A Cura del dott. Luca Fusaro (*) - Il monitoraggio, nella settimana 10-16 febbraio, rileva una ulteriore diminuzione dei nuovi casi (-46,6%) e degli ospedalizzati (-14,4%): -13,9% di pazienti ricoverati in area medica, -23,4% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono il 21,5%, in terapia intensiva l’11,8%. Incidenza da 1.255 a 670 e tasso di positività da 16,7% a 13,6%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 92,9% degli over 12 e il 95,5% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in discesa da 3 settimane: 29.742 i contagi segnalati (-46,6%). In sole 3 settimane la riduzione dei contagi è stata del 76,3%.
Scende il numero degli attualmente positivi da 124.928 a 71.956 (-42,4%).
Il 97,2% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 69.920), il 2,7% ricoverato con sintomi (n. 1.931), lo 0,1% in terapia intensiva (n. 105).
Si registrano 343 ospedalizzati in meno da 2.379 a 2.036 (-14,4%). I posti letto occupati in area medica passano da 2.242 a 1.931 (-13,9%) e quelli in terapia intensiva da 137 a 105 (-23,4%). Il numero di persone in isolamento domiciliare passa da 122.549 a 69.920 (-42,9%).
I guariti settimanali sono 82.494 su un totale di 1.066.539 da inizio pandemia.
I decessi passano da 252 a 220 (-12,7%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 55.697 a 29.742 (-46,6%);
- casi attualmente positivi: da 124.928 a 71.956 (-42,4%);
- persone in isolamento domiciliare: da 122.549 a 69.920 (-42,9%);
- decessi: da 252 a 220 (-12,7%);
- ospedalizzati: da 2.379 a 2.036 (-14,4%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 137 a 105 (-23,4%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 2.242 a 1.931 (-13,9%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende da 1.255 a 670. I posti letto occupati in area medica sono il 21,5% (1.931 su 9.001), in terapia intensiva l’11,8% (105 su 889).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 333.571 a 219.342 (-34,2%), in media 31.335 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Emilia-Romagna il tasso di positività, calcolato sui tamponi, scende da 16,7% a 13,6%.
La diminuzione dei casi settimanali da 55.697 a 29.742 (-46,6%) è dovuta in parte dalla riduzione dell’attività di testing (-34,2% di tamponi) e in parte dalla minore circolazione del virus come dimostra il tasso di positività che passa da 16,7% a 13,6%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 3.998.681.
Al 16 febbraio (aggiornamento ore 06:25) l’1,7% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 69.218), il 91,1% ha effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen (n. 3.644.633), il 7,1% non ha ricevuto alcuna dose (n. 284.830), il 92,9% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.713.851), il 69,5% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 2.777.096).
Gli over 50 che hanno effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen sono 1.953.286 su 2.075.562 (94,1%), 1.981.389 hanno ricevuto almeno una dose (95,5%), 28.103 sono in attesa della 2ᵃ dose (1,4%), 94.173 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (4,5%), l’83,5% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 1.733.130).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 2.777.096 (+78.320) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 69,5% della popolazione over 12 e al 76,2% di coloro che hanno effettuato la 2ᵃ dose o monodose Johnson & Johnson - Jannsen. Sono 1.733.130 su 2.075.562 (83,5%) gli over 50 che hanno ricevuto la dose booster pari all’88,7% di coloro che hanno ricevuto le prime due (n. 1.953.286). Al 1° Gennaio 2021 (Fonte Istat pop. residente) i bambini da 5 a 11 anni sono 276.203, quelli in attesa di seconda dose sono 31.634, con 2ᵃ dose 64.284, senza alcuna dose 180.285 (65,3%).
(*) Autore analisi-