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I cittadini di Parma che risiedono nella zona di Carignano hanno diritto ad avere una scuola dell'infanzia, spetta al Ministero dell'Istruzione e non a soggetti privati garantire i servizi scolastici.

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza invita i cittadini interessati a fare pressione sulla politica locale affinché abbandoni la "privatizzazione" delle scuole consegnandole all'Amministrazione istituzionalmente preposta a gestirle, il Ministero dell'Istruzione.

Secondo l'associazione sindacale che riunisce esclusivamente docenti della scuola statale, l'unica soluzione è che la scuola dell'infanzia di Carignano, attualmente in mano ai privati che la stanno chiudendo, venga inglobata nell'Istituto Comprensivo di Corcagnano, quindi nel novero delle scuole statali, così come negli anni scorsi è già avvenuto nella vicina Felino.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito invita i cittadini interessati, l'amministrazione comunale e tutti gli altri soggetti a vario titolo coinvolti a compiere gli opportuni passi verso la sede parmense dell'Ufficio Scolastico Regionale (Ambito Territoriale di Parma e Piacenza) e verso l'Ufficio Scolastico Regionale, anzi sarebbe opportuno che la politica imponesse questa soluzione.


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Gilda Parma e Piacenza
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(Foto: immagine di repertorio)

Sette anni fa furono sottoposte ad un linciaggio mediatico durissimo: ieri dopo tanto tempo sono state finalmente dichiarate innocenti dal giudice Laura Ghidotti, non solo su richiesta dei loro avvocati Bonati e Delsignore, ma anche della pubblica accusa rappresentata dal Pm Antonella De Stefano.

Si tratta di due docenti di scuola dell'infanzia di Borgo Val di Taro che nel gennaio del 2011 furono indagate per abbandono di minore, come se fossero state loro le dirette responsabili dell'organizzazione scolastica.
Un bambino, approfittando che la scuola avesse molte porte verso l'esterno e non tutte adeguatamente sorvegliate, appena entrato nell'edificio ne uscì subito dopo andandosene a casa da solo, senza che le malcapitate docenti se ne potessero accorgere. Le due maestre che hanno rischiato di essere condannate ad una pena compresa tra i sei mesi ed i cinque anni, solo oggi dopo tanta amarezza hanno ricevuto giustizia, poco prima che il processo si prescrivesse.

In merito alla vicenda interviene la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, il cui coordinatore Salvatore Pizzo, esprime solidarietà e vicinanza alle docenti, rammaricandosi di non averlo potuto fare prima, purtroppo nel 2011 non aveva incarichi sindacali.

Il coordinatore della Gilda in merito alla vicenda, precisa: "Le docenti sono state vittime di un effetto deleterio che affligge a scuola italiana, fino al 2010 l'organizzazione di ogni istituto era oggetto di trattativa sindacale, oggi si pretende che l'Amministrazione decida tutto unilateralmente senza tenere conto delle indicazioni di quelli che sono il perno principale affinché la scuola possa esistere, gli insegnanti" - continua Pizzo - "speriamo che le due colleghe possano rivalersi contro chi ingiustamente le ha trascinate sul banco degli imputati come se fossero delle delinquenti – conclude - è da notare che l'Amministrazione scolastica a tutti i livelli non ha mai mosso un dito per dare sostegno alle docenti, segno che l'Ufficio Scolastico Regionale nel momento del bisogno non difende i suoi docenti lì abbandona, talvolta li sanziona anche, nei momenti più difficili".

Gilda Insegnanti Parma e Piacenza

Venerdì, 05 Gennaio 2018 14:38

Parma: maestre e maestri a rischio licenziamento

Parma: maestre e maestri a rischio licenziamento, gli esponenti del Pd ed i loro fiancheggiatori predicano bene e razzolano male.

Dopo la recente decisione del Consiglio di Stato che rischia di provocare il licenziamento di decine di insegnanti della scuola primaria anche a Parma e provincia, parlamentari e fiancheggiatori del Pd si sono apprestati a portare "solidarietà" ai docenti che ieri hanno manifestato davanti all'Ufficio Scolastico Provinciale, una presenza che ha portato gli operatori politici ad avere, a livello locale, un certo ritorno in termini medicatici

Evidentemente il clima preelettorale gli ha fatto dimenticare che loro sono gli esponenti i quello stesso partito che controlla da anni il Ministero dell'Istruzione, il quale in questi anni ha compiuto la scelta di politica di incaricare l'Avvocatura dello Stato a costituirsi in giudizio, "combattendo" contro i docenti che rivendicavano il riconoscimento del diploma magistrale.

