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Giovedì, 18 Agosto 2016 15:00

Cereali e dintorni. Il commento ai dati USDA

Produzioni ben superiori a ogni più rosea aspettativa. E' quanto emerge dall'analisi dei dati USDA dello scorso 12 agosto. Prezzi in leggero ribasso e non in sintonia con gli aumenti produttivi previsti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 18 agosto 2016 -
Dall'analisi dei dati pubblicati da USDA lo scorso venerdi 12 agosto si notano produzioni USA da record, ancora più alte delle previsioni degli analisti.
A fronte di ciò il Chicago Board ha reagito con un modesto ribasso su tutta la linea chiudendo infine con un lieve rialzo su corn e grano e in modesto e una leggera flessione negativa sui semi.

Per quanto riguarda il corn e il seme di soia, sembra abbia prevalso un poco di scetticismo sulle stime delle rese per acro. Valori che saranno messi alla prova quando verrà il tempo di trasferire la merce nei silos e allora si potrà riscontrare l'esattezza delle previsioni.
Su tutto il comparto, poi, incluso il grano, vale la considerazione che le quotazioni sono sostanzialmente e diffusamente basse e sembra difficile immaginare prezzi ancor più ridotti, specie per corn e grano.

Grano: la produzione della EU è stimata in 146,5 milioni di tons contro 156,50 di luglio. Quella della Russia a 72 contro 65. Quella dell'Ucraina a 27 contro 25. Quella del Canada a 21,5 contro 20,5. Quella dell'Australia a 18,5 contro 17,5. Quindi il calo della EU è più che compensato dalle produzioni degli altri paesi.
Corn: la produzione della EU è stata stimata in 62,1 milioni di tons contro 63,83 di luglio. Quella dell'Ucraina invariata a 26.
Semi di soya: il calo degli stock di fine campagna 2015/16 in USA, passato a 6.95 milioni di tons contro la previsione degli analisti a 8,71, è dovuto interamente alle maggiori esportazioni degli USA.

Per quanto concerne il mercato interno, la situazione è nella norma di ferragosto: compra chi è senza merce. Per i proteici, nella giornata di martedi i prezzi ruotavano intorno ai 364 euro per la 44 e 373/375 per la proteica, il girasole proteico sui 225 euro partenza ai porti, la farina di colza 230 euro partenza dai depositi interni, sul 2017 i prezzi della farina di soya girano su valori 348 per la 44 e 357 per la proteica. Mais e cereali stazionari condizionati dalle chiusure dei magazzini-silos-commercianti. Per il grano prevale la psicosi "disastro in Francia".

Il settore delle bioenergie dovrà approfittare, dopo la campagna di trinciatura del mais, dei prezzi "popolari" dei cruscami che si realizzeranno a settembre, per creare le scorte a buon mercato sino a ricongiunzione con il prossimo raccolto.

Indicatori internazionali 17 agosto 2016


l'Indice dei noli è risalito a 687 punti, il petrolio è anch'esso risalito a 46,50 $ e l'indice di cambio è attorno a1 1,12653

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 32 14 agosto 2016 -
Editoriale: Buon Ferragosto! Lattiero, Usa e Cina i salvagenti del settore. RefettoRio: il "Parmigiano"a Rio nella mensa per i poveri e contro lo spreco alimentare . I programmi di Ekoclub per l'antico Borgo di Venafro. Aumentano nel mondo le isole dove le rinnovabili coprono il 100% dei fabbisogni energetici. Cereali e dintorni. Mercato delle materie prime ancora altalenante. FARM RUN. Sport duro e puro e divertimento a mille. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 32 14 agosto 2016
1.1 editoriale Buon ferragosto!
2.1 Lattiero Caseario Lattiero, Usa e Cina i salvagenti del settore.
3.1 spreco alimentare e solidarietà RefettoRio: il "Parmigiano"a Rio nella mensa per i poveri e contro lo spreco alimentare
3.2 ambiente Dal contrasto al bracconaggio al nucleo antincendio. I programmi di Ekoclub per l'antico Borgo di Venafro
4.1 isole e energie rinnovabili Aumentano nel mondo le isole dove le rinnovabili coprono il 100% dei fabbisogni energetici
5.1 cereali Cereali e dintorni. Mercato delle materie prime ancora altalenante.
6.1 sport e turismo FARM RUN. Sport duro e puro e divertimento a mille.
8.1 Vino e eventi Wine Fest, fotografa la tua Valtidone
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

Cibus-31-14ago16-COP

Domenica, 14 Agosto 2016 08:43

Wine Fest, fotografa la tua Valtidone

La rassegna settembrina del vino lancia un contest fotografico. Il 28 agosto sarà pubblicato, sulla pagina Facebook del Valtidone Wine Fest, l'album con tutte le fotografie fino ad allora pervenute, che saranno sottoposte al giudizio del pubblico tramite i classici like.

