Un’iniziativa di APE – Associazione Progetto Endometriosi che vuole coinvolgere i negozi di tutta Italia, per fare informazione sulla malattia, fondamentare per aiutare le donne che ne soffrono.
Il Gruppo di volontarie A.P.E. di Parma, attivo da anni sul territorio, ha organizzato per martedì 25 febbraio alle ore 20.45 un incontro di sostegno dal titolo: “Endometriosi, come parlarne a chi ci sta attorno”
“Ci sentiamo libere di parlare di endometriosi?
Con i nostri famigliari, con il compagno, con gli amici, con i colleghi…
L’endometriosi è una malattia cronica che invade, a volte pesantemente, la nostra vita e la nostra quotidianità, e spesso non è nemmeno facile da spiegare a chi ci sta attorno, così come non è facile spiegare i nostri stati d’animo, le nostre emozioni, le nostre sensazioni.
Ma parlarne con le persone che condividono la nostra quotidianità è importante, spesso, però, non sappiamo come farlo per diversi motivi, perché è difficile, perché crediamo di non essere comprese, perché riguarda la nostra sfera più intima, perché crediamo che tanto non cambierà nulla.”
L’incontro sarà moderato dalla Dr.ssa Micaela Fusi, Psicologa e Psicoterapeuta.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, è gradita una mail di conferma a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’endometriosi lavora in silenzio. E’ subdola e invalidante. Spesso non si sa di averla. Occorrono molti anni prima di una diagnosi certa e intanto, chi ne è colpita, si sente sola, smarrita, con l’autostima sottozero e i rapporti sociali, la vita di coppia e il lavoro messi a dura prova.
Questa malattia cronica e dolorosa affligge in Italia oltre 3 milioni di donne in età fertile e nel mondo circa 150 milioni. Da anni l’A.P.E. (Associazione Progetto Endometriosi)- un gruppo di donne affette da endometriosi che si basa sul reciproco sostegno, conforto e aiuto - è impegnata in un’importante campagna di sensibilizzazione.
Info: parma@apendometriosi.it
Endometriosi: la rivoluzione Emilia Romagna su diagnosi, percorsi, tutele. Conferenza pubblica aperta alla cittadinanza organizzata da A.P.E. A Bologna, Sala 20 maggio 2012/Terza Torre, viale della Fiera 8 // 19 ottobre ore 10
Il ritardo nella diagnosi e l’assenza di percorsi terapeutici standardizzati contribuiscono a rendere l’Endometriosi una malattia complessa sia per le pazienti, costrette a vagare nel labirinto della sanità alla ricerca di una risposta al proprio dolore, sia per il personale sanitario, che spesso non la riconosce. L’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi ODV accoglie quotidianamente storie di donne che raccontano di ritardi diagnostici di molti anni, della mancata conoscenza della patologia da parte dei medici e di costi altissimi a causa del “Dottor Shopping” a cui devono ricorrere per trovare un esperto, che sappia prendersi cura di loro. Con gravi ripercussioni psicologiche, naturalmente, perché invece di essere aiutate, si sentono spesso dire dai familiari e perfino dai medici:
“Sei stressata! Hai la soglia del dolore troppo bassa! Hai bisogno di uno psichiatra! Fai un figlio e tutto passa!”
Eppure l’endometriosi è molto diffusa, ne sono affette 150 milioni di donne in tutto il mondo. Si stima che in Italia colpisca il 5%, quindi circa 3 milioni di donne, nei vari stadi clinici. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse. Ora però c’è una novità importante, finalmente qualcosa sta cambiando e per scoprire di più A.P.E. e Regione Emilia Romagna danno appuntamento a Bologna il 19 ottobre e fanno un appello accorato a medici, infermieri, ostetriche, psicologi e naturalmente a tutte le donne, chiedendo di partecipare numerosi alla Conferenza pubblica, aperta a tutti e gratuita, dal titolo. “Endometriosi: focus sulla paziente. La Rivoluzione Emilia Romagna, diagnosi, percorsi, tutele”. È proprio per creare maggiore tutela che l’Emilia Romagna sarà la prima regione a introdurre nuove strategie, a favore di medici e pazienti, tramite percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali (PDTA) standardizzati. Grazie alla realizzazione di una rete fatta delle migliori evidenze scientifiche maturate fino a oggi, la Regione Emilia Romagna vuole ridurre la variabilità dei comportamenti professionali e organizzativi, incrementandone l’appropriatezza e contribuendo a ridurre sprechi e inefficienze, al fine di migliorare la salute delle donne che ne sono affette.
