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Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni "bussetane" della filantropa Anna Sichel - proprietaria della Casa del Giovane Verdi, in cui il Maestro visse dai 10 ai 18 anni. 

Parma, 3 giugno 2016 

E' con grande orgoglio che mi permetto oggi di scrivere dalla Casa del Giovane Verdi. Casa dove visse il grande Genio dai 10 ai 18 anni per poter frequentare il ginnasio situato proprio nell'istituto di fronte e riaperto nel 1820 dalla Duchessa Maria Luigia. Il giovane Verdi studiava giorno e notte e già componeva con la sua amata spinetta. La domenica ritornava a piedi alle Roncole per suonare nelle Chiese. Realizzava qualche soldino necessario soprattutto a quei tempi. Aveva mantenuto il domicilio in Strada Maestra di Busseto come risulta dagli atti ufficiali anche quando si era traferito a Milano prima, a Villa Sant'Agata poi, per il suo grande amore per Busseto. Aveva lasciato con il testamento al Monte di Pietà di Busseto i tre fondi di Sant'Agata per i poveri di Roncole e per far studiare in tecniche agrarie due giovani di cui uno di Busseto ed uno di Villanova. Aveva fatto costruire anche l'ospedale di Villanova, alla fine aveva creato l'opera sua più bella: la Casa dei musicisti di Milano che tutt'ora ospita non solo anziani musicisti ma anche giovani studenti di musica. E' noto che Verdi non era e non è stato amato dai "Bussetani" ma con il governo di Maria Giovanna Gambazza attuale sindaco, le cose sono completamente cambiate. In questi anni lo ha dimostrato non solo attraverso la cultura, ma con i servizi sociali e soprattutto con la messa in sicurezza della città. E' riuscita con la sua tenacia e fermezza ad avere: i contributi di Stato per il recupero e risanamento della Casa Natale e delle ex scuderie dei Pallavicino(mai nessuno in precedenza). Per i servizi agli anziani: il taxi sociale, i centri diurni dal lunedì al sabato per le persone con handicap con la messa a disposizione di un pulmino per i trasporti. Gli aiuti per l'infanzia, per i giovani, per le attività sportive, per le attività produttive, ma soprattutto la messa in sicurezza della città mediante: le attivazioni delle telecamere, la presenza delle forze dell'ordine anche nelle frazioni, le verifiche mediante i vigili in luoghi occupati da persone irregolari. Amare la città di Busseto significa tutto questo, continuare il programma intrapreso perchè tanta è ancora la strada da percorrere.

Anna Sichel (dalla Casa del Giovane Verdi)

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Lo studioso ed insigne Corrado Mingardi ha descritto vicende e curiosi aneddoti poco noti dell'epopea verdiana e come sempre ha appassionato i presenti.

Parma, 9 maggio 2016

Ancora una volta la Casa del giovane Verdi era gremita di gente. Lo studioso ed insigne Corrado Mingardi ha descritto vicende e curiosi aneddoti poco noti dell'epopea verdiana e come sempre ha appassionato i presenti. Anna Sichel proprietaria della dimora in cui il giovane Verdi visse dai 10 ai 18 anni ha raccontato questo primo anno di attività della Casa Editrice che porta il suo nome. I risultati ottenuti, le significative recensioni al volume il giovane Giuseppe Verdi di Meri Rizzi in Verdiperspektiven dalla Università di Berna e nel periodico Banca Flash di Piacenza con un giudizio di "eccellente pubblicazione con interessante documentazione del governo di Maria Luigia, sugli Uttini, sulle origini della famiglia Verdi". Ha inoltre annunciato la prossima pubblicazione di altri libri sempre inerenti a Verdi. Tra gli altri sono intervenuti Meri Rizzi, autrice dei volumi "Il giovane Giuseppe Verdi" e "Verdi, la sua musica e la follia" ringraziando la casa editrice per la straordinaria opportunità avuta, essendo lei da sempre appassionata di musica ed in particolare di Verdi. L'artista Ivana Bianchi alla fine della mattinata ha consegnato alla Casa del Giovane Verdi il ritratto di Lulù, il cane più amato da Verdi, opera di cui la pittrice fidentina aveva già annunciato la donazione nel corso della sua ultima mostra tenuta proprio nella storica dimora verdiana. A tutti i presenti la Casa Editrice Sichel ha fatto omaggio di un libro edito dalla stessa, naturalmente relativo a Giuseppe Verdi.

