La Variante di Ponterosso – destinata a eliminare una curva a gomito in forte pendenza che in caso di ghiaccio o di nevicate, anche lievi, rischiava ogni volta di paralizzare il traffico sulla Statale 63, unica via d'accesso da e per Castelnovo Monti – è da oggi finalmente una realtà. E in tantissimi, oggi pomeriggio, hanno festeggiato la sua inaugurazione da parte del presidente Giorgio Zanni, del sottosegretario Giammaria Manghi e del sindaco Enrico Bini in rappresentanza dei tre enti – Provincia, Regione e Comune – che hanno voluto pervicacemente portare a termine un'opera da 9 milioni che, dopo la conclusione del primo lotto a inizio 2015, ha dovuto superare gli scogli dei provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (spending review) adottati dal Governo Monti e, successivamente, la crisi della cooperativa Unieco.
"E' la prima volta in cui con la fascia azzurra inauguro un'opera così importante, per me è un piacere e un onore e ringrazio tutti per l'affetto che state dimostrando, che non è scontato, perché oggi festeggiamo la conclusione di un cantiere atteso da tempo, ritardato non a causa della volontà politica delle amministrazioni locali, ma dal contesto nazionale – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni - A me oggi tocca il compito di calciare un rigore con il portiere che si è già lanciato da una parte, e di questo ringrazio chi mi ha preceduto: Sonia Masini, che avviò l'opera, e Giammaria Manghi, che con la sua azione istituzionale dirompente consentì di rifinanziare un'opera strategica che era stata bloccata dai vincoli della spending review".
Da parte sua l'ex presidente Manghi, oggi sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, ha ricordato proprio l'impegno del governo regionale per Ponterosso, ma più in generale per il territorio reggiano, "un impegno che è proseguito nel tempo fino ai giorni nostri, con i 2,4 milioni di euro di fondi regionali stanziati nel 2018 e un altro milione già in questo primo scorcio del 2019". "Questa Variante dimostra che con una volontà coesa si può, nonostante tutto, arrivare fino in fondo ad un'opera utile alla collettività", ha aggiunto Manghi. Anche il sindaco Enrico Bini ha infine ringraziato il suo predecessore Marconi, i privati che hanno contribuito all'ultimo accordo e i tanti castelnovesi "che in tutti questi anni si sono impegnati per portare a termine questo percorso complicato e consegnarci oggi quest'opera, fortemente voluta da tutta la comunità".
Dopo la benedizione e il tradizionale taglio del nastro tricolore - con tanti cittadini che, oltre agli amministratori, hanno voluto portarsene a casa un pezzetto per ricordo – la cerimonia, allietata dalla Banda musicale di Felina, si è conclusa con un brindisi allo Sport Wellness Village Onda della Pietra.
I costi
Il costo complessivo del progetto integrato (I e II lotto) è di poco più di 9 milioni di euro, compresi gli interventi di miglioramento della stabilità dei versanti.
Il primo lotto della Variante – da Croce al Centro sportivo - è stato completato a inizio 2015 per un importo di 5,4 milioni così suddivisi: 3,1 mln della Regione Emilia-Romagna nell'ambito del Documento Unico di Programmazione (Dup); 1,8 mln della Provincia di Reggio Emilia; 0,5 mln del Comune di Castelnovo Monti attraverso l'alienazione della ex sede Agac.
L'appalto del secondo lotto della Variante - per un importo di 3 milioni 650.000 euro – è stato finanziato dalla Provincia con 2 milioni 630.000 euro (1,3 dei quali provenienti dalla vendita dei magazzini ex-Car in via Lombroso), per 1 milione dalla Regione Emilia-Romagna e per i restanti 20.000 euro attraverso una specifica convenzione tra il Comune e un pool di aziende e associazioni di categoria (Emilbanca, Banca Popolare Emilia-Romagna, Cna, Coldiretti, Confartigianato-Lapam, Confcooperative, Confederazione italiana agricoltori, Confesercenti, Credito emiliano, Far Srl di Ramiseto e Legacoop Emilia Ovest).
