A Cura del dott. Luca Fusaro (*) - Il monitoraggio, nella settimana 03-09 febbraio, rileva una diminuzione dei nuovi casi (-36,7%) e degli ospedalizzati (-16,1%): -16,3% di pazienti ricoverati in area medica, -11% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono il 24,9%, in terapia intensiva il 15,4%. Incidenza da 1.983 a 1.255 e tasso di positività da 20,4% a 16,7%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 92,8% degli over 12 e il 95,4% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in discesa da 2 settimane: 55.697 i contagi segnalati (-36,7%). In sole 2 settimane la riduzione dei contagi è stata del 55,6%.
Scende il numero degli attualmente positivi da 287.057 a 124.928 (-56,5%).
Il 98,1% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 122.549), l’1,8% ricoverato con sintomi (n. 2.242), lo 0,1% in terapia intensiva (n. 137).
Si registrano 455 ospedalizzati in meno da 2.834 a 2.379 (-16,1%). I posti letto occupati in area medica passano da 2.680 a 2.242 (-16,3%) e quelli in terapia intensiva da 154 a 137 (-11%). Il numero di persone in isolamento domiciliare passa da 284.223 a 122.549 (-56,9%).
I guariti settimanali sono 217.574 su un totale di 984.045 da inizio pandemia.
I decessi passano da 266 a 252 (-5,3%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
• nuovi casi settimanali: da 88.018 a 55.697 (-36,7%);
• casi attualmente positivi: da 287.057 a 124.928 (-56,5%);
• persone in isolamento domiciliare: da 284.223 a 122.549 (-56,9%);
• decessi: da 266 a 252 (-5,3%);
• ospedalizzati: da 2.834 a 2.379 (-16,1%);
• ricoveri in terapia intensiva: da 154 a 137 (-11%);
• pazienti ricoverati con sintomi: da 2.680 a 2.242 (-16,3%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende da 1.983 a 1.255. I posti letto occupati in area medica sono il 24,9% (2.242 su 9.001), in terapia intensiva il 15,4% (137 su 889).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 430.944 a 333.571 (-22,6%), in media 47.653 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Emilia-Romagna il tasso di positività, calcolato sui tamponi, scende da 20,4% a 16,7%.
La diminuzione dei casi settimanali da 88.018 a 55.697 (-36,7%) è dovuta in parte dalla riduzione dell’attività di testing (-22,6% di tamponi) e in parte dalla minore circolazione del virus come dimostra il tasso di positività che passa da 20,4% a 16,7%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 3.998.681.
Al 9 febbraio (aggiornamento ore 06:20) il 2% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 79.225), il 90,8% ha effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen (n. 3.631.058), il 7,2% non ha ricevuto alcuna dose (n. 288.398), il 92,8% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.710.283), il 67,5% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 2.698.776).
Gli over 50 che hanno effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen sono 1.947.478 su 2.075.562 (93,8%), 1.980.024 hanno ricevuto almeno una dose (95,4%), 32.546 sono in attesa della 2ᵃ dose (1,6%), 95.538 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (4,6%), l’82,4% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 1.711.227).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 2.698.776 (+136.013) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 67,5% della popolazione over 12 e al 74,3% di coloro che hanno effettuato la 2ᵃ dose o monodose Johnson & Johnson - Jannsen. Sono 1.711.227 su 2.075.562 (82,4%) gli over 50 che hanno ricevuto la dose booster pari all’87,9% di coloro che hanno ricevuto le prime due (n. 1.947.478). Al 1° Gennaio 2021 (Fonte Istat pop. residente) i bambini da 5 a 11 anni sono 276.203, quelli in attesa di seconda dose sono 39.168, con 2ᵃ dose 52.368, senza alcuna dose 184.667 (66,9%).
(*) Autore analisi-