Genova – Un tavolo tecnico con tutti gli enti preposti coinvolti. Un protocollo di intesa (sottoscritto da Regione Liguria, Comune di Genova, Arpal e Asl) che rafforza il lavoro di tavolo e semplifica lo scambio di informazioni tra gli enti. Linee guida per le lavorazioni in cantiere. Una sezione dedicata sul sito internet del Commissario per la Ricostruzione. E, non ultima, la creazione di due Osservatori per il coinvolgimento diretto dei cittadini.
Sono queste le azioni messe in atto dalla Struttura Commissariale per la Ricostruzione del Viadotto Polcevera per l'ambito "ambiente e salute". Temi importanti, strettamente legati alla vita del cantiere di Ponte Morandi su cui l'amministrazione e gli enti coinvolti stanno lavorando dal primo momento, con grande attenzione.
IL TAVOLO PER L'EMERGENZA
Nei giorni immediatamente successivi al crollo di Ponte Morandi è istituito immediatamente un tavolo di lavoro con il supporto degli Enti delegati, nella fattispecie ARPAL e Asl 3 Genovese, al fine di porre in essere in tempi brevi una serie di iniziative necessarie a tutela della incolumità pubblica ed in particolare nei confronti dei residenti degli quartieri coinvolti.
Si è data così immediata attuazione all'art. 11 dell' OCDPC n.539 del 20 agosto 2018 ("Disposizioni in materia di raccolta e trasporto del materiale derivante dal crollo del ponte e da demolizioni"). Nei primi giorni di settembre il tavolo di lavoro ha avviato le prime verifiche adottando provvedimenti volti alla tutela della salute pubblica.
IL PROTOCOLLO DI INTESA
Successivamente, anche per rafforzare ulteriormente le intese già intercorse, è stato approvato un protocollo di intesa tra Commissario Straordinario per la Ricostruzione del Viadotto Polcevera dell'autostrada A10, il Commissario Delegato per l'Emergenza, il Comune di Genova, l'Assessorato alla Sanità e l'Assessorato all'Ambiente e Tutela del Territorio della Regione Liguria, l'Agenzia Regionale per l'Ambiente ARPAL e ASL 3 Genovese.
Tale protocollo è volto, tra le altre cose, a definire le necessarie forme di comunicazione e collaborazione per conseguire la migliore efficienza ed integrazione delle attività di tutti gli enti interessati, in modo da assicurare la massima celerità nelle adozioni dei rispettivi atti di competenza con riguardo sia al controllo delle attività delle imprese incaricate dei lavori sia alla primaria tutela della salute della popolazione residente nell'ambito cittadino.
La struttura commissariale e tutti gli enti preposti al controllo sono perfettamente consapevoli che soprattutto nella fase di demolizione sarà necessario affrontare tematiche relative alla tutela dell'ambiente (suolo, rumore, aria, rifiuti): su questi temi gli enti preposti stanno lavorando per sviluppare una sinergia attraverso un gruppo di lavoro, composto da Struttura Commissariale, Regione Liguria, Comune di Genova, Asl3, Arpal e Rina.
IL LAVORO IN CANTIERE
RINA Consulting, in qualità direttore dei lavori del cantiere sul Polcevera, ha predisposto di concerto con la Struttura Commissariale le "Linee guida per la Gestione Ambientale del cantiere" che includono anche, tra le altre: gestione e controllo ambientale, gestione rifiuti, protezione del sottosuolo, tutela della qualità dell'aria, linee Guida per il rumore e le vibrazioni, la gestione delle sostanze pericolose e le linee guida per la gestione della biodiversità, del paesaggio e dell'architettura.
Le linee guida costituiscono la base per gli Appaltatori per lo sviluppo dei relativi Sistemi di Gestione e Controllo Ambientale del cantiere.
Inoltre, l'ATI di Demolizione sta predisponendo la Relazione Ambientale e il Piano di Monitoraggio Ambientale in accordo alle indicazioni di RINA e della Struttura Commissariale.
La consortile PerGenova, incaricata della ricostruzione, sta elaborando la Relazione Ambientale dell'intervento la cui consegna è prevista entro i primi giorni di febbraio.
