Mercato sempre volatile per non dire "confuso". L'estate è ancora lunga e le sorprese possono arrivare. E' opinione diffusa che, con l'avvicinamento del raccolto USA, il mercato possa e ridimensionare i valori.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 luglio 2016 -
Venerdi scorso il comparto soia era in forte flessione negativa con la farina in perdita di -15$ e chiusura definitiva a meno 5,80 dollari mentre il seme da -40 cent, per bushels a -26. Esempi che dimostrano come il mercato stia affrontando una soglia di resistenza.
Del resto l'estate è ancora lunga e le sorprese possono arrivare anche se, fondamentalmente, merce non ne manca ed è opinione diffusa che, con l'avvicinamento del raccolto USA, il mercato possa e debba ridimensionarsi nei valori.
Sul mercato interno occorre segnalare la resistenza alla vendita da parte dei produttori di cereali, frenati e spaventati dalle basse quotazioni, di orzo, grano, triticale. Il mais pur riscontrando una quotazione più alta si sta "afflosciando" trascinato dal grano. E' perciò prevedibile che si separeranno due distinti mercati: quello per uso zootecnico che si appesantirà con l'arrivo di molta merce estera e quello invece di qualità superiore che tenderà a rinforzarsi.
Nessuna nuova per l'orzo se non che per quello pesante che sulla nuova campagna difficilmente arriverà dalla Francia. Il mercato dei cruscami continua il suo cammino al rialzo e si prevede una soglia di resistenza a 130/135 euro alla tonnellata. Oltre tale limite si scontrerebbe con i cereali minori. Per le polpe attesa della nuova prossima campagna e merce sui porti a 180 euro tonnellata, buccette di soya sempre ben tenute.
Per i proteici chi deve muovere acquisti sul breve periodo potrebbe approfittare di questi cali mentre sul medio e lungo è diffcile ipotizzare una tendenza attendibile anche in forza delle fluttuazioni del cambio.
Riguardo al mercato dei bioenergetici, cruscami sempre più cari e semola umida contingentata. Sono in corso i primi tentativi di trinciatura dei precoci, che comunque si presentano bene.
Si stanno rendendo sempre più evidenti le ricadute negative dei dettami della G.U. del 18/04/16 che hanno escluso l'uso di diversi prodotti di derivazione industriale del comparto agro alimentari. Ne consegue che attualmente si registra un eccesso di bucce di cacao, pane, pasta residui veri di queste industrie che devono ritrovare la via dell'alimentazione zootecnica.
Indicatori internazionali 25 luglio 2016
l'Indice dei noli è risalito a 718 punti, il petrolio scende ancora e segna 44,15$ e l'indice di cambio scende ancora a 1,09695
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Tra vulnerabilità, instabilità sociale e realtà distorta. Cereali e dintorni, mercati nervosi. Pomodoro, i nuovi vertici dell'OI Pomodoro. Zika e i casi in Svizzera. Ekoclub International. Emilia Romagna e Argentina sempre più vicine. Prezzi Agricoli e deflazione accentuata.
SOMMARIO Anno 15 - n° 29 24 luglio 2016 (allegato file scaricabile in pdf)
1.1 editoriale Tra vulnerabilità, instabilità sociale e realtà distorta
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Mercati nervosi e i fondi vanno all'incasso
3.1 Lattiero Caseario Formaggi DOP stabili.
4.1 pomodoro OI Pomodoro da industria. Alla guida i tre vicepresidenti.