La scheda tecnica
La Variante di Ponterosso, lunga complessivamente 1.250 metri, corre prevalentemente a mezza costa con inizio, salendo da Reggio Emilia, dalla rotatoria sulla Statale 63 in località Croce: dopo un tratto di 750 metri (il primo lotto concluso nel 2015) si raccorda con il Centro sportivo e la zona Peep con uno svincolo a rotatoria per poi innestarsi nuovamente con una rotatoria sulla Statale 63 (via Micheli) dopo un tratto di ulteriori 500 metri (il secondo lotto inaugurato oggi), realizzati parte in sede nuova e parte attraverso l'adeguamento di via Fratelli Cervi.
Si tratta di una strada di categoria C1 con larghezza complessiva di 10,50 metri costituita da due corsie di 3,75 metri. Il progetto integrato coniuga l'obiettivo di effettuare la realizzazione dell'infrastruttura viaria con l'individuazione di soluzioni progettuali volte a incrementare la stabilità dei versanti.
Il progetto esecutivo elaborato da Binini Partners sulla base del progetto definitivo della Provincia prevede due rotatorie, entrambe a tre bracci: in località Croce e nei pressi del Centro sportivo, con diametro esterno rispettivamente di 34 metri e 37 metri..
Il ponte sul rio Salati, a unica campata di 31,40 metri di luce, ha un impalcato costituito da travi prefabbricate e completato superiormente in opera con soletta in cemento armato. Il progetto integrato realizzato dalla Provincia ha previsto anche opere di sostegno con paratie tirantate per mettere in sicurezza tutto il versante e garantire lunga vita all'opera, con la posa di circa 1,5 chilometri di strutture berlinesi (980 metri a monte, 445 a valle). Sull'intera Variante è stato posto in opera un conglomerato bituminoso modificato tipo Splittmastix. Sono state inoltre realizzati barriere fonoassorbenti, barriere di sicurezza stradale e impianti di illuminazione. Per l'allontanamento e gestione dell'acqua superficiale e profonda, a protezione del rilevato stradale e per la stabilità dei terreni attraversati, sono stati impiegati dreni sub-orizzontali, trincee drenanti in calcestruzzo alveolare e geocompositi drenanti, anche in abbinamento fra loro, mettendo in campo soluzioni altamente tecnologiche e innovative.
L'intervento è stato coordinato dal Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia. Progettazione e direzione lavori: Binini partners srldi Reggio Emilia. Imprese esecutrici: I lotto mandataria Società italiana pietrisco spa di Parma, mandanti: Iembo Michele srl di Noceto, Ve.i.co.pal srl di Parma , C.a.m.a.r. soc. coop. di Reggio. II lotto: Iembo Michele srl di Noceto.
Il gran giorno è arrivato. Domani pomeriggio la Variante di Ponterosso – destinata a eliminare una curva a gomito in forte pendenza che in caso di ghiaccio o di nevicate, anche lievi, rischiava ogni volta di paralizzare il traffico sulla Statale 63, unica via d’accesso da e per Castelnovo Monti – verrà finalmente inaugurata.
Quattro dopo la conclusione del primo stralcio (5,4 milioni di euro) – 750 metri da Croce al Centro sportivo – sono stati infatti ultimati gli ultimi 500 metri (3,4 milioni), realizzati parte in sede nuova e parte attraverso l'adeguamento di via Fratelli Cervi, fino alla rotatoria su via Micheli. Da domani sarà dunque possibile bypassare il quasi chilometro e mezzo di Statale 63 che, con i suoi impegnativi tornanti, da sempre rappresentava uno dei punti più critici della viabilità provinciale.
I provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (spending review) adottati dal Governo Monti e, successivamente, la crisi della cooperativa Unieco – che ha comportato una riaggiudicaziozione dell’appalto alla Iembo Michele srl di Nocetolo di Parma nel maggio 2017 - i principali ostacoli che la Variante ha dovuto superare nel corso di questi anni. “Dal punto di vista finanziario, per completare l’opera sono risultati fondamentali il piano di alienazione del patrimonio immobiliare non più stratetico per l’ente avviato dalla Provincia dopo la riforma Dlerio, ed in particolare il milione e 300.000 euro incassati con la vendita dei magazzini ex Car – sottolinea il presidente Giorgio Zanni – nonché i contributi della Regione Emilia-Romagna e il coinvolgimento di partner privati che il Comune di Castelnovo Monti è stato in grado di assicurare: grazie a questo lavoro di squadra è ora possibile inaugurare un’opera davvero strategica per Castelnovo e per tutta la nostra montagna”.
