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Cereali, i primi segnali di recupero. Crisi profonda nel comparto lattiero. Dove va il parmigiano reggiano? Quality awards, vince la Cirio. Vinitaly, i calici da tutto il mondo. Prezzi agricoli in discesa ancora in gennaio. Andrea Bonati confermato ai vertici di Confcooperative Parma.

SOMMARIO Anno 15 - n° 09 06 marzo 2016 (in allegato il file pdf scaricabile)
1.1 editoriale Sempre meglio di niente...
3.1 cereali Cereali. I primi segnali di recupero
4.1 cereali Cereali. La sorpresa USDA
5.1 Lattiero Caseario Crisi profonda nel comparto lattiero.
6.1 parmigiano reggiano Dove va il Parmigiano?
7.1 Quality awards Quality Award 2016: vincono i pelati, le passate e le polpe pomodoro Cirio
7.2 vinitaly Calici dal mondo al 50esimo vinitaly
8.1 mercati Ismea, prezzi agricoli ancora in calo a gennaio

9.2 nomine Andrea Bonati confermato alla presidenza di Confcooperative Parma

10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 9 6mar16 COP

Domenica, 06 Marzo 2016 08:32

Cereali. I primi segnali di recupero

Petrolio e noli in fase di recupero trascinano anche i mercati che segnano dati positivi. Positivi i dati delle produzioni di semi e corn in Brasile. Confermate le buone previsioni del sud america.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 03 marzo 2016 -
Positivi segnali di recupero nonostante le notizie sui raccolti in Sud America siano ottimistici. Infatti l'agenzia Informa, stima la produzione del seme in Brasile a 101,3 milioni di tonnellate rispetto alla precedente previsione di 100,5 (l'USDA è a 100). Quella dell'Argentina è a 59 contro 60 (l'USDA è a 58,5). La produzione del corn dal Brasile è data a 82,5 contro 81,6 (l'USDA è a 84). Quella dell'Argentina a 27 contro 26 (l'USDA è a 27).
Con questi dati, almeno teoricamente, i prezzi avrebbero dovuto segnare negativo. A aumentare il tasso di incertezza si aggiunga che la Cina forse avrà bisogno di maggiore disponibilità di soya (si stima 1,5 milioni di tonnellate) e potrebbe invece immettere sul mercato le sue scorte di cereali.

Con Petrolio in recupero, noli in recupero lo scorso giovedi anche i mercati hanno dato segni positivi.
Mercoledì 3 / 3 / 2016
Semi : marzo 854,20 (+3,4) maggio 861,40 (+3,4)
Farina : marzo 261,20 (+3,1) maggio 264,50 (+3) Olio : marzo 30,17 (-0,15) maggio 30,37 (-0,17)
Corn : marzo 354,40 (+0,6) maggio 356,20 (+0,4)
Grano marzo 442,60 (+0,6) maggio 450,20 (+4,2) luglio 456,20 (+3,6) dicembre 481,20 (+3,6) )

Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi che si dimostrano sempre molto ridotti. Dall'est e dalla Francia invece proseguono i tentativi di vendita per tutti i cereali e pure per i sottoprodotti. I cruscami hanno iniziato una fisiologica risalita così come i sottoprodotti e i proteici risentono dell'aiuto del cambio.
Bioenergetico. Il settore manifesta le solite preoccupazioni sulla prossima campagna dove le semine a mais saranno ulteriormente ridotte (istat ipotizza un calo del -8%) a favore di riso e proteoleaginose.

Indicatori internazionali 3 marzo 2016
l'Indice dei noli è risalito a 332 punti, il petrolio ha recuperato un altri 2$ a 35$ e il cambio si abbassa a 1,08639 avendo toccato anche 1,083.



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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Lunedì, 29 Febbraio 2016 14:32

Cereali. La sorpresa USDA

I dati USDA dello scorso fine settimana hanno preso tutti in contropiede. La previsione di minor produzione, determinate dalle minori semine (-6,6%), sono smentite e tutto sembra congelato anche in ragione di un elevato stock di riporto.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 29 febbraio 2016 -
A chiusura della conferenza del 25-26/2, l'USDA ha pubblicato le stime delle produzioni USA e degli stock per la campagna 2016/17 espressi in milioni di tonnellate. (in parentesi produzioni e stock 2015/16)
corn : 351,2 ( 345,5 ) // stock finali : 50,73 ( 45,66)
soia : 103,7 ( 106,90 ) // stock finali : 11,97 ( 10,69 )
grano : 54,42 ( 55,84 ) // stock finali : 26,91 ( 26,28)

"La cifra che ha fatto più scalpore - è il commento di un autorevole operatore - è stata quella degli stock di fine raccolto del grano: si pensava infatti ad un calo, vista la stima della minor area seminata ( - 6,60% ). Il calo invece non c'è stato perché l'USDA ha aumentato la produzione, stimando un aumento delle rese per acro. Poi ha tenuto conto di un forte stock di riporto del raccolto precedente (causato essenzialmente dalle minori esportazioni di questa campagna). Quindi lo stock del 2016/17 non è diminuito. E questo, nonostante l'USDA abbia aumentato i consumi interni e le esportazioni. Anche se l'aumento di queste ultime potrebbe essere discutibile, se il contesto mondiale sarà ancora quello di adesso. Le quotazioni del Chicago sono già basse, ma questo "messaggio" dell'USDA le ha ancora più appesantite" .

