Il 29 e 30 ottobre alle Fiere di Parma nell'ambito di Cibus Tec - Foodpack. Partecipano 125 operatori da tutto il mondo -
Parma, 27 ottobre 2014 -
Dopo il successo della quarta edizione, svoltasi a a Marsiglia nel giugno del 2013, sta aprendo i battenti a Parma la quinta edizione di "Tech Agrifood - European mediterranean Business Meetings", evento dedicato a imprese, centri di ricerca, università che operano nel campo delle tecnologie per la trasformazione di frutta, verdura e cereali e nella filiera vitivinicola e olearia. Obiettivo: ricercare o offrire tecnologie nell'ambito dei processi di conservazione e trasformazione, imballaggio e confezionamento, stoccaggio, distribuzione e trasporto. Argomenti tutti all'avanguardia: la sicurezza e la qualità dei cibi, il packaging e l'etichettatura richiedono una costante ricerca e innovazione, da realizzarsi attaraverso il consolidarsi di sinergie tra i attori pubblici e privati.
Organizzano Tech Agrifood la Camera di commercio italiana per la Francia di Marsiglia, la Camera di commercio di Parma e "Terralia", Polo di competitività del sud est della Francia, in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna. E' prevista la partecipazione di 126 operatori provenienti da 15 paesi: Algeria, Egitto, Marocco, Tunisia, Turchia, Emirati Arabi, Belgio, Francia, Italia, Spagna, Russia, Olanda, Argentina, Emirati Arabi, Vietnam, che saranno coinvolti in incontri d'affari per favorire lo sviluppo di partenariati commerciali, scientifici e tecnologici. I profili delle aziende iscritte sono visionabili sul sito dell'evento: www.techagrifood.com.
Tech Agrifood è organizzato all'interno di Cibus Tec – Foodpack il 29 e 30 ottobre. Le 2 giornate saranno arricchite anche da seminari tecnici, a cura della Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari di Parma e di Terralia.
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio Parma)
Il quadro rappresentato dal Rapporto Excelsior, elaborato dall'Ufficio studi della Camera di Commercio di Parma. Il mercato del lavoro della provincia di Parma continua a contrarsi ma dati meno negativi dell'anno scorso. Cambiano le priorità e le modalità che le imprese considerano per selezionare nuovi collaboratori -
Parma, 24 ottobre 2014 -
Il mercato del lavoro della provincia di Parma continua a contrarsi e, nella contrazione, cambiano le priorità e le modalità che le imprese considerano per selezionare nuovi collaboratori: nonostante la scarsità di risorse, escludendo le richieste di personale stagionale, si ricercano profili mediamente più qualificati che in passato, probabilmente al fine di recuperare competitività e slancio nell'affrontare scenari di mercato sempre più complessi e di difficile lettura. La scommessa sui talenti non si fa tuttavia a occhi chiusi: in oltre la metà dei casi, le assunzioni arrivano solo dopo lunghi periodi in cui l'impresa ha la possibilità di conoscere e provare operativamente la risorsa.
Questo in sintesi il quadro rappresentato dal Rapporto Excelsior, elaborato dall'Ufficio studi della Camera di Commercio di Parma. Lo studio, presentato oggi, è basato sui dati forniti dall'indagine Excelsior, giunta quest'anno alla sua 17esima edizione. L'indagine è realizzata da Unioncamere e da tutte le Camere di Commercio, in accordo con il Ministero del Lavoro. Circa 100.000 interviste svolte in tutta Italia tra le imprese dell'industria e dei servizi con almeno un dipendente.
I dati
Con un calo previsto dello 0,8%, pari a 920 posti persi nell'anno, il mercato del lavoro della provincia di Parma, nei settori dell'industria e dei servizi, nel 2014 si attesta su un valore migliore di quello regionale (-1,2%) e di quello nazionale (-1,5%). Va meglio anche rispetto al 2013, quando la contrazione era stata del 2%.
Non è senz'altro un dato da festeggiare, poiché a fronte di 6.510 assunzioni ci sono 7.420 fuoriuscite di lavoratori. Tuttavia si tratta di uno dei valori migliori dell'intero Paese: Parma resta dietro soltanto a Milano (-0,5%) e a Modena (-0,7). Fanalino di coda, Vibo Valentia con il -4%.
