Di Luca Fusaro (*) 3 febbraio 2022 - Il monitoraggio, nella settimana 27 gennaio-02 febbraio, rileva una diminuzione dei nuovi casi (-29,9%), ma un aumento degli ospedalizzati (+3,8%): +4% di pazienti ricoverati in area medica, +1,3% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono il 29,8%, in terapia intensiva il 17,3%. Incidenza da 2.827 a 1.983 e tasso di positività da 25,7% a 20,4%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 92,6% degli over 12 e il 95,3% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in discesa: 88.018 i contagi segnalati (-29,9%).
Scende il numero degli attualmente positivi da 396.015 a 287.057 (-27,5%).
Il 99% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 284.223), lo 0,9% ricoverato con sintomi (n. 2.680), lo 0,1% in terapia intensiva (n. 154).
Si registrano 105 ospedalizzati in più da 2.729 a 2.834 (+3,8%). I posti letto occupati in area medica passano da 2.577 a 2.680 (+4%) e quelli in terapia intensiva da 152 a 154 (+1,3%). Il numero di persone in isolamento domiciliare passa da 393.286 a 284.223 (-27,7%).
I guariti settimanali sono 196.710 su un totale di 766.471 da inizio pandemia.
I decessi passano da 245 a 266 (+8,6%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 125.486 a 88.018 (-29,9%);
- casi attualmente positivi: da 396.015 a 287.057 (-27,5%);
- persone in isolamento domiciliare: da 393.286 a 284.223 (-27,7%);
- decessi: da 245 a 266 (+8,6%);
- ospedalizzati: da 2.729 a 2.834 (+3,8%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 152 a 154 (+1,3%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 2.577 a 2.680 (+4%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende da 2.827 a 1.983. I posti letto occupati in area medica sono il 29,8% (2.680 su 9.001), in terapia intensiva il 17,3% (154 su 889).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 488.541 a 430.944 (-11,8%), in media 61.563 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Emilia-Romagna il tasso di positività, calcolato sui tamponi, scende da 25,7% a 20,4%.
La diminuzione dei casi settimanali da 125.486 a 88.018 (-29,9%) è dovuta in parte dalla riduzione dell’attività di testing (-11,8% di tamponi) e in parte dalla minore circolazione del virus come dimostra il tasso di positività che passa da 25,7% a 20,4%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 3.998.681.
Al 2 febbraio (aggiornamento ore 06:19) il 2,3% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 90.164), il 90,4% ha effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen (n. 3.613.456), il 7,4% non ha ricevuto alcuna dose (n. 295.061), il 92,6% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.703.620), il 64,1% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 2.562.763).
Gli over 50 che hanno effettuato la 2ᵃ dose o “monodose” Jannsen sono 1.940.987 su 2.075.562 (93,5%), 1.977.338 hanno ricevuto almeno una dose (95,3%), 36.351 sono in attesa della 2ᵃ dose (1,8%), 98.224 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (4,7%), l’80,5% ha completato il ciclo vaccinale 3ᵃ dose (n. 1.670.531).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 2.562.763 (+210.318) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 64,1% della popolazione over 12 e al 70,9% di coloro che hanno effettuato la 2ᵃ dose o monodose Johnson & Johnson - Jannsen. Sono 1.164.624 gli over 60 che hanno ricevuto la dose booster pari all’89,6% di coloro che hanno ricevuto le prime due. Al 1° Gennaio 2021 (Fonte Istat pop. residente) i bambini da 5 a 11 anni sono 276.203, quelli in attesa di seconda dose sono 50.166, con 2ᵃ dose 35.645, senza alcuna dose 190.392 (68,9%).
(*) Autore analisi-