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Domenica primo maggio alle ore 11,00 nella Casa del Giovane Verdi, in Via Piroli a Busseto interverrà l'insigne studioso Corrado Mingardi con curiosi aneddoti verdiani.

Parma, 28 aprile 2016

Nuove vicende poco note dell'epopea verdiana verranno raccontate domenica primo maggio alle ore 11,00 nella Casa del Giovane Verdi, in Via Piroli a Busseto, dimora in cui il genio musicale visse dai 10 ai 18 anni. Interverrà l'insigne studioso Corrado Mingardi con curiosi aneddoti verdiani. Verranno presentati da Anna Sichel, titolare della nuova Casa editrice, il racconto di questo primo anno di attività, il quadro dei lavori svolti fino ad oggi per diffondere nuovi aspetti dell'epoca verdiana e le nuove idee per un programma futuro.

Tra gli altri interverranno Meri Rizzi, autrice dei libri "Il giovane Giuseppe Verdi" e "Verdi, la sua musica e la follia". L'artista Ivana Bianchi consegnerà alla Casa del Giovane Verdi il dipinto di Lulù, il cane più amato da Verdi, opera di cui la pittrice fidentina aveva annunciato la donazione nel corso della sua ultima mostra tenuta proprio nella storica dimora verdiana. Ai presenti la Casa Editrice farà omaggio di un libro edito dalla stessa, naturalmente relativo a Giuseppe Verdi.

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Casa del Giovane Verdi. Le Terre Verdiane immortalate nei dipinti della famosa pittrice fidentina Ivana Bianchi. L'appuntamento culturale verrà inaugurato domenica 20 marzo con repliche sabato 26 marzo e lunedì 28 marzo.

Parma, 17 marzo 2016

La famosa pittrice fidentina Ivana Bianchi torna ad esporre le sue opere nella Casa del Giovane Verdi a Busseto, ove il Maestro visse dai 10 ai 18 anni. Nell'agosto del 2015 la mostra aveva richiamato nello storico luogo verdiano numerosi visitatori. Le opere dell'artista rappresentano la campagna, i colori e i luoghi che il Cigno di Busseto tanto amava. Lo dimostrano gli acquisiti di terreni che egli fece ed il tanto tempo che dedicava alla terra. Ivana Bianchi immortala i colori di quelle terre nelle sue opere, rendendole autentiche fotografie d'arte che trasmettono la magia delle terre verdiane. Verdi benefattore le volle valorizzare con l'agricoltura lasciando con il suo testamento tre poderi (i poderi Cipella, Scandolara e Casanuova) al Monte di Pietà di Busseto per il pagamento degli studi di tecniche agrarie di due giovani, uno bussetano e l'altro di Villanova d'Arda. La mostra offrirà al pubblico anche, oltre ad altri, il ritratto di Loulou, il cane più amato da Verdi, al quale il Maestro dedicò una statua nella villa a Sant'Agata, cui aggiunse la dedica: alla memoria di un vero amico L'appuntamento culturale verrà inaugurato domenica 20 marzo con repliche sabato 26 marzo e lunedì 28 marzo (orari 11-13 e 15-18), il tutto è stato possibile grazie alla proprietaria della dimora giovanile del Maestro Anna Sichel che mette gratuitamente a disposizione lo storico luogo per attività culturali.

mostra casa giovane verdi

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"Operazione GRANDE FIUME" dei carabinieri. Eseguite 9 ordinanze di custodia per spaccio di stupefacenti nella bassa parmense. Gli incontri avvenivano anche sotto i palazzi municipali.

