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Martedì, 26 Agosto 2014 17:01

Parma - L'inceneritore spento 15 volte in 7 mesi

La nota stampa di Aldo Caffagnini sull'inceneritore di Parma che in luglio ha funzionato per il 40%, meno della metà delle sue capacità. La fase di spegnimento e di accensione di questi impianti è la più pericolosa. -

Parma, 26 agosto 2014 -

L'inceneritore di Parma langue: è la solitudine del camino. Luglio è stato il mese di minor operatività con la linea 1 sempre spenta e la linea 2 con una attività limitata a 25 giorni. Agosto segue a ruota.

In luglio ha funzionato per il 40%, meno della metà delle sue capacità. E' la raccolta differenziata del capoluogo che sta facendo la differenza.
In poco tempo è schizzata al 70% e i rifiuti da bruciare sono calati di 15 mila tonnellate. Un pozzo di carburante che non c'è più e che mai più ci sarà, anzi. E' sfumata anche la possibilità di ottenere il via libera ai rifiuti regionali.
La caduta di Errani ha portato con sé anche la mancata approvazione del nuovo piano rifiuti regionale, che includeva un sistema di rifiuti legato al territorio di tutta la regione e non più a quello della singola provincia, nulla osta che avrebbe consentito a Iren di bruciare tutti i rifiuti emiliano romagnoli a disposizione.
Ora si gioca sui rifiuti speciali, di cui Iren ha 65 mila tonnellate autorizzate.
Come?
Semplice: si fanno arrivare i rifiuti al Cornocchio (che è autorizzato a ricevere rifiuti da fuori provincia), gli si da una mescolata, e voilà, il gioco è fatto: il carico è pronto e utile per l'avvio al forno di Ugozzolo.
Da gennaio Rossoparma racconta di oltre mille viaggi da Oltrenza: http://goo.gl/oUjfX0

Un camino a singhiozzo. Ma la fase di spegnimento e di accensione di questi impianti è la più pericolosa.
Il calo di temperatura mette a dura prova i sistemi di filtraggio delle tante pericolose molecole che si formano durante l'incenerimento dei materiali.
Questo continuo accendi spegni non fa certo bene all'ambiente.
L'inceneritore di Ugozzolo è partito lo scorso gennaio.
Ebbene è stato acceso e spento 15 volte, 6 volte la linea 1, 9 volte la linea 2.
Linea 1: accesa il 15 febbraio, spenta il 27 marzo, accesa il 30 marzo, spenta il 1° aprile, accesa il 3 aprile, spenta il 27 giugno.
Linea 2; accesa il 7 gennaio, spenta l'11 febbraio, accesa il 18 febbraio, spenta il 1° aprile, accesa il 3 aprile, spenta il 17 maggio, accesa il 16 giugno, spenta il 24 giugno, accesa il 7 luglio.
Che tipo di gestione è mai questa?
Non sarebbe il caso di ripensare il Paip e ragionare su una exit strategy?
Il clamoroso sovradimensionamento dell'impianto (i decisori politici di allora si guardano bene oggi da commentarlo) porta al semplice ragionamento sul "che farne" di questo impianto esagerato.
Ci si sieda ad un tavolo e si cominci a ragionare sullo spegnimento definitivo di una linea e dei possibili modi per parare il danno economico.
Che tanto già oggi il debito è tra noi, visto l'andamento a singhiozzo del camino.

(Fonte: ufficio stampa Gestione Corrette dei Rifiuti Parma)

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Gli assessori all'ambiente di Piacenza, Parma e Reggio Emilia insieme per condividere esperienze e sviluppare azioni comuni
Piacenza, 23 agosto 2014 --
L'assessore all'Ambiente Luigi Rabuffi ha incontrato ieri mattina, presso il Municipio di Parma, i colleghi Gabriele Folli e Mirko Tutino, assessori all'Ambiente di Parma e Reggio Emilia, per discutere dei programmi realizzati riguardo la raccolta differenziata, per condividere le esperienze attuate e sviluppare collaborazioni su progetti futuri, anche in relazione alla condivisione, da parte dei tre Comuni, dello stesso gestore per la raccolta dei rifiuti.

- foto del Comune di Parma da sinistra: Tutino, Folli e Rabuffi -

(Comune di Piacenza)

Venerdì, 22 Agosto 2014 09:37

Chiazze oleose sul PO.