Le assunzioni complessivamente crescono del 30%, sia nell'industria che nei servizi. Saranno 4.350 a carattere non stagionale, e 2.160 stagionali. Su 10 ingressi, 6 sono nel terziario, 4 nella manifattura e nell'edilizia. Stesso rapporto si ritrova anche nelle cessazioni.
La diminuzione di posti di lavoro si concentra nelle imprese fino a 9 dipendenti (-680 unità) e in quelle tra 10 e 49 dipendenti (-270), mentre le aziende più grandi presentano un saldo assunzioni-cessazioni positivo di 30 unità (l'anno scorso erano -280).
La crisi occupazionale morde in modo intenso le imprese artigiane (-340 unità, -2,4%). Complessivamente, le costruzioni perdono 320 addetti, il terziario (commercio escluso) ne perde 290, il commercio 170 e l'industria 140. Si segnalano saldi positivi nelle industrie meccaniche (+30), nei servizi avanzati alle imprese (+30), nei servizi operativi (+30) e negli "altri servizi" (+60).
Le imprese che prevedono assunzioni nel corso dell'anno sono il 18%, e si concentrano tra le aziende con oltre 50 dipendenti. La motivazione principale per la ricerca di lavoratori è la sostituzione di lavoratori temporaneamente non disponibili (4 risposte su 10), ma si assume anche per prepararsi a una crescita della domanda del mercato (1 risposta su 4). L'altra faccia della medaglia è un 82% di imprese che esclude qualsiasi assunzione. Si tratta di imprese molto piccole (fino a 9 dipendenti) che ritengono di possedere un organico già adeguato (7 risposte su 10).
Crescono di quasi il 60% i contratti stagionali previsti nella nostra provincia e arrivano a riguardare un terzo delle assunzioni. Un altro 30% è composto dai contratti a tempo determinato legati a sostituzioni temporanee, prova di personale o altre esigenze. Ancora un 30% è rappresentato dalle assunzioni a tempo indeterminato, valore record se confrontato con il dato nazionale (24%) e motivato dal massiccio ricorso a tale forma contrattuale da parte dei servizi: lo prevedono quasi nel 40% delle assunzioni. Apprendistati, contratti a chiamata e altre forme contrattuali completano il quadro.
Sono quasi un quinto delle assunzioni non stagionali quelle che le imprese considerano di difficile reperimento, sia per inadeguatezza dei candidati sia per il loro basso numero. Tali ostacoli finiscono anche per allungare i tempi di ricerca di personale: nella nostra provincia la media è di 5 mesi, vale a dire circa un mese in più che in regione e in Italia.
Si ricercano sempre più laureati: +33% rispetto al 2013, pari al 19,2% delle previsioni di assunzioni, la quota più alta rilevata a Parma dal Sistema Informativo Excelsior da 17 anni a questa parte. La richiesta di personale laureato (19,2%) è una delle maggiori in Italia e in regione è superata solo da Bologna (20,3%) e Reggio Emilia (19,7%).
Cresce di quasi 5 punti percentuali la quota di lavoratori con qualifica professionale che sale al 12,0 per cento, mentre risulta in deciso calo la domanda di personale con nessuna formazione specifica, che passa dal 41,3 del 2013 al 34,2 per cento del 2014. Pressoché stabile la richiesta di diplomati.
La richiesta si orienta per il 28,6% verso laureati in ingegneria (240 unità), in aumento rispetto all'anno scorso; in particolare sono ricercati laureati a indirizzo ingegneria elettronica e dell'informazione (120), ingegneria industriale (60), ingegneria civile e ambientale (60). Più debole la richiesta di laureati a indirizzo economico (11,9%, pari a 100 unità, 60 in meno dello scorso anno) e in ambito insegnamento e formazione (11%, 90 unità). Seguono in misura minore gli altri indirizzi, tra cui architettura, urbanistico e territoriale (70), geo-biologico e biotecnologie (40).
Nella provincia di Parma si prevede che il 27,2% delle nuove assunzioni rientri nel gruppo con maggiore specializzazione, ovvero dirigenti (0,3%), professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (7,6%) e professioni tecniche (19,3%). Le imprese si mostrano intenzionate a investire più che in passato nella qualità delle risorse umane anche per recuperare produttività e competitività attraverso l'inserimento di figure professionali qualificate.