Di Alexa Kuhne

Ci sono voluti quasi due anni di indagini per tagliare la testa ad una organizzazione italo-albanese che spacciava nella bassa parmense.
Alle prime ore di questa mattina l'"Operazione grande fiume" ha avuto il suo epilogo.
I Carabinieri della Compagnia di Fidenza hanno eseguito 9 ordinanze cautelari emesse nei confronti del gruppo italo-albanese ritenuto responsabile di una consistente attività di spaccio di cocaina nella Provincia di Parma e, in particolare, nella zona compresa fra Busseto e Polesine Zibello.

L'attività d'indagine, eseguita dalla Stazione di Polesine Zibello in collaborazione con la Stazione di Busseto ed il Nucleo Operativo della Compagnia di Fidenza, è iniziata nei primi mesi del 2014 a seguito di una serie di notizie che facevano pensare all'esistenza di un'attività strutturata e costante di spaccio nel Comune di Polesine Parmense da parte di alcuni cittadini di origine albanese residenti in quel centro.

Le indagini si sono immediatamente indirizzate verso alcuni sospettati, già noti ai carabinieri della stazione di Zibello, che spesso stazionavano in prossimità di esercizi pubblici frequentati, in concomitanza, da altri soggetti conosciuti come assuntori di droga.
Spesso gli incontri con gli acquirenti avvenivano in posti più insospettabili, come i palazzi municipali di Polesine e di Zibello.
A gestire il ricco traffico di stupefacenti c'era un'intera famiglia di cittadini albanesi che riusciva ad approvvigionarsi di discreti quantitativi di cocaina da diversi canali grazie alla collaborazione di altre persone, italiane e straniere, che svolgevano il ruolo di autisti.
La droga veniva 'lavorata' nell'abitazione della famiglia albanese dove veniva preparata per la vendita al dettaglio in locali pubblici del paese o direttamente a casa degli spacciatori.

Le stesse indagini hanno consentito anche di individuare l'attività illecita dello spaccio di stupefacenti di due fratelli, anch'essi di origine albanese, residenti nel Comune di Busseto, dediti allo spaccio al minuto di cocaina, nei Comuni di Busseto e Fidenza.
Alla famiglia degli spacciatori albanesi erano collegati diversi spacciatori al minuto che costituivano tutti i canali di rifornimento collegati all'organizzazione.

Ricostruendo il commercio illegale è stato possibile trarre in arresto, in flagranza di reato, 3 personee sequestrare 300 grammi di cocaina e 70 grammi di hashish, un piccolo quantitativo di sostanze da taglio e materiale per il confezionamento dello stupefacente lavorato. Il gip, su richiesta del pubblico ministero, ha emesso le ordinanze di custodia cautelare a carico di 9 albanesi, di età compresa fra i 57 e i 25 anni.

Inoltre durante le varie fasi delle indagini sono stati tratti in arresto, di flagranza di reato, per spaccio di stupefacenti anche due italiani, di 26 e 36 anni e un altro albanese di 30.

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Lunedì, 07 Marzo 2016 16:02

Vittime del silenzio

I migliori allievi delle scuole di danza di Parma e Piacenza interpretano vari quadri coreografici contro la violenza alle donne. Lo spettacolo, dedicato a Maria Virginia Ferreoli si tiene Domenica 13 marzo 2016 alle ore 17.30 e alle ore 20.30 presso il Teatro Verdi di Busseto, promosso e co-organizzato da Parma OperArt, in collaborazione con il Comune.

