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A Singapore si è rivista una lotta al vertice, sorpassi a ruote fumanti, in altri termini spettacolo. Rosberg trionfa e torna in testa al mondiale. Hamilton inciampa. La Ferrari fa peggio e nega a Raikkonen il podio. Vettel da 22esimo a 5°, che leone!

Di Matteo Landi

Due settimane dopo il trionfo di Monza Rosberg si ripete. Il tedesco conquista la terza gara consecutiva ed addirittura torna in testa al mondiale. Impensabile poco più di un mese fa, quando Hamilton era il dominatore assoluto della categoria e si avviava verso la pausa estiva sicuro di sé e della sua leadership. Poi il campionato è ripreso per tutti ma non per lui, che dopo tre gare sembra ancora con la mente in vacanza. A Singapore, mentre il suo compagno di squadra vince difendendo con le unghie la posizione su un Ricciardo in forma smagliante, l'inglese "arranca" riuscendo ad arrivare sul podio solo grazie alle sciagurate strategie Ferrari che hanno tarpato le ali al miglior Raikkonen dell'anno.

Raikkonen: la strategia gli nega il podio

Il finlandese, partito quinto, era riuscito ad acciuffare la zona podio con un sorpasso magistrale su Hamilton, riuscendo poi a costruire un margine piccolo ma rassicurante sull'avversario. A quel punto in Mercedes hanno deciso di far rientrare Hamilton ai box per un ultimo cambio gomme e la Ferrari ha abboccato, copiando un giro dopo la scelta dei rivali tedeschi. Al rientro in pista Raikkonen si è così ritrovato appena dietro ad Hamilton, in quarta posizione e da lì non è più riuscito a risalire. A posteriori, si sa, è semplice trarre delle conclusioni, ma quest'anno al box Ferrari gli errori non si contano più. Un anno veramente disgraziato da questo punto di vista, iniziato in Australia con la vittoria gettata al vento da una strategia sciagurata. Peccato, perchè stavolta i due piloti della Rossa si sono battuti come leoni ed avrebbero meritato migliore sorte.

Vettel, che gara: da 22esimo a 5°!

Vettel, sfortunato, se così si vuol dire, in qualifica, quando un problema tecnico lo ha relegato all'ultima posizione della griglia di partenza, si è reso autore di una rimonta incredibile, su una pista difficile che non facilita i sorpassi, terminata con il quinto posto finale davanti a Verstappen. Se il risultato del tedesco della Ferrari è da accogliere quasi come una vittoria, quello del giovane olandese rappresenta una vera disfatta.

Verstappen: il confronto con Ricciardo stavolta è imbarazzante

Scattato dalla seconda fila dello schieramento è rimasto praticamente fermo al via ritrovandosi dopo pochi metri nella pancia del gruppone. A quel punto ha cercato di rimontare ma il suo ritmo non è mai stato convincente ed ha incontrato in Kvyat il suo avversario più ostico. Il russo, al volante della Toro Rosso, ha finalmente avuto l'occasione per confrontarsi in pista con colui che gli ha soffiato il posto in Red Bull e quando c'è stato da lottare non si è tirato indietro. Fanno sorridere le parole rilasciate da Verstappen a fine gara, quando ha accusato di presunte scorrettezze Kvyat, quasi invocando un intervento della direzione gara. Le stesse manovre che lo stesso olandese ha dispensato in Belgio, la gara che probabilmente lo ha reso il pilota più "odiato" nel paddock. Screzi a parte, quel che ha più impressionato è stata la differenza di rendimento mostrata da Verstappen nei confronti di Ricciardo. L'australiano, dopo la seconda posizione conquistata in qualifica, è stato l'unico vero antagonista di Rosberg e se la gara fosse durata un giro in più adesso staremmo celebrando la sua prima vittoria stagionale.

