I Carabinieri della Stazione di Dozza hanno eseguito un'ordinanza di carcerazione di una ventitreenne croata. La ragazza era ricercata da anni dall'Autorità Giudiziaria a seguito di una duplice condanna che aveva ricevuto nel 2011 dal Tribunale per i Minorenni di Venezia (reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale) e nel 2013 da quello di Genova (reato di furto aggravato).
La cattura è avvenuta mercoledì pomeriggio, durante un servizio di contrasto ai reati predatori che i Carabinieri stavano effettuando nei pressi di alcune abitazioni situate in via Sandro Pertini. La ragazza è stata fermata mentre stava viaggiando a bordo di una Kia Rio con due amiche italiane, una trentatreenne e una ventenne.
Le due donne, la più grande alla guida del mezzo, che stava procedendo lentamente e con fare sospetto, la più piccola seduta sul sedile di fianco, avevano i documenti di riconoscimento, mentre la ventiquattrenne ne era sprovvista. Per questo motivo, i militari dopo aver approfondito l'identificazione con il foto segnalamento, hanno scoperto che la ventiquattrenne, domiciliata in un campo nomadi di Ferrara, era ricercata da anni. Più tardi, la giovane latitante è stata trasferita presso la Casa Circondariale di Bologna.
A Bologna un incontro promosso dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale con i massimi esperti locali del settore fa il punto sulla contraffazione delle opere d'arte e sulle possibili strategie per combattere un fenomeno in continua ascesa.
L'arte non vera non può essere arte. La contraffazione dei beni culturali
Sala Monticelli del Comando Legione Carabinieri "Emilia Romagna"
via Dei Bersaglieri n. 3 a Bologna
(ingresso pedonale da Piazzetta dei Servi di Maria)
Reperti archeologici, quadri e monete spacciati per originali, documenti antichi manipolati, oggetti d'arte smerciati per autentici, tutti falsi che alimentano comunque il traffico illecito di opere d'arte, intensificato dal canale dell'e-commerce: un fenomeno in costante crescita non solo in Italia ma anche in Europa e in America.
Per parlarne, il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale ha promosso un ciclo di 15 conferenze in tutta Italia che farà tappa anche Bologna il 29 novembre 2017.
Un summit con esperti, soprintendenti e carabinieri del nucleo TPC, moderato dal Tenente Colonnello Roberto Colasanti, Capo Ufficio Comando Carabinieri TPC. Durante l'incontro verranno anche presentati alcuni "falsi" sequestrati.
Questo il programma della giornata
Dott.ssa Sabina Magrini, Segretario Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l'Emilia-Romagna
Saluto istituzionale
Dott. Mario Scalini, Direttore del Polo Museale dell'Emilia-Romagna
Falsi ottocenteschi: Bardini ed altri (conseguenze dell'immissione sul mercato pubblico e privato di opere contraffatte)
Dott. Luigi Malnati, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
La contraffazione dei reperti archeologici
Dott.ssa Elisabetta Arioti, Soprintendente Archivistico e Bibliografico dell'Emilia-Romagna
Il falso storico nei documenti archivistici
Prof. Avv. Giulio Volpe, Docente di Legislazione comparata dei Beni Culturali presso la Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell'Università degli Studi di Bologna
Aspetti giuridico – normativi della contraffazione di opere d'arte
Maggiore Giuseppe De Gori, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna
Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale nella repressione della contraffazione di opere d'arte: presentazione di alcune indagini sul "falso"
L'evento è promosso dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nell'ambito del Piano strategico 2017/2018 del Consiglio Nazionale Anticontraffazione.
Per info Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna tel. 051.262046
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Diffondere la cultura della legalità, educare al valore dell'opera d'arte per contrastare il fascino della contraffazione, anche condividendo la casistica dei beni giudicati "falsi" dall'Autorità Giudiziaria (beni oggetto di confisca e opere sequestrate o affidate in giudiziale custodia).
È una delle strategie per combattere la lotta alla contraffazione, un affare che a livello nazionale presenta già in questo 2017 numeri da record con 783 sequestri di falsi (dati aggiornati al settembre scorso) e un fatturato stimato a più di 167 milioni di euro a fronte dei 57 del 2016.