4.2 cereali Cereali, Mercuri: soddisfazione per le risorse presentate al tavolo di filiera
5.1 clima e ttip Clima, si predica bene ma si razzola male
5.2 salute Zika, è allarme in Svizzera e non solo
7.1 ambiente Palazzolo, il workcamp quest'anno sarà coordinato dall'Ekoclub International
8.1 emilia romagna Agricoltura. Si rafforza la collaborazione tra Emilia-Romagna ed Argentina
8.2 latte crisi Calzolari. pacchetto anticrisi UE novità importante a disposizione del ministro Martina
9.1 prezzi agricoli Ismea, continua la discesa dei prezzi agricoli a giugno
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
Strategiche le azioni messe in campo per favorire il dialogo interprofessionale. Mercuri: "Abbiamo registrato un'apertura sulle nostre richieste specifiche di intervento urgente"
Roma, 20 luglio 2016. "Le risorse stanziate da Governo e Mipaaf sono un primo passo per affrontare, nel breve e medio periodo, le difficoltà del comparto cerealicolo nazionale, che sta vivendo uno dei suoi momenti più difficili, specie per la fase agricola, con un abbassamento dei prezzi che si ripercuote anche sulle strutture intermedie. Siamo soddisfatti perché, tra le proposte presentate oggi al tavolo, sono state prese in considerazione molte delle richieste della cooperazione come la migliore organizzazione di filiera per la conclusione di accordi tra produzione e industria di trasformazione e un maggiore finanziamento a innovazione e ricerca, in merito alla quale le strutture cooperative possono fungere da partner per la divulgazione dei risultati".
Così il presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, al termine del tavolo nazionale della filiera cerealicola convocato dal ministro Martina, che ha visto anche la partecipazione della coordinatrice del settore grandi colture dell'Alleanza delle Cooperative, Patrizia Marcellini.
"Strategiche – ha aggiunto Mercuri - anche le azioni messe in campo per favorire il dialogo interprofessionale e quelle per rendere più trasparente la formazione del prezzo attraverso l'istituzione della Commissione unica nazionale per il grano duro. Bene inoltre la sperimentazione di uno strumento assicurativo a tutela dei ricavi delle aziende agricole. Abbiamo registrato – ha concluso Mercuri - un'apertura sulle nostre richieste specifiche di intervento urgente come l'estensione della moratoria per i crediti agrari già prevista per altri comparti, un'accelerazione sull'erogazione dei contributi PAC 2015 e un impegno concreto sugli anticipi 2016".
Il mercato delle materie prime rimane sempre molto volatile e "nervoso" e condizionato dai bollettini meteo. Martedi ha accusato il colpo dello spostamento in avanti del temuto fronte di caldo troppo secco e i fondi ne hanno approfittato per alleggerire le loro posizioni
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 20 luglio 2016 -
La novità prevalente, riscontrata sul mercato domestico, risiede nel mercato dei cruscami che si è violentemente ripreso. Per il mais invece si è assistito solo a una timida ripresa peraltro subito svanita. Il grano nonostante la frenata di quello molitorio e zootecnico, più che altro per la resistenza dei produttori a vendere, rimane in zona fortemente critica e sta mettendo in difficoltà circa 300.000 imprese agricole. Per l'orzo la situazione non cambia e la criticità dei prezzi è determinata sia dalla qualità (pesi specifici) sia dalla spinta delle rimanenze provenienti dall'estero. Senza storia il triticale che è offerto a 140 euro partenza Milano.
Intanto i prezzi esteri sulla nuova campagna per il mais comunitario (rumeno, ungherese, bulgaro, serbo) per settembre quotava, nella giornata di martedi a euro 159, l'ottobre a euro157, il novembre euro 157, e il dicembre euro 159 cui aggiungere il nolo navale da 18 a 20 euro tonnellate per navi da 30.000 tonnellate. Quotazioni queste che dovranno scontrarsi con la massa di grano foraggero che verrà ben presto esitata sul mercato. Sempre nella giornata di martedi è stato offerto del mais, sul periodo ottobre 2016 - giugno 2017 a 180 euro arrivo Brescia su camion ribaltabili
Riguardo alle bioenergie, la novità è rappresentata dall'impennata dei cruscami e dai primi tentativi di trinciatura sui precoci. Nel frattempo si stanno rendendo più evidenti le ricadute negative dei dettami della G.U. del 18/04/16 che hanno escluso l'uso di diversi prodotti che derivavano da varie industrie agro alimentari.
