Dopo i recenti casi di violenza nel comune di Reggio Emilia, il problema sicurezza continua a crescere sempre più anche nella provincia.
Questa volta in Piazza della Repubblica e vicino viale Ruggeri, in centro a Guastalla, dove una pensionata, di ritorno a casa dopo aver fatto visita al figlio, si è ritrovata minacciata da due stranieri in stato di ebbrezza alcolica che l'hanno inseguita fino a quando la donna non è riuscita a raggiungere un bar e attendere aiuti.
Scene che si ripetono quotidianamente sempre con vittime delle donne e sempre in comuni amministrati dal centrosinistra dove i cittadini sono abbandonati al loro destino: Reggio Emilia, Correggio, Cavriago e ora Guastalla. Tutti comuni dove le Donne Emiliane si stanno radicando sil territorio per dare voce a questi gravissimi casi e fronteggiare questa sgradevole situazione venutasi a creare da un illogico disinteressamento alla sicurezza dei propri cittadini, lasciando soli anziani, donne e bambini anche nel pieno centro della città. Commenta Claudia Bellocchi, Lega Nord e presidente delle Donne Emiliane
Raffaele Morelli intervistato da Matteo Viviani. La presidente della commissione Assembleare in Emilia Romagna reagisce all'intervista sull'uso della seduzione e chiede all'Authority di multare il programma Le Iene di Italia 1.
7 novembre 2017
"Affermazioni gravi e diffamanti" quelle pronunciate dallo psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli, si legge nel comunicato della Regione Emilia Romagna.
Dopo il caso Weinstein, Matteo Viviani, delle Iene in onda su Italia 1, ha intervistato il noto psichiatra che aveva rilasciato dichiarazioni discutibili in merito ai casi di molestie sessuali ricevute da attrici di Hollywood.
Frasi, appunto, che non sono piaciute affatto alla Conferenza delle presidenti degli Organismi regionali di Pari Opportunità, con la richiesta immediata all'Agcom di sanzionare i responsabili del servizio televisivo. "Denunciamo– spiega la coordinatrice nazionale e presidente della Commissione Parità dell'Emilia-Romagna Roberta Mori– il fatto di aver dato spazio e risonanza ad affermazioni gravi e diffamanti dell'onorabilità femminile, in particolare quando il noto psichiatra afferma che 'in ogni donna è presente una prostituta' e quando suggerisce alle donne che hanno subito la violenza di non raccontarlo".
Parole "abominevoli e irricevibili", secondo le presidenti, in quanto "generano consenso attorno a uno stereotipo insulso e retrivo che alimenta un immaginario collettivo distorto di donne oggetto, le quali alla fine non sono mai solo vittime ma anche un po' complici delle violenze subite, perché in ogni donna vi sarebbe l'istinto alla mercificazione del proprio corpo".
Un'intervista e delle affermazioni che non sono piaciute per niente alla presidente Mori, "e anche nel caso fosse una boutade mediatica, costruita per cavalcare l'onda degli scandali sessuali nel mondo dello spettacolo -dice-, resta inaccettabile". Per questo, come denunciato all'Agcom e al Consiglio nazionale dell'Ordine Psicologi, la Conferenza delle presidenti degli Organismi Pari Opportunità regionali ritiene che "vadano censurate le dichiarazioni diffuse e sanzionati i soggetti responsabili della loro diffusione. Questo per impedire il perpetuarsi di una cultura patriarcale, ove lo stupro, le violenze e le molestie sulle donne -conclude Mori- trovino sponda nei media italiani attraverso grottesche ricostruzioni".
Per molti è una perfetta sconosciuta, eppure colpisce in Italia 3 milioni di donne e nel mondo ben 150 milioni. L'endometriosi è una malattia subdola e cronica, di cui non si conoscono le cause e non esistono cure definitive, né percorsi medici di prevenzione. Di certo cambia radicalmente la vita di chi ne soffre, che si sente smarrita, con l'autostima sottozero e i rapporti sociali, la vita di coppia e il lavoro messi a dura prova.