AMBIENTE&SALUTE: LA SEZIONE DEDICATA SUL SITO
Il sito della Struttura commissariale (www.commissario.ricostruzione.genova.it) ospita una sezione dedicata ad Ambiente&Salute.
Una parte dedicata, creata ad hoc, in cui i cittadini potranno trovare le informazioni su ogni forma di tutela che verrà adottata a salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente, mentre il cantiere avanzerà e si trasformerà giorno per giorno.
Sarà possibile inoltre iscriversi alla Newsletter, a cadenza periodica, per restare aggiornati sulle principali notizie e ricevere informazioni di servizio.
L' OSSERVATORIO
Per non perdere mai il contatto con le esigenze del territorio e dei cittadini, è in fase di formalizzazione un Osservatorio a cui parteciperanno i Municipi interessati (Valpolcevera, Centro Ovest e Medio Ponente) e i componenti della Struttura Commissariale in modo da creare un filo diretto di quesiti/domande/osservazioni tra la popolazione e gli enti preposti alla gestione e al controllo.
Seguiranno anche incontri pubblici, in via di calendarizzazione, di cui si troverà riscontro sempre sul sito, nell'agenda dell'Osservatorio.
Contestualmente, il Comune di Genova, si è impegnato a creare un secondo osservatorio, dedicato alla tematiche relative a canterizzazione e viabilità, di cui si occuperà direttamente la struttura comunale.
Editoriale: -Aquisgrana, come ti dissolvo l'UE in un minuto. -Lattiero caseari. Burro sempre stabile. - Cereali e dintorni. Mercati in stallo. - Un Reggiano al vertice CGIL - Pomodoro da Industria, Rancan e Rainieri chiedono l'aumento del prezzo della materia prima -
SOMMARIO Anno 18 - n° 04 27 gennaio 2019
1.1 editoriale
Aquisgrana, come ti dissolvo l'UE in un minuto. Splendidi alleati (6)
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Burro sempre stabile.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Burro sempre stabile. - Grafici di Tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati protetti e in rialzo.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. GRAFICI di TENDENZA
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in stallo.
7.1 sindacato lavoratori Un Reggiano al vertice CGIL
7.2 bonifica Amministrazioni e Consorzio insieme per la lotta al dissesto idrogeologico
8.1 Vino e estro GIANLUCA – il vino, il suo estro, la sua anima clandestina
9.1 pomodoro Pomodoro da Industria, Rancan e Rainieri chiedono l'aumento del prezzo della materia prima
9.2 destinazione turistica Emilia l'Emilia in un Touch Wall
10.1 bacini idrici - Enza Fabbisogni idrici nell'area dell'Enza.
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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Un ospite indesiderato nel water. Una casalinga di Brisbane, in Australia, è stata morsa sul deretano mentre era in bagno da un pitone tappeto (carpet) che è salito lungo il water. Helen Richards mentre era in bagno ha sentito prima un rumore e poi un fortissimo dolore sul didietro.
La donna si è alzata e notando il serpente, dopo avere superato la prima fase di paura, ha provato a scaricare acqua nel tentativo di respingere il rettile da dove era venuto, inutilmente. Nel frattempo ha allertato le forze dell'ordine che hanno fatto intervenire degli erpetologhi che lo hanno afferrato tirandolo fuori dal suo bagno.
L'animale misurava circa quasi due metri. Immediata, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è stata poi la corsa in ospedale dove alla casalinga è stato somministrato il siero contro il veleno, è stata medicata la ferita ma non è stato riscontrato nulla di grave. «Il problema è di natura psichica», spiega però la donna, « Le mie abitudini igieniche sono cambiate per sempre! Dopo quello che è accaduto non riesco più ad andare in bagno se le luci non sono accese e dando prima di sedersi sempre una rapida occhiata dentro il water».
Gli esperti australiani di serpenti hanno spiegato che trovare un pitone tappeto nel gabinetto certamente "non è un evento normale", aggiungendo che è stata la prima volta che sono stati chiamati ad intervenire in un tale incidente.