Se i ministri del Pd avessero dato indicazioni diverse senza "combattere" i colleghi sul piano giudiziario non si sarebbe arrivati ai licenziamenti.

"Inoltre - commenta Salvatore Pizzo coordinatore della Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza - : "il Pd con la famigerata legge che esso chiama Buona Scuola ha tolto la possibilità a questi docenti anche di essere precari, la norma attuale prevede che gli insegnanti non possano ricevere più di tre incarichi annuali a decorrere da settembre 2016" – conclude Pizzo – "siamo vicini alle elezioni e non possiamo dimenticare il male fatto da Pd alla nostra categoria"

Ogni volta che ognuno di Noi entra in contatto con queste due parole il pensiero corre rapido a perlustrare il terreno dei ricordi, prossimi o lontani nel tempo, rivelatori di qualcosa che non sapevamo e che con il fare è entrato nel dominio della nostra conoscenza.

Di Guido Zaccarelli 28 dicembre 2017 - Imparare - facendo ci porta indietro nel tempo, ai ricordi della nostra infanzia, agli istanti vissuti del tempo, alla scuola dove abbiamo appreso le nozioni con le quali la mente ha preso forma. La formazione, forma mentis, conduce l'individuo a vivere esperienze nuove, ad entrare in contatto con aree scoperte delle nostra esistenza che alimentano il nostro desiderio di imparare, non solo nella dimensione teorica ma soprattutto nel vivere l'esperienza in forma concreta: "dalla teoria alla pratica".

La scuola è una fucina fondamentale per entrare in questi due mondi, contigui o meno, ma fondamentali per modellare l'identità di ogni individuo. Rovistando tra i ricordi scolastici le AT, Applicazioni Tecniche, era una materia d'indirizzo importante che univa la teoria con l'Arte del fare, poco considerata ai più, ma fondamentale nel condurre lo studente verso il vero significato dell'apprendimento mettendolo nelle condizioni di elaborare i processi sequenziali necessari per realizzare un progetto in modo completo partendo dall'Idea, fino al suo impiego, transitando nel disegnare lo Schizzo, creare il Progetto, il Prototipo e l'oggetto in modo completo per concludersi con il collaudo, la critica e la relazione finale: le sette fasi delle AT.

20171228-Applicazioni-Tecniche 1La psicologia riconduce l'esperienza didattica "all'apprendimento per prova d'errori" mettendo l'individuo nella disponibilità di validare e aggiornare continuamente la sua esperienza d'apprendimento rispetto a stadi precedenti.

Secondo la "legge dell'effetto" dello psicologo statunitense Edward Lee Thorndike, l'apprendimento si verifica in modo graduale attraverso una serie di tentativi ed errori che conducono a consolidare una situazione rispetto all'altra. Come nel caso del gatto chiuso in gabbia che ripete diverse volte il gesto per muovere la leva per rendersi libero. La conoscenza acquisita si consolida con il passaggio dalla conoscenza proposizionale a quella procedurale, dal conoscere una cosa al come si conosce. La prima ci conduce alla conoscenza teorica mentre la seconda a quella pratica. Un passaggio importante per affermare che non è sufficiente conoscere a memoria come si nuota ma occorre anche dimostrare con i fatti che entrando in una vasca viene spontaneo galleggiare, muoversi per raggiungere l'estremo opposto senza affondare. Imparare conduce l'individuo anche ad insegnare.

Tipiche le botteghe dove veniva insegnata l'Arte del fare nel vedere il Maestro all'opera. I mestieri, le professioni sono l'espressione tangibile dell'imparare - facendo dove il gesto dell'altro diventa il riflesso in cui ritrovare l'apprendimento. Non solo, diventa un modo per ricondurre individui con differenti patologie al recupero psicofisico della loro identità.

Pensiamo alla banda musicale giovanile dei Rulli Frulli che impiegando materiali recuperati dall'ambiente circostante sono riusciti a imparare - facendo l'Arte della musica. L'evoluzione dei mercati, la nascita di nuove economie sostenuta da una presenza incalzante della tecnologia che avvolge il pensiero del'uomo, ha reso problematico l'apprendimento attraverso l'Arte del fare.