Dal 2005 l'A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi) - un gruppo di donne affette da endometriosi che si basa sul reciproco sostegno, conforto e aiuto - è impegnata in un'importante campagna di sensibilizzazione per informare e aiutare le donne ad affrontare una malattia dolorosa e invalidante. Occorrono molti anni per avere una diagnosi certa e spesso è necessario più di un intervento chirurgico. L'endometriosi lavora in silenzio e può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi, provoca dolori forti durante il ciclo e l'ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali, colon irritabile. Le testimonianze sono tante e diverse: c'è chi dopo un intervento di "pulizia" ottimale è riuscita ad avere un figlio; chi grazie alla terapia ormonale può condurre una vita quasi normale; c'è chi invece ha subito danni pesanti (dalla resezione intestinale alla perdita di un rene); chi deve fare i conti con un danno chirurgico permanente e convivere con la vescica neurologica o con un ano artificiale (il cosiddetto sacchetto). 3 milioni di donne vogliono essere riconosciute dalla Società e non essere abbandonate a se stesse, come se la malattia non esistesse.
L'unico modo per combattere è informare. Incontri di sostegno, conferenze pubbliche, cene sociali, formazione nelle scuole, tavoli informativi sono tra le iniziative proposte in tutta Italia dai gruppi di volontarie dell' A.P.E. Onlus. Il 18 ottobre, alle ore 20.30, presso il Comune di Collecchio in Viale Libertà 3, il Gruppo A.P.E. di Parma, ha organizzato una conferenza, patrocinata dal Comune di Collecchio, per parlare di tutto ciò che riguarda l'endometriosi: diagnosi, terapia, dolore, infiammazione, alimentazione e stile di vita.
L'endometriosi è una malattia dolorosa e in alcuni casi invalidante, recentemente inserita nei nuovi LEA. La conferenza vedrà la partecipazione in veste di relatori del Dr. Martino Rolla, Responsabile dell'Ambulatorio Endometriosi dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, il Dr. Massimo Gualerzi, cardiologo e Direttore Sanitario di Terme di Salsomaggiore e Jessica Fiorini, Vicepresidente A.P.E. Onlus. Momenti come questo sono un ottimo strumento di informazione e approfondimento per capire cos'è l'Endometriosi, quali sono i sintomi, come si arriva alla diagnosi e quali sono le terapie mediche disponibili, fondamentale inoltre sapere come uno stile di vita sano e una corretta alimentazione possano influire positivamente sull'infiammazione e quindi alleviare il dolore. La partecipazione alla conferenza è aperta a tutti e gratuita. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
18 ottobre ore 20.30 // Sala Consiglio, Comune di Collecchio, viale Libertà 3
A.P.E. ONLUS è un'associazione senza scopo di lucro che nasce nell'ottobre del 2005 su iniziativa di un gruppo di donne, con esperienza di endometriosi vissuta sulla propria pelle o con storie di volontariato attivo in altre realtà. La presidente è Annalisa Frassineti, membro del Consiglio Direttivo e Referente del gruppo di Forlì-Cesena-Ravenna. L'obiettivo principale di A.P.E. Onlus è quello di diramare notizie e informazioni sulla malattia così diffusa, ma così poco conosciuta. Info: 329 3449704 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.apeonlus.it
Sabato 14 Ottobre, Forum Donne Indipendenti in collaborazione con l'associazione A.N.D.O.S Onlus Parma ha partecipato all'iniziativa Ottobre mese della prevenzione del tumore al seno con l'evento "Allungami la mano".
Un'occasione per richiamare ancora una volta l'attenzione delle donne alla visita preventiva. La Dott.ssa Cecilia Zanacca dopo aver presentato A.N.D.O.S. (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) e l'attività che svolge sul territorio, ha sottolineato quanto sia importante prevenire con un controllo annuale per evitare un percorso che potrebbe essere davvero traumatico e pericoloso per la salute delle donne ma non solo.
Un evento che ha suscitato grande interesse agli presenti che durante l'incontro sono intervenuti condividendo esperienze ed informazioni. Tutti i partecipanti hanno aderito all'invito per la visita ed ecografia preventiva (gratuita) presso la sede di A.N.D.O.S Parma in Via Emilia Ovest, 18 Parma. La presidente del Forum Donne Indipendenti Marsida Mehdiu, ringraziando i presenti e la dottoressa Cecilia Zanacca per la disponibilità e il tempo dedicato, ha invitato tutti per un aperitivo preparato per l'occasione.
Come di consueto l'evento si è chiuso con musica e un brindisi tra le famiglie.
