni disponibili su questo evento.
Se bambini che hanno consumato questi prodotti dovessero mostrare sintomi quali diarrea con o senza febbre, si raccomanda ai genitori di contattare un dottore il più presto possibile. I casi individuati di Salmonella Agona dovrebbero essere segnalati alle autorità sanitarie nazionali.
Si raccomanda ai consumatori di seguire le linee guida FAO/OMS per la preparazione, conservazione e manipolazione sicura di preparazioni infantili in polvere, disponibili online, al link seguente:
FAO/WHO guidelines on the safe preparation, storage and handling of powdered infant formula
Nel caso in cui la sostituzione di alcuni dei prodotti in questione non fosse disponibile, le autorità francesi hanno raccomandato di scaldare le preparazioni infantili per due minuti a 70°C e lasciar raffreddare a 37°C prima di somministrarla al lattante. Ciò dovrebbe inattivare i batteri Salmonella. Questo provvedimento può essere utilizzato come una soluzione pratica provvisoria finché non si sia identificato un sostituto appropriato.
Ulteriori informazioni sono disponibili ai link seguenti:
WHO fact sheet on Salmonella
List of recalled products: French health authorities recommend parents who still have boxes corresponding to these lots not to use them".
(27 dicembre 2017)