Indicatori internazionali 20 luglio 2016
l'Indice dei noli è risalito a 746 punti, il petrolio ruota intorno a 45,60 $ e l'indice di cambio a 1,10137
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Verso il disordine universale. Cereali e dintorni. Latte spot in forte ripresa. Torna la FARM RUN. 30 falsi prodotti scoperti dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. L'Elisir di lunga vita trovato nel Melograno. Biodiversità.
SOMMARIO Anno 15 - n° 27 10 luglio 2016 (allegato file in pdf scaricabile)
1.1 editoriale Verso il disordine universale
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Ancora rialzi ma senza particolari giustificazioni
3.1 Lattiero Caseario Prosegue da oltre 2 mesi la ripresa del latte spot
4.1 sport e territorio The Hottest and funny Mudrun sta per tornare
6.1 italian sounding 30 falsi prodotti stroncati dal Consorzio del Parmigiano Reggiano
6.2 salute Scoperta scientifica. Nel Melograno l'elisir di lunga vita.
7.1 ismea - report Agricoltura, aumenta l'occupazione nei campi e migliora l'accesso al credito
8.1 Cereali Cereali e dintorni. Riprendono quota i listini
9.1 biodiversità Nasce il salone della biodiversità e dei territori
9.2 DOP e best practice Mercuri. Grana Padano e Parmigiano Reggiano: best practice contro sounding
10.1 imprese e biodiversita' Rivalta, viaggio tra i custodi della biodiversità
11.1 frumento Grano amaro
12.1promozioni "vino" e partners
13.1promozioni "birra" e partners
Grano amaro: oggi 100 chili di grano valgono meno di 8 chilogrammi di pane. Il prezzo del grano tenero è sceso ai minimi storici, sedici euro al quintale (un quarto di secolo fa valeva 30.000 lire, gli attuali 15 euro – Giornata di mobilitazione di CIA – Confagricoltura – Copagri – Presso l'azienda agricola Villani di Gualtieri hanno fatto il punto della situazione il presidente CIA Antenore Cervi e per Confagricoltura Davide Calzolari, con l'appoggio del Sindaco Renzo Bergamini.
"Cento chilogrammi di frumento valgono, al mercato attuale, meno di 8 chili di pane: una situazione insostenibile, contro la logica delle cose, che non può nemmeno lasciare indifferenti i consumatori di fronte ad un tale distorsione dei mercati che vede danneggiati gli agricoltori in primis". Per questo oggi in tutta l'Emilia Romagna CIA, Confagricoltura e Copagri sono mobilitate per informare cittadini e consumatori di una situazione che si rivela insostenibile per gli agricoltori, con un'iniziativa denominata "Grano amaro".
Nella provincia di Reggio Emilia, un incontro informativo è stato effettuato presso l'azienda agricola Villani in via Fattori a Gualtieri, dove il presidente di CIA Antenore Cervi e per Confagricoltura Davide Calzolari hanno sottolineato amaramente la situazione del comparto cerealicolo che a tutt'oggi – a campagna di raccolta ormai in fase avanzata - assiste a quotazioni del frumento tenero sui 16 euro al quintale, mentre quello duro è valutato 19 euro. La solidarietà ed il sostegno istituzionale sono stati espressi dal Sindaco di Gualtieri Renzo Bergamini, mentre timori e speranze dei giovani imprenditori del settore sono stati espressi da Valeria Villani dell'azienda che ospitava l'evento.
Già nei primi mesi del 2016 il frumento tenero panificabile valeva mediamente 166 euro a tonnellata, quello duro a 238 euro e l'orzo 170 euro a tonnellata (quotazioni Borsa Merci Bologna). Questa la fotografia della situazione in campo quando, mai come quest'anno, i frumenti presentano un'alta qualità, con proteine elevate e ottimo peso specifico.
