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Rete Imprese Italia: "tiriamo un sospiro di sollievo, ma rimane l'amarezza per la mancata sensibilità dimostrata nei confronti di un provvedimento di buon senso. Attendiamo con ansia l'ufficialità attesa lunedì" -

Mirandola, 19 dicembre 2013 -

"Ringraziamo chi si è prodigato per ottenere, assieme agli altri, un provvedimento vitale per l'imprese colpite dal sisma, che di fronte alla rata del 31 dicembre per il ripianamento del finanziamento delle imposte, avrebbero davvero rischiato di chiudere".
Tirano un sospiro di sollievo le Associazioni di Rete Imprese Italia, che avevano segnalato il rischio che molte attività, già alle prese con i costi della ricostruzione ed i danni economici provocati dal sisma, chiudessero l'attività di fronte al peso della rata in scadenza al 31 dicembre. "Attendiamo con ansia che lunedì sia definitivamente ratificato dalla Camera l'emendamento passato in Senato, perché recenti vicende, come quella dell'Imu, impongono di rimanere sempre in guardia. Di sicuro il segnale arrivato questa volta è positivo".
"Rimane però una certa amarezza per il fatto che alcuni senatori siano dovuti arrivare addirittura a minacciare le dimissioni per approvare una provvedimento che rappresenta solo una norma dettata dal buon senso e dall'equità e che arriva davvero sul filo di lana, dopo aver tenuto con il fiato sospeso centinaia di imprenditori complicandone l'attività e la programmazione aziendale.".

(fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

 

Confesercenti: "Scadenza insostenibile per imprese. Bene il Senato su rinvio al 30 giugno 2014. Attendiamo approvazione del Parlamento" -

Modena, 18 dicembre 2013 -

"Plauso all'operato del Senato, l'auspicio ora è che anche il Parlamento approvi". Così Confesercenti Area Nord, riguardo lo spostamento, scelta operata stamani da parte del Senato in occasione della discussione sul DDL Stabilità, della seconda rata per il rimborso del finanziamento concesso alle imprese per il pagamento delle imposte e dei contributi, previsto in scadenza il 31 dicembre prossimo. "Fondamentale ed indispensabile la proroga, fino al 30 giugno 2014 come pure una successiva dilazione dei pagamenti".

Alla base di questa istanza, gli elevati importi che, un numero significativo di imprese - nei comuni colpiti dal sisma - del commercio, del terziario e non solo, hanno già anticipato per le spese di ripristino dei locali destinati all'attività lavorativa, come per la delocalizzazione. E che nonostante abbiano fatto o stiano facendo domanda per l'ottenimento dei contributi per la ricostruzione, non hanno ancora visto alcuna liquidazione dei relativi finanziamenti.

"Situazione in cui si trovano molte imprese che hanno esaurito la liquidità e ora in seria difficoltà a rispettare la scadenza imminente, condizionate pure dagli effetti del sisma e dalla delicata situazione economica. Abbiamo apprezzato a tal proposito l'impegno e il sostegno profusi dal Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani come pure quello dei sindaci. Ora chiediamo al Parlamento, che proprio in queste ore sta esaminando gli emendamenti alla Manovra di Stabilità tra cui quindi anche i provvedimenti necessari alla concessione di questa proroga, di assumere una decisione volta alla proroga della scadenza e alla successiva dilazione. Rappresenterebbe un segnale forte e di rispetto degli sforzi compiuti dalle imprese - considerata soprattutto la situazione di difficoltà economica-finanziaria che sta pesantemente condizionando la ricostruzione, rimarca Confesercenti Area Nord - in particolare per quelle piccole e medie fortemente penalizzate da sisma e crisi".

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

 

Un vero e proprio concerto di Natale per lo scambio di auguri alla sede dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna -

Bologna, 18 dicembre 2013 -

Un omaggio, e un grazie, alle terre colpite dal terremoto del maggio 2012, ha caratterizzato l'ormai tradizionale scambio di auguri fra il presidente dell'Assemblea legislativa, Palma Costi, il presidente della Giunta, Vasco Errani, e i dipendenti della Regione Emilia-Romagna, ieri nella Sala Polivalente 'Guido Fanti' al numero 50 di viale Aldo Moro, a Bologna. A esibirsi in un vero e proprio concerto di Natale sono stati alcuni insegnanti della 'Fondazione Scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli' dei 9 Comuni dell'Area Nord (Mo), cioè i nove Comuni del modenese al centro del cratere. Una Scuola frequentata da 900 fra ragazzi e bambini, con anche disabili, danneggiata dal sisma, ma che ha saputo rialzarsi subito, così come tantissime famiglie e imprese.