"La Polizia Municipale di Boretto sempre in prima linea anche sul grande Fiume"

Boretto, 22 agosto 2014 --
- Giunta in Comando una presunta segnalazione di una macchia oleosa tra il ponte che conduce nel Viadanese e il Lido di Boretto, il Comandante Dott. Davide Grazioli nonostante la scarsità di personale dovuto anche dal periodo di ferie, si è attivato immediatamente, unitamente alla Presidente delle GGEV prof. Luisa Borettini predisponendo un sopralluogo utilizzando un natante messo a disposizione dalle "Infrastrutture Fluviali".
Non è stato riscontrato fortunatamente nessun tipo di sversamento in acqua, anche se non è stato possibile entrare nell'Enza a causa della profondità insufficiente, la vista di una patina oleosa di colore verde, potrebbe essere riconducibile ad alghe.
E' stata coinvolta l'ARPA territorialmente competente per le campionature del caso, nonchè la Provincia di Reggio Emilia relativamente la pulizia e manutenzione dei piloni del ponte, dove erano presenti diversi ammassi di grossi tronchi d'albero.
Resta attivo il pattugliamento P.M./GGEV relativamente al controllo dei natanti ed al rispetto delle regole sulla pesca.

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Bassa parmense: messa in sicurezza di Mezzani e Roccabianca. Nei prossimi giorni la Bonifica effettuerà lo svuotamento dei corsi d'acqua.

Parma - 19 agosto 2014 - Il Consorzio della Bonifica Parmense con provvedimento del direttore generale Meuccio Berselli comunica che nei prossimi giorni provvederà al progressivo abbassamento del livello delle acque in due importanti snodi idrici della Bassa. Nella fattispecie i due corsi d'acqua interessati dall'operazione di "svuotamento" effettuato dai tecnici consortili fino al loro completo prosciugamento generale sono il collettore Parmetta nel comprensorio del Comune di Mezzani e il Cavo Rigosa Bassa nel Comune di Roccabianca.
I lavori, che saranno eseguiti interamente con le risorse della Bonifica Parmense, sono quantomai urgenti e indifferibili e consentiranno la ulteriore messa in sicurezza di un territorio che ha dimostrato tutta la sua fragilità dal punto di vista idraulico soprattutto quando sottoposto al continuo alternarsi di fenomeni metereologici violenti come nell'ultimo periodo. Le opere di difesa idraulica e ammodernamento si estenderanno su un'area complessiva di 10700 ettari (impianto di Mezzani Parmetta 3998 ha, impianto di Rigosa Bassa ha 6705) . Le operazioni concrete prevedono un immediato risezionamento dei canali che dopo svariati anni di utilizzo idraulico presentano un considerevole accumulo di terreno sul fondo tale da non permette più un efficiente scorrimento dell'acqua in occasione di eventi di pioggia.
"Si deve procedere con massima urgenza al dragaggio di questi corsi – ha sottolineato Berselli - asporteremo il materiale depositato al fine di ripristinare al più presto la corretta sezione d'alveo". Per questo motivo i tecnici specializzati del Consorzio della Bonifica Parmense hanno già preso accordi con il personale della Provincia di Parma e con alcune associazioni dei volontari per procedere alle operazioni di svuotamento dei canali cercando di ridurre al minimo possibile l'impatto ambientale. "Sono operazioni essenziali per la difesa del territorio e vanno fatte immediatamente al manifestarsi del primo sintomo di eventuali problematiche– ha tenuto a precisato il presidente dell'ente Luigi Spinazzi – e però è altrettanto essenziale spiegare alla cittadinanza quel che si sta facendo nell'ottica di rispettare l'ambiente e al contempo svolgere importantissime opere per la cittadinanza che va salvaguardata in caso di tracimazione".

PR canali bassa3

Domenica, 17 Agosto 2014 09:53

Fermata una frana a Marzabotto

Nonostante le piogge estive, fermata una frana a Marzabotto.

Marzabotto – Una primavera ed un'estate con bombe d'acqua a ripetizione hanno lasciato nel bacino del Reno un'eredità pesante: secondo i dati della Provincia i soli danni alla rete stradale appenninica superano i 4 milioni di euro.

Gli interventi a ripristino della sicurezza idrogeologica e a salvaguardia della viabilità comunale sono stati quindi la maggioranza tra i 25 conclusi dalla Bonifica Renana nell'area montana bolognese.
Francesca Dallabetta, ingegnere e direttore dell'area tecnica ha fatto il punto sugli ultimi cantieri chiusi dal Consorzio in collina e montagna: "Da gennaio ad oggi sono stati completati 25 interventi, per un investimento complessivo di 1.034.551 euro di cui il 30% finanziato direttamente dalla Renana".

