Bob Sinclar, pseudonimo di Christophe Le Friant, nato in Francia il 10 maggio 1969 è un disc jockey e produttore discografico.

Tra i più noti DJ producer francesi, raggiunge la notorietà a livello mondiale nel 2005 con la hit Love Generation.

La sua carriera inizia quando ha appena diciotto anni, nel 1987, in quel periodo si dedica principalmente ai generi funky e hip hop debuttando con il soprannome di re Chris The French Kiss.

In seguito, il suo pseudonimo noto a livello internazionale, Bob Sinclar lo ricava da un film francese “Come si distrugge la reputazione del più grande agente segreto del mondo”. Film del 1973 che vede come protagonista Jean-Paul Belmondo nell’interpretazione del personaggio Bob Saint-Clair.

Nel 1990 avviene l’incontrò con DJ Yellow con il quale fondò la Yellow Productions, inizialmente la loro produzione si basa sulla musica soul, hip hop e acid jazz, ed in seguito verso la musica house.

Dopo la serata a Mikonos e il suo video diventato virale, Sinclar lancia un preciso invito a smettere di usare i telefoni in discoteca, ma cercare piuttosto di divertirsi ballando e non restare immobili con i cellulari in mano per girare dei video.

Bob Sinclar sui social, durante il suo sfogo, appare davvero depresso, come dargli torto, quella che lui osserva non è di certo quella società, ormai, di altri tempi, quelli in cui la gente aveva un unico obiettivo, ballare divertendosi.

Non esistevano i cellulari, né tantomeno i social, e neppure la mania sfrenata di dover scandire ogni attimo della propria esistenza attraverso foto, video, condivisioni di post di ogni genere.

Forse più che parlare di generazione si dovrebbe prima di tutto parlare di educazione, di rispetto, non solo nei confronti degli altri, in questo caso degli artisti protagonisti di un concerto o di una serata. Rispetto anche verso sé stessi, per come “ci mostriamo al mondo”, per quello che siamo diventati.

Una simpatica iniziativa, degna di nota, arriva da due fornaie di Altamura, in Puglia, che danzano per Bob Sinclar: una vera e propria dimostrazione di solidarietà e di affetto come risposta allo sfogo del dj.

Certamente quello a cui assistiamo oggi, nei concerti come durante altri eventi, è uno spaccato non proprio incoraggiante, a Bob Sinclar e ad altri artisti che hanno espresso uno sfogo simile, va un doveroso ringraziamento, perché ci aiutano e ci spronano, ancora una volta, a riflettere.

Sperando che il loro invito ci faccia fermare un attimo nelle nostre frenetiche giornate, a pensare che ogni tanto, o forse spesso, dovremmo dimenticarci dei social e tornare a gustare quella magia di un tempo che si è persa e non abbiamo più la capacità di riafferrare.