"Sono particolarmente orgogliosa della Scuola di Musica", ha detto la presidente Costi, "sono bravissimi, gli insegnanti, i ragazzi e chi dirige la Fondazione. Tutti meritano un grazie, dopo quello che hanno e che abbiamo passato in questo anno e mezzo nelle aree colpite dal terremoto".

Anche il presidente Errani ha voluto rendere loro omaggio: "Portare qui esperienze delle aree del sisma è il miglior riconoscimento di quanto si è fatto e di quello che si può e si deve ancora fare. Un grazie a loro e un grazie ai dipendenti, ai funzionari e ai dirigenti della Regione Emilia-Romagna, persone serie, oneste e competenti, gente che non si tira indietro quando c'è da fare di più, così come si è fatto in questo anno. La foto che si può scattare qui oggi- ha chiuso il Errani- è quella di una Regione che è una Regione del fare, che al di là dei problemi mette sempre al centro la solidarietà".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Ordinanza del Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani: alla Diocesi di Carpi 1,5 milioni, all’Arcidiocesi di Modena e Nonantola  500 mila euro -

Bologna, 12 dicembre 2013 –

Tre milioni e 600 mila euro  sono i contributi alle Diocesi, a parziale copertura delle spese sostenute per 13 chiese temporanee realizzate per consentire la continuità dell’esercizio del culto. Lo definisce l’ordinanza 148 dell’11 dicembre 2013 varata oggi dal presidente della Regione e Commissario delegato alla Ricostruzione, Vasco Errani che concede i contributi che trovano copertura finanziaria nell’ambito dello stanziamento previsto dall’articolo 2 del decreto-legge 6 giugno 2012 n° 74, convertito con modifiche con la legge n° 122 del 01/08/2012.
L’ordinanza è consultabile sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “Atti per la ricostruzione”, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).
La realizzazione di edifici religiosi provvisori - eseguiti dalle Diocesi con fondi propri per consentire la continuità all’esercizio del culto – ha riguardato  tredici chiese  con una spesa presunta complessiva pari a 6 milioni e 265 mila euro: il contributo alle Diocesi è  a parziale copertura delle spese sostenute per gli interventi in corso o realizzati. In particolare sono assegnati: all’Arcidiocesi di Bologna 1,5 milioni, alla Diocesi di Carpi 1,5 milioni, all’Arcidiocesi di Modena e Nonantola  500 mila euro e Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio 100 mila euro.
Per il contributo delle spese sostenute, le Diocesi dovranno presentare al Commissario delegato il progetto esecutivo, completo della documentazione inerente la rendicontazione delle spese, entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza. La Struttura tecnica del Commissario Delegato entro 30 verifica i requisiti di ammissibilità al contributo proponendo l’assegnazione del finanziamento che avverrà con decreto del Commissario delegato.

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Cinque mesi per costruire il nuovo municipio di Mirandola e quello di Concordia, entrambi in classe energetica A e con elevati standard antisismici, 7 mesi per l’asilo in legno di Finale Emilia, sempre nel  modenese, e 300 giorni per il primo edificio industriale multipiano di classe A d’Italia, a Sant’Agata Bolognese -

Bologna, 5 dicembre 2013 -

Sono alcuni degli esempi di progetti realizzati nella ricostruzione post-sisma e nell’edilizia industriale e al centro del workshop “Costruire bene insieme”, in programma nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 dicembre, nel nuovo municipio di Mirandola. Costruire in maniera eco-compatibile e in tempi brevi è stata una delle sfide affrontate dagli amministratori dei centri colpiti dal terremoto del maggio 2012 e dagli addetti ai lavori.