Il mercato domestico. Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi che si dimostrano sempre molto ridotti. Dall'est e dalla Francia invece proseguono i tentativi di vendita per tutti i cereali e pure per i sottoprodotti. I cereali girano tutti dal 165 al 175 partenza porti. Valori che non possono non condizionare il mercato interno e le prossime semine.

Bioenergetico. Il settore manifesta le solite preoccupazioni sulla prossima campagna dove le semine a mais saranno ulteriormente ridotte a favore di riso e proteoleaginose. I contratti di crusche e sottoprodotti stanno diventando più difficili da concludere e non si esclude che presto si possa assistere a un recupero dei listini. .
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è risalito a 327 punti, il petrolio ha recuperato un altro dollaro a 33$ e il cambio ruota attorno a 1,09211

MP-29feb16

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cereali, si stanno scaldando i motori. Lattiero caseari in crisi. Il glifosato, sollecitazione M5S per vietarlo. Alert Sicurezza per la scodella CARS di Coop e per la plastica nei Mars. Le dinamiche e le tendenze del settore lattiero caseario. Prosciutto e Taiwan, a quando?

SOMMARIO Anno 15 - n° 08 28 febbraio 2016
1.1 editoriale Grecia sottomessa e GB a Statuto Speciale
2.1 cereali Cereali, si stanno scaldando i motori
3.1 cereali Cereali, lieve risalita
4.1 Lattiero Caseario Burro, segno negativo su tutti i fronti
5.1 storia agricola Trattori antichi, mon amour!
6.1 glifosato Agricoltura. Prodotti fitosanitari a base di Glifosato. Dal M5S la richiesta di vietarne la produzione e l'uso.
6.2 Alert Sicurezza La Coop ritira la "Scodella Cars"
6.3 alert alimentare Plastica nei Mars, ritirati anche in Italia.
7.1 vino e export Canada loves italian wines
8.1 lambrusco Pignedoli, Pagliari e Vaccari (PD): bene proposta ritiro atto delegato su vino
8.2 lattiero caseario Lattiero caseario: tendenze e dinamiche recenti
10.1 export prosciutto Taiwan ancora vietata al prosciutto nostrano, ma non all'imitazione.
11.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 8 28feb16 COP

Domenica, 28 Febbraio 2016 09:38

Cereali, si stanno scaldando i motori

 

I mercati d'origine cominciano a manifestare qualche segnale di ripresa. Sul mercato dei cereali il calo del grano condiziona tutto il comparto e i fondi continuano il loro rischioso gioco di mordi e fuggi con operazione di quasi esclusiva ricopertura. Consumi interni ancora molto limitati.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 febbraio 2016 -
Ancora molto deboli i segnali di una potenziale ripresa del comparto cerealicolo. Sul mercato dei cereali il calo del grano condiziona tutto il comparto e i fondi continuano il loro rischioso gioco di mordi e fuggi con operazione di quasi esclusiva ricopertura.

Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi che si dimostrano sempre molto ridotti. Dall'est e dalla Francia invece proseguono i tentativi di vendita per tutti i cereali e pure per i sottoprodotti.
Alcuni valori delle farine: proteica caricabile 306 normale 300 a-m-giugno 305 e 297, secondo semestre 305 e 297 il 2017 306 e 314. (prezzi base partenza porto di Ravenna)
Anche le farine di girasole e di colza hanno cominciato a risentire del calo della regina delle farine proteiche.
I cereali girano tutti dal 165 al 175 partenza porti. Una condizione fortemente condizionante il mercato interno e in particolare modo le prossime semine che non potranno reggere tali valori.

