Di Flavia De Michetti Roma, 2 maggio 2023 (Quotidianoweb.it) - Nelle ultime ore, guidati da Yunjie Yang, docente presso l'Università di Edimburgo, e da Francesco Giorgio Serchi, da ottobre 2018 Chancellor's Fellow in Robotics and Autonomous Systems, nell'ambito dell'iniziativa Data Driven Innovation, gli scienziati dell'università scozzese sono riusciti a sviluppare una tecnologia dei sensori che consente di replicare la capacità degli esseri viventi di percepire o sentire il movimento del proprio corpo, chiamata propriocezione.
Ciò rende le macchine e gli esseri viventi molto vicini.
Il dottor Yang Come ha spiegato che “È qualcosa di molto simile al sistema nervoso, con i diversi set di elettrodi posizionati sulla superficie del robot, possiamo catturare le informazioni sul movimento e sulla deformazione in diverse posizioni”.
Si tratta, dunque, di un nuovo sistema di percezione basato sulla pelle elettronica ("e-skin") in grado di fornire una caratterizzazione particolarmente accurata, in tempo reale e a geometria completa della forma, della posizione e degli stimoli ambientali di un oggetto morbido.
Questa tecnologia consente di determinare il movimento, l'azione, la posizione e l'area di tocco di un oggetto morbido, avendone il controllo preciso, l'operabilità e l'implementazione pratica di robot morbidi e altri sistemi morbidi.
Fino ad ora, non esisteva una tecnologia in grado di fornire movimento in tempo reale e informazioni tattili e i ricercatori hanno spiegato che questa tecnologia permette di “Codificare le informazioni dalla pelle elettronica, estraendo le informazioni utili relative al movimento del corpo, che verranno trasmesse a un computer. Attraverso l'apprendimento automatico, si ottiene la percezione 3D”.
Un passo avanti che apre una gamma di “Metodi di controllo del movimento nella robotica morbida” con diverse potenziali applicazioni in futuro.
La tecnologia sviluppata risulta più sicura dei robot convenzionali e può essere utilizzata all'interno dei contesti più ostili, facilitando compiti più complessi.
Ad esempio, la prima che può beneficiare di queste applicazioni è l'industria manifatturiera.
Gli scienziati, infatti, spiegano che “I robot ottengono il senso dei propri movimenti, come informazioni di pressione e tocco, utili per maneggiare oggetti fragili”.
La pelle elettronica intelligente, dunque, potrebbe essere utilizzata anche nel settore sanitario.
“Il movimento e il feedback tattile, darebbe al medico un controllo più preciso, più vicino al livello di una lente d'ingrandimento con un robot chirurgico”, sottolinea il dottor Yunjie Yang.
Tuttavia, è una direzione sulla quale gli studiosi stanno già lavorando con un prototipo di endoscopio, in collaborazione con il British Medical Research Council.
Un ulteriore potenziale e futuro utilizzo è applicabile nel campo dell'intelligenza artificiale.
Sarebbe possibile, infatti, una volta connesse a dispositivi mobili, dare vita a copie, gemelli virtuali nel metaverso.
“Grazie alla sua capacità di trasmettere informazioni sul movimento in tempo reale, possiamo fornire parametri relativi alla salute e ottenere una versione virtuale più completa del corpo umano”, concludono gli studiosi.