L'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma offre opportunità di colloquio alle donne su ginecologia, endocrinologia. L'appuntamento da fissare all'Ufficio relazioni con il pubblico.
Un Ospedale che vuole essere a misura di donna, a partire da una proposta concreta. Per farlo offre alle cittadine diciotto colloqui informativi gratuiti con specialisti di ginecologia ed endocrinologia sulla menopausa, per capire come affrontare il particolare momento della vita e i nuovi equilibri ormonali che si prospettano. Gli appuntamenti personalizzati si terranno il pomeriggio di giovedì 19 ottobre presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, con richiesta da avanzare il giorno prima, mercoledì 18 ottobre dalle ore 11 alle ore 14, all'Ufficio relazioni con il pubblico, tel. 0521.703015.
Specifiche esigenze e problematiche di ognuna potranno dunque essere affrontate con i professionisti della Ostetricia e ginecologia, Endocrinologia metabolica geriatrica e della Endocrinologia e malattie del metabolismo del Maggiore, a seconda delle necessità. A disposizione per i colloqui: Michela Monica della Ostetricia e ginecologia, presso l'ambulatorio ginecologico, padiglione Maternità (pad. 13) primo piano; Graziano Ceresini e Marina Michela della Endocrinologia metabolica geriatrica, Clinica geriatrica, presso ambulatorio di Endocrinologia n.152 al padiglione Barbieri (pad.11), primo piano e Simona Cataldo della Endocrinologia e malattie del metabolismo presso l'ambulatorio endocrinologico, padiglione Clinica medica (padiglione 26), primo piano. L'iniziativa è promossa dall'osservatorio nazionale Onda e riservata agli ospedali italiani premiati con i bollini rosa per l'attenzione alle patologie femminili.
La menopausa non è un malattia, ma una fase della vita che condiziona il quotidiano con sintomi da conoscere bene per una soddisfacente vita quotidiana: possibili cambiamenti dell'equilibrio della vita sessuale, lievi tachicardie, leggera insonnia, episodi di calore –flashes-, impoverimento del tessuto osseo e cambiamento del metabolismo dei grassi che può portare, nei casi più complessi, a un indiretto aumento del rischio di eventi cardiovascolari e cerebrovascolari. Per imparare a conoscere, e dunque contenere, i sintomi e, soprattutto, non averne paura, alle donne in menopausa, e a quelle che stanno per entrarvi, l'Ospedale offre un'opportunità di informazione e consapevolezza.
Con questa iniziativa, il Maggiore, con i propri professionisti medici, vuole avvicinare la popolazione femminile alle principali patologie che la riguardano, informandola sui percorsi di diagnosi e cura più appropriati, a testimonianza dell'impegno continuo nella promozione della medicina di genere e nella personalizzazione della cura, al fine di garantire appropriatezza diagnostica e terapeutica.
Nel biennio 2016-2017, il Maggiore è stato premiato con tre "Bollini Rosa", il massimo premio a cui può aspirare un'azienda sanitaria, per i servizi offerti e per l'alto livello di attenzione verso le patologie femminili. Il numero di Bollini Rosa (da 0 a 3) viene assegnato sulla base di tre criteri valutativi: presenza di servizi nell'ambito delle specialità di maggior rilevo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile; appropriatezza del percorso diagnostico-terapeutico, in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della donna; presenza di servizi per l'accoglienza della paziente e per la tutela della sua dignità. Per l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma referenti del progetto "Bollini Rosa" sono Giovanna Campaniello, responsabile del Governo Clinico, Gestione del Rischio e Coordinamento Qualità e Accreditamento e Gabriella Raise, dirigente medico del Governo clinico.
(Fonte: Ausl Parma)
Oltre 900 persone ieri, domenica 8 ottobre, hanno scelto di trascorrere una mattina per tenere alta l'attenzione sui numerosi temi che riguardano la questione femminile.
Tante donne ma anche tanti amici, mariti, fidanzati, fratelli, padri e tanti, tanti bambini hanno indossato il pettorale di Donne in Corsa verso il ben-essere e la tutela dei diritti.
Domenica 8 ottobre, quarta edizione dell'evento benefico: camminando o correndo, l'importante sarà esserci.