La dematerializzazione ha innescato un processo irreversibile verso l'era dell'intangibile, dell'immateriale, provocando una forte scollatura tra ciò che si imparava vedendo - provando – facendo con ciò che si vede ma difficile da provare e mettere in pratica in quanto espressione di una elaborazione cognitiva e come tale, invisibile. Pensiamo ad una redazione giornalistica dove la preparazione e la stesura di un articolo è fortemente condizionata dalla cultura e dalla capacità di scrittura del giornalista. Nelle nuove economie è limitato il ricorso all'affiancamento e il trasferimento del metodo lavorativo, da quando le organizzazioni hanno iniziato a pensarsi come "architettura aperta", perdendo il valore aggiunto fornito dall'esperienza perché visto come un costo e non come una opportunità di crescita e di sviluppo sociale e culturale.

Manca il tempo. Aristotele affermava: «lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.» La difficoltà cresce e per i giovani diventa molto difficile mettere a frutto l'esperienza concreta, immediata e diretta. Gli stili di vita abitativi presenti nella città, hanno privato gli individui dell'esperienza reale mutuata con l'ambiente di riferimento, dove con le mani era possibile realizzare ogni cosa.

La campagna, un territorio che ha permesso di sviluppare negli individui il problem solving, lontani dai centri cittadini dove la campagna offriva infinite opportunità di crescita e di sviluppo della creatività. Pensiamo per un attimo al demiurgo che diede forma alla materia con l'energia dello spirito, a Johannes Gutenberg che ha inventato la stampa a caratteri mobili osservando i contadini mentre torchiavano il vino.

Di fronte ad un cambiamento irreversibile nasce l'alternanza scuola lavoro che consente agli studenti di recuperare le Applicazioni Tecniche di un tempo ed entrare in contatto con il mondo del lavoro per fare esperienza concreta, e non solo teorica, in grado di guidarli nell'evoluzione del cammino didattico prescelto e delle proprie aspirazioni professionali future.

Si riduce il fallimento personale e s'innalza l'asticella della consapevolezza dove prendere coscienza di se stessi: "lo studio è nelle mani, l'Arte del saper fare, sono le dimensioni fondamentali in grado di guidare il futuro degli individui verso i propri desideri e le proprie aspettative".

Lunedì, 27 Novembre 2017 10:23

Carpi. A scuola di Profumi nel Castello dei Pio

Mamma guarda come mi diverto!...con l'alchimista. Laboratorio didattico dal titolo "Profumi d'Archivio" con Anna Rosa Ferrari e il suo Profumalchemico 'metodo per conoscere'. Si tratta di una serie di laboratori sensoriali organizzati dal Comune di Carpi e indirizzati ad oltre 300 alunni delle scuole - dalle materne alle medie - volti a rendere percepibile la cultura espressa nei preziosi scritti conservati nell'Archivio dei Pio, tra i quali originali ricette e balsami di profumi naturali e benefici.

20171124-Anna Rosa-by Luigi-BortoluzziModena 24-11-17 Promette di essere divertente e profumata l'ora di lezione in Archivio, quando di mezzo c'è un naso alchimista e filosofo quale è Anna Rosa Ferrari. Tramite il nuovo metodo per conoscere da lei ideato, farà 'rivivere' antiche ricette di profumi ed unguenti durante le lezioni teorico-pratiche organizzate dal Comune di Carpi per gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado.

L'iniziativa, da un'idea della archivista dr.ssa Eleonora Zanasi che, insieme alla dr.ssa Ferrari, parteciperà alle lezioni sia in Castello che presso le scuole, avrà inizio martedì prossimo 28 novembre 2017, a Carpi in Sala dei Cimieri (Castello dei Pio) alle ore 8.30. Il primo incontro sarà con i bimbi di una classe della scuola dell'infanzia – 4 anni - e successivamente si articolerà in diverse lezioni nel corso dell'intero anno scolastico.

"E' per me significativo che questo incarico – dice Anna Rosa Ferrari – prenda il via subito dopo l'inaugurazione ufficiale del Piccolo Museo ProfumAlchemico a Modena: infatti una delle vocazioni primarie del Museo è la diffusione della didattica. Inoltre sono molto grata alla mia città d'origine Carpi, e che con questo incarico ancora una volta mi accoglie amorevolmente".