Tra questi il ripristino della strada comunale di via Teggia, in località Mirandola a Marzabotto: strada che era stata più volte interrotta a causa di un movimento franoso proveniente dal pendio soprastante.
Il versante in dissesto è stato consolidato grazie ad un drenaggio in trincea, corredato da opere di regimazione delle acque superficiali. La scarpata a monte della via è stata invece protetta con un'opera in pietrame ciclopico della lunghezza di 15 metri.

(fonte Consorzio della Bonifica Renana)

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Martedì, 12 Agosto 2014 10:01

Un "alberello di Natale" a Ferragosto.

In clima di spending review anche un'aiuola fa la differenza. La strategia del Comune di Parma per il verde urbano.

di LGC
Parma 12 agosto 2014 --
Quando le risorse languono l'ingegno si aguzza. Questo deve avere pensato il Sindaco Federico Pizzarotti quando ha dato risalto, postando sul suo profilo facebook, la notizia del poderoso intervento di verde pubblico. L'aiuola che delimita la zona pedonale di via Garibaldi ha un nuovo ospite "intelligente" e "risparmioso".
"Avete visto? - scrive su Facebook il Sindaco lo scorso 6 agosto - Rimesse le fioriere in centro storico, ma con un accorgimento in più. Abbiamo richiesto piante che vivono anche durante le stagioni più rigide e in carenza d'acqua, senza la necessità di doverle curare ogni giorno. Piante che vivranno di più con meno rischio di rivederle morire e ingrigire la città."
Ed è subito valanga di complimenti, "mi piace" (751) e condivisioni (65).
Però anche qualche critica in tono simpatico e cordiale come quella di "Matteo S." che posta: "Dailà pisarot..inveci che pianter di elber in ti ves..mèta a post al busi in streda, a g'ho na machina bàsa da mandarè e gla chev mei a tirer al merci... Firmato UN TUO FAN"
Fortunatamente la questione del verde pubblico di Parma è affrontata anche in modo diverso dalla amministrazione comunale. A seguire il recente intervento dell'Assessore Alinovi riguardo il patrimonio arboreo del Comune di Parma e i recenti inconvenienti causati dal maltempo.
"Grazie all'impegno degli uffici comunali preposti e nonostante l'esiguità delle risorse – ha spiegato Alinovi - è stato possibile effettuare interventi puntuali sul tutto il territorio del Comune e porre rimedio, attraverso l'uso di squadre ad hoc, ai disagi che si sono verificati nei giorni scorsi".
A questo si aggiunge che il Comune, sempre per il 2014, ha stanziato 1.680.000 euro per la manutenzione ordinaria del verde, che comprende, per esempio, gli sfalci.
Il "patrimonio verde" della città è costituito da 3.200.000. metri quadrati di aree verdi fruibili dalla cittadinanza; 40 mila sono gli alberi presenti dotati di caratteristiche diverse in rapporto alla specie ed anche all'età: nel Parco Ducale esistono esemplari messi a dimora nel 1730, per esempio. Il piano di "Incremento del patrimonio arboreo cittadino" ha posto rimedio alle mancanze di alcuni alberi lungo i viali, nei parcheggi e nei Parchi urbani come al Parco Ferrari, al Parco del Dono, in viale Piacenza, via Buffolara e nei campi di Moletolo.

Tra novembre e marzo, sono stati anche potati 1.095 alberi con costi pari a poco più di 200 mila euro. Gli interventi di potatura hanno interessato alcune scuole dell'infanzia comunali, piazzale Salvo D'Acquisto, il Parco Ducale, il Parco della Cittadella, Parco Ferrari e alcune strade ed aree urbane.

 

 

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Water4crops: Accademici indiani a lezione dal Cer per apprendere tecniche di risparmio idrico.