Lo spettacolo di Singapore da il benvenuto ai nuovi proprietari

A Singapore si è rivista una lotta al vertice, sorpassi a ruote fumanti, in altri termini spettacolo. Un ottimo modo di accogliere i nuovi proprietari del grande Circus, il colosso Liberty Media, che per un periodo transitorio lascerà di fatto ancora al timone Ecclestone. Il passaggio di consegne tuttavia c'è stato. Ancora non sono chiari i cambiamenti che questo porterà all'atto pratico alla Formula 1. Sicuramente verrà sviluppata la promozione "digitale" della categoria con un occhio verso lo show che non è mancato in Estremo Oriente, nella parte centrale del gruppo così come al vertice. Dove è assente ancora la Ferrari. Mancano solo sei gare alla fine della stagione che si sta dimostrando come una delle più deludenti per la squadra di Maranello.

 

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Sabato, 17 Settembre 2016 10:12

Fiat 500 Riva

Una storia che ha origini lontane, quella della Fiat 500 Riva. Un cruscotto che ricorda da vicino quello di uno dei motoscafi più ambiti al mondo e sposa le caratteristiche e progettuali di entrambi i marchi. Il listino parte da 17.500 euro per la versione 1.2 benzina da 69 Cv, ma nel periodo di lancio sarà proposta in promozione a 15.500 euro. La cabrio allo stesso prezzo della berlina.

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Mercoledì, 14 Settembre 2016 16:34

Honda NSX, l'ibrida super car

Una nuova veste, ancora più affascinante e piena di tecnologia: dall'alluminio con cui è costruita al motore trasversale centrale 3.5 litri V6 aiutato sa due motori elettrici che trasmettono la potenza alle ruote anteriori, per un totale di 581 Cv. La nuova Honda NSX è una super car ibrida che raggiunge i 308 km/h.

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Lunedì, 08 Agosto 2016 12:38

Nuova Porsche Panamera Turbo

La gigantesca Panamera si rinnova in abito e tecnologia. Un auto capace di coniugare comodità e comfort con prestazioni da gran turismo. Tre le motorizzazioni al lancio. Prezzi a partire da poco meno di 120mila euro. 

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Martedì, 02 Agosto 2016 13:25

Fiat Fiorino e Talento

La gamma di Fiat Professional è il primo marchio interamente dedicato ai clienti del trasporto leggero che vanta oltre 100 anni di storia e copre ogni tipo di carrozzeria, portata o volume. Grande attenzione anche al trasporto persone e al mondo dei veicoli trasformati: Ducato, Talento, Doblò Cargo, Fiorino e il Pickup FullBack.

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L'inglese ne vince un'altra e fanno quattro di fila. Rosberg calimero e schiaffeggiato dai commissari. Ferrari, quinta e sesta, dove sei? La squadra di Maranello sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente.

Parma, 1 agosto 2016

Di Matteo Landi

Quarta vittoria consecutiva, 19 punti di vantaggio nel mondiale sul principale inseguitore, per Hamilton la pausa estiva non poteva arrivare in momento migliore. Quasi un mese utile per rilassarsi prima di ripartire ancora più forte per l'ultima parte di campionato. Quattro settimane di pausa che serviranno alla Ferrari per riordinare le idee e cercare di capire quale direzione prendere ora che la retta via è definitivamente smarrita. Come le speranze mondiali di Vettel, ormai ridotto a semplice comparsa che raccoglie qualche punto iridato anzichè vittorie ed a lottare solo con il campagno di squadra. Quest'ultimo al momento risulta essere la vera nota positiva di questo 2016 ferrarista: il finlandese adesso ha prestazioni analoghe e talvolta superiori a quelle di Vettel, come visto sabato quando si è qualificato quinto davanti al compagno. Peccato che in gara le due Ferrari abbiano visto il traguardo a posizioni invertite ma sempre in quinta e sesta posizione. Lontane dalle Mercedes e stavolta anche dalle Red Bull che hanno lottato per gli altri due gradini del podio con Rosberg, sconfitto e solo quarto.