Bioenergetico. Nel settore delle Bioenergie la situazione rimane immutata con una maggiore preoccupazione derivante dalla possibilità di una riduzione di aree investite a mais a favore di riso e proteoleaginose. Intanto è ricomparso sul mercato il polverino di sansa d'oliva denocciolato a valori di 95 euro alla tonnellata reso Lombardia e dei fondi di caffè alla rinfusa su valori di circa 100 euro alla tonnellata.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è nuovamente salito a 322 punti, il petrolio ha si è stabilizzato da qualche giorno intorno a 32$ e il cambio si è leggermente rafforzato a favore dell'Euro 1,10344

MP 25feb16

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Martedì, 23 Febbraio 2016 11:00

Cereali, lieve risalita

La scorsa settimana è stata contraddistinta da una serie di ribassi che hanno coinvolto tutti i cereali e i semi di soia, nonostante il rimbalzo d'inizio settimana poi rapidamente rientrato. Consumi interni ancora molto limitati.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 febbraio 2016 -
I mercati d'origine, come anticipato domenica scorsa, iniziano a dare i primi segnali di ripresa con i fondi che hanno iniziato a allungarsi sul corn, sensibile al mercato dell'etanolo.

Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi che si dimostrano sempre molto ridotti. Dall'est e dalla Francia invece proseguono i tentativi di vendita per tutti i cereali e pure per i sottoprodotti.
Alcuni valori delle farine: proteica caricabile 310 €/ton normale 302 giugno 307 e 299, secondo semestre 307 e 299, il 2017 305 e 313. (prezzi base partenza porto di Ravenna).
Sul mercato nazionale, per tutta la scorsa settimana, è proseguita la serie di ribassi equamente distribuita su tutti i cereali a paglia (frumento tenero, frumento duro e orzo) e per i semi di soia. Solo il mais ha dimostrato una maggiore tenuta.

Bioenergetico. Prosegue senza sosta la caccia alle ultime partite di mais con tossine e ai contratti di cruscami che, in relazione alla qualità e posizione geografica, hanno prezzi compresi tra 125 e 135 euro/ton dal pronto a giugno. Si segnala del polverino di sansa d'oliva denocciolato a valori di 95€/ton reso Lombardia.

Indicatori internazionali 22 febbraio 2016
l'Indice dei noli è risalito a 315 punti, il petrolio ha ripreso quota a 32$ e il cambio si è aggiustato a 1,10603

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 07 21 febbraio 2016
Cereali, segnali tenui di ripresa. Il "Parmigiano" di segatura è USA. Il patrimonio di DOP e IGP. il caffè piace e fa bene. italian Sounding. Il consorzio del Parmigiano Raggiano ricorda il senatore Mora.Editoriale, la doccia fredda della Corte dei Conti.

SOMMARIO Anno 15 - n° 07 21 febbraio 2016 (prodotto in allegato scaricabile in formato pdf)
1.1 editoriale La doccia fredda della Corte dei Conti
2.1 formaggio e sicurezza Se il "parmigiano" ha la segatura, allora è statunitense
3.1 cereali Cereali, verso la ripresa?
4.1 Lattiero Caseario Latte e derivati, sempre in crisi.
5.1 DOP e IGP, un patrimonio Dop e IGP, un patrimonio da 13,4 miliardi
6.1 salute e benessere Boom di celiaci e il settore agroalimentare torna al passato
6.2 agricoltura Produzione integrata: l'agricoltura sempre più attenta all'ambiente
6.3 export Export, Alleanza cooperative: agroalimentare sulla strada giusta. recuperare deficit bilancia commerciale (-6 mld)
7.1 gestione allevamenti Allevamenti, la rete rivoluziona la gestione di stalle e imprese del settore
7.1 caffè Il caffè piace e fa bene
7.3 italian sounding Italian Sounds better, in Colombia e Messico spopola il sounding legale
8.1 Lutto Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ricorda il Senatore Giampaolo Mora
8.2 cereali Cereali, tenui segnali rialzisti
9.1 latte Latte, eccesso di produzione e mercato al ribasso. La risposta di Alleanza Cooperative
11.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 7 21feb16 COP

Il numero di celiaci in Italia continua ad aumentare, un incremento di oltre il 15% in due anni, dal 2012 al 2014, secondo i dati del Ministero della salute. Gli italiani affetti da questa patologia autoimmune sono oltre 170 mila, soprattutto concentrati al nord.


Il dato non tiene conto della sensibilità e dell'intolleranza al glutine sviluppata da sempre più ampie fasce della popolazione e che portano disturbi di vario genere, spesso confusi con malattie dell'intestino, come il morbo di Crohn.

Oltre a preoccupare le autorità sanitarie nazionali, il boom dei celiaci ha interessato anche l'industria alimentare e la Grande Distribuzione. Grazie all'innovazione tecnologica sono stati sviluppati processi in grado di separare il glutine e quindi produrre cibi adatti ai celiaci. Un percorso a ritroso dopo che, negli anni 1950, proprio l'industria aveva stimolato il miglioramento genetico dei cereali, ma anche della soia, per l'ottenimento di farine ad alto tenore di questa proteina.