Bologna, 30 luglio 2014 --
Lunedì 28 luglio - Per due giorni il Cer è stato protagonista del progetto internazionale Water4Crops per l'innovazione tecnologica sul risparmio idrico. Progetto di cui il Consorzio per il canale emiliano romagnolo è parte attiva e che vede la collaborazione tra i paesi dell' Unione Europea e l'India per un uso oculato dell'acqua, risorsa preziosa ma sempre più scarsamente disponibile.
Con questo obiettivo due professori universitari indiani sono giunti in Italia per apprendere dal Cer gli studi, i risultati e le tecniche, che il Consorzio ha prodotto in questi anni, di grande interesse dal punto di vista dell'innovazione.
Il progetto, iniziato nel 2012 e con scadenza nel 2016, mira allo sviluppo di nuove tecnologie irrigue. In particolare si focalizza sul possibile riutilizzo delle acque reflue in agricoltura pur mantenendo alti i livelli qualitativi dei prodotti.
Lo studio e la ricerca vengono effettuati in due contesti così diversi, Europa e India, proprio per rintracciare modalità d'irrigazione, nuove tipologie di bio-trattamenti e innovazioni agricole che limitino l'impatto sull'acqua, attraverso un processo di coordinamento e cooperazione.
Il CER da sempre impegnato negli studi sul riutilizzo delle acque reflue e già protagonista dell'importante progetto SAFIR, è stato oggetto d'interesse internazionale grazie all'attività di ricerca che svolge ed ai risultati di rilievo che continua ad ottenere.
La giornata dei due professori universitari indiani è stata ricca di appuntamenti. Dapprima hanno potuto osservare, sul campo, l'impegno concreto del Cer all'interno di questo progetto.
Mentre attraverso la visita del campo mostra dell'azienda Marsili (località Budrio), i due delegati hanno potuto apprendere l'attività e i risultati ottenuti dal Consorzio in questi anni. Proprio a questo proposito sono stati illustrati gli esiti dei progetti sulla coltivazione del pomodoro, sulla fitodepurazione e sull'irrigazione ad energia solare in un'ottica di risparmio, uso efficiente della risorsa idrica e di salvaguardia ambientale.
Gli ospiti si sono detti soddisfatti e hanno dichiarato, interessanti ed importanti gli studi e i risultati ottenuti dal Cer in questi anni. "Il Cer lavora su un vasto numero di colture la maggior parte delle quali è coltivata anche in India per cui il lavoro svolto qui è, per noi, di enorme importanza ed interesse"-questo quanto affermato dal Ordinario di agronomia al dipartimento di Scienze Agrarie dell'università di Dharwad, karnataka, il professor Angadi.
Considerando, inoltre, la ricerca e l'impegno all'interno del progetto internazionale, di grande valenza e utilità ai fini del raggiungimento degli obiettivi per il quale è nato.
(Fonte Ufficio stampa CER)

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Mercoledì, 06 Agosto 2014 13:41

Parma - Su Teleducato "Non bruciamo il futuro"

Domani sera su Teleducato verrà trasmessa la presentazione del libro di Rossano Ercolini "Non bruciamo il futuro" e lo scambio di opinioni avuto con il Sindaco Federico Pizzarotti -

Parma, 6 agosto 2014 -

Domani sera, giovedì 7 agosto, alle 20,30, in esclusiva su Teleducato Parma, verrà trasmesso "Non bruciamo il futuro", la serata organizzata da GCR - Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma il 28 luglio scorso presso la libreria Feltrinelli.
Rossano Ercolini - Goldman Environmental Prize 2013, presenta il suo libro dialogando con Federico Pizzarotti e il pubblico, con la moderazione di Pietro Adrasto Ferraguti.
I temi sono quelli della raccolta differenziata, di rifiuti zero, dell'inceneritore, della corretta gestione dei rifiuti. Il filmato è di Alex Bocelli, grazie alla collaborazione de I Nostri Borghi.

(Fonte: ufficio stampa GCR Parma)

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Rischio aggravato da un'estate atipica che incrementa la fragilità del territorio. Pronto un primo pacchetto di interventi cantierabili in zone ad "alto rischio" segnalato dai Consorzi di bonifica dell'Emilia Romagna. L' Urber richiama attenzione sui processi per accelerare la prevenzione prima che sia troppo tardi. I Consorzi, già operativi, sono pronti ad un sostegno immediato.

Bologna, 5 Agosto 2014 –

In Emilia Romagna il valore del dissesto idrogeologico sta superando la soglia del miliardo di euro, una quantificazione direttamente proporzionale al numero e al valore degli auspicabili interventi da fare al più presto per mettere in sicurezza le zone ad alto rischio. Interventi che i Consorzi di bonifica hanno monitorato per tempo in modo capillare e che continuano a segnalare proprio in considerazione della loro attività quotidiana sui territori più fragili.