Anna Rosa Ferrari (in arte Anne Rose) vive a Modena ed è originaria di Carpi, sua città natale alla quale deve sicuramente lo spirito creativo, libero e di ricerca che la anima e la sotiene.
Formatasi durante una profonda e laboriosa ricerca esistenziale/esperienziale, è profumiere artigiano e filosofo. Crea da anni esclusive essenze, solo naturali e di origine vegetale, che nascono nel cuore della città di Modena al Piccolo Museo ProfumAlchemico, a due passi dal Duomo. Oltre che nell'attività lavorativa (ma è difficile separare il lavoro dalla ricerca), Anna Rosa ha trascorso gli ultimi anni nello studio dei testi, in parallelo con l'ideazione, realizzazione e osservazione di numerose esperienze multisensoriali individuali e collettive in cui i suoi Profumalchemici venivano utilizzati in parallelo con altri prodotti tipici del territorio modenese, così da evocare risposte da parte degli altri sensi.
Nel 1990 ha istituito a Modena l'Artestetica Profumeria, un salotto culturale, e nel 2011 ha dato vita all'Associazione Perfvmvm Avia Pervia Rinascimento Olfattivo e Spirituale per la diffusione del Pensiero Profumato. Da allora diverse le iniziative organizzate: dalle stagioni di studio agli eventi multisensoriali, dalla prima Festesperienza Alchemica in Italia – 10 settembre 2011 - al libro 'Le nature del Profumo', alla partecipazione a Expo a Milano. Nel 2017 Anna Rosa Ferrari si laurea col massimo dei voti e lode in Scienze Filosofiche , alla prestigiosa Università Alma Mater Studiorum di Bologna, con una tesi sperimentale sul Profumalchemico "metodo per conoscere".

(Foto nel testo: By Luigi Bortoluzzi)

Piccolo Museo Profumalchemico p.le Torti n.9 Modena, mob. 335 6188683-059 210020 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.profumalchemico.it 

Salone dell'orientamento: Sabato all'Università e il 2 dicembre nei singoli distretti torna l'iniziativa della Provincia per accompagnare quasi 5.000 ragazzi e le loro famiglie nella scelta delle superiori.

Reggio Emlia, 23 novembre 2017

Per circa 5.000 ragazzi reggiani si avvicina il momento di una scelta importante, quella della scuola superiore. Una scelta che, anche quest'anno, sarà più agevole grazie a "La Provincia che orienta". Giunto alla sua ottava edizione, sabato 25 novembre il Salone dell'orientamento promosso dalla Provincia tornerà a occupare la sede dell'Università in viale Allegri dalle 9 alle 18.30. Saranno presenti, con propri spazi espositivi e docenti, tutte le scuole superiori e gli enti del sistema di formazione professionale reggiano.

Alle 9 e alle 14,45, in aula magna, è prevista la tradizionale presentazione collegiale da parte dei dirigenti scolastici di tutti gli istituti superiori. A ognuno dei cinquemila ragazzi in uscita dalle scuole medie verrà poi consegnata anche quest'anno, entro Natale, una guida curata dalla Provincia di Reggio Emilia con tutte le informazioni utili per conoscere le nostre scuole e la loro offerta formativa.

"Queste importanti iniziative a favore di una scelta consapevole della scuola superiore da parte dei nostri ragazzi rappresentano da tempo una buona prassi nella quale la Provincia di Reggio Emilia ha sempre creduto e che con ogni sforzo siamo impegnati a proseguire, nonostante i cambiamenti istituzionali e la complessa situazione economica che questo ente sta affrontando – spiega il presidente Giammaria Manghi – Anche quest'anno, dunque, attraverso il Salone dell'orientamento e la guida che sarà distribuita a tutti gli studenti di terza media per agevolare la loro scelta e il confronto in famiglia, la comunità reggiana potrà affrontare nel modo migliore un passaggio fondamentale per il futuro dei nostri giovani".

"Quella a cui studenti e famiglie sono chiamati è una decisione che va ponderata con attenzione, valutando gli interessi e le potenzialità di ogni ragazzo al fine di individuare la scuola migliore per esprimere il talento che è in ognuno di loro, assicurandone così il successo formativo – aggiunge la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi - In questa provincia ci sono ottime scuole, che offrono indirizzi e opportunità diversificati. Questo non significa che esistono scuole migliori di altre: non ci sono classifiche né garanzie per il successo formativo dei nostri ragazzi, ma solo scuole diverse come diverse sono le abilità di ogni studente. L'importante è che, attraverso la scuola che si sceglierà, ogni giovane possa esprimere al meglio proprio talento".