Parma, 6 ottobre 2017
Domenica 8 ottobre, alle 10, piazza Duomo sarà nuovamente invasa da uno sciame di magliette colorate, centinaia di persone pronte a correre o camminare per ribadire nuovamente che non può esserci benessere senza il rispetto dei diritti! E' Donne in corsa, la corsa-camminata non competitiva, che ormai da quattro anni apre l'autunno del volontariato femminile. Sette associazioni ne sono il cuore: ANDOS, Centro Antiviolenza, Centro di Aiuto alla Vita, Casa della Giovane, Futura, Pozzo di Sicar e APE. Esperienze diverse ma il medesimo grande impegno quotidiano per la parità di genere, l'equità nel mondo del lavoro, l'utilizzo dell'immagine femminile, la necessità di politiche adeguate in materia di welfare, istruzione, sanità e soprattutto la sicurezza, perché la violenza è un nodo che preoccupa sempre di più. Domenica la città offrirà cinque chilometri di strade tranquille per correre, camminare o passeggiare dal Duomo al Parco Ducale, godendosi la bellezza di una città senza traffico.
Tutti possono partecipare e sarà possibile iscriversi anche domenica dalle 9, prima della partenza. I 10 euro di contributo saranno destinati a progetti di solidarietà al femminile, portati avanti dalle associazioni coinvolte. I bambini fino a 8 anni non pagano. Gli iscritti avranno diritto al pettorale e al ristoro finale.
La giuria, composta dalle presidenti delle sette associazioni, premierà le prime tre classificate in ordine di arrivo, il gruppo più numeroso, quello più anziano e il più originale. Tante le realtà del nostro territorio che hanno scelto di affiancarsi per dare più forza al messaggio di Donne in Corsa, come è emerso dalla conferenza stampa di presentazione della manifestazione che si è svolta sta mattina a Forum Solidarietà. Come ha detto in apertura Paolo Incerti, vice presidente di CONAD Centro Nord "quello delle donne è un tema delicato, troppe volte citato per motivi negativi, è molto importante tenere viva l'attenzione e l'educazione sul rispetto della parte femminile della società".
"Le donne, per attitudine, sono sempre in corsa, per la famiglia, per il lavoro... è nella loro natura - ha continuato la consigliera comunale Nadia Buetto - l'idea che possano correre, tutte insieme, per la tutela del loro benessere è positiva. Anche per il Comune di Parma, la questione delle pari opportunità è una vera e propria stella cometa che ha guidato numerose scelte e iniziative". Jessica Fiorini, di Ape Onlus, ha parlato a nome delle sette associazioni organizzatrici: "domenica volerà, mentre il percorso per arrivare alla manifestazione, è stata la parte più bella e importante; ci ha permesso di conoscerci fra realtà diverse e lavorare insieme. Ciascuna di noi ha trovato il tempo di partecipare e contribuire a tenere alta l'attenzione su questi temi". Un vero lavoro di rete che ha messo vicino competenze e anime diverse. Fra le nuove arrivate anche il Comitato Pari Opportunità dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Parma: "sul lavoro sentiamo parlare troppo spesso di donne e discriminazione o di donne e prevaricazione -ha affermato Annamaria Gherardi. Donne in corsa ci dà l'opportunità di parlarne in modo diverso, di parlare di donne sportive, creative, che mettono impegno nella loro quotidianità. E' un momento di coesione che dà voce alla componente femminile e sottolineare che la disparità non può essere un disvalore ma un valore aggiunto.
Quindi: tutti in piazza domenica, "aspettiamo soprattutto gli uomini" ha chiuso Clelia Bergonzani di Forum Solidarietà, a correre per questa buona causa che riguarda tutti".
Chiara Cacciani e Franca Tragni saranno le voci femminili che condurranno la manifestazione.
L'iniziativa è realizzata con il patrocinio e la co-organizzazione dell'Assessorato allo Sport del Comune di Parma ed è resa possibile grazie al contributo di CONAD Centro Nord, Systab Srl, Comitato Pari Opportunità Ordine dei Dottori Commercialisti di Parma, DAVINES, Cellular Line, Consorzio Terme Berzieri, alla consulenza tecnica di CUS Parma e IREN e alla collaborazione di SEIRS Croce Gialla e CUCINA & LOISTICA AICS – VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE.
