Rete imprese Mo

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Grave sottovalutazione dell'Esecutivo dei problemi gravanti su cittadini e imprese -

Modena, 21 maggio 2014 -

Rete Imprese Italia Modena – a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Confartigianato e CNA – giudica non sufficiente l'intenzione del Governo di intervenire per prorogare la scadenza di pagamento relativo alla prima rata della Tasi per i soli Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato. "Sebbene eviti di far pagare acconti – afferma Rete Modena - quando il tributo non è dovuto, non risolve le difficoltà connesse al calcolo ed al versamento dell'imposta da effettuarsi in pochi giorni lavorativi."

"La mancanza di una proroga generalizzata del pagamento della prima rata TASI – continua Rete - denota una grave sottovalutazione, da parte del Governo, dei problemi gravanti su cittadini, imprese e su tutti gli operatori professionali che li assistono in fase di prima applicazione della nuova imposta TASI".

"Sono già state presentate al Ministro dell'Economia, le difficoltà operative che scaturiscono dalla miriade di aliquote d'imposta applicabili alle diverse tipologie di immobili. Ma, ancor di più, nella determinazione delle detrazioni spesso in funzione dei parametri più diversi (rendita catastale, utilizzo dell'immobile, carichi di famiglia ed altro ancora). E' per questo che riteniamo necessario e indispensabile prorogare la scadenza per tutti i contribuenti, in modo da permettere il corretto adempimento del pagamento senza incorrere in sanzioni e consentendo, altresì, ai Comuni di deliberare con criteri più ponderati e più semplici, senza il timore di non far quadrare i propri bilanci", conclude Rete Modena.

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)

Rete Imprese Italia per l'area di Modena: "Perché in via Montecuccoli? Meglio se rimane in centro, riqualificando la struttura esistente o ricollocandolo in uno dei tanti contenitori vuoti. Soluzione che consentirebbe ricadute positive anche per il cuore storico di Modena" -

Modena, 21 maggio 2014 -

"Anche se a pochissime ore dal voto di domenica prossima è difficile inseguire la grandine di risultati positivi le cui notizie arrivano alle varie forze politiche, non possiamo non notare l'informale comunicazione telefonica del presidente del Consiglio Matteo Renzi al sindaco di Modena, che informa di come siano state trovate le risorse per realizzare una nuova sede dell'istituto scolastico Carlo Sigonio, previsto in via Montecuccoli. La notizia, naturalmente, non può che far piacere anche perché la situazione del Sigonio è precaria ormai da anni. Ma... perché l'Amministrazione uscente propone una sede costruita ex novo proprio in via Montecuccoli?".

La domanda la pongono i presidenti delle quattro Associazioni imprenditoriali cittadine - Mauro Salvatori (Confesercenti), Silvia Manicardi (Lapam-Confartigianato), Nicola Fabbri (CNA) e Massimo Malpighi (Ascom-Confcommercio) – riunite in Rete Imprese Italia per l'area di Modena a proposito della decisione di investire sul liceo i fondi che lo Stato metterà a disposizione per sistemare una scuola in ogni provincia.

"Le argomentazioni portate (la fruibilità dei trasporti e la comodità) non ci convincono, a partire da due presupposti. Tutti i partiti, in questa campagna elettorale, stanno parlando di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente – proseguono i presidenti - senza quindi consumare nuovo territorio; inoltre tutti stanno ribadendo a più riprese che occorre promuovere e valorizzare il centro storico cittadino. Il liceo Sigonio, le 'vecchie' magistrali, ha sempre avuto sede in centro, in via Saragozza ed è abbastanza evidente come non si promuova il centro storico togliendo funzioni importanti, come è appunto un istituto superiore. Perché, allora, non pensare a ristrutturare la sede storica del Sigonio? Oppure, se questo non fosse possibile o se richiedesse un esborso economicamente non sostenibile, non ragionare di utilizzare uno dei (troppi) contenitori vuoti presenti nel centro di Modena? In questo modo – concludono – otterremmo un doppio importante obiettivo: sostenere il centro da una parte e non costruire su un'area attualmente priva di edifici dall'altra".

Rete imprese Italia città di Modena rivolge il quesito relativo al futuro dell'Istituto scolastico Carlo Sigonio anche ai candidati a Sindaco per il Comune di Modena, per conoscere la loro posizione a riguardo.

(Fonte: ufficio stampa Rete Impresa Modena)

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