All’inaugurazione della Variante di Ponterosso a Castelnovo Monti, in programma domani, venerdì 15 marzo, alle 15.30 a Castelnovo Monti, oltre al presidente della Provincia Giorgio Zanni interverranno anche Stefano Bonaccini e Giammaria Manghi, presidente e sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, ed il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini. La cerimonia sarà allietata dalla Banda musicale di Felina e, dopo il taglio del nastro alla rotatoria nei pressi del Centro sportivo, è previsto un brindisi allo Sport Wellness Village Onda della Pietra.
Ben 17 milioni di interventi su strade e ponti della Provincia di Reggio Emilia. E' il Piano delle opere pubbliche 2019 che il presidente della Provincia, Giorgio Zanni, ha presentato questa mattina insieme al consigliere delegato ed al dirigente alle Infrastrutture Andrea Carletti e Valerio Bussei.
"Per la prima volta da alcuni anni, grazie al piano pluriennale straordinario varato dal Governo Gentiloni nel 2018 per ovviare alla carenza di risorse delle Province, siamo in grado di passare da una manutenzione legata all'emergenza ad una manutenzione programmata che ci consentirà di risolvere diverse criticità", ha spiegato il presidente Zanni sottolineando come "ai fondamentali contributi dello Stato, ed anche della Regione Emilia-Romagna, si sommino le risorse che la Provincia è stata comunque in grado di stanziare mantenendo in questi anni i conti in ordine e i cofinanziamenti che diversi Comuni assicureranno per ulteriori opere finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale".
Manutenzione. Il programma degli investimenti è stato del resto predisposto dopo un confronto con tutte le Unioni dei Comuni, per verificare le priorità dei territori. Ne è uscito un Piano complessivo da 17 milioni di euro – dei quali 7,6 dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e 2,8 dalla Regione Emilia-Romagna - destinati ai 970 km di strade provinciali (quasi 13 quelli costituiti da oltre 630 ponti e viadotti), in massima parte dedicati alla manutenzione stradale, con interventi di asfaltatura, potatura e sfalcio erba, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, che partiranno a breve su tutto il territorio.
Ponti e viadotti. "Significativi anche gli investimenti per la sicurezza dei ponti, alla quale abbiamo assegnato quasi un terzo delle risorse – ha aggiunto il presidente Zanni – Si tratta di 5,2 milioni di euro, 3,8 dei quali per il ponte tra Guastalla e Dosolo grazie al Piano per interventi di emergenza sui ponti dell'asta del fiume Po varato dal MIT tra il 2017 e il 2018, destinati anche ai viadotti Saltino e Cerredolo della Sp 486R e ad altri ponti, tra cui quelli sul rio Sologno e sul rio Currada".
Frane. Poco più di 1 milione e 100.000 euro, in gran parte fondi regonali, sono stati destinati invece al ripristino della viabilità compromessa dalle frane: "Sulla Sp 8 a Polcione di Toano i lavori dovrebbe iniziare già in aprile, mentre per Pioppa di Villaminozzo e Rosano di Vetto abbiamo ultimato indagini geognostiche e relazioni geologiche, stiamo per eseguire la progettazione esecutiva", ha detto il consigliere delegato Andrea Carletti. Per quanto riguarda Vaglie di Ligonchio, la frazione in comune di Ventasso dove la Sp 91 era stata momentaneamente interrotta in passato da due frane, "per quella del 2017, la più grave, è in corso la progettazione esecutiva di un intervento da 700.000 euro, cofinanziato da Provincia e Regione, mentre per quella attivatasi ai primi di febbraio abbiamo richiesto all'Agenzia per la Sicurezza territoriale e Protezione civile della Regione Emilia-Romagna uno stanziamento di 200.000 euro per somma urgenza", ha aggiunto Carletti. Proprio sulle criticità legate al dissesto idrogeologico – complessivamente 90, che necessiterebbero di interventi per 12,7 milioni di euro, la Provincia di Reggio Emilia si è dotata da tempo di un piano, aggiornato praticamente in tempo reale, che sarà fondamentale per intercettare i prossimi finanziamenti, a partire da quelli annunciati dal Governo.
