Di Luca Fusaro (*) 20 gennaio 2021 - Il monitoraggio, nella settimana 13-19 gennaio, rileva una diminuzione dei nuovi casi (-11,8%), ma un aumento degli ospedalizzati (+9,7%): +10,3% di pazienti ricoverati in area medica, +0,7% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono il 26,8%, in terapia intensiva il 16,8%. Incidenza da 3.191 a 2.813 e tasso di positività da 34,4% a 25,5%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino il 92,1% degli over 12 e il 94,8% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in discesa dopo 12 settimane: 124.862 i contagi segnalati (-11,8%).
Cresce il numero degli attualmente positivi da 242.685 a 340.947 (+40,5%).
Il 99,2% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 338.386), lo 0,7% ricoverato con sintomi (n. 2.412), lo 0,04% in terapia intensiva (n. 149).
Si registrano 226 ospedalizzati in più da 2.335 a 2.561 (+9,7%). I posti letto occupati in area medica passano da 2.187 a 2.412 (+10,3%) e quelli in terapia intensiva da 148 a 149 (+0,7%). Il numero di persone in isolamento domiciliare passa da 240.350 a 338.386 (+40,8%).
I guariti settimanali sono 26.391 su un totale di 499.588 da inizio pandemia.
I decessi passano da 152 a 209 (+37,5%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 141.635 a 124.862 (-11,8%);
- casi attualmente positivi: da 242.685 a 340.947 (+40,5%);
- persone in isolamento domiciliare: da 240.350 a 338.386 (+40,8%);
- decessi: da 152 a 209 (+37,5%);
- ospedalizzati: da 2.335 a 2.561 (+9,7%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 148 a 149 (+0,7%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 2.187 a 2.412 (+10,3%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende da 3.191 a 2.813. I posti letto occupati in area medica sono il 26,8% (2.412 su 9.001), in terapia intensiva il 16,8% (149 su 889).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 412.232 a 490.565 (+19%), in media 70.081 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Emilia-Romagna il tasso di positività, calcolato sui tamponi, scende da 34,4% a 25,5%.
La diminuzione dei casi settimanali da 141.635 a 124.862 (-11,8%), nonostante l’aumento dell’attività di testing (+19% di tamponi), dipende esclusivamente dalla riduzione della circolazione del virus come dimostra il tasso di positività che scende da 34,4% a 25,5%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 3.998.681.
Al 19 gennaio (aggiornamento ore 06:15) il 2,6% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 102.106), l’89,5% ha completato il ciclo vaccinale (n. 3.580.213), il 7,9% non ha ricevuto alcuna dose (n. 316.362), il 92,1% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.682.319).
Gli over 50 che hanno completato il ciclo vaccinale sono 1.932.302 su 2.075.562 (93,1%), 1.966.989 hanno ricevuto almeno una dose (94,8%), 34.687 sono in attesa della 2ᵃ dose (1,7%), 108.573 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (5,2%).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 2.114.192 (+273.117) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 52,9% della popolazione over 12 e al 59,1% di coloro che hanno effettuato il ciclo completo (doppia dose o monodose Johnson & Johnson - Jannsen). Al 1° Gennaio 2021 (Fonte Istat pop. residente) i bambini da 5 a 11 anni sono 276.203, quelli in attesa di seconda dose sono 53.017, con ciclo completo 12.653, senza alcuna dose 210.533 (76,2%).
(*) Autore analisi-