Oltre il 50% delle imprese ha scelto il personale da assumere nel 2013 partendo da una conoscenza diretta del candidato. La modalità maggiormente utilizzata dalle imprese per individuare e selezionare il personale risulta essere la conoscenza diretta, da intendere come la possibilità di "testare" attraverso contratti a termine o di collaborazione, tirocini o stage il candidato prima di procedere all'assunzione. Il 52,2% delle aziende provinciali nel 2013 ha effettuato un'assunzione per conoscenza diretta del candidato, in aumento rispetto all'anno precedente.
La seconda modalità di selezione è quella legata alle banche dati aziendali, dove vengono conservati i curriculum dei candidati: ad esse fanno riferimento il 26,9% delle aziende. Questi due canali coprono la quota del 79% nella nostra provincia, del 79,6% in Emilia Romagna e 82,7% in Italia.
Diminuisce la rilevanza della segnalazione da parte di conoscenti e fornitori che passa dall'8,4% di utilizzo da parte delle imprese nel 2012 al 7,4 nel 2013.
Risulta in lieve flessione il ricorso ad intermediari privati, come le società di lavoro interinale (vi si è rivolto il 4,3% delle imprese nel 2013).
Ricoprono un ruolo residuale le società di selezione e associazioni di categoria e internet (3,0%). Solo l'1,5% delle imprese si sono rivolte ai Centri per l'impiego.
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)
Da domani le imprese di Parma e provincia potranno chiamare la Camera di commercio per segnalare i danni subiti. Obiettivo del sondaggio è mettere a punto strumenti concreti per aiutare le aziende colpite -
Parma, 21 ottobre 2014 -
Mettere le imprese nelle condizioni di far fronte con immediatezza ai danni subiti e riprendere al più presto le attività: è questo l'impegno e l'obiettivo della Camera di commercio di Parma.
Il primo passo sarà un sondaggio fra gli imprenditori che in città e provincia sono stati danneggiati dalla recente alluvione. Il sondaggio, nelle intenzioni dell'ente di Via Verdi, rappresenta lo strumento per acquisire nei tempi più rapidi una visione dell'impatto della calamità sul sistema produttivo del territorio e individuare, di conseguenza, interventi altrettanto rapidi per aiutare concretamente le imprese, con particolare riguardo alle attività economiche di minori dimensioni. L'approccio è stato definito in esito al confronto avuto lunedì mattina con le associazioni di categoria, che sosterranno la Camera nel sondaggio.
Da mercoledì 22 ottobre sarà attivata una linea telefonica dedicata alle imprese alluvionate: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 17 sarà possibile chiamare il numero 0521.210430 e denunciare il proprio stato di imprenditore danneggiato dall'alluvione. E' anche a disposizione l'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le imprese, oltre a fornire le proprie generalità, saranno invitate a comunicare una prima stima dei danni subiti, specificando se si tratta di danni ai beni immobili, a macchinari, attrezzature, veicoli, arredi, prodotti finiti, semilavorati, materie prime e scorte.
Successivamente, la Camera di commercio predisporrà un bando per la concessione di contributi a fondo perduto che terrà conto anche degli elenchi ufficiali che i Comuni della provincia colpiti dall'alluvione stanno predisponendo.
Contattate la Camera di commercio:
0521 210430 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio)
La Camera di Commercio di Parma sta attivando un comitato di crisi che coinvolgerà le associazioni di categoria e gli altri attori di riferimento sul territorio per trovare soluzioni rapide e incisive -
Parma, 16 ottobre 2014 -
"Gli uffici della Camera di Commercio di Parma sono già al lavoro per impostare interventi concreti per le imprese del nostro territorio che hanno subito danni con gli eventi alluvionali del 13 ottobre".
Lo afferma Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio di Parma, che sta seguendo il delinearsi della situazione attraverso aggiornamenti costanti con il mondo delle imprese e con il territorio.
"Stiamo attivando un comitato di crisi che coinvolgerà le associazioni di categoria e gli altri attori di riferimento sul territorio per trovare soluzioni rapide e incisive. Come fatto in altre occasioni in passato, ad esempio per affrontare le frane in Appennino, la Camera di Commercio non mancherà di dare il proprio aiuto tangibile al mondo produttivo colpito dalle calamità. In quest'occasione la nostra sfida sarà quella di trovare strade di intervento ancora più immediate, perché da imprenditori che aiutano imprenditori sappiamo che l'ultima cosa che si ha voglia di affrontare in questi frangenti è l'ostacolo delle lungaggini amministrative".