Sono passate poche settimane infatti da quando il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio ha presentato a Palazzo Chigi la Unità di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri contro il "dissesto idrogeologico", affidandola ad Erasmo D'Angelis, che nell'occasione ha detto: "La logica è quella di non rincorrere le emergenze ma di prevenire e di mettere in sicurezza i territori. Individuando nei Presidenti delle Regioni i nuovi "commissari per la prevenzione del dissesto idrogeologico", un fenomeno gigantesco che interessa oltre l'80 percento di Comuni Italiani. Da pochi giorni, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro Gian Luca Galletti, ha provveduto alla nomina di Paola Gazzolo, commissario ad acta per il territorio della Regione Emilia Romagna. Si stanno accelerando le tappe, ma rimaniamo sempre in ritardo rispetto ai bisogni, in quanto i fenomeni estremi continuano a mettere alla frusta l'intero territorio nazionale, creando non solo danni ma anche vittime. A tale proposito, la rete dei Consorzi di bonifica, che da tempo si è resa disponibile a fare la propria parte, come ripetutamente dichiarato dal Presidente nazionale ANBI Massimo Gargano, per "affrancare il territorio dal rischio idrogeologico", aggiungendo che presso i Consorzi di bonifica a livello nazionale esiste una mappatura operativa del rischio ed i progetti cantierabili per oltre 3.500 interventi.

Anche a livello Regionale, proprio in questi giorni dai Consorzi di bonifica, è stato segnalato alla Regione Emilia-Romagna un primo pacchetto di interventi "anti dissesto" da inserire in questo primo lotto di interventi da finanziare. "Un Paese che vuole governare il proprio futuro deve saper prevenire questi tipi di interventi – è stato il commento di Massimiliano Pederzoli, Presidente dell'Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna, a seguito degli ultimi disastri capitati nel primo weekend di agosto in molti territori del Paese –. A questo punto, non resta altro che fare presto e bene, visto che abbiamo appena messo in archivio un mese di luglio (simile a novembre) in cui al Centro Nord si sono abbattute piogge in aumento del 100% rispetto alla media degli ultimi decenni; per essere più precisi, per trovare un luglio simile bisogna risalire al lontano 1932".

(Fonte: ufficio stampa Urber)

L'Associazione Gestione Corretta dei Rifiuti denuncia i dati mancanti sul sito dedicato da Iren ai monitoraggi dell'inceneritore di Parma: "Il pulsante cilecca clicca qui non riporta i campionamenti mensili dei diversi inquinanti" -

Parma, 5 agosto 2014 -

La nota stampa di Aldo Caffagnini presidente di GCR -

Andamento temporale delle emissioni.
Se vuoi conoscere il comportamento delle emissioni dei diversi inquinanti nel tempo clicca qui per visualizzare i grafici.
Campionamenti mensili di Diossine e IPA.
Se vuoi conoscere i dati dei campionamenti mensili clicca qui per visualizzare i dati.
Sono 7 mesi che io clicco e sono 7 mesi che nulla succede.
Il sito web dedicato da Iren ai monitoraggi dell'inceneritore di Parma riporta le informazioni giornaliere di 9 inquinanti tra le centinaia di molecole in uscita dal camino.
Ogni giorno quindi si può osservare come il forno si sia comportato nelle 24 ore precedenti.
I dati si riferiscono al valore medio giornaliero e non fanno emergere picchi eventuali, se non per la crescita del dato medio, che fa pensare ad un malfunzionamento occorso durante la giornata.
I monitor dislocati in Comune e in Provincia sono la copia di questi dati giornalieri.
Peccato che ad esempio segnalino una linea "ferma" anche quando sia solo in fase di spegnimento, proprio il momento più delicato (e pericoloso), insieme alla ripartenza, per quanto riguarda le emissioni.
Ma i dati giornalieri non dicono ovviamente tutto e avere la possibilità di osservare lo svolgersi dei dati lungo archi temporali più lunghi fornirebbe maggiori dati sulla salute delle linee di incenerimento di Ugozzolo.
In più l'impianto è sottoposto ad un monitoraggio in continuo delle diossine emesse, sottoforma di prelievi mensili che riflettono l'accumulo nei filtri di questa pericolosissima molecola.
Ma questi dati non ci sono.
I "clicca qui" sono mestamente inconcludenti dal gennaio scorso.
I nostri appelli ad attivare la funzione sono rimasti inascoltati e nell'opinione pubblica non cresce certo la fiducia nelle trasparenze del Paip di Parma.
In effetti stiamo parlando di fumi.

(Fonte: Aldo Caffagnini, Associazione Gestione Corretta dei Rifiuti Parma)

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