Proseguono senza sosta i servizi di controllo del territorio da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Parma, in particolare per prevenire e reprimere ogni forma di illegalità.
La vicenda a Castelfranco, dove il giovane da mesi perseguitava la ex, una 34 enne del posto con figli. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’introduzione del ragazzo, senza fissa dimora, nella casa della donna, dove pretendeva di continuare ad abitare.
Nei giorni scorsi Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria della Divisione Anticrimine della Questura di Parma – all’esito di attività investigativa posta in essere dalla Squadra Mobile coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma - hanno provveduto ad applicare un braccialetto elettronico a carico di un soggetto che si trovava in regime di arresti domiciliari poiché resosi responsabile di stalking
La Polizia di Stato di Carpi ha tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena, un 31enne pregiudicato, di nazionalità moldava, per il reato di atti persecutori.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito delle reiterate condotte vessatorie poste in essere dall’uomo nei confronti della ex moglie, anche dopo la separazione, sfociate in minacce e aggressioni, anche in presenza della figlia minore.
Per vent’anni ha presentato decine di denunce a carico di uno sconosciuto che, a suo dire, la perseguitava. Ma dietro a un francobollo di una delle lettere di minaccia è stato trovato il suo DNA. La donna è stata condannata a 10 mesi di reclusione per simulazione di reato.
La Squadra Mobile nella giornata di ieri ha dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP a carico di N.G., classe 1973, italiano.
La Polizia di Stato di Modena ha eseguito la misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla persona offesa”, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena il 6 luglio scorso a carico di un cittadino filippino, regolare sul territorio nazionale, indagato per i reati di atti persecutori nei confronti della ex convivente e madre dei suoi due figli di 8 e 9 anni.
Carpi 11 marzo 2020 - Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un ragazzo sedicenne residente a Lecco, responsabile del reato di molestie, tramite social network whats app, nei confronti di una ragazza tredicenne di Rolo, i cui genitori sono titolari di una azienda nel carpigiano.
A seguito della denuncia di questi ultimi si è accertato che il sedicenne, nel mese di febbraio, aveva contattato la ragazza chiedendole di accedere alle foto c.d. private del profilo instagram, ma al suo rifiuto, ha iniziato ad assillarla con numerosi messaggi, ingenerando nella giovane nei suoi genitori uno stato di timore.
La preoccupazione dei familiari era accresciuta dal fatto che non avevano contezza di chi fosse il soggetto, temendo addirittura potesse trattarsi di un adulto. Si sono, pertanto, determinati a sporgere denuncia.
La successiva attività di indagine ha permesso di risalire al ragazzo, che ha in uso lo smartphone, la cui utenza è però intestata ai genitori.
Gli investigatori hanno appurato, con la collaborazione della Questura di Lecco, ove appunto risiede il sedicenne, che non vi era alcuna relazione tra vittima e molestatore, risultando verosimile che si fosse trattato di un contatto casuale, culminato con azioni intrusive nella sfera personale della ragazza.