“Sabato 19 ottobre, dalle 10.00 alle 12.45 presso la Sala “20 maggio 2012”, in viale della Fiera 8 a Bologna, abbiamo deciso di rivolgerci alla cittadinanza per mettere a confronto il punto di vista di medici, pazienti e istituzioni e fare il punto sul reale impatto dei nuovi processi attraverso una prospettiva nuova e accessibile a tutti – sostiene Annalisa Frassineti, presidente di A.P.E. (www.apendometriosi.it), un gruppo di donne affette da endometriosi, che si basa sul reciproco sostegno e conforto, dal 2005 impegnata in un’importante campagna di sensibilizzazione per informare e aiutare ad affrontare una malattia dolorosa, che può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi; provocare dolori forti durante il ciclo e l’ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali e colon irritabile.
Potrà questa nuova rete di strategie rappresentare una rivoluzione nella vita delle pazienti?
A.P.E. spera di sì!
La conferenza è gratuita e aperta a tutti, ma si richiede conferma a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Marzo mese dell’Endometriosi, se ne parla in una Conferenza pubblica a Traversetolo: ENDOMETRIOSI: cos’è, come si diagnostica, alimentazione e stile di vita aiutano? Centro Civico “La Corte”, via F.lli Cantini 8, Traversetolo // 4 marzo ore 20.45
03 Marzo 2019 -
Aiutare ogni giorno giovani donne a dare un nome alla loro malattia cronica, a farle sentire meno sole, più consapevoli, a vivere meglio. Questo fa da 14 anni A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi), un gruppo di volontarie affette da endometriosi che si basa sul reciproco sostegno, conforto e aiuto. Il 5% delle donne in Italia ha l’endometriosi, il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse. La diagnosi arriva dopo un percorso lungo e dispendioso, spesso di oltre dieci anni, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche. A.P.E. Onlus è impegnata in un’importante campagna di sensibilizzazione per informare e aiutare ad affrontare una malattia dolorosa e invalidante, che può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi; provocare dolori forti durante il ciclo e l’ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali e colon irritabile.
Per saperne di più appuntamento a Traversetolo (PR), lunedì 4 marzo, per assistere alla conferenza pubblica dal titolo “Parliamo di ENDOMETRIOSI:cos’è, come si fa la diagnosi, quale aiuto arriva da una corretta alimentazione e da uno stile di vita sano” che s’inserisce tra le iniziative organizzate da A.P.E. Onlus nell’ambito della Settimana (poi divenuto mese) della Consapevolezza Europea dell’Endometriosi istituita nel 2005 dalla EEA (European Endometriosis Alliance), che si ripete ogni anno a marzo per accendere i riflettori su una malattia subdola, che affligge in Italia oltre 3 milioni di donne in età fertile e nel mondo circa 150 milioni.Appuntamento aperto a tutti e gratuito organizzato dal Gruppo A.P.E. onlus di Parma alle 20.45 presso il Centro Civico La Corte in via F.lli Cantini 8 a Traversetolo, grazie all’Assessore alla Sanità e Servizi Sociali Miriam Amatore e al Sindaco Simone Dall’Orto, che porteranno il saluto dell’Amministrazione Comunale e che si sono dimostrati sensibili alla tematica dell’endometriosi, offrendo ai cittadini un momento di informazione e confronto.