Sicurezza stradale.
Completano il quadro – come ha illustrato il dirigente al Servizio Infrastrutture, Valerio Bussei – 3 milioni e 274.000 euro (1,1 dei quali cofinanziati dai Comuni, 710.000 euro dalla Regione) per altri 13 interventi finalizzati a migliorare la sicurezza stradale: rotatorie -come quelle a Ponte Vettigano, San Faustino di Rubiera, Castellarano, Gualtieri e Tagliata di Guastalla - piste e passerelle ciclopedonali, attraversamenti protetti. "E' la riprova di come questo ente, nonostante il momento di difficoltà che le Province hanno attraversato, abbia saputo mantenere una piena dignità, trovando riscontro da parte dei Comuni, che si sono resi disponibili a cofinanziare numerosi interventi anche in considerazione della nostre capacità tecniche, in fase sia di progettazione sia di realizzazione delle opere", ha sottolineato il presidente Zanni, anticipando "ulteriori, potenziali risorse in arrivo grazie al prossimo avanzo di amministrazione, che intendiamo utilizzare per strade e scuole: altri 4 milioni circa, sperando che si arresti il crollo registrato nell'ultimo trimestre del gettito dell'Imposta provinciale di trascrizione, che rappresenta la nostra principale fonte di finanziamento".
Variante di Ponterosso. Questa mattina è stata anche annunciata l'inaugurazione della Variante di Ponterosso a Castelnovo Monti, in programma venerdì 15 marzo alle 15.30 a Castelnovo Monti, alla presenza anche di Stefano Bonaccini e Giammaria Manghi, presidente e sottosegretario della Regione Emilia-Romagna, e del sindaco Enrico Bini. "Finalmente siamo riusciti a completare, dopo i ritardi legati ai vincoli del Patto di stabilità del Governo Monti e alla crisi dell'Unieco, un'opera strategica per la nostra montagna", ha detto Zanni.
Inizieranno entro la metà di marzo, a Villa Argine, i lavori di messa in sicurezza della Sp 40 che prevedono, in particolare, la realizzazione di due attraversamenti pedonali protetti con isole spartitraffico: uno davanti alla chiesa, l'altro all'altezza del ristorante "Il Sole".
"Il lungo rettilineo di via Mazzini, sul quale per altro si immettono diverse laterali, rappresenta infatti uno dei punti più critici per quanto riguarda il mancato rispetto dei limiti di velocità", spiega il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture Andrea Carletti, annunciando anche, a partire dalla primavera, una serie di interventi di asfaltatura dei tratti più danneggiati della Sp 40 che da Castelnovo Sotto porta a Bagnolo.
Oltre ai due attraversamenti pedonali, saranno installati lungo via Mazzini anche due pannelli indicanti il limite di velocità consentito e dotati di lampeggianti che si attiveranno automaticamente al superamento di tale limite. L'intervento - progettato dalla Provincia, che si è fatta carico anche delle procedure d'appalto - ha un costo di 50.000 euro, cofinanziato da Palazzo Allende e Comune di Cadelbosco Sopra, e sarà realizzato dalla Tremme Srl di Castelnovo Sotto: il cantiere dovrebbe avviarsi entro la metà di marzo, per concludersi in un mese circa.
"Si tratta di un ottimo risultato ottenuto grazie alla costante collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia che consegna alla nostra frazione una soluzione importante per garantire la sicurezza dei cittadini che frequentano il centro di Villa Argine – dichiara il sindaco di Cadelbosco Sopra, Tania Tellini - Via Mazzini è da tempo segnalata per l'eccessiva velocità di percorrenza da parte di troppi automobilisti, nonostante i limiti, questo intervento strutturale ridurrà i pericoli per pedoni e ciclisti".
La Provincia di Reggio Emilia informa che da lunedì 18 febbraio a Borzano il ponte sul torrente Lodola della Sp 37 - la Pedemontana che da Albinea porta a Chiozza di Scandiano - verrà chiuso al transito a tutti i veicoli di massa a pieno carico superiore alle 32 tonnellate, mentre tutti gli altri mezzi potranno percorrerlo, ma con limite di velocità a 50 chilometri orari.