(25 gennaio 2019)
Editoriale: -Ma che simpatiche canaglie son questi splendidi alleati! - Lattiero caseari. Latte spot in gran risalita - Cereali e dintorni. Mercati confusi e decisioni emotive. - A Forlì torna SAPEUR, la kermesse del gusto - The Craftsman – L'artigiano del dettaglio a Reggio Emilia - CETA, "PresaDiretta" ha fatto tappa a Parma - Intervista a Claudio Guidetti -
SOMMARIO Anno 18 - n° 03 20 gennaio 2019
1.1 editoriale
Ma che simpatiche canaglie son questi splendidi alleati!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot in gran risalita.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot in gran risalita. - grafici
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Crop forecaster, prevede un calo del 5%?
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Crop forecaster, prevede un calo del 5%? GRAFICI di TENDENZA
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati confusi e decisioni emotive.
7.1 eventi e sapori A Forlì torna SAPEUR, la kermesse del gusto
8.1 Londra anni 30 a Reggio Emilia The Craftsman – L'artigiano del dettaglio a Reggio Emilia
9.1 agroalimentare commercio "Nave del Sadino", torna a splendere il gioiello sul torrente Recchio
9.2 CETA e export formaggi CETA, "PresaDiretta" ha fatto tappa a Parma - Intervista a Claudio Guidetti
10.1 export Arabia saudita Parmigiano Reggiano "On Air" nei Paesi Del Golfo
11.1promozioni "vino" e partners
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Restaurato il manufatto che veicola l'acqua per uso irriguo nella zona di nord–ovest del territorio comunale di Noceto per una estensione potenziale di circa 300 ettari
Noceto (PR) – Il Consorzio della Bonifica Parmense prosegue il nutrito programma degli interventi sul territorio volto a riqualificare – aggiornandone e ampliandone le funzioni e la tecnologia dei mezzi impiegati – la gran parte degli impianti e dei manufatti che consentono la gestione equilibrata dei flussi.
Nel Comune di Noceto tecnici e operai hanno ultimato le migliorie (realizzate con fondi consortili) completando per tempo i lavori di risanamento conservativo del Ponte sul Canale Sadino.
Il manufatto, denominato anche "Nave del Sadino", è un piccolo gioiello artistico dalla pregevole identità storica composto da 5 archi in mattoni della lunghezza totale di circa metri 60 totali e veicola l'acqua per uso irriguo nella zona di nord–ovest del territorio comunale per una estensione potenziale di circa 300 ettari.
Nella fattispecie le attività delle maestranze hanno visto la coibentazione delle canalette che consentirà di evitare eventuali perdite di acqua dalla rete in un periodo in cui il risparmio idrico della risorsa idrica diventa quanto mai obiettivo primario da perseguire al fine di conservarla per i periodi di magra.
Oltre a questo si è provveduto alla pulizia e sistemazione della facciata del manufatto con l'operazione di ri-ancoraggio dei mattoni più antichi per salvaguardarne e conservarne il valore storiche oltre che di funzione.
Editoriale: - Il 2019 si è aperto con una nuova crisi bancaria- Lattiero caseari. Riapertura positiva per Grana e Parmigiano - Cereali e dintorni. Mercato in balìa delle voci di corridoio. - Soddisfazione per i primi dati sui saldi. - Monster frozen! -
SOMMARIO
Anno 18 - n° 02 13 gennaio 2019
1.1 editoriale
Il 2019 si è aperto con una nuova crisi bancaria
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Riapertura positiva per Grana e Parmigiano
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato in balìa delle voci di corridoio.
5.1 cereali e dintorni grafici.
6.1 saldi Soddisfazione per i primi dati sui saldi.
6.2 zootecnia e ricerca Lattiero Caseario: all'Università di Parma 587mila euro per due progetti di ricerca
7.1 agroalimentare commercio I Centri agroalimentari Caab, Caar e Cal vanno in rete per migliorare competitività ed efficienza
7.2 vini bio e biodinamici Vini bio e biodinamici sono una realtà?
8.1 sfide Monster frozen!
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners
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Sommario Anno 18 - n° 01 06 gennaio 2019
1.1 editoriale
L'epifania, tutte le feste si porta via.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Gran tonfo per il latte spot
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. 1° gennaio col "riso" in bocca...