All'inizio della prossima settimana è stata convocata una riunione di emergenza presso la Camera di Commercio per definire i contorni dell'intervento. Si studieranno la fattibilità di un contributo per le aziende alluvionate e le modalità per una sua liquidazione sollecita e diretta.
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio Parma)
Per tagliare la bolletta energetica ed evitare emissioni inquinanti inutili, il primo passo consiste nell'eliminare gli sprechi. Martedì prossimo il Punto UNI di via Verdi propone un incontro gratuito con il direttore tecnico dell'Associazione nazionale per l'isolamento termico ed acustico -
Parma, 1 ottobre 2014 -
Un corretto isolamento degli edifici è la via più breve per ridurre drasticamente i consumi di energia e le emissioni legate alla climatizzazione degli ambienti interni. Su questo tema verterà l'incontro organizzato dalla Camera di Commercio, in qualità di Punto di diffusione UNI per la provincia di Parma, martedì 7 ottobre dalle 10 alle 13. L'obiettivo è aiutare le imprese a destreggiarsi tra i materiali utilizzabili e le soluzioni tecnico-progettuali disponibili. L'incontro, si rivolge agli operatori dell'edilizia, quali progettisti e professionisti, produttori di materiali da costruzione, costruttori, committenti pubblici e privati, gestori e proprietari immobiliari.
Relatore dl seminario è l'Ing. Rossella Esposti, direttore tecnico di ANIT, l'Associazione nazionale per l'isolamento termico e acustico, nata nel 1984 per diffondere, promuovere e sviluppare tecniche edili rispettose dell'ambiente e del benessere delle persone.
La partecipazione all'incontro è gratuita ma è necessario iscriversi via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per informazioni: Camera di commercio, tel. 0521 210203.
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)
Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere, è intervenuto ieri in commissione Affari Costituzionali al Senato: "Con il taglio del diritto annuale gli enti camerali diventerebbero quegli enti inutili che oggi non sono. Disponibili a riforma, ma con certezza su compiti e approvvigionamenti". Le associazioni di categoria si sono espresse in favore del sistema camerale -
Parma, 19 settembre 2014 -
Le Camere di commercio italiane sono pronte a sostenere un progetto organico di riforma ma chiedono chiarezza su compiti, funzioni e sistema di approvvigionamento delle risorse. Lo afferma il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, intervenuto ieri in commissione Affari Costituzionali al Senato dove è in discussione la delega al Governo sulla riforma della Pubblica Amministrazione.
"Desta una forte preoccupazione – spiega Dardanello - la ipotizzata eliminazione del diritto annuale a carico delle imprese. Perché in assenza delle entrate legate al diritto annuale, gli enti camerali, diventerebbero – di fatto – quegli enti "inutili" che oggi non sono. E' proprio per schivare un simile pericolo che, pur condividendo la necessità di rivedere il modello di finanziamento, chiediamo un sistema che dia certezza dei criteri di approvvigionamento delle risorse". Prendendo spunto da alcuni sistemi camerali europei, per Unioncamere, si potrebbe collegare parte delle entrate alle attività destinate alla collettività delle imprese e parte a servizi a domanda individuale. "Anche per questo – aggiunge Dardanello - siamo disponibili ad operare una revisione dei nostri compiti e funzioni. Ma per fare le cose nel verso giusto, occorrerà partire – aggiunge - dalla valorizzazione del complesso delle competenze che sono già in capo alle Camere di commercio".
Del tutto ingiustificata, secondo Unioncamere, appare quindi la proposta di affidare al Ministero dello Sviluppo Economico il registro delle imprese togliendolo dalla gestione del sistema camerale. La stessa valutazione è stata espressa da Confindustria, intervenuta all'audizione con il vicepresidente Gaetano Maccaferri, e da Rete Imprese Italia, attraverso il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta. In particolare, la seconda associazione, che riunisce 5 sigle in rappresentanza di circa 2,5 milioni di piccole e microimprese, ritiene irrinunciabile il ruolo delle Camere di commercio per la promozione dei territori ed è per questo contraria anche al taglio del diritto camerale. Dardanello ha in effetti evidenziato che le conseguenze più gravi della riduzione delle entrate delle Camere di commercio si ripercuoterebbero soprattutto su quegli interventi, come il supporto all'accesso al credito e all'internazionalizzazione, di cui beneficiano maggiormente le PMI italiane, producendo un preoccupante effetto recessivo su tutta l'economia.
