La prova costume è sempre un dramma ma per molti, almeno per quest'anno, c'è la "magra" consolazione di essere in piena salute o almeno in miglior salute dei soggetti "in forma".
Un'inizio d'estate che già aveva sdoganato l'utilizzo e consumo degli oli polinsaturi presenti negli oli di semi il cui utilizzo in forma cruda contribuisce a combattere l'accumulo di colesterolo. Una conoscenza accertata da decenni ma che ha sempre stentato a farsi largo tra le strette maglie della comunicazione salutistica e nutrizionale.
E' invece di questi giorni la notizia secondo la quale il consumo di sale, fermo restando che l'abuso crea problemi cardiovascolari,
contribuirebbe nella difesa dell'organismo e sul suo ruolo nello sviluppo di malattie. Due diversi studi pubblicati su Nature hanno riportato la scoperta di un sensore molecolare posto nelle cellule della immunità in grado di percepire la concentrazione di sale e di innescare una risposta immunitaria che porta alla differenziazione di un sottotipo di linfociti T in grado di attivarsi in funzione degli agenti patogeni che attaccano il nostro organismo.
E concludiamo con la notizia "bomba" a favore dei "sovrappeso".il sovrappeso, addirittura ai limiti della obesità, in pazienti anziani ed anche portatori di malattie croniche rappresenterebbe un fattore di prevenzione in quanto è stata dimostrata una minore mortalità di questo gruppo rispetto a coetanei normopeso ed in perfetta salute. Questa affermazione deriva da uno studio inequivocabile effettuato da biostatistici del Centers for disease control di Atlanta pubblicato su Jama. Chi è in sovrappeso con un indice di massa corporea (BMI) fra 25 e 30 ha una diminuzione del rischio di morte del 6 % rispetto a chi è normopeso, mentre chi è obeso ha un rischio morte superiore del 18 %.
La giustificazione di tale vantaggio, spiegano i vari opinionisti specializzati, sarebbe da ricercarsi nella maggiore attenzione di costoro a controllare periodicamente i loro parametri medici e all'utilizzo di farmaci salvavita come ipotensivi ed antiaggreganti con maggiore frequenza.
Meditate gente, meditate.