Al centro dell’incontro, promosso dallo studio di progettazione architettonica Archilinea, i metodi, le tecniche e le problematiche connesse alla realizzazione “veloce” di opere edili con requisiti di sicurezza, architettonici ed energetici di qualità. Sul tema, grazie anche ai casi e alle buone pratiche realizzate recentemente, dibattono operatori pubblici e privati del territorio impegnati nel settore dell’edilizia e della progettazione architettonica. Tra gli intervenuti previsti, quelli di Maino Benatti, Carlo Marchini, Fernando Ferioli, Lucia Bursi e Daniela Occhiali, sindaci rispettivamente di Mirandola, Concordia, Finale Emilia, Maranello, Sant’Agata Bolognese. E ancora: Emanuele Orsini, presidente di Assolegno, e Pietro Ferrari, presidente Confindutria Modena.A chiudere i lavori del pomeriggio, l’intervento della presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Palma Costi. “L’emergenza del terremoto- afferma Costi- sta mettendo in tutta evidenza il fatto che solo la sinergia tra i diversi attori in campo, pubblici e privati, consente il più alto livello di qualità dei risultati. Il bello, il buono e il veloce possono e debbono stare insieme. E i progetti fin qui realizzati, rispondenti a parametri estetici e funzionali e al contempo rispettosi dell’ambiente e in linea con elevati standard di sicurezza, ne sono una dimostrazione. Abbiamo dovuto ingaggiare una gara contro il tempo, una variabile che qui rappresentava anche il nostro ostacolo principale. Un ostacolo però superabile. Per fare questo sono state messe in campo le competenze tecniche più avanzate. A queste si è dovuto affiancare l’impegno quotidiano degli amministratori locali e più in generale delle istituzioni, alle quali è stato chiesto di trovare soluzioni di semplificazione e sburocratizzazione. Il confronto continua, ma l’esperienza acquisita in questi mesi – conclude la presidente– ci ha portato un grande bagaglio di conoscenze che dovremo sapere mettere al servizio di tutta la comunità regionale”.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Torna anche quest' anno la vendita speciale dei prodotti di aziende con sede nel territorio colpito dal sisma del maggio 2012 -
 
Modena, 27 novembre 2013 -
Il piacere di donare una confezione natalizia, con i migliori prodotti delle aziende emiliane, contribuendo alla raccolta fondi per la ricostruzione delle zone terremotate.
L'intero catalogo delle confezioni e le storie dei produttori coinvolti è on line sul sito, www.nataleperlemilia.it, dove si possono effettuare direttamente gli acquisti e scegliere fra tante tipologie di confezioni. Inoltre alcuni punti vendita sono allestiti a Modena, Vignola, Formigine, Pavullo, Carpi, Fiorano Modenese e Mirandola.
Si tratta del progetto ideato e realizzato dalle cooperative sociali Bottega del Sole di Carpi e Mirandola, Eortè di Carpi, Oltremare di Modena e Cavezzo, Vagamondi di Formigine, dalle associazioni Venite alla Festa onlus di Carpi e Soliera e dal gruppo di acquisto solidale La festa di Soliera.
Nell'edizione del 2012, le confezioni di "Natale per l'Emilia" hanno già portato opportunità di lavoro nei territori colpiti. Ma hanno anche contribuito a diffondere in Italia e all'estero i prodotti modenesi, la cultura del kilometro zero e del commercio equosolidale.
I numeri del bilancio confermano il successo dell'iniziativa: al 31 dicembre 2012 sono state vendute oltre ottomila ceste, per un totale di 318 mila euro raccolti. Per i promotori, associazioni e cooperative sociali con sede nella Provincia di Modena, non si è trattato di un'operazione di beneficenza, ma di un' occasione per rimettere al centro persone e attività che operano in questa terra, messa a dura prova dalla forza del terremoto.
Il progetto Natale per l'Emilia sarà presente con un proprio stand a 'L'artigiano in fiera', in programma all' Ente Fiera di Milano Rho dal 30 novembre all'8 dicembre.
Pubblicato in Cronaca Emilia
Una protesta contro la burocrazia che rallenta la ricostruzione, fisco e ordinanze regionali indetta per il 7 dicembre -
 