Parma, 7 marzo 2016

Gli episodi di violenza contro le donne continuano ogni giorno e spesso è anche difficile documentarli perché su queste tragedie è sempre calato il silenzio, soprattutto per quanto riguarda la violenza domestica, lo stupro di guerra ed etnico, le mutilazioni dovute ad una cultura millenaria ed il femminicidio con gli aborti selettivi, gli stupri "correttivi" o i matrimoni riparatori.
Lo spettacolo Vittime del silenzio, progetto Leggere per Ballare della F.n.a.s.d., che gode del patrocinio del M.I.U.R. e del Ministero delle Pari Opportunità, in cui la recitazione si integra con musica e coreografia, vuole far comprendere come, attraverso una scarsa documentazione storica (il silenzio dei tempi), la violenza nei riguardi delle donne non sia mutata col mutare dei tempi. Lo spettacolo di danza, promosso e co-organizzato da Parma OperArt, è in collaborazione con il Comune di Busseto che lo ha inserito nella stagione teatrale domenica 13 marzo: primo spettacolo alle ore 17.30 e secondo spettacolo alle ore 20.30.

La giovane danza, e quindi i migliori allievi delle scuole di danza di Parma e Piacenza, della stessa età di Maria Virginia Fereoli, sotto la guida dei loro coreografi, interpreteranno vari quadri coreografici contro la violenza alle donne, uno di questi sarà dedicato proprio a Maria Viginia, uccisa a Felino nel 2006, all'età di 17 anni, con 50 coltellate. L'obiettivo è quello di rivolgersi ad altri giovani coetanei così come agli adulti, per una riflessione formativa su di un loro rinnovato ruolo nell'ambito della famiglia e della società.

Gli altri quadri coreografici si riferiscono a citazioni dall'Inferno Dantesco per quanto riguarda l'amore negato di Paolo e Francesca, a I promessi sposi del Manzoni per quanto riguarda la Monaca di Monza, all'Amore Rubato di Dacia Maraini, ai riferimenti cinematografici de La Ciociara, e l'Otello di Giuseppe Verdi.
La regia è di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, la scelta dei testi di Bianca Belvedere Bonino e le musiche scelte e curate da Alessandro Baldrati.

Le scuole di danza che si esibiranno sul palco del Teatro Verdi domenica 13 marzo sono: Professione Danza, CID, ARP Dance, Jazz Dance Studio, Era Acquario (di Parma) e CAD, Progetto Danza, Accademia di Danza Domenichino, Choròs, Associazione Culturale Tersicore (di Piacenza).

Per info e biglietteria: IAT - Tel +39 0524/92487, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  – www.bussetolive.com

Vittime del silenzio teatro busseto danza eventi

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Domenica scorsa la Casa del Giovane Verdi a Busseto era affollata, nonostante il blocco stradale causato dalla maratona. Anna Sichel, proprietaria della dimora giovanile in cui Maestro visse dai 10 ai 18 anni, ha regalato agli appassionati e agli studiosi di quel grande genio musicale che fu il Cigno di Busseto altre "chicche".

Questa volta il filo conduttore è stato insolito e pieno di sorprese: la riscoperta della cucina che piaceva al Maestro ed alla Duchessa Maria Luigia, che vissero nella stessa epoca.

Attraverso minuziose ricerche d'archivio sulla scia delle tradizioni culinarie del Parmense e del Piacentino, Anna Sichel ha raccolto in un volume dal titolo "A Tavola con Verdi e Maria Luigia" aspetti inediti dei piatti che piacevano al compositore ed alla duchessa.

L'autrice racconta di Verdi quando si occupava di arte culinaria, addirittura un antico documento dimostra che il Maestro era molto esigente a tavola, al punto da arrivare ad assumere e sostituire uno dopo l'altro oltre quaranta cuochi, asserendo che non voleva "bruciapentole".

La duchessa era così dedita alla buona tavola che per dare sapore alle prelibatezze obbligava il pollivendolo a far profumare i polli quando erano in vita.

