L'Emilia Romagna sorpassa la Lombardia sui pagamenti. In allegato è scaricabile lo Studio pagamenti Q4 - 2019.
I principali risultati della ricerca evidenziano un sorpasso di misura dell'Emilia-Romagna sulla Lombardia per numero di imprese più puntuali. Ancora grandi difficoltà al Sud per rispettare le scadenze.
Sebbene negli ultimi dieci anni le aziende italiane che pagano clienti e fornitori con più di 30 giorni di ritardo siano quasi raddoppiate (+90,9% dal 2010 a oggi), nel 2019 il loro numero è diminuito dell’8,2% rispetto al 2018. È quanto emerge dallo Studio Pagamenti 2019 di CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nella business information. Le imprese che pagano entro 30 giorni sono aumentate del 3,2%, mentre quelle puntuali sono diminuite del 2,2%.
L’analisi di CRIBIS, aggiornata al quarto trimestre 2019, rileva che in Italia a dicembre 2019 oltre un terzo delle imprese (34,7%) effettua i pagamenti nei termini previsti, un dato leggermente inferiore rispetto al 2018 (35,5%), mentre oltre la metà (54,8%) adempie i propri obblighi di pagamento con un ritardo massimo di 30 giorni (53,1% nel 2018) e il 10,5% con oltre un mese di ritardo (11,4% nel 2018).
Il trend del 2019, rispetto all’anno precedente, è sostanzialmente positivo anche se al Sud e nelle Isole le imprese incontrano maggiori difficoltà, con solo il 21,8% di pagamenti regolari. Il Nord Est, con il 42,4%, si conferma invece l’area geografica più affidabile. La Sicilia, con il 17,3%, occupa l’ultima posizione del ranking regionale dei pagamenti puntuali, preceduta dalla Calabria (18,2%. L’Emilia-Romagna, invece, conquista la prima posizione per numero di imprese puntuali (43,6%), sorpassando di poco la Lombardia (43,5%) e il Veneto (42,3%).
L'ente di Palazzo Giordani liquida i pagamenti in media in soli 19 giorni dall'arrivo delle fatture, contro i 30 richiesti dalla normativa. Lo rileva la piattaforma nazionale di certificazione dei crediti. Soddisfatto il Presidente Rossi.
Parma, 24 gennaio 2019 – Sul tema annoso dei ritardi nei pagamenti ai fornitori della Pubblica amministrazione, la Provincia di Parma è in netta controtendenza: l'ente di Palazzo Giordani nel 2018 ha liquidato i pagamenti in media in soli 19 giorni dall'arrivo delle fatture contro i 30 richiesti dalla normativa.
Lo rileva la Piattaforma nazionale di certificazione dei crediti, che ha elaborato i dati riferiti alle fatture emesse a carico delle amministrazioni provinciali tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2018.
La Provincia di Parma è particolarmente virtuosa: in ambito nazionale la media di pagamento delle Province italiane è di 36 giorni, quelle dell'Emilia hanno tempi medi di pagamento di 28 giorni.
Soddisfazione per questo risultato esprime il Presidente della Provincia Diego Rossi:"Abbiamo preso in carico una situazione ben gestita, che speriamo di migliorare ancora – afferma – La Provincia gestisce ancora un bilancio di più di 70 milioni di euro l'anno. La tempestività dei pagamenti ha un'incidenza positiva diretta, in particolare per le piccole e medie imprese del territorio che forniscono servizi per l'Ente."