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni - le tendenze rilevate al 02/01/2019 - nuovi grafici -
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in fibrillazione e logistica ancora assente.
7.1 difesa idraulica Sulla difesa idraulica di Colorno. La posizione di AIPO
7.2 difesa idraulica La replica di AMO COLORNO a AIPO
8.1 ambiente Ambiente - lotta alla plastica, si comincia dai cotton fioc.
8.2 salute e consumi Snack al supermarket: via dalle casse dei supermercati.
9.1 ambiente Nuovo allarme ambientale.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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Sviluppo sostenibile, Piacenza Oltre incontra in Sant'Eufemia Gloria Zavatta, Amministratore Unico AMAT Milano
Piacenza 2 gennaio 2019 - Anno nuovo, aria vecchia. Gli ultimi giorni di quest'anno, oltre a panettone e lenticchie, hanno regalato ai cittadini piacentini un numero sempre maggiore di Pm10. Dal 28 dicembre al 1 gennaio il dato sulle polveri sottili è passato da 26 microgrammi per metro cubo della Vigilia di Natale a oltre 60, costante. Un dato questo che interessa tutta l'Emilia Romagna, con punte di circa 70 a Parma, Reggio Emilia, Ravenna e Modena. Sono state perciò previste le misure antismog di rito (stop ai diesel Euro 4), ma la situazione deve cambiare alla radice, evitando provvedimenti spot che rimandano soltanto il problema al prossimo sforamento.
L'Associazione Piacenza Oltre organizza un incontro sabato 12 gennaio presso l'Istituto Sant'Eufemia di Via San Marco 37, per confrontare la situazione della città di Piacenza con quella di Milano, il cui sindaco Sala ha firmato a Parigi un importante provvedimento in cui la città meneghina si impegna a eliminare combustibili fossili entro il 2030. Ne parlerà Caterina Pagani, presidente di Piacenza Oltre e ingegnere ambientale col contributo di Gloria Zavatta, Amministratore Unico di AMAT, Agenzia Mobilità Ambiente Territorio del Comune di Milano.
"Abbiamo pensato a questo incontro - precisa Caterina Pagani - con lo scopo di creare uno stimolo di riflessione che aiuti Piacenza e i suoi amministratori a trovare delle soluzioni più coraggiose e lungimiranti ai problemi di inquinamento atmosferico che tanto ci preoccupano. L'esempio di quello che negli anni ha fatto Milano dimostra che decisioni per quanto impopolari pagano e permettono di raggiungere obiettivi che fanno piacere a tutti".
Piacenza Oltre e i suoi componenti, uniti dalla passione per il sociale, la cooperazione e il benessere collettivo, credono sia importante avvicinare i cittadini alla vita pubblica della città, favorendo attività di critica e proposta politica per il territorio, pur nascendo come gruppo civico. All'interno dell'associazione ruotano competenze e professioni diverse, dal ricercatore all'insegnante, ma anche professionisti.
Nuovo allarme ambientale. Mare del Nord, nave cargo finisce nella tempesta, oltre 270 container cadono in mare. Una delle più grandi navi container nel mondo ha perso una parte del suo carico mentre navigava da Anversa a Bremerhaven. Almeno un container può contenere materiali pericolosi
Allarme ambientale al largo della Norvegia: martedì 1 gennaio 2019 onde alte 5 metri hanno sorpreso la nave portacontainer "MSC Zoe" nel Mare del Nord, al largo della costa olandese.
Il forte vento, unito alle onde, ha causato la caduta in mare di 270 container e il danneggiamento di altri 30. Il carico perduto, tra cui un container che può contenere materiali pericolosi utilizzati per la produzione di plastica.
Almeno 21 container, hanno invaso oggi le isole olandesi di Vlieland, Terschelling e Ameland. Testimoni oculari hanno postato su Twitter immagini di oggetti come giocattoli, lampadine, vestiti o mobili.