L'attività di falsificazione dei beni culturali continua ad essere un fenomeno in costante espansione che, per essere contrastato, necessita tra l'altro di studi sugli artisti maggiormente soggetti a contraffazione, in modo da delineare tecniche, procedure, sistemi per identificare e distinguere l'autentico dal contraffatto, sia per gli aspetti funzionali alla repressione del "falso d'arte", sia per fornire al cittadino ulteriori elementi per evitare di incorrere in truffe e reati connessi.
Il ciclo di 15 conferenze sulla contraffazione delle opere d'arte, dal titolo "L'Arte non vera non può essere Arte", ha preso il via ad Ancona il 4 ottobre scorso per poi toccare Perugia, Palermo, Udine, Cosenza, Torino, Cagliari, Genova, Monza, Venezia, Bari, Firenze e Napoli.
L'evento conclusivo si terrà a Roma presso la GNAM, il 5 dicembre, alla presenza dei massimi esperti, a livello nazionale, del settore. Anche in questo contesto sarà allestita un'esposizione di una selezione significativa delle opere false sequestrate dalla Sezione Falsificazione e Arte Contemporanea del Reparto Operativo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Foto fornita dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna mercoledì 29 novembre 2017, ore 10
Sono a una svolta le indagini per accertare le responsabilità della morte di Anna Lisa Cacciari, rinvenuta morta all'interno della propria abitazione lo scorso lunedi.
Caduto in varie contraddizione e incalzato dagli inquirenti, che gli hanno mostrato gli indizi che contraddicevano le sue affermazioni, Athos Vitali marito della vittima, ha confessato l'uccisione della ex fiorista.
Sembra che la donna non sopportasse più una relazione sentimentale, che il marito intratteneva senza preoccuparsi di mantenerla nell'oscurità, e avesse perciò messo sotto pressione il presunto assassino. Così, al culmine della discussione l'uomo, 69enne, ha preso un coltello da cucina e ha inferto le due coltellate mortali alla moglie.
Le dinamiche della morte sono in corso di accertamento.
Sul posto è intervenuta la Sezione Investigazioni Scientifiche e personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna.
Due le ferite da arma da taglio, una sul petto e una sulla schiena, ma l'arma del delitto non è ancora stata trovata.
Budrio, 23 novembre 2017
Budrio, 21 novembre 2017 - rinvenuto il cadavere di una donna, all'interno della propria abitazione.
Ieri mattina i familiari hanno rinvenuto il cadavere di A.L., una casalinga di 65 anni, riverso nel tinello della propria abitazione sita in Budrio, località Armarolo, al piano terra di una villetta di campagna circondata da campi agricoli.
Le dinamiche della morte sono in corso di accertamento.
Sul posto è intervenuta la Sezione Investigazioni Scientifiche e personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna.
Due le ferite da arma da taglio, una sul petto e una sulla schiena, ma l'arma del delitto non è ancora stata trovata.
Questa mattina, presso la sala "Scantamburlo" della Legione Carabinieri Emilia Romagna, alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna, Colonnello Valerio Giardina, si è svolta la presentazione del Calendario Storico e dell'Agenda 2018 dell'Arma dei Carabinieri.
Il Calendario, divenuto ormai un oggetto di culto, ha raggiunto una tiratura di 1.300.000 copie, di cui quasi 11.000 in altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, arabo e quest'anno anche giapponese, cinese e russo), indice sia dell'affetto di cui gode la Benemerita, sia del valore dei suoi contenuti, che ne fanno un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, a testimonianza del fatto che "in ogni famiglia c'è un Carabiniere".
Nato nel 1928, dopo l'interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora è stato puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dei Carabinieri e della stessa Storia d'Italia.
La pubblicazione ha una rilevanza particolare per la famiglia dell'Arma, costituendo motivo di coesione attorno a un oggetto semplice eppure significativo, poiché ispirato ai valori nei quali si riconosce ogni carabiniere, da un capo all'altro d'Italia.
Il Calendario 2018 è incentrato sul tema "I valori etici e sociali dell'Arma", una rappresentazione visiva dell'essenza dell'Istituzione che rende omaggio all'attività svolta dall'Arma in Italia ed all'Estero a favore di tanti Paesi e delle loro Forze di Polizia.
L'"impegno per l'ambiente", la "sicurezza personale e sociale", la "tutela delle categorie deboli", l'"integrazione multiculturale", il "valore della tradizione", la "libertà di espressione", la "libertà di riunione", la "cooperazione internazionale", la "tutela del patrimonio culturale", la "tutela dei minori", l' "ordinata convivenza civile", l'"identità culturale", dodici temi per dodici mesi dell'anno che dodici affermati pittori contemporanei, ognuno proveniente da un'area del mondo dove l'Arma dei Carabinieri è intervenuta oppure ha avviato collaborazioni con le forze locali, hanno espresso e raffigurato.