Rosberg giù dal podio: commissari ancora protagonisti in negativo

Il tedesco, dopo la bella pole position conquistata sabato, è partito male e davanti al suo pubblico è stato pure bastonato dai commissari con 5 secondi di penalità a seguito di un sorpasso aggressivo su Verstappen. L'olandese ha preferito difendersi andando oltre i limiti della pista, invece di alzare il piede e lasciar sfilare l'avversario che all'interno della curva era arrivato decisamente lungo, e provare a ripassarlo in accelerazione. La manovra di Rosberg è stata sicuramente rischiosa ma non scorretta e di fatto gli aveva permesso di guadagnare in pista la posizione. Non è forse il tipo di spettacolo che chiedono i tifosi? Peccato che i commissari abbiano deciso di sanzionarlo dando involontariamente una mano a Verstappen, giunto al traguardo ancora sul podio, dietro al compagno Ricciardo.

L'assurdo valzer delle regole

Se non fosse per la schizofrenia con la quale Charlie Whiting cambia il modo di interpretare il regolamento sembrerebbe che "il sistema Formula 1" cerchi in qualche modo di "salvaguardare" il rendimento della nuova star Verstappen. In Germania, infatti, sono cambiate ancora le regole sui team radio, nuovamente consentiti senza restrizioni, se non nel giro di ricognizione. Si è visto inoltre un balletto imbarazzante riguardo alla possibilità data ai piloti di oltrepassare, all'uscita di alcune curve, i limiti della pista dettati dalle linee bianche. Il risultato è stata una confusione regolamentare che ha portato addirittura alla protesta dei team principal di Mercedes, Red Bull e Ferrari oltre al rischio di un'ulteriore perdita di consenso tra i fans. Una Formula 1 che vive del monotono dominio Mercedes e della discesa Ferrari non ha alcun bisogno del caos regolamentare che recentemente sta attraversando il Circus.

Ricciardo: che gara!

Hamilton a parte, assoluto dominatore, si è rivisto il Ricciardo grintoso del 2014, quello che mise in difficoltà l'allora compagno di squadra Vettel e che conquistò tre vittorie in un altro dei campionati dominati dalle Mercedes. Grazie al podio conquistato dai piloti Red Bull la squadra austriaca è ora seconda nel mondiale costruttori a discapito della Ferrari.

Ferrari: sembra di rivivere il 2014

La squadra di Maranello sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente: la separazione con James Allison. L'ingegnere, presente negli anni d'oro di Schumacher ed artefice del ritorno ai vertici della Lotus nei campionati 2012 e 2013, e ora colpito da un grave lutto familiare, viene sostituito (provvisoriamente?) da Mattia Binotto, già "direttore motori" ma alla prima esperienza in qualità di direttore tecnico. Tutto sembra riportare la Ferrari nel caos di fine 2014, quando c'era una squadra da ristrutturare e da riportare ai vertici. Ristrutturazione che al momento sembra essere fallita ed alle porte c'è un 2017 che porterà con se radicali cambiamenti nel regolamento tecnico. Per come stanno le cose a Maranello potrebbero non approfittare di una rivoluzione tecnica anche più rilevante rispetto a quella aerodinamica e telaistica che portò al dominio Red Bull ed a quella motoristica che ci ha consegnato la Mercedes attuale. Persa definitivamente la possibilità di vincere il campionato, la matematica non lo esclude ma le prestazioni si, la Ferrari dovrà cercare nelle ultime nove gare di riportarsi davanti alla Red Bull e per farlo dovrà trovare quegli aggiornamenti tecnici e quella serenità fino ad ora mancati in questo campionato.

 

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Venerdì, 29 Luglio 2016 13:29

Opel Zafira 2016

La Zafira arriva alla terza generazione. Lo schema è sempre il solito: sette posti, motori a benzina, gasolio e metano con prezzi da 26. 270 euro. Grazie al sistema di contatto Personale OnStar che permette di chiedere soccorso in caso di incidente o guasto anche se l'automobilista non è in grado di premere il pulsante di chiamata.