Borgonovo V.T. (PC), 10 agosto 2016 – Nell'attesa della settima edizione della più importante rassegna del vino piacentino, che si terrà nei quattro fine settimana di settembre a Borgonovo, Ziano, Nibbiano e Pianello, il comitato promotore del Valtidone Wine Fest ha lanciato il primo contest fotografico "Valtidone nel bicchiere", con lo scopo di promuovere il territorio e le sue bellezze tramite scatti fotografici.

Il contest, aperto il 1° agosto, richiede l'invio tramite mail ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) o la condivisione sui social network del festival (facebook o twitter con hastag #valtidonenelbicchiere o #vwf2016contest) di una foto che interpreti e rappresenti la Val Tidone e le sue bellezze tramite il vino, l'uva, le viti e le vigne.

Il 28 agosto sarà pubblicato, sulla pagina Facebook del Valtidone Wine Fest ( https://www.facebook.com/valtidone.winefest ), l'album con tutte le fotografie fino ad allora pervenute, che saranno sottoposte al giudizio del pubblico tramite i classici like Mi Piace. La foto che otterrà più apprezzamenti social sarà premiata durante la prima tappa della rassegna, a Borgonovo, il 4 settembre.
Nel frattempo, l'album potrà essere implementato di nuove foto, che concorreranno ai premi in palio nelle successive tappe del Valtidone Wine Fest (la stessa foto non potrà essere premiata più volte).

Il regolamento completo del contest è consultabile all'indirizzo web: http://www.valtidonewinefest.it/contest/ .

"L'obiettivo – fanno sapere dalla segreteria del Valtidone Wine Fest – è di permettere a tutti gli amanti della Val Tidone, sia gli abitanti che i tanti villeggianti che l'affollano durante l'estate, a condividere pubblicamente la loro "visione" di questo fantastico territorio, che non può prescindere dal vino, dalla sua cultura e dalla coltivazione delle vigne. Ci auguriamo, inoltre, che possa essere un modo per attrarre ancora più visitatori e ospiti negli appuntamenti settembrini del nostro festival".

Nel frattempo, dopo la presentazione tenutasi a fine luglio a Milano con l'organizzazione di ARGA Lombardia-Liguria alla presenza dell'Assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava, la più importante rassegna del vino piacentino muove i suoi passi anche in Val Tidone.

Sabato sera, infatti, 13 agosto, nel corso dell'edizione 2016 di Calici di Stelle che si tiene a Pianello, verranno presentati i principali appuntamenti del Valtidone Wine Fest, alla presenza degli amministratori dei 4 comuni promotori della rassegna, Borgonovo, Ziano, Nibbiano e lo stesso Pianello.

Nel corso della scorsa settimana il mercato dei cereali ha vissuto andamenti speculari. Tra tendenze al ribasso e rialzi fermi e decisi.


di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 10 agosto 2016 -

Nella giornata di lunedi il seme guadagnava 9 punti, la farina dai 2 ai 6 dollari, mentre i cereali mostravano un andamento misto. In questa circostanza, la scintilla è stata innescata dal grano e dalle quotazioni molto ridotte e soprattutto ha fatto la comparsa la notizia dei raccolti francesi che, dai 36 milioni di tonnellate dello scorso anno, si attesterà sui 29 milioni di tonnellate con una più che sensibile riduzione di merce disponibile.

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Per far fronte a questa situazione di perdurante crisi del settore cerealicolo il Ministro Maurizio Martina il 20 luglio scorso è corso ai ripari illustrando le proposte operative per un intervento complessivo a favore del settore.