Modena, 27 novembre 2013 -
 
 La manifestazione è stata indetta dai comitati dei terremotati emiliani, che faranno sentire la loro voce, sabato 7 dicembre in piazza Costituente a Mirandola. Al centro della protesta indetta dal comitato "Sisma12" l' articolo 5 dell' ordinanza 119 dell' Emilia Romagna (in allegato) che esclude molti immobili rurali, come rimesse e fienili, da quelli per cui possono essere impiegati fondi per la ricostruzione.Le parole del comitato, tratte dal sito, esprimono la disapprovazione per un'ordinanza che "mette a rischio gran parte della ricostruzione e del diritto del terremotato ad ottenere il risarcimento dovuto". Un impegno, a favore delle popolazioni colpite dal sisma nel maggio del 2012, che tramite la raccolta firme vuole arrivare a far ricorso al Tar contro l' articolo 5, perché venga annullata la norma.
Pubblicato in Cronaca Emilia
Aziende senza liquidità dopo la ricostruzione: le Associazioni chiedono il rinvio al 30 giugno della pesantissima seconda rata e l'immediata dilazione in cinque anni del pagamento -

Mirandola, 26 novembre 2013 -
Il 31 dicembre scadrà la seconda rata per il rimborso del finanziamento concesso alle imprese per il pagamento delle imposte e dei contributi.

Mentre la prima di queste scadenze era riferita solo agli interessi del finanziamento, quella in questione riguarda tributi e contributi maturati dal giugno 2012 al maggio 2013; inoltre, alla stessa scadenza dovranno essere restituite parte delle quote di contributi dei dipendenti trattenute da maggio 2012 a settembre 2013: si tratta, dunque, di importi molto significativi, che nella stragrande maggioranza dei casi interessano imprese che hanno già anticipato le spese per il ripristino di capannoni, impianti, scorte, in molti casi anche per la delocalizzazione temporanea della propria attività e che, se pure hanno fatto o stanno facendo domanda per l'ottenimento dei contributi per la ricostruzione, non hanno ancora visto la liquidazione dei relativi finanziamenti.

In questa situazione, sono numerosissime le aziende che hanno esaurito la liquidità a propria disposizione e che quindi non sono in grado di rispettare la prossima scadenza. Altre imprese, per cercare di ottenere le somme necessarie al pagamento, stanno approntando con le banche appositi piani finanziari, comunque di difficile realizzazione a causa di bilanci preconsuntivi condizionati dagli effetti del sisma e dalla delicata situazione economica.

Queste ragioni hanno spinto le Associazioni facenti capo a Rete Imprese Italia a scrivere ai parlamentari modenesi per chiedere uno spostamento della scadenza di dicembre al 30 giugno 2014 e una successiva dilazione dei pagamenti in cinque anni. Una richiesta rispetto alla quale è stato sollecitato anche l'appoggio della Regione Emilia Romagna e dei sindaci dell'area nord a fronte di una situazione di difficoltà economica-finanziaria che sta pesantemente condizionando la ricostruzione, in particolare per ciò che riguarda le piccole e medie imprese del territorio colpito dal sisma.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Modena 21 novembre 2013
 
ORIGINALE INIZIATIVA PROMOSSA DA CAFFE' MOLINARI A FAVORE DI FINALE EMILIA -
 
"L'idea è nata per continuare ad essere vicini a chi è stato colpito dal terremoto e non dimenticare le difficoltà che ancora ci sono da superare."
Una tazzina, in tiratura limitata, per raccogliere fondi per la ricostruzione della torre dei modenesi di Finale Emilia, andata quasi completamente distrutta dal sisma dello scorso anno. È l'idea lanciata oggi dalla storica azienda modenese Caffè Molinari che ha così voluto rimarcare il forte legame con il territorio in cui opera ormai da oltre due secoli. "Sono trascorsi quasi diciotto mesi da quei terribili giorni e il rischio che l'attenzione sui problemi, solo in parte risolti, si attenui esiste. Per questo abbiamo pensato di creare un'occasione per dare un nostro piccolo, ma profondamente sentito, contributo affinché non si dimentichi che c'è ancora bisogno di aiuto e di quel calore che solo la solidarietà sa trasmettere. Abbiamo scelto di farlo con la massima umiltà e nel modo per noi più semplice e immediato, vale a dire realizzando una tazzina personalizzata che chiunque potrà acquistare contribuendo così alla raccolta di fondi che saranno destinati alla ricostruzione della Torre dei Modenesi di Finale Emilia divenuta un po' il simbolo del terremoto" spiega l'ingegner Giuseppe Molinari, titolare dell'omonima azienda in occasione della presentazione ufficiale di 'Caffè Molinari loves Emilia'.
Il progetto è semplice e accessibile a tutti: chiunque lo desideri può dare il proprio sostegno acquistando a soli 4 euro la tazzina per ricostruire, Caffè Molinari loves Emilia. Si tratta di un'elegante tazzina da caffè di colore bianco, custodita da una confezione personalizzata, sulla quale è riportata l'immagine stilizzata della Torre dei Modenesi di Finale danneggiata dal sisma.
 
