Modena, 18 settembre 2017 - Rientra l'allarme per il sospetto caso di Chikungunya a Modena. Le analisi di laboratorio, infatti, escludono la presenza del virus trasmesso attraverso la puntura della zanzara tigre (genere Aedes).
Lo rende noto il Comune di Modena che ha quindi revocato l'ordinanza e sospeso i trattamenti straordinari di disinfestazione che nella serata di sabato hanno riguardato un'area a sud della città, tra la tangenziale Neruda e via Giardini.
Cosa sapere
La chikungunya è una malattia virale acuta trasmessa dalle punture di zanzare infette.
Non esiste il contagio diretto da persona a persona, con i normali contatti della vita quotidiana.
I sintomi compaiono di solito entro 3-12 giorni dalla puntura di una zanzara infetta, del genere Aedes. Sono tipici della chikungunya la febbre e i dolori articolari, anche molto forti. Non a caso il nome della malattia deriva da una parola che significa "diventare contorto": in questo modo si vuole ricordare la posizione rannicchiata che viene assunta a seguito dei dolori articolari. Altri sintomi che possono essere presenti sono: cefalea, vomito e esantema sul corpo.
Generalmente, la malattia si risolve da sola.
La terapia è mirata ad alleviare i sintomi, in particolare il dolore articolare. Può essere pericolosa solo in poche situazioni, specialmente nei pazienti immunocompromessi. Rare le complicanze segnalate, tra cui quelle neurologiche, oculari e cardiologiche.
La mortalità è stimata intorno a 0,4%.
Non esiste un farmaco per prevenirla, né una vaccinazione. La sospensione delle trasfusioni e le disinfestazioni dovrebbero essere sufficienti a bloccare la diffusione dell'infezione in Italia. Nei Paesi in cui la malattia è endemica è importante attuare anche misure di protezione individuale, in particolare dall'alba al tramonto.