In particolare sono 6 le azioni del Ministero presentate alla filiera:
- fondo da 10 milioni di euro inserito nel decreto legge enti locali.
Si tratta di un primo stanziamento per dare avvio a un organico piano nazionale cerealicolo e sostenere investimenti anche infrastrutturali per valorizzare il grano di qualità 100% italiano;
- creazione di una Cun (Commissione unica nazionale) per il grano duro.
L'obiettivo è favorire il dialogo Interprofessionale e rendere più trasparente la formazione del prezzo;
- conferma degli aiuti accoppiati europei Pac per il frumento che equivalgono a circa 70 milioni di euro all'anno fino al 2020 per quasi 500 milioni investiti nei 7 anni di programmazione;
- rafforzamento dei contratti di filiera, per proseguire negli investimenti che hanno visto 50 milioni di euro impiegati dalla filiera cerealicola. I nuovi bandi in autunno prevedono un budget totale di 400 milioni di euro (metà in conto capitale e metà in conto interessi) ai quali potranno attingere anche i progetti legati al grano;
- marchio unico volontario per grano e prodotti trasformati per dare maggiore valore al grano di qualità certificata, che rispetti il disciplinare del sistema di qualità della Produzione integrata e risponda a determinati requisiti organolettici;
- sperimentazione dalla prossima campagna di un nuovo strumento assicurativo per garantire i ricavi dei produttori proteggendoli dalle eccessive fluttuazioni di mercato. Un modello innovativo che è allo studio e che verrà presentato alla Commissione Ue per il via libera.

Indicatori internazionali 5 agosto 2016


l'Indice dei noli è sceso a 636 punti, il petrolio è ancora a 42,00 $ e l'indice di cambio è attorno a1 1,10839

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Produrre meno Lambrusco e aumentarne ulteriormente la qualità. È la proposta lanciata da sei cantine cooperative (tre modenesi e tre reggiane) per reagire al crollo dei prezzi del Lambrusco.

Modena, 8 agosto 2016

Dopo le avvisaglie dell'anno scorso, infatti, a partire dall'ultima vendemmia uno dei vini italiani più venduti al mondo è andato in crisi. Per questo sei grandi produttori (Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina di S. Croce di Carpi, Cantina Formigine Pedemontana, Emilia Wine di Scandiano, Cantine Riunite & Civ di Campegine e Cantina Sociale di S. Martino in Rio) hanno elaborato, condiviso e sottoscritto un documento di azioni e impegni con cui intendono valorizzare le produzioni di Lambrusco, tutelando il reddito dei loro soci. Poiché queste sei cantine lavorano complessivamente oltre 2,1 milioni di quintali di uva (cioè il 70 per cento dell'uva lavorata dalla cooperazione, la quale a sua volta trasforma il 90 per cento delle uve modenesi e reggiane) e producono oltre un milione di ettolitri di Lambrusco, si può affermare che le loro decisioni siano destinate a influenzare notevolmente il futuro del vino simbolo dei nostri territori.

«Negli scorsi anni il Lambrusco si vendeva bene, poi pian piano su qualche mercato ha iniziato a essere sostituiti da prodotti più economici. Qualche altro mercato, come Brasile e Russia, è andato perso per ragioni geopolitiche – spiega il promotore del documento Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative Modena e vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara – Oggi ci troviamo con più Lambrusco di quanto il mercato possa assorbire, perciò i prezzi sono rapidamente crollati».

Nel documento le sei cantine cooperative propongono una serie di interventi per cercare di risolvere i problemi più immediati. Se la produzione sarà abbondante, si potrà stoccare dal 5 al 10 per cento del prodotto. Ciò significa che una parte del vino non sarà immediatamente commercializzata con la denominazione Lambrusco; in base all'andamento del mercato si deciderà se liberarlo, oppure declassarlo a vino da tavola.
Un prezioso aiuto per la raccolta dati e i controlli potrà venire dal Consorzio di tutela, da sempre impegnato nella valorizzazione del Lambrusco.
Per migliorare ulteriormente la qualità del prodotto, le sei cantine cooperative applicheranno volontariamente vincoli più stringenti delle norme relative alI'Igp, le quali contengono misure non sempre efficaci contro le falsificazioni. «In qualità di produttori – dichiara Piccinini - sentiamo la responsabilità di garantire al consumatore la genuinità del Lambrusco che versa nel suo bicchiere».

Oltre a ciò, la Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina di S. Croce di Carpi, Cantina Formigine Pedemontana, Emilia Wine di Scandiano, Cantine Riunite & Civ di Campegine e Cantina Sociale di S. Martino in Rio sono convinte che il Lambrusco non debba competere unicamente sul prezzo, ma essere promosso in modo più adeguato sui mercati puntando a costruirsi un'immagine di prodotto d'eccellenza.
«Forse anche per il Lambrusco è venuto il momento di valutare il passaggio dell'intera produzione a Dop. Questo – argomenta Piccinini – consentirebbe maggiori controlli e, quindi, garanzie a tutta la filiera, dal viticoltore al consumatore. Inoltre proteggerebbe più efficacemente la denominazione Lambrusco da attacchi come quello sferrato nei mesi scorsi dall'Ue, che voleva rivedere le norme sull'etichettatura delle denominazioni d'origine e aprire la strada a lambruschi prodotti in altri Paesi».