"I provvedimenti sono stati adottati, in via precauzionale, in previsione dei lavori che saranno eseguiti nei prossimi mesi - spiega il dirigente del Servizio Infrastrutture, Valerio Bussei – Il progetto esecutivo di consolidamento e ripristino del ponte è ormai in fase di ultimazione e, in estate, partiranno i lavori del primo dei due lotti previsti, per un totale di 870.000 euro finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso il Piano sessennale 2018-2023, che ha stanziato 1,6 miliardi a favore di Province e Città metropolitane, 20,7 milioni dei quali, appunto in sei anni, destinati a Reggio Emilia".
Il primo lotto dei lavori, per un importo di 725.000 euro, prevede il consolidamento ed ripristino delle strutture in cemento armato, anche in alveo, e si concluderà entro la fine dell'anno. Subito dopo, con ulteriori 145.000 euro, verrà effettuato il ripristino del piano viabile e dei guard-rail. "Questi interventi – aggiunge Bussei – sono stati decisi in quanto le verifiche compiute con regolarità dalla Provincia per accertare le condizioni strutturali dei manufatti presenti sui circa mille chilometri di rete stradale di competenza, hanno evidenziato una situazione di degrado delle strutture in cemento armato del ponte sul torrente Lodola, con una riduzione progressiva delle capacità portanti tali da renderlo non più adeguato al traffico dei mezzi più pesanti".
Da lunedì il ponte della Pedemontana sul torrente Lodola a Borzano sarà dunque percorribile con velocità non superiore ai 50 chilometri orari, ma soprattutto sarà interdetto al transito dei mezzi pesanti (con massa a pieno carico superiore a 32 tonnellate, dunque corriere escluse). Per tali mezzi, i percorsi alternativi saranno i seguenti.
Mezzi pesanti in transito lungo la Sp21 "Albinea-Montecavolo", provenienti da Montecavolo e diretti a Borzano-Viano-Scandiano, alla rotatoria di intersezione con la Statale 63 del Cerreto, verranno deviati sulla Ss63 stessa in direzione Reggio Emilia, quindi sulla Sp114 Tangenziale Sud-Est attraverso viale Fornaciari e sulla Sp467R di Scandiano, attraverso via Martiri di Cervarolo;
Mezzi pesanti provenienti da Casina lungo la Statale 63 e la Variante di Puianello e diretti a Borzano-Viano-Scandiano, all'intersezione con la Sp21 "Albinea-Montecavolo", verranno indirizzati sulla Statale 63 (quindi sulla Tangenziale Sud-Est e la Sp467R, come sopra indicato);
Mezzi pesanti provenienti da Botteghe lungo la Sp21 "Albinea-Montecavolo" e diretti a Borzano-Viano-Scandiano, alla rotatoria di Albinea verranno indirizzati lungo la Sp25 Canali-Albinea, quindi sulla Sp114 Tangenziale Sud-Est e sulla Sp467R in direzione Scandiano.
Verranno dirottati sulla Sp114 Tangenziale Sud-Est anche tutti i mezzi pesanti provenienti da Casalgrande e da Arceto, in particolare nei seguenti modi: quelli provenienti da Casalgrande lungo la Variante Sp467R di Casalgrande e quelli provenienti dalla Sp52 "Bagno-Arceto-Salvaterra" alla rotatoria di Chiozza verranno indirizzati dapprima sulla Sp37, quindi sulla Sp7 Pratissolo-Felina, poi sulla Sp467R; quelli provenienti da Arceto lungo la Sp66 "Due Maestà-Arceto-Salvaterra" alla rotatoria di Due Maestà verranno deviati su via Martiri di Cervarolo; quelli provenienti da Casalgrande sulla SP467R, all'intersezione con la SP7 a Pratissolo, verranno fatti proseguire lungo la SP467R, quindi su via Martiri di Cervarolo. Una volta immessisi sulla Sp114 Tangenziale Sud-Est, tutti questi mezzi – alla rotatoria con viale Piero Fornaciari - verranno indirizzati sulla Sp25 per Canali se diretti ad Albinea-Borzano o sulla Statale 63 per Rivalta se diretti a Puianello-Montecavolo-Casina.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
I ravvicinati atti intimidatori compiuti in questi giorni ai danni di due pizzerie meritano la massima attenzione di tutti ed il supporto e la massima collaborazione all'azione di forze dell'ordine e magistratura.
