L’episodio è accaduto nel quartiere Braida, a Sassuolo, dove l’uomo, un 26 enne di origine marocchina, prima ha aggredito i familiari a pugni, poi li ha minacciato con una spranga. L’uomo, che ha una lunga lista di precedenti penali, è stato portato nel carcere di Sant’’Anna
La coppia, di origine nigeriana, viveva una situazione conflittuale da tempo, fatta di violenze e minacce. Domenica l’ennesimo litigio, che ha causato un trauma cranico alla donna e portato all’arresto del compagno.
Parma 28 febbraio 2021 – Nella giornata di venerdì 26 febbraio 2021, a Parma, i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente, su disposizione dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno rintracciato ed arrestato un 46enne di nazionalità polacca,
Donne vittime di violenza. In Emilia-Romagna oltre 800 le chiamate al numero verde 1522 durante i mesi del lockdown. L'assessore Lori: "Richieste più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2019. Subito destinato oltre 1 milione di euro a sostegno dell'attività dei Centri antiviolenza e quasi 2 milioni con un bando per favorire percorsi verso l'autonomia delle vittime"
Jasmine (nome di fantasia) è una donna tunisina di 32 anni che qualche anno fa arriva in Italia fa per ricongiungersi al marito. Ha un bambino di due anni ed è incinta del secondo.
Il marito, però, non la vuole con sé e inizia a picchiarla. Intervengono i servizi sociali, Jasmine e il suo bambino vengono collocati in una struttura protetta, dove lei partorisce il secondo figlio (è una bambina).
Un ragazzino di 13 anni sotto shock, una madre che non c’è più, un padre che si è tolto la vita con lo stesso fucile utilizzato per uccidere la moglie. Non si tratta delle trama di un film horror, ma del tremendo omicidio/suicidio avvenuto a Borgotaro in provincia di Parma nella notte tra mercoledì e giovedì. Le liti erano ormai all’ ordine del giorno tra Anastasia Rossi e Franco Dellapina, coppia in fase di separazione. La donna voleva interrompere la relazione.
Violenza sulle donne: fermato col cadavere della moglie in una valigia nel bagagliaio dell'auto su cui viaggiava con i suoi due figli di 6 e 7. L'uomo un cittadino francese era di ritorno dall'Italia in Francia
La polizia francese ha arrestato questa mattina un uomo dopo aver rinvenuto in cadavere di sua moglie chiuso in una valigia nel bagagliaio dell'auto su cui viaggiava, con i suoi due figli.
L'arresto è stato effettuato dai gendarmi intorno alle 05:00 del mattino a Doussard, una città al confine con il lago di Annecy. I due figli della coppia, di 6 e 7 anni, erano addormentati sul sedile posteriore del veicolo e sono "in buona salute".
Lo riferisce il quotidiano Le Parisien nel suo sito online, aggiungendo che l'uomo, un francese conosciuto alla giustizia, era di ritorno dall'Italia in Francia, dove risiede. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, con l'arresto dell'omicida si è chiuso un altro capitolo di un triste libro, quello che ogni giorno vede aggiungersi una pagina nuova e che parla di violenze sulle donne, vittime inermi di una furia che esplode dovunque.
In Francia, nel 2018, 121 donne sono state uccise dal coniuge o dall'ex compagno, una ogni tre giorni, secondo il Ministero degli Interni.
(18 agosto 2019)
La Squadra Volante è intervenuta nel pomeriggio di sabato 30 marzo scorso presso una abitazione in zona Morane dove si stava consumando una violenta lite domestica.
Un uomo di 41 anni, già conosciuto alle Forze dell'ordine, sotto gli influssi dell'acool, aveva aggredito per futili motivi, la madre colpendola con un pugno alla testa, insultandola e minacciandola, per poi accanirsi anche contro il compagno di lei.
L'abitazione era a soqquadro e vi erano sparsi a terra cocci di vetro appartenuti al lampadario e ad una porta finestra, suppellettili e liquidi vari.
Una volta tranquillizzati gli animi, le due vittime sono state accompagnate presso il Pronto Soccorso del Policlinico da personale del 118 e successivamente dimesse. con prognosi di 5 giorni.
Il 41enne, con numerosi precedenti penali e di Polizia, già sottoposto alla misura di prevenzione dell'avviso orale, è stato tratto in arresto per i reati di maltrattamenti contro famigliari e conviventi, lesioni personali e minaccia aggravata.
Nella serata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino moldavo, di anni 34, responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari.
Intorno alle ore 21.00 è giunta una segnalazione al numero di emergenza 112NUE da parte di una ragazza, che richiedeva l'intervento della Polizia perché era stata aggredita dal proprio fratellastro.
All'arrivo degli agenti, la donna che si trovava al piano terra perché era scappata dall'appartamento, dove era ancora presente il suo aggressore, era in uno stato di forte agitazione e lamentava un dolore al volto.
L'appartamento era a soqquadro, il piano del tavolo della cucina era stato spaccato da un pugno e vi erano alcune sedie capovolte a terra. Nonostante la presenza della Polizia, il 35enne ha iniziato ad inveire nei confronti della sorellastra minacciandola di morte per aver contattato le Forze dell'ordine.
L'uomo, con un precedente per resistenza a pubblico ufficiale, è stato accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi, al termine dei quali è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale di Modena, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
La vittima, che ha dichiarato di aver già subito violenze psicologiche e aggressioni fisiche da parte del fratello, alcune suffragate da referti medici, ma di non aver mai sporto denuncia nei suoi confronti per timore di ritorsioni, è stata refertata dal Pronto Soccorso dell'Ospedale di Baggiovara con una prognosi di 7 giorni per un trauma facciale con ferita lacerocontusa.
Uomini violenti che maltrattano e picchiano le proprie compagne o ex. Due gli arresti a Reggio Emilia per altrettanti casi di violenza nei confronti di due donne, la cui colpa principale è stata di avere incontrato la persona sbagliata.
Il primo caso si è verificato a Montecchio, nella val d'Enza, dove un uomo di 36 anni è stato arrestato e portato in carcere dai carabinieri, accusato di aver rotto le costole e perforato un polmone alla moglie, anche dopo la separazione. A riferirlo è l'agenzia ANSA che fa risalire l'episodio principale all'agosto scorso quando l'ex marito ha preso a schiaffi la donna e l'ha sbattuta al muro provocandole fratture al costato.
Nel secondo caso invece i carabinieri hanno tratto in arresto un 55enne di Scandiano che avrebbe molestato e minacciato, sia tramite sms sia fisicamente - in una circostanza armato anche di coltello - l'ex fidanzata di 28 anni, non volendo accettare la fine della loro relazione. Un tasso di violenza che avrebbe suggerito al Magistrato della procura di Reggio Emilia di chiedere gli arresti domiciliari che il GIP ha accolto.