Si parla di endometriosi con il Dr. Martino Rolla, Ginecologo, Dirigente Medico e Responsabile dell’Ambulatorio Endometriosi dell’Azienda Ospedaliero °Universitaria di Parma e il Dr. Massimo Gualerzi, Cardiologo e Direttore Sanitario di Terme di Salsomaggiore, che affronterà il tema dell’infiammazione legata all’alimentazione per capire come migliorare la propria salute attraverso una dieta alimentare appropriata e un corretto stile di vita. La Vicepresidente dell’A.P.E. Jessica Fiorini introdurrà la serata per parlare dell’associazione, delle attività e dei progetti in corso.
Per info e adesioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per molti è una perfetta sconosciuta, eppure colpisce in Italia 3 milioni di donne e nel mondo ben 150 milioni. L'endometriosi è una malattia subdola e cronica, di cui non si conoscono le cause e non esistono cure definitive, né percorsi medici di prevenzione. Di certo cambia radicalmente la vita di chi ne soffre, che si sente smarrita, con l'autostima sottozero e i rapporti sociali, la vita di coppia e il lavoro messi a dura prova.
Dal 2005 l'A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi) - un gruppo di donne affette da endometriosi che si basa sul reciproco sostegno, conforto e aiuto - è impegnata in un'importante campagna di sensibilizzazione per informare e aiutare le donne ad affrontare una malattia dolorosa e invalidante. Occorrono molti anni per avere una diagnosi certa e spesso è necessario più di un intervento chirurgico. L'endometriosi lavora in silenzio e può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi, provoca dolori forti durante il ciclo e l'ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali, colon irritabile. Le testimonianze sono tante e diverse: c'è chi dopo un intervento di "pulizia" ottimale è riuscita ad avere un figlio; chi grazie alla terapia ormonale può condurre una vita quasi normale; c'è chi invece ha subito danni pesanti (dalla resezione intestinale alla perdita di un rene); chi deve fare i conti con un danno chirurgico permanente e convivere con la vescica neurologica o con un ano artificiale (il cosiddetto sacchetto). 3 milioni di donne vogliono essere riconosciute dalla Società e non essere abbandonate a se stesse, come se la malattia non esistesse.
L'unico modo per combattere è informare. Incontri di sostegno, conferenze pubbliche, cene sociali, formazione nelle scuole, tavoli informativi sono tra le iniziative proposte in tutta Italia dai gruppi di volontarie dell' A.P.E. Onlus. Il 18 ottobre, alle ore 20.30, presso il Comune di Collecchio in Viale Libertà 3, il Gruppo A.P.E. di Parma, ha organizzato una conferenza, patrocinata dal Comune di Collecchio, per parlare di tutto ciò che riguarda l'endometriosi: diagnosi, terapia, dolore, infiammazione, alimentazione e stile di vita.
L'endometriosi è una malattia dolorosa e in alcuni casi invalidante, recentemente inserita nei nuovi LEA. La conferenza vedrà la partecipazione in veste di relatori del Dr. Martino Rolla, Responsabile dell'Ambulatorio Endometriosi dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, il Dr. Massimo Gualerzi, cardiologo e Direttore Sanitario di Terme di Salsomaggiore e Jessica Fiorini, Vicepresidente A.P.E. Onlus. Momenti come questo sono un ottimo strumento di informazione e approfondimento per capire cos'è l'Endometriosi, quali sono i sintomi, come si arriva alla diagnosi e quali sono le terapie mediche disponibili, fondamentale inoltre sapere come uno stile di vita sano e una corretta alimentazione possano influire positivamente sull'infiammazione e quindi alleviare il dolore. La partecipazione alla conferenza è aperta a tutti e gratuita. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
18 ottobre ore 20.30 // Sala Consiglio, Comune di Collecchio, viale Libertà 3
A.P.E. ONLUS è un'associazione senza scopo di lucro che nasce nell'ottobre del 2005 su iniziativa di un gruppo di donne, con esperienza di endometriosi vissuta sulla propria pelle o con storie di volontariato attivo in altre realtà. La presidente è Annalisa Frassineti, membro del Consiglio Direttivo e Referente del gruppo di Forlì-Cesena-Ravenna. L'obiettivo principale di A.P.E. Onlus è quello di diramare notizie e informazioni sulla malattia così diffusa, ma così poco conosciuta. Info: 329 3449704 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.apeonlus.it