Per informazioni www.donneincorsa.it www.forumsolidarieta.it
Il percorso di prima accoglienza per chi denuncia maltrattamenti in famiglia è stato messo a punto grazie alla collaborazione tra Assessorato al Welfare del Comune di Modena e Associazione Casa delle Donne.
MODENA – Non più la solitudine di una camera d'albergo e il dubbio di avere preso o meno la decisione giusta, ma un percorso che include l'accompagnamento in una struttura di emergenza, dove le donne che hanno il coraggio di denunciare abusi e maltrattamenti in famiglia potranno avere assistenza psicologica e giuridica. Le ospiti, che potranno risiedere nel "rifugio" insieme ai loro bambini, riceveranno anche un kit di emergenza con generi di prima necessità, tra cui generi alimentari, prodotti per l'igiene personale, pannolini per bambini, ricariche telefoniche e sostegno per eventuali spese mediche.
È il progetto di sostegno alle donne maltrattate messo a punto dall'Assessorato al Welfare del Comune di Modena e dall'Associazione Casa delle Donne per dare un aiuto concreto e un supporto psicologico alle donne che trovano il coraggio di denunciare le violenze in famiglia. La casa -rifugio di prima accoglienza si trova in un luogo segreto di Modena, per tutelare la privacy e la sicurezza delle ospiti e servirà per gestire le prime fasi, quelle dell'emergenza e dell'allontanamento dall'ambiente violento, in attesa di una prima valutazione da parte dei Servizi Sociali e l'eventuale inserimento in una Casa Protetta. La permanenza prevista per ogni ospite è di poche settimane, nel corso delle quali verranno valutate le condizioni della donna e la sua motivazione all'allontanamento.
La nuova sperimentazione della gestione dell'emergenza in caso di abusi attua un ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre.
Aumentano le donne imprenditrici che entrano in CNA. Tra le priorità del raggruppamento, le riforme per attuare la conciliazione dei tempi vita-lavoro
Reggio Emilia, 9 agosto 2017. La Presidente di CNA Impresa Donna Reggio Emilia Paola Ligabue è entrata nella presidenza nazionale del raggruppamento. "L'imprenditoria femminile sta crescendo nel mondo della piccola impresa e dell'artigianato e salutiamo con favore anche l'aumento delle donne imprenditrici che entrano in CNA e partecipano con entusiasmo alla vita associativa. La cosa più bella che potrà accadere sarà quando le donne imprenditrici decideranno di chiudere CNA Impresa Donna: vorrà dire che si è raggiunta quella parità che si sta cercando di perseguire" ha dichiarato Paola Ligabue.
"Sono tante le energie delle imprenditrici – ha dichiarato nel congratularsi Giorgio Lugli, presidente CNA Reggio Emilia - portatrici di uno sguardo innovatore e di trasversalità. Il plauso va alla nostra dirigente Paola che da anni si spende attivamente al servizio delle donne per abbattere le barriere di genere e che da adesso potrà farlo anche a livello nazionale".
Uno dei punti centrali delle politiche di CNA Impresa Donna resta la conciliazione dei tempi vita-lavoro. A questo proposito tra le proposte dell'Associazione, ci sono la richiesta di rendere detraibile una parte delle spese sostenute per l'acquisto dei servizi che il legislatore riterrà meritori di agevolazioni; la riapertura ai progetti che consentano la sostituzione del titolare di impresa o del lavoratore autonomo, nel periodo di astensione obbligatoria o dei congedi parentali, con altro imprenditore o lavoratore autonomo.
Infine, secondo CNA Impresa Donna non è più rinviabile una riforma dell'indennità di accompagnamento, attraverso l'introduzione della possibilità di scegliere tra prestazioni monetarie e servizi alla persona.
Una serata di gala per premiare dieci donne che si sono distinte nel loro campo e che sono diventate un modello in una società in cui il gap tra le retribuzioni tra uomo e donna è ancora da colmare e dove la maternità penalizza la vita lavorativa.