(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

Editoriale: Stress Test e quello che non ti aspetti. "parmigiano" in crescita. Al via la Campagna Pomodoro alla Mutti. Green Economy. Zucchero, iniziata la campagna. Turismo e FARM RUN. Vino, Ambiente e Ekoclub. Ismea, prezzi agricoli. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 31 07 agosto 2016 (File pdf scaricabile in allegato)
1.1 editoriale Stress Test e quello che non ti aspetti
3.1 Lattiero Caseario Nuovo segnale positivo per il "Parmigiano". Arretra il latte spot.
4.1 pomodoro Al via la campagna pomodoro Mutti 2016
5.1 Green economy Green Economy. Dalla Regione oltre 245 mln disponibili per i prossimi 3 anni.
5.2 zucchero COPROB: iniziata l'unica produzione di zucchero 100% italiano
6.1 turismo e farm run FARM RUN. I servizi
7.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati in altalena
8.1 Farm Run indicazioni FARM RUN. Indicazioni per gli atleti che parteciperanno alla gara il 7 agosto
8.2 vino lambrusco Lambrusco in crisi: le proposte di alcune cooperative modenesi e reggiane
9.1 ambiente Ekoclub, l'intensa attività estiva delle varie sezioni territoriali
10.1 prezzi agricoli Ismea. Vino, tendenze e dinamiche recenti
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

Cibus-31-7ago16-COP

La campagna bieticolo saccarifera 2016 avrà una durata di 100 giorni e vedrà 4.100 aziende agricole conferire agli stabilimenti di Minerbio e Pontelongo oltre 2 milioni di tonnellate di bietole coltivate su 33.000 ettari

Bologna, 28 Luglio 2016 – COPROB – Cooperativa Produttori Bieticoli – dal 2016 diventa l'unico produttore di zucchero certificato 100% italiano a dimostrazione che la filiera bieticolo saccarifera nazionale è attiva.

La campagna saccarifera ha preso il via il 26 luglio nello stabilimento di Minerbio (BO), cui seguirà Pontelongo (PD) il 1 agosto. Gli zuccherifici della Cooperativa saranno chiamati a lavorare gli oltre 2 milioni di tonnellate di barbabietole provenienti da 33.000 ettari coltivati da soci e produttori conferenti della Cooperativa.

Il miglioramento della professionalità degli agricoltori, supportato da quello delle pratiche agronomiche e della genetica, sta costantemente avvicinando le nostre produzioni alle medie nord europee e in questa campagna sono ulteriormente avvantaggiate da un andamento stagionale favorevole alla coltivazione della bietola sia in fase primaverile che di inizio estate.

COPROB fornisce ai bieticoltori un'assistenza tecnica d'avanguardia supportata anche dall'acquisizione del know how tecnico di BETA – società di ricerca e sperimentazione in agricoltura.
"COPROB, grazie alla partecipazione diretta della base associativa, ha fatto fronte alle difficoltà di questi anni – afferma Claudio Gallerani, Presidente di COPROB – facendo leva sul senso di responsabilità sociale, ambientale ed economica per la difesa della filiera bieticolo-saccarifera nazionale."
"I nostri soci hanno continuato a credere nella bieticoltura e nella Cooperativa – prosegue Gallerani – ed oggi sono gli unici a garantire all'Italia la produzione di un ingrediente fondamentale per il nostro Paese e la sua industria agroalimentare ed intendono promuovere tutti quei valori distintivi ed importanti da trasferire ai consumatori e che caratterizzano "l'italianità" del proprio zucchero".

La Cooperativa, quindi, continua ad investire con importanti innovazioni nel settore sia sul piano agricolo che su quello industriale per migliorare le produzioni di zucchero, il risparmio energetico e la tutela ambientale perché intende garantire nel futuro, con costanza, l'approvvigionamento di zucchero 100% italiano, prodotto con pratiche serie e sostenibili, ad un comparto fondamentale per l'economia italiana come quello dell'industria agroalimentare, vanto nazionale nel mondo. Un vero Made in Italy non può infatti prescindere dalla presenza di tale ingrediente primario.
"COPROB è forte del sostegno della base sociale – ribadisce Gallerani – ed anche della dedizione dei propri collaboratori che hanno fatto fronte a un importante piano di ristrutturazione aziendale.
Oggi, tutti insieme, affrontiamo la cinquantaquattresima campagna – conclude Gallerani – pronti e fiduciosi di raccogliere risultati positivi, anche grazie ad una risalita del prezzo dello zucchero".