Sono fatti che non vanno in alcun modo sottovalutati e che anche la Provincia di Reggio Emilia condanna nella maniera più ferma, non appartenendo in alcun modo alla cultura delle nostre comunità. Lo abbiamo detto in altre occasioni, lo ribadiamo anche oggi, ancor più forte: in questa provincia e in questa città le istituzioni e i cittadini, a partire dai più giovani, hanno da sempre fondato il proprio vivere comune sul rispetto delle regole e delle persone, sul ripudio di ogni forma di violenza, intimidazione e di ogni tentativo di prevaricazione.
La comunità reggiana non si lascia intimidire, gli atteggiamenti mafiosi devono essere contrastati nella maniera più ferma ed efficace possibile. A questo hanno sempre provveduto con grande impegno e professionalità forze dell'ordine, magistratura e sistema istituzionale, ai quali continueremo ad assicurare il nostro massimo sostegno e nei quali riponiamo piena fiducia, come ho tenuto a ribadire personalmente oggi direttamente al Prefetto.
Istituzioni comunali e Provincia rimangono vigili ed in prima linea, al fianco dei rispettivi concittadini, segnalando ogni possibile allerta sul territorio e proseguendo quel lavoro importante che, tutti insieme, stiamo conducendo da tempo per combattere ogni tentativo di infiltrazione malavitosa, coltivando e facendo crescere la cultura della legalità. Proprio in questi giorni, Provincia e sindaci sono impegnati in diversi tavoli di lavoro per programmare la prossima edizione di Noicontrolemafie, il Festival della legalità che per il nono anno vedrà i massimi esperti di criminalità organizzata confrontarsi con i cittadini: giovani, insegnanti e scuole, mondo imprenditoriale, delle istituzioni e delle professioni.
Dopo lo storico processo e le sentenze di Aemilia, dopo le interdittive, i protocolli delle Amministrazioni sempre più stringenti in materia di edilizia ed appalti pubblici, il riconoscimento all'ex Prefetto di Reggio Antonella De Miro e le sue significative parole, le centinaia di incontri ed approfondimenti pubblici con le nostre comunità locali, abbiamo la piena consapevolezza che l'attenzione e l'allerta non devono calare, ma anzi divenire ancora più forti ed inflessibili nei confronti di episodi come quelli degli ultimi giorni.
Giorgio Zanni
Presidente della Provincia di Reggio Emilia
Progettata dalla Provincia di Reggio Emilia e finanziata dalla Regione consentirà a pedoni e ciclisti di percorrere in sicurezza la Sp 513R nei pressi del viadotto ferroviario Spostament i più sicuri a Canossa - ed in particolare a Ciano, sulla Sp 513R al di sotto del viadotto ferroviario – grazie alla nuova passerella ciclopedonale sul rio Vico che verrà realizzata a part ire dalla prossima sett imana. Progettata dall'ingegner Maurizio La Macchia del Servizio Infrastrutture e Mobilità sostenibile della Provincia di Reggio Emilia, sarà realizzata dalla F.lli Fontana di Selvapiana per un importo di 180.000 euro, f inanziati con fondi della Regione Emilia-Romagna.
"Il cantiere, condizioni meteo permettendo, dovrebbe concludersi entro la fine di aprile – spiega il consigliere provinciale delegato alle infrastrutture, Andrea Carletti – La passerelle unirà il nuovo marciapiede proveniente da via Vico, già allargato e ripavimentato nell'ambito dei lavori di realizzazione dello svincolo a rotatoria, con il successivo allargamento asfaltato a margine della strada provinciale, creando così un unico percorso ciclopedonale che collega via Vico con la viabilità a valle del rio".
"Si tratta di un'opera molto importante che consentirà di incrementare ulteriormente la sicurezza dei cittadini, in particolare ciclisti e pedoni, in un punto dove è presente solo uno stretto marciapiede, non protetto dall'intenso traffico veicolare della Sp 513R", aggiunge il sindaco di Canossa, Luca Bolondi.
La struttura portante della passerella, composta da due travi in legno lamellare che fungono anche da parapetti, verrà rivestita da un tavolato in legno di larice per garantire una migliore durata nel tempo. La struttura portante secondaria che collega le due travi sarà invece realizzata in profilati di acciaio zincato.