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In collaborazione con www.videomotori.eu 

opel zafira 2016 motori interni

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Il presidente Bonaccini: "Già 250 nuovi posti di lavoro, nella nostra Motor Valley uno dei marchi più straordinari al mondo". La visita insieme al CEO Stefano Domenicali: "Lo ringrazio per avermi fatto toccare con mano l'avanzamento dei lavoro degli stabilimenti in cui verrò prodotto il nuovo Suv, per il quale sottoscrissi l'accordo con il premier Renzi e Wolkswagen".

Bologna, 28 luglio 2016

"Ringrazio di cuore il CEO Stefano Domenicali e i suoi collaboratori per avermi fatto toccare con mano l'avanzamento dello stato dei lavori dei nuovi stabilimenti in cui verrà prodotto il nuovo Suv della Lamborghini, per il quale sottoscrissi l'accordo con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e Audi, che ha già permesso di creare 250 nuovi posti di lavoro e altrettanti ne creerà a regime". Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha visitato questa mattina la sede della Lamborghini a Sant'Agata Bolognese, in provincia di Bologna, dove è stato accolto dal Chief Executive Officer, Stefano Domenicali. Con lui il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Andrea Rossi.

Automobili Lamborghini è uno dei gruppi che più ha deciso di investire in Emilia-Romagna, con la produzione di un nuovo modello di lusso a Sant'Agata Bolognese, il SUV Urus. Il progetto comporta l'incremento della superficie produttiva coperta da 80mila a 150mila metri quadrati, con la realizzazione di nuove linee e un nuovo centro logistico e il potenziamento della attività di ricerca e sviluppo, oltre a un forte impatto occupazionale e sull'indotto. Progetto, come è stato ribadito oggi, reso possibile grazie a tutte le parti in causa: il Gruppo Volkswagen con Audi AG, azionista di Lamborghini, il Ministero dello Sviluppo economico, Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa), le organizzazioni sindacali, il team Lamborghini e la Regione Emilia-Romagna.

Lamborghini rientra poi fra le 17 aziende e grandi gruppi industriali che, attraverso il primo bando regionale sull'attrattività di impresa, sono pronte a investire in Emilia-Romagna 611 milioni di euro per 1.600 nuovi posti di lavoro, progetti ai quali sono destinati dalla Regione quasi 67 milioni di euro.

"La visita di oggi- sottolinea ancora il presidente Bonaccini- mi ha permesso anche di visitare la fabbrica e il bellissimo Museo che sono oggi parte integrante della Motor Valley, uno dei fiori all'occhiello della nostra regione che con Lamborghini può fregiarsi di uno dei marchi più straordinari al mondo".

visita Lamborghini1

(Fonte: ufficio stampa ER)

Hamilton vince contro tutto e tutti. Vettel solo quarto dopo una pessima qualifica. Grande Raikkonen da 14esimo a sesto: solo le scorrettezze di Verstappen lo fermano.

di Matteo Landi

Parma, 25 luglio 2016

Il Gp d'Ungheria ci consegna un nuovo leader del mondiale: Lewis Hamilton. Dominatore incontrastato di una gara vinta alla prima curva superando il compagno Rosberg partito in pole position. Una volta Hamilton era il "furbetto del quartiere", ora vince anche partendo ingiustamente dalla seconda piazza dietro ad un Rosberg astuto e graziato dai commissari che non hanno ravvisato infrazioni nella sua condotta durante le qualifiche, quando in barba alle bandiere gialle esposte ha segnato la pole position. A sua difesa il tedesco ha dichiarato davanti ai commissari di aver sufficientemente rallentato. Viene in mente quanto accaduto dopo l'incidente che ha condotto alla morte Jules Bianchi: un'inchiesta interna della Federazione Internazionale Automobilistica scaricò tutte le colpe sul pilota francese, reo di non aver rallentato significativamente nonostante le bandiere gialle in movimento obblighino il pilota a mettersi nella condizione di trovarsi pronto ad arrestarsi in vista di una situazione di pericolo.

