Parma 30 novembre 2020 – Da domani partirà la sesta e ultima campagna di comunicazione della Regione Emilia Romagna dopo il primo lockdown. La prima tappa della articolata campagna di comunicazione regionale fu "Nuove Sane Abitudini", alla quale fece seguito "Torniamo a Scuola in sicurezza" e per terza venne "E' tempo di influenza, è ora del vaccino" alla quale seguirono le campagna "PartecipAZIONE" e “Lavoro Sicuro”. L’ultima fase è invece dedicata alla “legalità” con l'invito a "Non fare finta di niente". Su questo campo la Regione Emilia Romagna ha avviato da diverso tempo una serie di inizative che prendono origine dal testo unico per la legalità.
"La Regione Emilia-Romagna, in armonia con i principi costituzionali e nel rispetto delle competenze dello Stato, concorre allo sviluppo dell'ordinata e civile convivenza della comunità regionale, della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. A tal fine promuove iniziative e progetti volti ad attuare un sistema integrato di sicurezza territoriale attraverso gli interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria di cui all'articolo 2”. (art.1) .
Così infatti apre il Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili, approvato dall’Assemblea legislativa nel 2016, una legge in cui sono confluite tre leggi precedenti in materia. Il Testo Unico non ha solo finalità di coordinamento e di semplificazione ma ha anche offerto l'opportunità di inserire e disciplinare nuove modalità di prevenzione e di contrasto. Gli ambiti di intervento, la promozione di azioni e iniziative volte a contrastare i fenomeni d'infiltrazione e radicamento di tutte le forme di criminalità organizzata, sono tutte declinate nella prospettiva della prevenzione per agire da freno e da correzione allo sviluppo di tali fenomeni.
Oltre al testo unico per la legalità, nel quale è prevista anche la creazione di Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile, quale organo di consulenza e proposta, la Regione ha affiancato una serie di progetti, attivando una gamma di strumenti e infine rivolgendo l'attenzione diretta verso le scuole e la cittadinanza al fine di massimizzare l'efficacia d'intervento a favore della legalità diffusa, che deve avere come attore principale il "cittadino" nelle sue varie declinazioni lavorative e sociali.
"Non c'è bisogno di essere eroi, basterebbe ritrovare il coraggio di avere paura, il coraggio di fare scelte giuste, di denunciare"
Collegandosi al sito web attraverso questo link (https://nonfarefintadiniente.it), è possibile navigare tra le varie iniziative che la nostra Regione ha messo in campo per arginare la criminalità, i soprusi, gli sfruttamenti e le mafie.
Le sei campagne di sensibilizzazione, messe in campo dalla Regione Emilia Romagna e che hanno coperto l'arco di tempo che va da settembre a metà di dicembre, sono state pianificate con l'ausilio di un centinaio di testate editoriali, carta stampata, web e TV, al fine di massimizzare la copertura informativa post Covid-19.
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