Roma, 5 settembre 2019 - “Il contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, e non solo al gioco d’azzardo patologico, rappresenta il primo obiettivo, se non proprio la ragion d’essere, del sistema concessorio e del comparto del gioco pubblico che, anche e soprattutto per questo, mette a disposizione dei cittadini un’offerta di prodotti regolamentata e misurata dallo Stato attraverso il canale distributivo di operatori qualificati, selezionati e controllati che presidiano i territori (ove ciò risulta ancora consentito dai distanziometri viziati da errore tecnico che determina il pluridenunziato effetto espulsivo), confinando di fatto l’offerta di prodotti incontrollati, e per questo per definizione nocivi, messi a disposizione invece dall’illegalità. Il presidio dei territori con un’offerta pubblica di gioco stabile, misurata, capillare e qualificata, col compito di distribuire prodotti sempre più regolamentati, misurati e controllati attraverso l’innovazione e l’evoluzione tecnologica, il processo di maturazione della domanda di gioco attraverso il raggiungimento di una consapevolezza piena attraverso messaggistiche adeguate, prevenzione e coinvolgimento di sistema delle strutture sanitarie del territorio rappresentano strumenti di contrasto al disturbo in una democrazia evoluta ed inserita in un contesto internazionale come quello europeo. L’orizzonte è chiaro, il cammino è ancora lungo, le tappe sono tante ma il tempo a disposizione è poco: riordino e stabilità di sistema concessorio, che rappresentano i pilastri per l’attuazione del contrasto concreto al disturbo da gioco d’azzardo, non possono far aspettare utenti, lavoratori, imprese ma neanche territori, Regioni, Enti Locali e Stato per la stabilità della prevenzione, dell’azione sanitaria, del gettito erariale e del contrasto all’illegalità” - Così Geronimo Cardia - Avvocato, dottore commercialista e revisore contabile, commentando le notizie sul programma del nuovo Governo in merito al contrasto del gioco d’azzardo patologico.