Regole ferree e regole che, per qualcuno, non valgono: il teatro dell'assurdo

I commissari stavolta hanno scagionato il pilota Mercedes, preferendo ricordare allo sfinimento che i piloti non devono oltrepassare i cordoli con tutte e quattro le ruote e bandire la maggior parte delle comunicazioni radio fra box e pilota. Il teatro dell'assurdo. Come la mancata penalizzazione di Verstappen. Accade che Raikkonen, partito 14esimo per un errore strategico compiuto dal suo box durante le qualifiche e autore di una fantastica rimonta si ritrova a lottare con la Red Bull del giovane pilota. Il finlandese, più veloce in virtù delle gomme supersoft di cui disponeva in quel momento, trova un valico insuperabile nell'olandese, altro "furbetto del quartiere", che per proteggersi si sposta più volte in rettilineo, danneggiando Raikkonen che si ritrova senza una parte di ala anteriore. Da una parte la Federazione ricorda costantemente che la sicurezza ha la precedenza sullo spettacolo e sulla competizione, dall'altra fa di tutto per rendersi inattendibile, non sanzionando il comportamento di Verstappen, come già fatto con Rosberg.

Ricciardo, che gara! Ferrari veloce ma errori gli negano il podio

Credibile è stata invece la gara di Ricciardo, abile in qualifica e concreto in gara fino al terzo posto finale dietro al duo Mercedes. Nel finale un rimontante Vettel gli ha messo il fiato sul collo senza riuscire a superarlo. Con il loro "passo" i ferraristi hanno confermato che la squadra di Maranello rimane la seconda forza del mondiale, nonostante il podio sfumato, ma adesso la Red Bull è la principale avversaria delle Rosse, più vicine a loro che ai vincitori. Nel 2015 la pista magiara fu teatro della seconda vittoria stagionale di Vettel che con la sua Ferrari dominò senza indugi i rivali austriaci ed i primi della classe tedeschi. Quello che doveva essere un 2016 a tinte rosse si sta rivelando come l'ennesimo purgatorio per una squadra che, al di là delle deficenze spesso mostrate dalla vettura di cui dispone, si rende protagosta di frequenti "errori umani" che lasciano intendere che la squadra di Maranello non sia ancora pronta per il definitivo salto in avanti. Il quarto e sesto posto ottenuti da Vettel e Raikkonen non devono preoccupare i fans della Ferrari, almeno non quanto le scelte del box italiano e la mancanza di significativi sviluppi portati in pista dai progettisti.

McLaren in progresso: da centro gruppo spunta Alonso

Un timido salto avanti lo ha compiuto la McLaren: su una pista in cui telaio ed aerodinamica la fanno da padrone Alonso ha potuto contare su un mezzo più veloce del solito, anche se non all'altezza del blasone McLaren. Il settimo posto ottenuto correndo costantemente nei primi dieci da più di una speranza alla squadra anglo-nipponica, ancora a secco di podii. Il prossimo weekend il Circus tornerà in Germania, ci auguriamo che la Formula 1 ritrovi il bandolo della matassa che ha definitivamente smarrito in Ungheria.

 

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Mercoledì, 20 Luglio 2016 18:06

Nuova Renault Megane Sporter

Più bassa, con le carreggiate più larghe e dall'aspetto grintoso: ecco la nuova Megan dal design elegante e grande tecnologia a bordo. Il frontale si caratterizza per i nuovi fari a forma di C Full LED Pure Vision e per i dettagli cromati fuori e dentro. Gli interni particolarmente ergonomici per mettere a proprio agio l guidatore.

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nuova renault megane sporter interni

 

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