Le intense precipitazioni, anche nevose, di queste ultime ore hanno purtroppo riattivato dissesti idrogeologici nel nostro Appennino. Nel comune di Ventasso, in particolare, si è verificata una nuova frana di valle sulla Sp 91, nei pressi di Vaglie, a breve distanza da quella che nel dicembre 2017 aveva interrotto i collegamenti nei pressi di Case Nove, poi ripristinati dalla Provincia d'intesa con il Comune grazie a una pista provvisoria.
Dopo la frana di oggi, la Sp 91 è stata nuovamente chiusa al transito e gli abitanti di Vaglie - per gli spostamenti da e per Ligonchio – devono tornare ad utilizzare la strada comunale per Cinquecerri e quindi la Sp 18. Nelle prossime ore Provincia di Reggio Emilia e Comune di Ventasso valuteranno gli interventi da effettuare per riaprire la strada al traffico.
A Villa Minozzo si viaggia invece a senso unico alternato, sempre per una frana di valle, sulla Sp 61, la provinciale che porta a Gazzano.
Buone notizie invece per quanto riguarda la piena dell'Enza, il cui livello a Sorbolo dalle 6 alle 13 si è stabilizzato intorno a quota 10,70-10,80 metri, al di sotto degli 11 metri al raggiungimento dei quali scatta la chiusura al transito.
Ventasso, senso unico alternato sulla Sp 15. Nei pressi dell'incrocio per Pieve San Vincenzo, per una frana che ha eroso la banchina.
La Provincia di Reggio Emilia informa che sulla Sp 15 "Sparavalle-Ramiseto-Miscoso- Confine Massa" - nei pressi dell'incrocio per Pieve San Vincenzo, in comune di Ventasso - si è verif icata una frana di valle che ha eroso completamente la banchina stradale, con
conseguente pericolo per la circolazione. Al f ine di consent ire il transito in condizioni di sicurezza, è stato quindi ist ituito un senso unico alternato regolato a vista con limite di velocità a 30 km/h, f ino al termine dei conseguent i lavori di ripristino.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
75esimo anniversario dell'uccisione dei sette Fratelli Cervi e di Quarto Camurri. Il presidente Zanni a Gattatico: “Da questa famiglia un patrimonio collettivo fondamentale”.
Reggio Emilia -
Anche il presidente Giorgio Zanni e il gonfalone della Provincia di Reggio Emilia erano presenti, questa mattina al poligono di tiro, alla cerimonia per ricordare il 75esimo anniversario dell'uccisione dei sette Fratelli Cervi e di Quarto Camurri.
Dopo la commemorazione e la posa di otto rose rosse ai piedi del muro dove avvenne la fucilazione, il presidente Zanni è intervenuto al Museo Cervi di Gattatico, la vecchia casa Cervi ai Campi Rossi, dove è stata inaugurata la scultura in terracotta “La madre” realizzata da Jucci Ugolotti per ricordare Genoeffa Cocconi, mamma dei sette fratelli, altra grande figura della memoria emiliana.
“E’ sempre un’emozione tornare in questa casa ai Campi Rossi, uno dei luoghi più belli e rappresentativi della nostra provincia, che della libertà e semplicità ha fatto la sua bandiera – ha tra l’altro detto il presidente Giorgio Zanni – Da questa terra deriva un patrimonio collettivo che ancora oggi deve essere di stimolo alla politica e agli amministratori, perché da quel seme di semplicità di quella meravigliosa famiglia contadina è cambiata la storia della Resistenza e poi di tutto il Paese, fino ad arrivare a quello stato di diritto, basato sui valori della nostra Costituzione, che oggi conosciamo”.
“Nella caparbietà dei Cervi nel voler elevare loro stessi per provare a costruire una comunità migliore ritroviamo il tratto distintivo della cultura emiliana e reggiana in particolare, di chi si impegna a costruirsi il futuro da solo”, ha aggiunto il presidente Zanni complimentandosi con Jucci Ugolotti per la scultura “che rende omaggio a Genoeffa Cocconi, materializzando la sofferenza di una vita di sacrifici da parte di una donna che era riuscita a sua volta ad elevarsi, ritagliandosi un ruolo importante in una società rurale”.
Fonte: Provincia di Reggio Emilia