Di Manuela Fiorini - Foto di Claudio Vincenzi
FORMIGINE – La sagoma del castello Calcagnini D'Este di Formigine si è illuminata di rosa. E non poteva essere altrimenti per questa serata dove le donne sono state le protagoniste assolute. Il Premio Profilo Donna 2017, giunto alla sua XVIII edizione, la quarta ospitata a Formigine, ha voluto conferire un riconoscimento a dieci donne che, con il loro impegno e i risultati raggiunti, ognuna nel loro campo, rappresentano modelli positivi da seguire, in una società "ancora troppo maschilista", come ha sottolineato in apertura dei lavori il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
La serata, è stata condotta dalla Presidente di Profilo Donna Cristina Bicciocchi, affiancata da Marco Senise, volto noto della TV. La colonna sonora, invece è stata affidata alla banda "A. Ferri" di Modena, che ha aperto i lavori con l'"Inno alle donne", di Cinzia Gizzi, jazzista di fama internazionale, tra le dieci premiate. Gli intermezzi sono stati affidati invece allo swing dei Jumpin' Shoes e alla voce di Lara Luppi.
Ad alternarsi sul palco, dopo i saluti di Maria Costi, sindaco di Formigine, le dieci protagoniste della serata. Il Premio Profilo Donna 2017, un gioiello in vetro dalla forma a spirale e dall'energetico colore giallo, realizzato dall'artista Susanna Martini e ispirato a Manipura, il terzo chakra, abbinato a una bottiglietta di Aceto Balsamico, è andato, prima in ordine di apparizione, a Gabriella Gibertini, titolare delle Terme della Salvarola, Seconda premiata, Cinzia Gizzi, pianista, compositrice e arrangiatrice jazz, prima donna a ricoprire una cattedra di jazz al Conservatorio Cilea di Reggio Calabria. A seguire, l'imprenditrice toscana Emanuela Biffoli, titolare di Beauty Market brand del settore dei cosmetici e accessori moda, che nel 1982 ha avuto l'intuizione di partire per la Cina per ampliare il business nei mercati asiatici. La serata è proseguita con la premiazione di Iva Pavic, Console Generale della Repubblica di Croazia, impegnata nella promozione turistica, negli scambi culturali con il suo paese e in progetti umanitari.
Tra i momenti più emozionanti della serata, il conferimento del premio alla campionessa paralimpica, Giusy Versace, prima atleta italiana della storia a correre con amputazione bilateale e con al suo attivo undici titoli italiani e diversi record nazionali sui 60, 100, 200 e 400 metri. Giusy, che è stata anche la vincitrice dell'edizione 2014 di Ballando con le stelle in coppia con Raimondo Todaro, è scrittrice, presentatrice televisiva e presidente della Onlus Disabili No Limits. A premiarla, un'altra campionessa paralimpica, l'orgoglio modenese Cecilia Cammellini, argento nei 400 metri stile libero alle Olimpiadi di Rio.
Tra le premiate anche Maria Cristina Gribaudi, Amministratrice Unica di Keyline, azienda con un fatturato di 6 milioni di euro, Presidente dei Musei Civici di Venezia e madre di sei figli. Un settore difficile, quello della finanza, in cui, solo grazie alla legge Golfo -Mosca sulle Pari Opportunità, le donne sono riuscite a salire la china fino ad arrivare, attualmente, al 20%, è valso il riconoscimento a Carla Rabitti Bedogni, Presidente dell'Organismo di Vigilanza e Tenuta dell'Albo Consulenti Finanziari. Ottava premiata, Lucia Musti, Procuratore Capo della Repubblica a Modena, salita alla ribalta nelle cronache in seguito alla vicenda del piccolo Tommaso Onofri, il bambino di tre anni rapito e ucciso a Parma e attualmente titolare di inchieste delicate.
Un programma televisivo, "Più sani, più belli", lungo sedici anni, collaborazioni con i più importanti magazine femminili, rubriche e libri, tra cui il recentissimo "La dieta per vivere 100 anni", sono tra le motivazioni del premio 2017 conferito alla giornalista, scrittrice e divulgatrice Rosanna Lambertucci. Ultima a salire sul palco, Cristina Falcone Sorrell, Senior Advisor del World Economic Forum che ha ricevuto il premio dalle mani di Elisabetta Gualmini, Vicepresidente e Assessore alle politiche di welfare e politiche abitative della Regione Emilia Romagna.
La serata è poi continuata nel giardino del castello con la cena di gala a cura del ristorante Il Calcagnino. Il Premio Profilo Donna 2017 è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Formigine, dell'Ufficio di Informazione di Milano del Parlamento Europeo e con il patrocinio della Provincia di Modena, della Regione Emilia Romagna e del Club Unesco di Modena.