Questi ed altri particolari poco conosciuti sono narrati in questo affascinante viaggio gastronomico, nel quale, con l'aiuto di uno chef stellato e di alcune appassionate di cucina di Parma e Piacenza, sono state riscoperte numerose ricette di allora che vengono riproposte ora per consentire di ritrovare a tavola i sapori di quell'epoca che ha segnato la storia del nostro territorio.

Grande successo ha avuto l'anticipazione del libro. Con l'aiuto di diapositive l'autrice ha unito al racconto dei banchetti e dei pranzi del Grande Musicista e della Duchessa le immagini dei piatti di allora così come ancor oggi possono essere realizzati, secondo le ricette contenute nel testo.

All'incontro erano presenti fra gli altri lo chef della stella d'oro di Soragna Marco Dallabona, Meri Rizzi autrice della prefazione, il delegato del sindaco di Busseto M° Dino Rizzo e lo studioso Corrado Mingardi.

Copertina a-tavola-con-verdi

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La cucina che piaceva al Maestro ed alla Duchessa Maria Luigia. Il libro "A Tavola con Verdi e Maria Luigia" verrà presentato domenica alle 11 nella Casa del Giovane Verdi in Via Piroli a Busseto, dove tra gli altri interverrà lo chef Marco Dallabona della Stella d'Oro di Soragna. Commenterà il testo l'autrice della prefazione Meri Rizzi.

Parma, 26 febbraio 2016

Anna Sichel, proprietaria della dimora giovanile in cui Giuseppe Verdi visse dai 10 ai 18 anni, nei prossimi giorni regalerà agli appassionati e agli studiosi di quel grande genio musicale che fu il Cigno di Busseto altre "chicche". Questa volta il filo conduttore è insolito ma pieno di sorprese, si tratta della riscoperta della cucina che piaceva al Maestro ed alla Duchessa Maria Luigia, che vissero nella stessa epoca. Attraverso minuziose ricerche d'archivio sulla scia delle tradizioni culinarie del Parmense e della Bassa in particolare, Anna Sichel ha raccolto in un volume dal titolo "A Tavola con Verdi e Maria Luigia" aspetti inediti dei piatti che piacevano al compositore ed alla duchessa. L'autrice racconta di Verdi quando si occupava di arte culinaria, addirittura un antico documento dimostra che il Maestro era molto esigente a tavola, al punto da arrivare ad assumere e sostituire uno dopo l'altro oltre quaranta cuochi, asserendo che egli non cercava dei semplici "bruciapentole". La duchessa era così dedita alla buona tavola che per dare sapore alle prelibatezze usava persino far profumare i polli quando erano in vita. Questi ed altri particolari poco conosciuti sono narrati nel testo di Anna Sichel, nel quale, con l'aiuto di uno chef stellato e di alcune appassionate di cucina della Bassa, sono state riscoperte numerose ricette di allora che vengono riproposte per consentire di realizzarle oggi. Il libro verrà presentato domenica alle 11 nella Casa del Giovane Verdi in Via Piroli a Busseto, dove tra gli altri interverrà lo chef Marco Dallabona della Stella d'Oro di Soragna. Commenterà il testo l'autrice della prefazione Meri Rizzi.

a tavola con giuseppe verdi e maria luigia copertina

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I dati resi noti dalla Provincia. Le presenze degli stranieri crescono del 14,8% e rappresentano circa il 30% del totale. Nel Capoluogo le presenze aumentano del 7,1%, mentre nelle località Termali del 2,5%. Il Presidente della Provincia Fritelli: "Grande interesse per il nostro territorio, per il terzo anno di seguito."

Parma, 16 febbraio 2015

Sono buoni i dati del turismo per il 2015 nella provincia di Parma: 687.490 arrivi (con un +10,7% rispetto al 2014) e 1.675.342 presenze (+3,9%).
Sia gli arrivi che le presenze sono al livello più alto registrato dal 2008; in particolare, le presenze straniere sono cresciute del 14,8%, arrivando a 518.168 (il 30,95%) del totale, mentre la permanenza media passa dalle 2,6 alle 2,4 notti per cliente.
Il flusso dei turisti italiani, che fino al 2012 aveva subito delle rilevanti diminuzioni, presenta una sostanziale stabilità delle presenze rispetto al 2014 (-0,3%).