"E' inoltre una annata con un raccolto soddisfacente nella media ed anche oltre – hanno spiegato i rappresentanti di Cia e Confagricoltura di Reggio - ed è per questo che abbiamo dato vita ad una iniziativa che abbiamo chiamato "Grano amaro", per far capire alla cittadinanza il nostro disagio e far conoscere la situazione critica dei cereali, e mettere in evidenza il divario tra costo del frumento, pane e pasta. Abbiamo voluto far vedere - anche fisicamente - cosa sta avvenendo, in considerazione del fatto che 25 anni fa un quintale di frumento valeva circa 30.000 lire, gli attuali 15 euro. Se si fanno le debite proporzioni c'è stata una perdita di valore che non ha eguali in altri prodotti".
La produzione di quest'anno del grano tenero, secondo le prime indicazioni dei tecnici, nella provincia di Reggio Emilia si annuncia sui 70/75 q.li per ettaro, contro i 62,6 del 2014 ed i 55 del 2015, annata segnata da un andamento meteorologico molto sfavorevole. Anche il livello qualitativo si annuncia notevole. Nella nostra provincia, la cerealicoltura ha una notevole importanza per il comparto agricolo: il frumento tenero copre oltre 10mila ettari di superficie, mentre quello duro ha appena superato gli 800 ettari, con un forte aumento negli ultimi anni. In netto calo sono invece i cereali 'zootecnici' con l'orzo ed il mais che in pochi anni hanno quasi dimezzato le superfici occupate, oggi circa rispettivamente a mille e 6.500 ettari.
Ma, "Quello dei prezzi – hanno concluso Cia, Confagricoltura e Copagri, è un problema serio e non si limita alle sole aziende agricole: il crollo del prezzo del frumento non ha portato alcun beneficio al consumatore. Serva una riflessione sull'intera filiera, non è possibile che i costi gravino solo su produttori e consumatori finali".
(Gualtieri 13 luglio 2016 Cia-Copagri Confagricoltura)
Ancora una volta si avverte la regia dei fondi di investimento nel comportamento del mercato delle materie prime.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 luglio 2016 -
Nonostante i dati USDA non abbaiano dato spunti interessanti, il mercato si è mosso comunque verso il segno positivo.
Le uniche motivazioni che si possono avanzare stanno nelle quotazioni troppo basse per il frumento e il mais mentre per la soia continuano a rincorrersi le preoccupazioni per una estate infuocata.
In generale, sul mercato domestico, fa sensazione il calo del mais dovuto più a un effetto trascinamento del grano, condizionato quest'ultimo dalla forte presenza di grano zootecnico, triticale e orzo, piuttosto che da un eccesso di offerta.
Ma un ulteriore pericolo per questi prodotti potrebbe giungere dall'EST, e non solo, dove i prossimi raccolti si preannunciano abbondanti.
Sul fronte bioenergetico i cruscami stanno lentamente cercando di riprendere quota. Inizia a manifestarsi anche carenza di semola umida e di farinette di mais.
Indicatori internazionali 13 luglio 2016
l'Indice dei noli è risalito a 711 punti, il petrolio ruota intorno a 46,30 $ e l'indice di cambio a 1,10510
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Speranza disillusa proprio in chiusura di settimana. I listini hanno avuto una nuova impennata sostenuti dalle sempre più insistenti previsioni di una estate torrida.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 luglio 2016 -
Sembrava chiuso il periodo di ascesa dei listini dei cereali, almeno stando agli andamenti sino allo scorso 6 luglio. Poi, con il crescere dell'insistenza circa una sempre più certa estate torrida e alcuni dati sulle vendite i listini hanno ripreso a correre.
La prudenza, come d'altronde avevamo consigliato nell'ultimo aggiornamento settimanale, deve essere il miglior indicatore da utilizzare in questo difficile periodo storico.
La FAO nella settimana scorsa ha reso noto i dati di produzione del grano a livello mondiale 732 milioni di tonnellate, ben quasi 8 milioni di tonnellate in più, che fanno sì che gli stock siano i più alti degli ultimi 15 anni arrivando a 217milioni di tonnellate. Di segno ben diverso invece le notizie sulla produzione del corn in Brasile che è dato a 69 milioni di tonnellate contro le 76 inizialmente conteggiate.