L'Agenda 2018, in un formato moderno e funzionale, ha dedicato il proprio inserto allo "Sport nell'Arma" ed ai Gruppi Sportivi dell'Istituzione. Sport come espressione dei valori universalmente riconosciuti: rispetto di persone e regole, disciplina, impegno, sacrificio, lealtà, tenacia, correttezza, emulazione, valori che devono essere patrimonio di ogni Carabiniere.
Calendario Storico dell'Arma 2018
Il filo conduttore che lega i mesi dell'anno è costituito dal tema "I valori etici e sociali dell'Arma".
Dalla Prefazione al Calendario del Comandante Generale Tullio Del Sette.
"Il 25 aprile del 1855, settanta Carabinieri prendono parte al corpo di spedizione in Crimea. Per la prima volta l'Arma si proietta oltre i confini nazionali. Da allora decine di migliaia di Carabinieri sono stati impegnati all'estero, durante gli eventi bellici e, sempre di più negli ultimi vent'anni, in missioni a sostegno della pace, di addestramento e di cooperazione internazionale. Il Calendario di quest'anno rende omaggio a questa difficile attività svolta dall'Arma all'estero e in Italia a favore di tanti Paesi e delle loro Forze di polizia; un'attività prestigiosa, che ha reso l'Istituzione riconosciuta eccellenza italiana nel mondo per professionalità, efficienza e umanità dei suoi Carabinieri. Rende al contempo omaggio a questi Paesi offrendo uno spazio a giovani ma affermati pittori contemporanei di alcuni di essi.
Proseguendo nel percorso iniziato nel 2016 con l'omaggio all'arte pittorica e proseguito nel 2017 con l'omaggio all'arte grafica del bicentenario di vita dell'Arma, il Calendario del 2018 vuol diffondere la conoscenza di altre forme di espressione di culture diverse dalla nostra. Culture anch'esse portatrici di valori importanti, con le quali i Carabinieri si confrontano quotidianamente.
Per aree omogenee, comprendenti più Paesi, sono stati individuati autori di riconosciuto talento e scelte opere di forte testimonianza. E' stata preziosissima la consulenza di Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte di Roma e raffinato conoscitore dell'arte contemporanea, che ha affiancato Philippe Louis Daverio, Carabiniere Benemerito.
Mese dopo mese, viene richiamato un tema dal valore universale, espressione dei diritti e delle libertà che l'Arma è impegnata a sostenere nel mondo insieme alle rappresentanze diplomatiche e, nelle missioni internazionali, alle altre Forze Armate.
Il filo conduttore è costituito dalle colorate e vivide opere del Maestro Ugo Nespolo, tra i migliori artisti contemporanei: dalla copertina, un album di famiglia a rappresentare tutti i centodiecimila Carabinieri in servizio nelle tante specialità dell'Arma, alle pagine di sinistra di ogni mese, dedicate a nostri compiti istituzionali, dove, insieme al giudizio artistico di Pietromarchi sulle pitture a fronte, compare un richiamo ad attività svolte a favore di Paesi dell'Area.
Scorrendo le pagine interne e con esse i dodici mesi dell'anno, a Gennaio, la fusione con la natura del congolese Steve Bandoma, espressione del Centro e Sud Africa, evoca l'impegno per l'ambiente; nella pagina di sinistra, i Carabinieri del ruolo forestale, che hanno implementato responsabilità e impegno dell'Arma a difesa dell'habitat umano. Nel mese di febbraio, dedicato all'Europa dell'Est, il volto severo dipinto dal rumeno Adrian Ghenie interpreta il tema della sicurezza personale e sociale; di fianco, tre operatori del GIS, le forze speciali dell'Arma, pronti a effettuare un intervento risolutivo. In Marzo, per i Balcani, l'albanese Adrian Paci esalta, dipingendo l'affannosa corsa di un ragazzo verso la libertà, il tema della tutela delle categorie deboli; si accompagna, a sinistra, la plastica immagine di un Carabiniere che offre premurosa attenzione ad alcune persone in stato di bisogno. Ad Aprile, per il Nord America, lo statunitense Mark Bradford, scelto a rappresentare gli USA all'ultima Biennale di Venezia, esprime con un'esplosione di colori e forme la sua visione dell'integrità multiculturale; a lato, Nespolo rappresenta un Corazziere e due altri Carabinieri di origine straniera, esempi di concreta integrazione. Per Maggio, dedicato al Centro e Sud America, una fantasiosa architettura indigena del messicano Curiot esalta il valore della tradizione; a sinistra, l'immagine di una processione religiosa, con i classici due Carabinieri in G.U.S. ai lati della Vergine Maria. In Giugno, per la Mesopotamia, i colorati microfoni della conferenza stampa immaginata dall'iracheno Adel Abidin plaudono alla libertà d'espressione; di fianco, i Carabinieri colti nell'atto di informare la pubblica opinione attraverso i media.