I turisti Cinesi si attestano al primo posto della graduatoria degli stranieri, superando le presenze dei Francesi e dei Tedeschi, che sono i mercati esteri tradizionalmente più interessati al nostro territorio; in particolare i Francesi fanno registrare una diminuzione del 13,3%.
Variazioni positive,invece, del 3,7% per gli USA e del 14% per il Regno Unito.

Esaminando le performance delle varie aree, il Capoluogo fa rilevare un buon aumento delle presenze (+7,1% rispetto al 2014), mentre si conferma il dato già registrato nel 2014 della ripresa delle località Termali, che nel 2015 incrementano le presenze del 2,5%.
Buona, con un +4,2%, la crescita delle presenze nell'area delle Città d'arte (Busseto, Colorno, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Roccabianca, San Secondo, Soragna, Zibello). La Montagna mostra invece una certa sofferenza nelle presenze, con un calo del 4% rispetto al 2014.

"Si conferma per il terzo anno consecutivo un buon risultato per il turismo parmense, e questa continuità ci indica che il nostro territorio si è agganciato in modo stabile a dei flussi turistici importanti – sottolinea il Presidente della Provincia Filippo Fritelli - I numeri positivi, in particolare del Capoluogo e del comparto Termale, testimoniano come ci sia da parte di diversi operatori turistici italiani e stranieri un interesse per Parma e il suo territorio, anche se non sempre le aumentate presenze generano ricadute importanti per tutti gli operatori economici."

Come l'anno scorso, e a differenza del periodo precedente, per il 2015 è il comparto alberghiero che evidenzia le migliori performance percentuali rispetto al 2014, +12,4% di arrivi, +6,2% di presenze.
L'extra-alberghiero registra, dopo vari anni di incremento, una diminuzione delle presenze di circa il 2%.

"I flussi turistici a livello mondiale stanno crescendo, e quindi il settore presenta notevoli opportunità per i nostri imprenditori – spiega il Delegato provinciale alla Statistica Maurizio Vescovi - La strategicità di questo comparto si conferma a maggior ragione in un periodo di crisi economica, perché nel turismo si può generare valore aggiunto mettendo a valore idee e progetti che, in vari casi, non necessitano di investimenti inarrivabili in un periodo difficile come questo."

I dati di dettaglio su www.statistica.parma.it 

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)

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Giocampus in provincia: inizia l'allargamento verso i comuni del Parmense per un progetto sempre più in espansione. Presentate le novità durante una conferenza stampa presso il Comune di Parma. I prossimi appuntamenti si terranno il 13 febbraio a Parma, il 20 febbraio a Busseto e il 27 febbraio a Salsomaggiore Terme.

Parma, 11 Febbraio 2016 -

L'idea Giocampus non si ferma alla città di Parma e si estende in provincia tra Salsomaggiore Terme, Busseto e Sorbolo. L'obiettivo: il benessere delle generazioni future.
Queste novità sono state comunicate durante una conferenza stampa tenutasi presso il Comune di Parma. Un modello educativo sempre più replicabile in Italia e reso possibile proprio grazie al recente allargamento dell'Alleanza Educativa.
Presenti durante l'incontro di presentazione L'Assessore allo sport e alle politiche Giovanili del Comune di Parma Giovanni Marani, Rossana Mordacci (Ufficio Scolastico Regionale), Luca Concari (Vicesindaco di Busseto), Filippo Fritelli (Sindaco di Salsomaggiore Terme) Nicola Cesari (Sindaco di Sorbolo) Roberto Ciati (Relazioni Scientifiche e Sostenibilità – Barilla) e il Coordinatore di Giocampus Elio Volta.