 
rid Ing Molinari con tazzina OK
 
 
La tazzina, fino al 30 aprile 2014, sarà disponibile, in Italia e all'estero, in tutti i locali - bar e ristoranti - che parteciperanno all'inizitiva. Per i più pigri e per gli amanti dell'e-commerce l'acquisto potrà essere effettuato collegandosi al sito www.caffemolinari.com. Due le opzioni: o la tazzina in confezione singola o in box da 7 pezzi composto dalla simpatica ed esclusiva collezione 2013 "Emoticon" alla quale si aggiunge la tazzina per ricostruire.
 
"L'iniziativa di Caffè Molinari – tiene ad evidenziare il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli - ci rende veramente felici innanzitutto perché consente di tenere viva l'attenzione sulle conseguenze del terremoto che ha segnato i nostri territori. Conseguenze che sono scomparse dalle prime pagine dei giornali, ma che le nostre popolazioni continuano invece a vivere, giorno dopo giorno. Perché è vero che una prima fase di grande emergenza è stata superata, ma non ne siamo usciti: restiamo ancora in una situazione fortemente critica, per cui ogni forma di aiuto che arriva a sostenerci, alimenta la nostra speranza di accorciare il tragitto verso il ritorno alla normalità. Un ritorno alla normalità che intravediamo all'orizzonte, ma che resta pur sempre molto lontano. Occorrerà sicuramente almeno un decennio prima che si possa dire di essere usciti dalla condizione di provvisorietà in cui siamo precipitati dal maggio del 2012".
"L'iniziativa lanciata da Caffè Molinari, azienda storica di Modena – aggiunge Ferioli - ci rende felici anche perché ci fa sentire la vicinanza della comunità modenese che fin dai primi momenti post sisma si è schierata al nostro fianco in modo concreto ed efficace. Ci fa ancora più piacere, poi, che questa iniziativa che nasce a Modena, sia rivolta alla ricostruzione del monumento che è diventato il simbolo del terremoto di maggio 2012: la nostra Torre dell'Orologio, conosciuta anche come Torre dei Modenesi perché fu proprio la comunità di Modena a costruirla, insieme ai finalesi, a difesa della nostra città. Lo fece esattamente 800 anni fa, nel 1213: sarebbe davvero fantastico che oggi, esattamente otto secoli dopo, la Torre venisse ricostruita – e l'iniziativa di Caffè Molinari va proprio in questa direzione – grazie al contributo di fondi privati messi a disposizione dalle comunità modenese e finalese".
L'auspicio dell'azienda modenese fondata nel 1804 è che la generosità degli italiani e non solo permetta di esaurire le scorte in poco tempo e di realizzare quindi una seconda tiratura. "Desidero però ricordare che lo scopo dell'iniziativa è anche mantenere alta l'attenzione verso una terra duramente colpita dal terremoto e per questo invito tutti a dare libero sfogo alla propria fantasia e creatività utilizzando lo spazio facebook di Caffè Molinari per inserire foto, video e post che abbiano come protagonista la tazzina Molinari Caffè Loves Emilia. Speriamo che personaggi noti e meno noti accolgano il nostro invito diffondendo in rete il virus della solidarietà" conclude Fabrizio Mengoli direttore vendite di Caffè Molinari, nato e tuttora residente a Finale Emilia, che ha dato il 'la' all'iniziativa benefica.
 
(Fonte: Ufficio Stampa Nevent Comunicazione)
Terremoto - "Il nostro obiettivo è chiudere i Moduli abitativi provvisori al massimo entro due anni": così l'assessore regionale Muzzarelli risponde a un'interpellanza in Assemblea legislativa. Per la metà delle famiglie è già stato definito il percorso di rientro -

Bologna, 20 novembre 2013 -
 
L'obiettivo della Regione Emilia-Romagna e dei Comuni colpiti dal terremoto del 2012 è quello di chiudere i Moduli abitativi provvisori (Map) al massimo entro i prossimi due anni, perché tutte le famiglie hanno il diritto di rientrare il prima possibile nelle proprie abitazioni.