Segue il paginone centrale, nel quale Silvia Di Paolo, nostra valente e fedele art director, ha raccolto le Bandiere delle Organizzazioni Internazionali e degli Stati con i quali i Carabinieri collaborano quale espressione dello Stato italiano, rappresentato dal tricolore, sul quale sottile, ma netta e chiara, si staglia la nostra Fiamma.
Nella tavola di Luglio, dedicata al nord Africa, un gruppo di persone dipinte dal marocchino Nabil El Makloufi evoca la libertà di riunione; a sinistra, alcuni Carabinieri, sereni ma attenti, vigilano sull'ordinato svolgimento di una pubblica manifestazione. In Agosto, per l'Africa Centrorientale, la multiforme composizione del kenyota Paul Onditi richiama la cooperazione internazionale; la tavola di Nespolo abbina la stretta di mano tra un Carabiniere in missione e un commilitone straniero. A Settembre, per l'Oriente, la sovrapposizione di scritti antichi dell'artista afghano Mohsem Taasha Wahidi valorizza la tutela del patrimonio culturale; di fianco, alcune delle innumerevoli opere d'arte recuperate dal nostro Comando Tutela Patrimonio Culturale con in primo piano un Carabiniere dei Caschi blu della cultura. Ottobre, per il Medio Oriente, dà spazio all'israeliano Gideon Rubin che richiama l'importanza della tutela dei minori raffigurando un bambino in posa; a sinistra, un Carabiniere che fraternizza con un bimbo. In Novembre, dedicato all'estremo oriente, lo scorcio urbano della pittrice indiana Reena Saini Kallat sottolinea la necessità dell'ordinata convivenza civile; di fianco, un Carabiniere all'ingresso di una Stazione, capillare presidio di legalità e di prossimità italiano da oltre duecento anni. Nel mese di Dicembre, per l'Africa Sahel, le sagome colorate del maliano Abdoulaye Konaté evocano il tema dell'identità culturale; di lato, a identificare la presenza continua e il pronto intervento dell'Arma, i Carabinieri di un reparto Radiomobile.
Nelle ultime due tavole interne, i simboli del nostro Stemma Araldico rendono il tradizionale, doveroso omaggio al sacrificio e al valore degli eroi che tanto lustro hanno dato all'Arma e al Paese. Silvia Di Paolo, con il suo estro, proietta questi simboli fuori dallo scudo bucranico, esaltandone il significato araldico.
Agenda dell'Arma 2018
L'Agenda dell'Arma dei Carabinieri, rinnovata nel formato e nella veste grafica nel 2017, arriva al trentanovesimo anno di pubblicazione (risale infatti al 1979 la prima edizione).
Il "diario è su base settimanale, con possibilità di rinvio a un'ampia parte destinata alle note.
Le informazioni sui Comandi dei Carabinieri e sui reclutamenti sono rese fruibili attraverso codici QR, leggibili con smartphone e tablet che rimandano alle pagine del sito www.carabinieri.it e dei social network istituzionali.
Altri codici QR consentono l'accesso ad altre notizie sull'Arma, sulla sua storia e sui periodici: il nuovo #Natura, il "Notiziario Storico" introdotto lo scorso anno, e i tradizionali "Il Carabiniere" e la "Rassegna dell'Arma".
Vi è poi l'ampia rubrica sulle date importanti dell'Arma.
L'inserto monografico quest'anno è dedicato allo Sport nell'Arma dei Carabinieri, e in particolare al centro Sportivo Carabinieri che, con i successi dei propri atleti, ha contribuito significativamente alla grande tradizione sportiva dell'Italia, quinto Paese al mondo nel medagliere olimpico di tutti i tempi.