COPROB IN PILLOLE
COPROB associa circa 5.600 aziende agricole in Emilia-Romagna e Veneto e, con due stabilimenti attivi a Minerbio (BO) e a Pontelongo (PD), è l'unico produttore nazionale di zucchero. Attraverso la marca Italia Zuccheri, che commercializza il primo zucchero certificato "100% italiano", il Gruppo COPROB detiene una quota del mercato nazionale pari al 21%.

Mercoledì, 03 Agosto 2016 15:47

Cereali e dintorni. Mercati in altalena

Dopo la chiusura in aumento dello sorso venerdi 29 luglio, la riapertura agostana registra un profondo ribasso.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 03 agosto 2016 -
Agosto si apre con una pesante negatività. Una perdita di valore ben superiore al recupero realizzato venerdi scorso, a dimostrazione della grande volatilità dei mercati delle materie prime.

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Le cause sono principalmente da ricercarsi nella volontà di liquidazione da parte dei fondi di investimento, mentre sembrano attenuarsi le influenze determinate dai timori di condizioni meteo avverse.

Se il mercato dei proteici si sgonfia, ieri il 2017 la farina di soia proteica quotava sui 355 euro alla tonnellata, sarà più conveniente avviare le fasi di ricopertura anche se difficilmente si toccheranno i livelli del periodo pre 8 aprile e, comunque, il punto più basso dovrebbe essere toccato nel corso del mese di settembre, salvo il caso di imprevisti di percorso e i dati USDA del prossimo 12 agosto.

Sul mercato interno è da segnalare la solita resistenza alla vendita da parte dei produttori di cereali, frenati e spaventati dalle basse quotazioni di orzo, grano e triticale. Per il mais si prevede una buona campagna di raccolta.

Riguardo al mercato dei bioenergetici sono in corso i primi tentativi di trinciatura dei precoci, che comunque si presentano bene. In questo periodo si stanno registrando rincorse a aree di raccolto nella consapevolezza che il seminativo dovrebbe risultare inferiore alle presumibili necessità.

Indicatori internazionali 02 agosto 2016


l'Indice dei noli è sceso a 650 punti, il petrolio scende nuovamente e segna 40,15$ e l'indice di cambio invece sale a 1,12011

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Non c'é più religione. Cereali, mercati confusi. Rimbalzo del Parmigiano Reggiano. Caccia e apicoltura. Farm Run tra turismo e sport. Alessandro Bezzi, ecco come vuole cambiare il consorzio del parmigiano reggiano. Parco Eolico, Cantarelli interviene su quello abruzzese. Costi dei mezzi agricoli.

SOMMARIO Anno 15 - n° 30 31 luglio 2016
1.1 editoriale Non c'é più religione
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Mercato ancora volatile e confuso.
3.1 Lattiero Caseario Leggero rimbalzo per il Parmigiano Reggiano
4.1 pomodoro OI Pomodoro: bio +42% rispetto 2015
4.2 montagna 2000 Montagna 2000 presenta i risultati al 30 giugno 2016
5.1 caccia Caccia. Parere favorevole in commissione a modifiche del calendario venatorio 2016/17
5.2 apicoltura Agricoltura. Apicoltura, approvato il programma triennale da 2 milioni
6.1 turismo e farm run FARM RUN. I servizi di accoglienza e ristoro per una gara originale e un soggiorno da ... ricordare.
7.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati volatili e difficilmente interpretabili
8.1 ambiente energia Parco eolico. Cantarelli: un tributo non solo estetico alla necessità di produrre energia pulita.
8.2 birra e farm run Una valanga di schiuma sulla Farm Run 2016 a Noceto
9.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, il nuovo presidente del Consorzio e i progetti in cantiere.
10.1 prezzi agricoli Ismea, costi di produzione stabilmente bassi a giugno
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

Sarà la prossima assemblea di ottobre a segnare lo spartiacque tra il passato e il futuro. Bezzi: "voglio portare a casa tutti gli associati".

di Lamberto Colla Parma (PR), 29 luglio 2016 -
Alessandro Bezzi, il nuovo presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, sembra avere le idee molto chiare circa la strada che il Consorzio deve intraprendere.