«Questo importante momento si è sviluppato in piccoli passi» racconta l'Assessore Marani «l'ampliamento dell'Alleanza Educativa è stato una vera e propria rivoluzione per il nostro progetto, con le risorse che si sono aggiunte grazie ai nuovi partner abbiamo oggi la possibilità di sperimentare il modello Giocampus anche a Salsomaggiore Terme, Busseto e Sorbolo. È particolarmente significativo che i valori di Giocampus siano stati condivisi e approvati dal mondo delle istituzioni».

«Siamo arrivati ad un traguardo importante» conferma Rossana Mordacci «estendere Giocampus ad altri bambini della nostra comunità scolastica è un obiettivo che ci eravamo posti fin dall'inizio, ringrazio i sindaci che vogliono sperimentare questo progetto perché condividono la sfida educativa che è quella della formazione dei nostri bambini».

«Volevo comunicarvi la soddisfazione e l'entusiasmo con cui la nostra amministrazione ha aderito a questo progetto.» continua Luca Concari «Giocampus va a colmare un vuoto che oggi manca nella scuola e lo fa a 360° con un progetto alimentare e motorio di altissimo livello. Penso che questo sia un bellissimo esempio di sinergia tra enti locali pubblici e privati».

«Abbiamo aderito in maniera entusiasta al progetto, penso che la parte formativa ed educativa sia un tassello fondamentale.» continua Filippo Fritelli «Sono sicuro che per questo tipo di progetto territoriale ci sarà la possibilità, nei prossimi anni, di diffondersi ancora di più».

«Il progetto Giocampus è da anni il fiore all'occhiello del Comune di Parma ed è per noi un onere poterlo ospitare a Sorbolo.» racconta Nicola Cesari «Eccellenze di questo tipo rappresentano un ulteriore tassello che aggiungiamo a quello che per noi deve essere un modo innovativo e all'avanguardia finalizzato al cambiamento del paese e del nostro territorio. Trasmettere alle future generazioni la filosofia dei corretti stili di vita è un nostro obiettivo di mandato e questa opportunità, che ci è stata concessa grazie a Giocampus, dimostra un primo importante passo avanti: crediamo che sia questo il modo migliore per attuarla all'interno delle nostre scuole».

«L'allargamento e la diffusione dei contenuti di un modello di educazione alimentare e motoria di assoluta eccellenza, in cui Barilla è da sempre presente e ha creduto, ad un numero ancora più ampio di bambini e famiglie è un passo molto importante che rafforzerà il progetto con nuove esperienze e contributi originali» queste le parole di Roberto Ciati.

«È davvero un momento storico per noi.» racconta Elio Volta «Da oggi altri mille bambini avranno la possibilità, quotidianamente, di svolgere educazione fisica con gli insegnanti laureati in scienze motorie e di fare attività di educazione alimentare con i Maestri del Gusto che danno un valore aggiunto ad un progetto rivolto al benessere della persona».

Presente anche alla conferenza stampa Daniela Isetti, Assessore allo sport di Salsomaggiore Terme che ha ribadito l'importanza della formazione del personale Giocampus: «La scorsa settimana c'è stato il primo corso di formazione di educazione fisica per gli insegnanti di scienze motorie impegnati nel progetto ed è stato un grande successo, tutto questo ci da una grandissima soddisfazione». I prossimi appuntamenti si terranno il 13 febbraio a Parma, il 20 febbraio a Busseto e il 27 febbraio a Salsomaggiore Terme.

I tre comuni aderiranno a Giocampus con 5 scuole elementari differenti (2 a Salsomaggiore Terme, 2 a Busseto ed una a Sorbolo) per un totale di 43 classi e quasi 900 bambini.
Ogni scuola seguirà il modello di Giocampus Scuola, uno specifico percorso educativo inserito all'interno del programma scolastico e mirato all'insegnamento di un corretto ed equilibrato stile di vita.

Pubblicato in Scuola Parma
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