Così l'assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, ha risposto durante l'Assemblea legislativa a un'interpellanza del consigliere Luciano Vecchi (Partito Democratico). "In base al piano definito assieme ai Comuni - ha affermato - oltre 370 nuclei familiari (il 50%) hanno già un percorso di rientro: sono proprietari con danni da recuperare su procedura Mude, affittuari che continueranno il contratto di locazione al ripristino dell'agibilità della casa o inquilini Acer. Nel frattempo la ricostruzione delle abitazioni danneggiate procede, con la garanzia del 100% del contributo".

"Tutte le misure adottate dal Commissario delegato alla ricostruzione e dai Comuni, a maggior ragione per quanto riguarda i Map, sono state improntate ai principi dell'equità, della trasparenza e della legalità. Partendo da questi principi, il Commissario delegato alla ricostruzione e la Regione sono intenzionati a seguire l'evolversi della situazione e a confrontarsi con i cittadini, per garantire condizioni di vita dignitose ai beneficiari, comportamenti corretti e responsabili da parte di tutti e prospettive certe di fuoriuscita presso alloggi permanenti in proprietà o in affitto".

A questo proposito, Muzzarelli ha ricordato che la Giunta regionale e il Commissario hanno assegnato alle Acer coinvolte 40 milioni di euro per il recupero dei propri alloggi; 25 milioni regionali sono sati attribuiti ai Comuni per l'acquisto di circa 170 nuovi alloggi, con l'autorizzazione ad utilizzarli incrociando le esigenze delle graduatorie Erp e quelle del terremoto. La Giunta ha inoltre assunto l'impegno per il 2014 di integrare i fondi sociali dei Comuni per aiutare le famiglie effettivamente bisognose.

"Prima di ricorrere ai moduli abitativi provvisori - ha sottolineato Muzzarelli nel suo intervento - si sono percorse fino in fondo le altre soluzioni: lo strumento principale adottato è stato il contributo di autonoma sistemazione, che ha permesso a 15 mila famiglie di trovare una soluzione abitativa in proprio. I Comuni sono stati autorizzati a reperire alloggi in affitto a canone concordato e ciò ha consentito di collocare, per la durata della fase transitoria, altre 400 famiglie. Solo le restanti situazioni sono state affrontate ricorrendo ai Map, che sono in totale 757 urbani (di cui 661 occupati) e 220 rurali".

Muzzarelli ha spiegato che nei moduli prefabbricati la permanenza è gratuita, non ci sono spese condominiali e si pagano solo le utenze di luce e acqua. Poiché tutto funziona ad elettricità, le bollette in alcuni casi sono risultate elevate, come da informazioni Enel: nel semestre sono state emesse 400 fatture su 680 utenze, per un importo complessivo di 360 mila euro. Di queste fatture una ventina superano i 2.000 euro, circa 140 sono comprese tra i 1.000 e i 2.000, altrettante tra i 500 e i 1.000 euro, mentre più di cento sono inferiori a 500 euro.

"Per assistere la popolazione, già duramente provata dalle conseguenze del sisma e dagli effetti della crisi economica - ha ricordato Muzzarelli - il Commissario delegato Errani ha chiesto al presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas un intervento teso a offrire agevolazioni sulle tariffe vigenti e forme di rateizzazione della bollettazione". Dopo l'incontro tenuto con Enel e Autorità per l'energia, sono già stati ottenuti alcuni risultati: in attesa delle disposizioni dell'Autorità, Enel sospende sino a fine dicembre 2013 le azioni conseguenti alla morosità, impegnandosi a dare un preavviso ai Servizi sociali dei Comuni in caso di rischio di interruzione del servizio e collaborando con i Comuni stessi nel monitoraggio dei consumi. Inoltre, su richiesta della gestione commissariale, Enel ha dato la propria disponibilità a fornire un "Punto mobile di ascolto" e ad attivare, in collaborazione con le amministrazioni locali, iniziative di formazione dei nuclei familiari per un uso responsabile e sostenibile dell'impianto di riscaldamento e refrigeramento. Naturalmente il cambio di gestore di energia per contratti diversi su libero mercato è una facoltà che può essere esercitata dalle famiglie assegnatarie. /EC
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
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