47 anni, sposato e con tre figli, Alessandro Bezzi è subentrato, il 9 maggio scorso a Giuseppe Alai alla guida del Consorzio che, molto probabilmente, genera il maggiore appeal in Italia e all'estero. Ed è proprio da questa forza, anche organizzativa, da "macchina da guerra" come lo etichetta Bezzi stesso, intende progettare, nel più breve tempo possibile, le fondamenta sulle quali consolidare e sviluppare il futuro del settore.

"Il compito che mi sono dato da presidente è quello di portare a casa tutti i nostri associati. Dobbiamo riportare nel nostro alveo tutto quello che è nel nostro sistema perciò avremo una assemblea già fissata a ottobre dove verrà portate avanti una riforma molto importante."

Non ha perso tempo il Presidente e, già dal giorno dopo la nomina, seguendo il principio che sono i primi 4-5 mesi quelli da sfruttare per disegnare l'impronta del cambiamento, ha promosso tutta una serie di incontri con tutti gli operatori mettendo sul tavolo i fondi che il consorzio ha da investire per promuovere dei progetti che vadano nella direzione delle convergenza degli interessi. Un tavolo rotondo promosso subito dopo Cibus per "fare il punto su Cibus e sul mercato".

Gli obiettivi nel mirino del Presidente sono: qualità e catene distributive.
"Dobbiamo collaborare - sottolinea Bezzi - con tutti perché, se una volta che siamo stati bravissimi a fare quella bellissima forma di formaggio e poi di là non abbiamo chi ce la commercializza e ce la paga, è inutile che stiamo qui a parlare: la collaborazione è una cosa fondamentale".

Sulla questione di mercato, in effetti, qualche problema ancora esiste e lo dimostra qualche operazione di compravendita che, nei giorni scorsi, ha fatto "chiacchierare" gli operatori per il prezzo particolarmente basso con il quale, una delle più importanti e aggressive catene distributive, è riuscita a accaparrasi il Parmigiano Reggiano.
"La questione di quella vendita, è una cosa che non è nella logica della commercio del nostro prodotto. Quella vendita online, rimarca Alessandro Bezzi, è stato un esempio che, probabilmente dalla parte loro l'avranno presa in positivo, non è sicuramente in positivo da parte di chi gli ha venduto il prodotto."

Al di là dell'episodio il prezzo "della grande distribuzione, secondo me, dovrebbe avere lo spazio per riconoscere qualcosa in più ai commercianti, il che vuol dire che anche noi avremmo lo spazio per ottenere qualcosa in più."

In sostanza, nonostante la crisi del settore lattiero caseario, il Parmigiano Reggiano ha tutti i presupposti per poter aumentare ancora un po'. "Non salti mortali" ma prezzi sufficientemente stabili per offrire agli allevatori quella indispensabile tranquillità per operare al meglio.

"Io sono molto ottimista. Abbiamo fatto delle politiche molto centrate, prosegue Bezzi, i piani produttivi, il disciplinare, abbiamo messo in pista delle cose che stanno andando molto bene. Il mercato è ancora a nostro favore, in una contingenza, in un settore lattiero caseario che, in tanti anni che rappresento il settore, non avevo mai visto. Perciò avere un mercato tendenzialmente positivo in un contesto come stiamo vivendo adesso, mi autorizza a pensare che siamo veramente il numero uno."
"Noi ci troviamo oggi con un prezzo che ha ancora un margine per poter salire. Abbiamo un export che tira, i consumi vanno bene e leggo che mese per mese c'è un incremento del nostro prodotto. A livello nazionale abbiamo cambiato strategia e abbiamo fatto un progetto importantissimo che coinvolge Operatori, GDO e Consorzio. Un progetto fatto e mirato con un discorso pubblicitario e vendita sul posto."

Altra scelta importante è stata l'istituzione della "Commissione Marca". Un progetto che possa andare "a mordere sempre più fette di mercato", facendo convergere nel progetto idee e finanza.
"E' un progetto operativo, prosegue Bezzi, e nei prossimi giorni partiranno le lettere ai commercianti ai quali chiediamo la loro adesione. Sono convinto che è un progetto sul quale vorranno montare su tutti. Se il progetto funziona, come io penso, abbiamo spazio per inserirlo nel piano quadriennale che andremo a proporre alla assemblea di ottobre"

Insomma a ottobre, se l'Assemblea l'approverà, il Consorzio del Parmigiano Reggiano verrà sottoposto a una vera e propria riforma che lo lancerà, ancor più, nell'olimpo delle istituzioni maggiorente influenti nel contesto lattiero caseario.

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