Comunque sia non c'è penuria di merce ma le operazioni speculative sono sempre in agguato, quindi coloro che nei giorni scorsi hanno fatto acquisti nel breve periodo di discesa concesso dal mercato ha fatto un affare.
Nelle prossime ore si dovrebbe comprendere come reagirà il mercato interno, molto probabile che i proteici si apprezzino, le crusche potrebbero essere più tenute, per i cereali invece continua la perplessità sul ridimensionamento del prezzo del granoturco sia nazionale che estero.
Per il settore bioenergetico, forse il momento magico dell'acquisto dei cruscami potrebbe essere già passato, e ormai di mais tossinato in granella neanche più una cariosside.
Indicatori internazionali 11 luglio 2016
l'Indice dei noli è risalito a 703 punti, il petrolio scende ancora e segna 45,18 $ e l'indice di cambio a 1,10456
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Nostalgia di Guerra fredda? Cereali dai dati USDA ai cali dei proteici. Farm Run e il territorio di Parma. Il gruppo Selex Cresce.
SOMMARIO Anno 15 - n° 27 10 luglio 2016 (in allegato file pdf scaricabile)
1.1 editoriale Nostalgia di Guerra Fredda?
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Dai dati USDA nuove scosse telluriche alle materie prime
3.1 Lattiero Caseario Deciso recupero del latte spot.
4.1 sport e territorio Farm Run: l'occasione per fare un tuffo nella Food Valley.
6.1 Vino e agriturismo Terranostra e Cantina Valtidone insieme per la promozione del territorio
6.2 crisi Inchiesta Parmacotto, Maestri: "Preoccupazione per i lavoratori e per lo stato del sistema economico parmense"
7.1 Grande distribuzione organizzata Il Gruppo Selex cresce e sfiora i 10 miliardi di fatturato
8.1 Cereali Cereali e dintorni. Forse terminata la fase ascendente
9.1 cereali Cereali e dintorni. Aggiornamento settimanale
10.1promozioni "vino" e partners
11.1promozioni "birra" e partners
Tra annunci e poi smentite circa l'arrivo di un fronte caldo torrido, nella giornata di giovedi il mercato ha registrato diversi momenti di tensione con segnali che lasciavano intravedere una nuova ripresa di del comparto dei proteici.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 08 luglio 2016 -
Agli iniziali segni di ripresa dei proteici, nella giornata di giovedi, si è al contrario registrato il terzo calo consecutivo.
E' probabile che i fondi abbiano deciso di alleggerire le loro posizioni, anticipando, in parte, quello che ci si sarebbe atteso a cavallo del mese di settembre.
L'estate è comunque ancora lunga e disseminata di pericoli.
Continua a sorprendere il collasso della crusca che a Bologna ha rotto quota 90 attestandosi per la tenera a 86 euro tonnellata, anche se già circolano notizie di "fermi tecnici di produzione", da tener presente che a tali valori la crusca trova facile utilizzo non solo nei biodigestori ma anche come materiale da lettiera. Sul fronte dei cereali prosegue il calo del grano e dell'orzo, nonostante le veementi proteste dei produttori ai quali non resta, come via di salvezza, il conto deposito e la vendita a termine. Questa ondata di cali sta trascinando al ribasso anche il mais che comunque val la pena di ricordare ha davanti a sé ancora due mesi abbondanti di campagna.
Per il settore bioenergetico potrebbe essere il momento opportuno di approfittare del calo dei cruscami di grano sul pronto. Di mais bioenergetico non vi è traccia e le vendite di farina tossinata hanno registrato 190 euro arrivo e 186 euro partenza nord, di fatto come il mais 103 normale.
Indicatori internazionali 07 luglio 2016
l'Indice dei noli è risalito a 699 punti, il petrolio scende a 45,50 $ e l'indice di cambio a 1,10758
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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