La "MSC Zoe", evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti",lunga 400 mt è una delle più grandi navi porta-container del mondo e può trasportare circa 19.000 contenitori standard. Batte bandiera panamense. Le autorità portuali olandesi hanno immediatamente inviato nella zona a nord-ovest di Borkum un imbarcazione, un elicottero delle Forze armate tedesche, una boa e la nave polivalente "Neuwerk" per localizzare il container e recuperare il carico pericoloso che non è stato ancora localizzato. Nel tardo pomeriggio di oggi sono stati individuati sei container.
(2 gennaio 2019)
Riceviamo e pubblichiamo la replica del gruppo AMO Colorno che peraltro si dichiara disponibile a un incontro pubblico con i vertici di AIPO, "al fine di aprire un serio dibattito" sulla questione, " al fine di mettere in sicurezza il centro storico di Colorno e l'intero paese fin da subito".
Con la seguente comunicazione, il gruppo AMO - COLORNO intende replicare alla nota emessa da AIPO e pubblicata sul gruppo ufficiale del comune di Colorno, presente sul social network Facebook, il giorno 31 dicembre alle ore 19:50.
In merito alle porte vinciane del Lorno sulle quali l'Ing. Roberto Colla, membro del coordinamento del gruppo per la parte rischi idrogeologici, aveva dimostrato perplessità sul corretto montaggio delle stesse, teniamo a precisare che è comprensibile che tutta l'acqua del Parma non possa essere deviata nel Lorno. L'acqua che dovrebbe passare è solamente la quantità in eccesso. Una minima parte di acqua al fine di evitare allagamenti del centro di Colorno, e della reggia. Già tempo fa l'ex assessore del comune di Colorno, Stefano Mori, aveva sottolineato in un articolo di stampa, la privazione della possibilità di regolare l'impianto in funzione di diversi scenari. A tal proposito torna doverosa la proposta dell'Ing. Colla, in merito all'installazione di paratie mobili regolabili e torna attuale la richiesta di commissionare uno studio atto a chiarire se il torrente Lorno possa essere realmente utilizzato come scolmatore della piena del Parma, nelle quantità minimi atte ad evitare allagamenti in paese. Ci preme ricordare che in passato anche il partito PSI aveva sottolineato l'importanza di valutare la possibilità di deviare una parte di acqua del torrente Parma.
Premesso che il gruppo AMO - COLORNO, non ha mai voluto sminuire l'utilizzo e l'importanza dei presidi idraulici oggi in funzione, in merito all'argine del Và e vieni, lato ovest, che è stato rialzato, vogliamo ribadire l'importanza del concetto precedentemente elaborato dai nostri antenati, che diede importanza all'argine più basso per, in casi eccezionali, salvaguardare il paese, deviando l'acqua in eccesso verso l'esterno, in aree poco antropizzate. Perfetto esempio di sfioramento laterale in zone poco antropizzate tramite stramazzo in parete grossa tipo Belanger.
In merito invece alla garanzia della gestione coordinata atta a diminuire drasticamente i rischi da esondazione che Aipo riporta nella sua comunicazione, pensiamo che sarebbe già dovuto essere così con il solo utilizzo della cassa di espansione del Parma, avendo la stessa, la possibilità di fermare un'ampia quantità di acqua, salvaguardando Colorno dalle alluvioni, come evinto dalle considerazioni fatte a suo tempo.
Infine sulle esondazioni controllate, siamo pienamente convinti che vi sia la possibilità di riconoscere e "sfruttare" aree non o poco antropizzate, senza danneggiare agricoltori o sporadiche aree residenziali. Il tutto non in sostituzione della costosa cassa di espansione sul Baganza, o del bacino di Armorano, ma in supporto e come "tampone" in attesa dei tempi tecnici e burocratici per la costruzione del manufatto idraulico. Tempi che potrebbero prolungarsi fino a dieci anni.
Siamo a chiedere quindi un incontro pubblico con i vertici di Aipo, al fine di aprire un serio dibattito in merito. Incontro pubblico incentrato sul tema atto a trovare soluzioni attuabili nell'immediato al fine di mettere in sicurezza il centro storico di Colorno e l'intero paese fin da subito, non potendo attendere tempi lunghissimi per una cassa di espansione che noi riteniamo insufficiente per il nodo idraulico di Colorno.
Il gruppo
AMO - COLORNO