Di Manuela Fiorini – foto di Massimo Mantovani - Carpi (MO) – Che cos’hanno in comune, Leonard Cohen, Zucchero Fornaciari, Andrea Griminelli, Luciano Ligabue, il Dalai Lama, Michael Nyman e Sheryl Crow con…Fido, Fufi, Rex, Camilla e Fido? Sono tutti finiti davanti all’obiettivo di Massimo Mantovani, fotografo di Carpi con un’esperienza quarantennale nel mondo della moda, con foto pubblicate su riviste di fama nazionale e internazionale. E che ora ha trovato una nuova fonte di ispirazione: i musetti di cani, gatti, ma anche, volendo, di furetti, pappagallini e criceti. E, se è vero che è meglio un “cane modello” che un “modello cane”, dagli scatti (alcuni dei quali potete vederli nell’articolo) si capisce subito che i nostri amici a quattro zampe in sala posa si comportano da professionisti consumati, mostrando i loro lati migliori o le espressioni più intense e uniche, che Massimo è pronto a cogliere per immortalare l’attimo e farne un ritratto di rara bellezza. Lo abbiamo incontrato.
Nasci come fotografo di moda e hai ritratto personaggi famosi per alcune delle più importanti testate del settore…come hai pensato di fotografare gli animali?
“Mi piace molto vedere e cogliere negli animali un momento in cui ti guardano in un modo intrigante che ti fa pensare più a una persona che a un animale, a una persona non umana che con il suo sguardo ti coinvolge emotivamente ed empaticamente. Non mi interessano le foto che suscitano solo una tenerezza scontata e neppure una resa ridicola dell’animale, ma preferisco che dell’animale esca una sorta di dignità’ che richiama anche dovuto rispetto”.
Quando ti si presenta un “modello a quattro zampe”, che cosa guardi per prima cosa? Qual è il particolare che cerchi di cogliere?
“Cerco di trovare nell’animale una visione d’insieme che lo renda dignitoso e dei dettagli che ne risaltano l’unicità, per esempio un ricciolo nel pelo, un orecchio particolare, un sopracciglio, il colore degli occhi, la forma del naso. Una volta trovati questi elementi che lo valorizzano e lo contraddistinguono cerco di farli uscire in foto in modo elegante e diretto senza utilizzare filtri particolari o una post produzione esagerata”.
Se modelle e modelli “si mettono in posa” e cercano di mostrare il loro lato migliore, cani e gatti forse non sono così propensi. Come fai a metterli a loro agio, magari in un ambiente che non conoscono?
“Gli animali non si rendono conto che stanno posando e questa é un’ottima cosa a differenza degli esseri umani. Per questo motivo non ho bisogno di cercare in loro una sorta di sincerità perché c’è già in loro. Un altro discorso è la vitalità degli animali o la loro agitazione o il loro modo di sentirsi in quel momento. Cerco come prima cosa di mettermi al loro livello anche come altezza, a livello del muso e degli occhi, con pazienza si aspetta che l’animale si quieti un po’ perché ha bisogno di esplorare un ambiente nuovo. Avendo io un carattere tranquillo riesco a infondere prima di tutto questo stato d’animo soprattutto nei padroni poiché se sono agitati loro ed eccitati per via del servizio fotografico possono trasmettere questa sensazione ai loro cari animali. Direttamente con l’animale cerco da subito di avere un contatto fisico positivo e rassicurante. Controllo che i flash non diano fastidio e cerco di non nascondermi troppo dietro la macchina fotografica poiché se l’animale non vede il mio volto si distrae e si disinteressa”.
Raccontami uno shooting con un pet model
“Siccome la seduta fotografica non può essere troppo lunga tutti i preparativi vengono fatti prima dell’arrivo del soggetto. La scelta del fondale, la scelta del colore degli eventuali oggetti di scena sono in base alla dimensione e al colore dell’animale e alla razza. Stessa cosa per il tipo di luce che va preparata e testata prima. Poi c’è una fase di ambientamento dell’animale che va rispettata. Dopo di che si passa alla fase di scatto. Rimane comunque un buon margine di improvvisazione perché l’animale rivela qualche aspetto peculiare del suo carattere. Siccome scatto nel mio studio con la fotocamera direttamente collegata al computer riesco a controllare in tempo reale i risultati in modo da avere gli scatti buoni con sicurezza e senza dilungarmi troppo. In questo modo rimane anche un po’ di tempo per fare, quando il cliente lo desidera, qualche scatto dell’animale con il suo padrone alla fine del servizio stesso. Dal monitor di grande formato anche i padroni possono vedere subito i risultati, e riconoscere nelle foto i tratti peculiari dei loro animali in modo convincente. Cerco di rendere l’unicità e riconoscibilità dell’animale contraddistinto dalla peculiare unicità dell’animale stesso”.
Chi sono i tuoi “modelli” e, soprattutto, i loro “umani”? Che cosa chiedono al fotografo?
“I miei modelli sono animali domestici molto amati e i loro padroni sono persone che si rendono conto di quanto sia effimero un dato momento e il valore che ha il ricordo fissato in una fotografia. A volte sono persone che hanno avuto anche altri animali in passato e il fatto di non avere un’immagine importante come ricordo li ha fatti maturare nella considerazione del valore atemporale di una fotografia speciale. Più passa il tempo e più questa immagine si carica di significato e di valore. Si aspettano quindi di avere una foto che li ricordi per sempre. Siccome il distacco con il proprio animale è inevitabile a causa della loro breve vita avere un’immagine del proprio amico, compagno di viaggio appesa a una parete allevia la mancanza e mantiene vivo in ricordo, che si fa dolce”.
Perché i proprietari di un cane o di un gatto dovrebbe regalarsi il ritratto del loro amico peloso?
“Non dico che debbano farlo per forza, ma è una presa di coscienza a volte che nasce dal dolore del distacco o dalla velocità con cui le cose cambiano. Un cucciolo diventa adulto in tempi brevissimi e certe sue espressioni o modi di giocare spariscono per sempre se non li fermi con una fotografia. Io consiglio di affidarsi a un fotografo esperto, perché un’immagine frettolosa e fatta con un cellulare, anche se venuta bene, molto spesso è destinata a scomparire in mezzo a tante altre foto e diventare irreperibile o dimenticata. Invece una foto importante ad alta risoluzione e fatta da un professionista normalmente viene stampata molto bene, magari anche in grande formato e finisce su una parete di casa dove lo sguardo si può posare ogni giorno rendendo la presenza del proprio animale un ricordo senza tempo. Effettivamente, poi, il servizio fotografico all’animale domestico può anche essere un’ottima idea regalo. Credo che sia un’ottima idea regalare a una persona cara o regalarsi il servizio fotografico o la foto già finita dei nostri amici a quattro zampe. Da non sottovalutare la bellezza dell’esperienza su un set fotografico che per me è una cosa scontata e quotidiana ma per chi non è del mestiere rimane una cosa memorabile, divertente e unica, da condividere con il proprio amato animale”.
INFO
Il sito di Massimo Mantovani è www.massimomantovani-photographer.it, la pagina Facebook dove vedere i suoi lavori è www.facebook.com/maxandpet