Un contributo accresciuto nel 2017 con l'apporto degli atleti già appartenenti al Gruppo Sportivo Forestale.
Curato dal Colonnello Gianni Massimo Cuneo, Comandante del Centro, e dal Colonnello Mauro Capone per gli atleti provenienti dal corpo Forestale dello Stato, è arricchito dalla prefazione di Giovanni Malagò, Presidente del Coni, dal saggio di Gianni Mura, giornalista sportivo figlio di un Maresciallo dei Carabinieri Comandante di Stazione e dal contributo di alcuni miti dello sport: da Dino Zoff a Giorgio Cagnotto, da Novella Calligaris a Stefania Belmondo e Armin Zöggeler.
Si è conclusa con gli arresti e le ultime perquisizioni l'operazione denominata "Cannabis hills" che ha portato all'individuazione da parte dei Carabinieri Forestali della stazione di Rimini sulle colline di Covignano, già nella serata di sabato 28 ottobre, di una estesa piantagione di Canapa indiana con annesso laboratorio di prima lavorazione e all'arresto di due riminesi: il proprietario del terreno, incensurato, e il cosiddetto "custode" con analoghi precedenti di detenzione e spaccio.
Dalla successiva perquisizione della residenza del "custode", disposta dalla Procura di Rimini che ha fin da subito coordinato le attività di indagine, è scaturito il ritrovamento di una soffitta nascosta e completamente adibita ad essiccatoio e laboratorio di lavorazione delle infiorescenze di cannabis.
E' stato posto sotto sequestro l'intero appezzamento di terreno di circa 1500 metri quadrati, situato tra le colline di ulivi del Colle di Covignano, nascosto alla vista con reti ombreggianti; sul terreno sono state ritrovate, pronte per essere tagliate e raccolte circa 250 piantine di Cannabis sativa del peso medio di circa 1 Kg. mediamente a pianta.
Sul posto era anche presente moltissimo prodotto vegetale raccolto e selezionato in base alla tipologia organolettica (infiorescenze, foglie, fusti ecc.), circa una cinquantina di Kilogrammi. di materiale verde, oltre a materiale per la prima lavorazione ed essicazione della cannabis. E'
proprio l'odore acre che proveniva dall'appezzamento, a causa dalla ventilazione forzata esercitata da un essiccatore ad aria, che ha insospettito i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rimini che, nella serata di sabato stavano perlustrando il territorio collinare della città di Rimini. E' così stato avviato il controllo che ha portato alla scoperta della coltivazione a cielo aperto e dell'annesso laboratorio di prima trasformazione e di una roulotte.
Sequestrati in loco anche bottiglie contenenti foglie di mariuyiana e rhum, contenitori e materiali per il trasporto, la coltivazione (forbici, fertilizzanti, impianto di irrigazione), la selezione e il frazionamento (bilancini) oltre ad una dose di 10 gr. pronta per la vendita, denaro in contanti e una sciabola in metallo.
L'area è stata posta sotto sequestro ed è tutt'ora oggetto di sorveglianza da parte dei militari della specialità forestale in attesa della disposizione che ne decreti la distruzione.
Sul posto era presente il riminese A.B., classe 1969, custode dell'appezzamento con precedenti specifici, direttamente coinvolto nell'attività di coltivazione che è stato arrestato. Successivamente è stato arrestato il proprietario del terreno V.C., riminese classe 1960, incensurato e anch'esso coinvolto nell'attività di coltivazione e detenzione. Entrambi dopo essere stati foto segnalati dai militari del Comando Provinciale CC di Rimini sono stati tradotti in carcere nella giornata di domenica.
Già nella notte, e a seguire nella giornata di domenica, le attività di indagine hanno interessato l'appartamento di proprietà di A.B. in Rimini – San Giuliano dove i militari hanno scoperto una soffitta, a cui si accedeva solo attraverso una botola, destinata all'essicazione e alla preparazione per la commercializzazione delle infiorescenze di cannabis.
Stimato un quantitativo di circa 50 kg. di materiale essiccato o in essicazione. Annientata l'attività di coltivazione, produzione e prima lavorazione della cannabis, proprio in prossimità del centro urbano di Rimini, sono in corso indagini finalizzate alla caratterizzazione
della rete di spaccio del materiale stupefacente.