Sabato 2 dicembre il Salone dell'orientamento farà poi tappa in provincia. L'iniziativa si svolgerà a partire dalle 14,30 a Guastalla (istituti Russell e Carrara, via Sacco e Vanzetti 1), Castelnovo Monti (dove l'attività di presentazione di Cattaneo-Dall'Aglio e Mandela è prevista all'oratorio "Don Bosco"), Montecchio (istituto D'Arzo, via per Sant'Ilario 28/c), Scandiano (istituto Gobetti, via della Repubblica 41) e Correggio (liceo Corso in via Roma 15, convitto Corso in via Bernieri 8, istituto Einaudi in via Prati 2).

Anche quest'anno, manifesti e volantini del Salone dell'orientamento sono stati realizzati praticamente a costo zero grazie alla progettazione curata dagli studenti dell' indirizzo grafico del "Pascal" di Reggio Emilia e alla stampa effettuata dall'indirizzo grafico del "D'Arzo" di Montecchio e Sant'Ilario.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it oppure contattare il numero di telefono 0522.444.855 o scrivere all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)

Parma: grido di dolore della scuola, presentate le richieste della Gilda. Affollata assemblea sindacale all'Istituto Melloni di Parma

Difesa della libertà di insegnamento, lotta all'impiegatizzazione e alla burocratizzazione della professione docente, istituzione di un'area contrattuale separata, incremento delle risorse da destinare all'aumento stipendiale dopo 9 anni di blocco contrattuale.

Sono questi i cardini della piattaforma della Gilda degli Insegnanti per il rinnovo del contratto scuola, illustrata dal coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza durante l'assemblea sindacale dei docenti parmensi, convocata all'Istituto "Melloni"

Alla folta platea di docenti che ha partecipato all'iniziativa di mobilitazione, che contemporaneamente si è svolta in tutta Italia, Pizzo ha spiegato che la trattativa per il comparto scuola non è ancora iniziata ma ha messo in chiaro che la Gilda si impegnerà sin dalla convocazione del primo tavolo negoziale affinché le scarse risorse stanziate dal Governo per l'aumento stipendiale siano incrementate attraverso il trasferimento direttamente in busta dei fondi della cosiddetta "Buona Scuola" (per la Gilda tuttaltro che Buona), relativi al bonus merito e alla carta del docente.

Sempre sul fronte delle rivendicazioni economiche, la piattaforma della Gilda prevede il ripristino dello scatto di anzianità congelato del 2013 e il raggiungimento della retribuzione massima dopo 30 anni di servizio anziché dopo 35, abbreviando così il percorso di carriera.

Tra i punti riguardanti la parte normativa del contratto, le richieste della Gilda puntano ad equiparare tutti i diritti dei docenti assunti a tempo determinato con quelli di ruolo.

In merito all'aspetto professionale, invece, il sindacato chiede, tra l'altro, di fissare limiti orari per la formazione obbligatoria e prevederne la retribuzione. "Non siamo disponibili, in cambio di pochi spiccioli, a svendere i nostri diritti acquisiti e – ha detto il coordinatore della Gilda - contrasteremo qualunque peggioramento normativo".

Una mattinata di festa alla Scuola Materna "Giuseppe Verdi" di Busseto. Le insegnanti e gli ottanta bambini hanno aperto le porte della scuola ad alcuni commercianti ed imprenditori locali che - grazie all'iniziativa organizzata da Gabriella Nevicati – da alcuni anni contribuiscono all'implementazione delle biblioteche scolastiche, anche delle scuole primarie, con le loro donazioni spontanee.

"Sono orgogliosa – ha affermato l'assessore Marzia Marchesi – di essere stata invitata come commerciante a questa festa, organizzata dai bambini e dagli insegnanti e dedicata all'ideatrice e a tutti noi che abbiamo creduto nella funzione dei libri, come portatori di continui insegnamenti". Durante la mattinata i bambini indossavano un cuore umano riempito di componenti meccaniche: in primavera Gabriella Nevicati ha disegnato e donato all'Associazione "Scappati di Casa" questo cuore. Sono state stampate più di mille magliette e i proventi della vendita sono stati utilizzati per l'acquisto di materiale da consegnare ai bambini dei Centri Oncologici della Provincia.

"Mi auguro – ha proseguito l'assessore Marchesi – che questa mattinata speciale possa contare negli anni futuri un maggior numero di sostenitori. In questo modo le biblioteche delle nostre scuole possano ricevere donazioni in libri, che già ora superano il migliaio. Mi auguro anche che il buon cuore dei nostri concittadini riconosca l'importanza di una piccola offerta in cambio della maglietta dipinta dalla Nevicati, che porta con sé un valore molto importante per i bambini malati".