Se l'industria alimentare pensa a come eliminare il glutine in fase di preparazione del cibo, sempre più spesso gli artigiani del cibo italiani guardano al passato per produrre paste, farine e prodotti da forno naturalmente poveri di glutine. Tutto parte da scoperte archeologiche, come quella di un laboratorio del pane in Sardegna, risalente a 1300 anni prima di Cristo, scoperto presso la casa del nuraghe Arrubiu. Anche grazie a queste scoperte è stato possibile accertare che i grani antichi erano molto poveri di glutine. È partita così una corsa alla valorizzazione del nostro germoplasma cerealicolo.

Tra i grani oggi riscoperti vi sono il Senatore Cappelli, ma anche il Saragolla, la Tumminia, il Grano Monococco, il Gentil Rosso, la Verna, il Rieti. Questi grani hanno il vantaggio di avere un più equilibrato rapporto tra amido e proteine, tra cui il glutine. La pasta, il pane e i prodotti da forno ottenuti con tali farine spesso vantano caratteristiche di migliore digeribilità e anche assimilazione dei nutrienti rispetto ai prodotti standard, oltre che sapori, gusti e odori più complessi. Di fronte alla crescente attenzione all'alimentazione, industria e artigiani del gusto prendono strade diverse, la prima affidandosi all'innovazione di processo, i secondi riscoprendo virtù salutistiche che vengono dal passato.
[Fonte: Teatro Naturale per Sol&Agrifood]

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Domenica, 21 Febbraio 2016 08:31

Cereali, tenui segnali rialzisti

Ancora tenui i segnali di una ripresa dei valori dei cereali. dopo gli accordi OPEC, che peraltro sembra vengano mantenuti, il dollaro si rafforza leggermente così come il petrolio. Fa meno paura la siccità anche se qualche preoccupazione per la prossima campagna cerealicola rimane.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 febbraio 2016 -
I mercati d'origine non mostrano ancora evidenti segnali di ripresa seppure qualche scossa in tal senso sia stata registrata nella settimana appena conclusa.
Stando a Agrimoney i fondi sono ancora troppo corti in merce e il mercato così basso prelude a loro possibili fulminee ricoperture. Dopo l'accordo tra USA e Arabia Saudita, a lasciare inalterata la produzione e la verifica che pure l'Iran mantiene fede agli impegni presi con l'OPEC, il petrolio ha cominciato a riprendere quota superando i 33€/barile e la valuta statunitense si è leggermente rafforzata rispetto all'euro.

Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi domestici nonostante le pressioni a vendere provenienti dalla Francia e dai paesi dell'EST che cominciano a temere di non svuotare i magazzini prima dell'inizio della nuova campagna cerealicola. Alla borsa di Brescia sono stati realizzati contratti di 165€/ton per l'orzo e di 175 per il mai con garanzie.
Sta rientrando la psicosi da siccità pur rimanendo qualche timore sul prossimo raccolto estivo.

Bioenergetico. Il settore bioenergetico è ancora alle prese con la affannosa ricerca delle ultime partite di mais tossico e i contratti di cruscami ruotano tra i 125 e i 135 €/ton a giugno sulla base della qualità.

Indicatori internazionali (18 febbraio 2016)
l'Indice dei noli è leggera crescita a 307 punti, il petrolio è risalito 33,71$ dopo l'accordo tra USA e Arabia Saudita di mantenere la produzione e il cambio si è abbassato a 1,10849

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Mercoledì, 17 Febbraio 2016 08:33

Cereali, verso la ripresa?

Le dichiarazioni di Draghi riportano fiducia sui mercati e i fondi, a corto di merci, potrebbero innescare un aumento dei valori dei mercati all'origine.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 febbraio 2016 -
I mercati d'origine languono ancora, seppure qualche scossa rialzista sembra profilarsi all'orizzonte sul Chicago Board. Infatti, secondo Agrimoney i fondi sono troppo corti in merce e il mercato così basso prelude a loro possibili fulminee ricoperture. Inoltre il petrolio ha ripreso fiato e l'ipotesi di nuove iniezioni di liquidità da parte della BCE ha riportato in equilibrio il cambio €/$.

Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi. Orzo e grano in flessione indipendentemente dalla qualità.

Bioenergetico. Il settore sta metabolizzando che il futuro sarà complesso soprattutto riguardo il reperimento di amidacei. Aperta la caccia alle ultime partite di mais con tossine. Taluni operatori hanno cominciato a cercare alternative (cereali scondizionati, sansa, residui industriali vari).

Indicatori internazionali 15 febbraio
l'Indice dei noli è rimasto quasi inalterato a 295 punti, il petrolio è risalito 30,70$ e il cambio si è aggiustato a 1,11626

MP 7 2016

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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