E' stato condannato a sei anni e mezzo di carcere, per violenza sessuale dalla Corte di Assise, il carabinere che nel 2012 venne accusato di stupro da una giovane. Il fatto, come riporta l'ANSA, avvenne nel modenese, dove il militare dell'arma, oggi 42enne, prestava servizio. La ragazza, che all'epoca dei fatti aveva vent'anni, riferì di essere stata stuprata nei bagni di un locale dopo una serata tra amici.
Palazzo della Cultura e dei Congressi: spruzza lo spray urticante al peperoncino e alcune persone iniziano a tossire. Cinquantunenne denunciata dai Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione Carabinieri Bologna Navile hanno denunciato una cinquantunenne italiana per "getto pericoloso di cose".
E' successo mercoledi sera, alle ore 20:50 circa, nella sala buffet del Palazzo della Cultura e dei Congressi, situato in piazza della Costituzione, quando una donna ha spruzzato il suo spray urticante al peperoncino all'interno di un contenitore dei rifiuti.
L'esalazione gassosa della sostanza ha provocato la tosse di alcune persone che si trovavano all'interno della sala.
I presenti hanno creduto di trovarsi di fronte a una fuga di gas.
Sono stati avvisati subito i Carabinieri che si trovavano in zona.
All'arrivo dei militari, la sala è stata messa in sicurezza e le persone sono state invitate a uscire. La donna, tra l'altro incensurata, si è avvicinata ai Carabinieri e fortemente dispiaciuta per l'accaduto, ha ammesso le proprie responsabilità.
La bomboletta spray, contenente 15 ml di liquido urticante al peperoncino, è stata sequestrata.
Foto – Stazione Carabinieri Bologna Navile.
I Carabinieri della Stazione di San Pietro in Casale sono intervenuti presso il parcheggio situato tra via Pescerelli e via Asia, dove una cinquantaseienne di Loiano è rimasta gravemente ferita al volto a causa di un'esplosione della sua BMW berlina.
Dalla ricostruzione dei fatti, è emerso che la fiammata sarebbe attribuibile a una perdita di metano entrata in contatto con la fiamma di una sigaretta che la donna si era accesa dopo essersi seduta sul sedile di guida, in procinto di partire. Sono al vaglio degli inquirenti le cause che hanno determinato la perdita di gas, tanto da saturare l'abitacolo del veicolo.
La bombola del gas era stata sottoposta a revisione il giorno precedente.
La donna, inizialmente soccorsa da alcuni passanti che hanno chiamato il 118, è stata trasportata d'urgenza al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna, ove si trova ricoverata per le ustioni di 1° e 2° grado al viso e alle mani.
Foto – Nucleo Operativo Radiomobile Carabinieri San Giovanni in Persiceto.
Denunciato dai Carabinieri uno dei responsabili del danneggiamento della vetrata d'ingresso del Museo per la Memoria di Ustica.
I Carabinieri della Stazione Bologna Navile hanno denunciato un ventiquattrenne marocchino per danneggiamento aggravato in concorso ai danni del Museo per la Memoria di Ustica situato in via di Saliceto.
I fatti risalgono all'agosto 2016, quando fu danneggiata la vetrata d'ingresso del Museo. A distanza di un anno, i Carabinieri della Stazione Bologna Navile, coadiuvati dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Bologna Centro, sono riusciti a risalire a uno degli autori del danneggiamento, immortalato dai sistemi di videosorveglianza installati sul posto.
Il ventiquattrenne marocchino era già stato arrestato dai Carabinieri di Bologna per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (v. comunicato stampa del 20 marzo 2017 – all'epoca ventitreenne).
- Bologna, 20 marzo 2017 – Lotta alla droga: quattro spacciatori arrestati dai Carabinieri.
Ieri notte, i Carabinieri della Compagnia Bologna Centro, durante un servizio antidroga in abiti civili tra piazza Verdi e le vie limitrofe, hanno arrestato quattro spacciatori, due gambiani di 22 e 24 anni, incensurati e due marocchini di 23 anni, con precedenti di polizia. L'attività è terminata con il sequestro di alcune centinaia di euro, una sessantina di grammi, tra cocaina e marijuana e la denuncia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di un altro spacciatore tunisino di 36 anni. Il più grande dei due gambiani, dovrà rispondere anche di violenza, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale perché al momento dell'arresto ha cercato di intimidire i Carabinieri mimando il gesto del taglio della gola e dicendo: "Adesso voglio il morto. Ti ammazzo". L'unico risultato che il giovane gambiano ha ottenuto è stato quello di trascorrere la domenica in cella, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto, prevista per la mattina odierna. -