(Fonte: Comune di Busseto)

Con l'Alto Patrocinio del Senato della Repubblica, organizzato dal Lions Club Mirandola in collaborazione con l'Istituto di Istruzione Superiore Giuseppe Luosi e l'Istituto Superiore Statale Galileo Galilei di Mirandola, lunedì 27 novembre, dalle ore 9 alle ore 12,30, avrà luogo l'importante convegno su un argomento di grande attualità dal titolo:

"Il Cyberbullismo: il riflesso in ambito sociale e relazionale come fonte di disagio giovanile".

ll convegno è diretto a tutte le scuole superiori di Mirandola e aperto a tutta la cittadinanza.

Si svolgerà presso l'Auditorium Rita Levi Montalcini, Via 29 maggio 4 e vedrà la partecipazione della Senatrice della Repubblica Elena Ferrara, prima firmataria della recentissima legge 71/17 in materia.

Interverranno: il presidente del Lions Club, Prof. Guido Zaccarelli, i Proff. Giorgio Siena e Milena Prandini, dirigenti scolastici degli Istituti Superiori di Mirandola, il Dr. Vincenzo di Lembo, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, il Prof. Michele Colajanni di UniMoRe.

L'evento sarà moderato da Ivan Epicoco, noto giornalista di RAI TGR Emilia Romagna.

Il convegno ha ricevuto il Patrocinio del Senato della Repubblica Italiana, della RAI, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Mirandola, dell'Unione dei Comuni Modenesi dell'Area Nord, dell'Azienda AUSL di Modena, dell'UniMoRe, della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, della Consulta del Volontariato, della Fondazione – Scuola di Musica Carlo Guglielmo Andreoli, del Lions, di Donne in Centro e del Circolo Medico Mario Merighi.

Media partner dell'evento TRC e Radio Bruno. Social Media Partner Paolo Campedelli. Stampe realizzate in collaborazione con la tipografia Sogari – Artigrafiche.

La mattinata potrà essere seguita in diretta video collegandosi al sito: www.lionsclubmirandola.it 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Pro Rettore Vicario Paolo Martelli, Pro Rettori Roberto Fornari, Sara Rainieri, Fabrizio Storti e Simonetta Anna Valenti
Resteranno in carica per il sessennio accademico 2017/2018-2022/2023

Parma, 6 novembre 2017 – Il nuovo Rettore dell'Università di Parma, Paolo Andrei, ha nominato oggi i componenti della squadra che lo affiancherà nel governo dell'Ateneo per il sessennio 2017/2018-2022/2023.

La nuova governance è composta dal Pro Rettore vicario e da quattro Pro Rettori.

Il Pro Rettore vicario con potere di firma su tutti gli atti è il prof. Paolo Martelli, Professore ordinario di Clinica medica veterinaria. Secondo quanto previsto dallo Statuto di Ateneo, il Pro Rettore Vicario è scelto tra i professori ordinari e sostituisce il Rettore in tutte le sue funzioni in caso di impedimento temporaneo o di assenza, nonché, in caso di cessazione anticipata dall'ufficio, fino all'entrata in carica del nuovo eletto.

I quattro Pro Rettori sono i proff. Roberto Fornari (Professore ordinario di Fisica della materia), Sara Rainieri (Professoressa ordinaria di Fisica tecnica industriale), Fabrizio Storti (Professore ordinario di Geologia strutturale), Simonetta Anna Valenti (Professoressa associata di Lingua e traduzione – Lingua francese). Secondo quanto indicato nei rispettivi atti rettorali di nomina, affiancheranno il Rettore Andrei nel governo dell'Ateneo in questi sei anni, e si occuperanno del coordinamento di specifiche aree e ambiti di attività.

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(In FOTO: da sinistra in alto: Paolo Martelli - Roberto Fornari - Sara Rainieri - In Basso: Fabrizio Storti - Simonetta Anna Valenti)

Queste le rispettive deleghe:

Prof. Roberto Fornari: Pro Rettore con delega per la Ricerca e delega di firma su tutti gli atti relativi
Prof.ssa Sara Rainieri: Pro Rettrice con delega per la Didattica e delega di firma su tutti gli atti relativi
Prof. Fabrizio Storti: Pro Rettore con delega per la Terza missione e delega di firma su tutti gli atti relativi
Prof.ssa Simonetta Anna Valenti: Pro Rettrice con delega per l'Internazionalizzazione e delega di firma su tutti gli atti relativi

In allegato i curricula del Pro Rettore Vicario e dei quattro Pro Rettori - formato PDF

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