"Negli ultimi 5 anni, solo per gli interventi promozionali propriamente detti, abbiamo immesso nel territorio quasi 21 milioni di euro. I Consorzi fidi, grazie alle nostre garanzie, hanno acceso finanziamenti per oltre 100 milioni di euro. Abbiamo sostenuto operazioni fondamentali per il territorio, dall'Aeroporto al Festival Verdi, da ALMA alla banda larga, all'internazionalizzazione. Vogliamo proseguire a sostenere l'economia del territorio parmense, finora l'abbiamo fatto con il diritto camerale e ci uniamo alla richiesta di Unioncamere e di Ferruccio Dardanello nel pretendere certezze per il futuro di questo ente". Così Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio, ha commentato le notizie che giungono da Roma a proposito della riforma delle Camere di Commercio.
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)
Il servizio si appoggia a una rete in fibra ottica che garantisce una banda complessiva di 100 Mb/s, con 2 Mb/s garantiti a ciascun dispositivo collegato. Il sistema è stato esteso a tutta la sede di via Verdi (prima erano coperte solo le sale del centro congressi). Lo sviluppo del digitale al centro di altre importanti azioni dell'ente camerale di Parma -
Parma, 4 settembre 2014 -
La Camera di commercio di Parma ha dotato la propria sede di un servizio evoluto di accesso internet wifi, reso disponibile gratuitamente alla propria utenza. Indipendentemente dal fatto che si varchi la portineria di via Verdi 2 per richiedere una visura o per partecipare ad un seminario sull'internazionalizzazione, si potrà accedere a una rete wifi ad alte prestazioni (100 Mb/s, 2 Mb/s garantiti) che sfrutta la fibra ottica per la trasmissione dei dati.
Anche l'accesso al nuovo network è stato migliorato e semplificato: non ci sarà più bisogno di chiedere alla Camera di commercio la card con traffico a scalare e user e password per autenticarsi, ma bisognerà inserire solo un singolo codice che sarà reso disponibile a tutti gli utenti e che sarà rinnovato ogni 30 giorni. Non ci sono limitazioni sulla quantità di dati o sul tempo di connessione concesso al singolo dispositivo e non ci sarà il cosiddetto "time out", l'interruzione della connessione da parte del server che in precedenza consentiva di non "perdere" il traffico nel caso ci si fosse dimenticati di fare log-out dal wifi. Per i 30 giorni di validità del codice, i dispositivi autenticati sulla rete saranno "ricordati" dal sistema, potranno quindi tornare a collegarsi nella sede di via Verdi senza necessità di reinserire il codice.
Un analogo servizio di wifi a banda larga è presente da circa sei mesi anche nei locali della Borsa Merci, grazie alla collaborazione di Fiere di Parma, nel cui quartiere ogni venerdì la Camera di commercio ospita le contrattazioni tra operatori economici per lo scambio dei prodotti di maggior rilievo della tradizione agroalimentare del territorio.
"L'attenzione all'evoluzione del digitale è una costante della Camera di commercio, che ha individuato in tale dimensione un elemento competitivo fondamentale per il mondo dell'impresa - commenta il presidente Zanlari –, è per questo, ad esempio, che l'ente è stato tra i primi in Italia a prevedere contributi a fondo perduto per le imprese che investono nell'e-commerce. Nel 2013 inoltre abbiamo svolto uno studio approfondito sulla disponibilità della banda larga in tutto il territorio e su questa base stiamo avviando un progetto pilota in alcune aree produttive per iniziare a contrastare lo svantaggio competitivo per la nostra economia che si genera dal crescente fenomeno del digital divide".
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)
Dopo oltre 2 anni torna il segno positivo sulla produzione industriale di Parma (+0,7%), spinta da alimentare e moda. In crescita anche fatturato e ordini. L'indagine sulla congiuntura economica delle PMI parmensi nei primi tre mesi dell'anno, svolta da Camera di Commercio con Unioncamere nazionale e regionale, rivela come artigianato, edilizia e commercio rimangano invece in un quadro recessivo.
Parma, 4 agosto 2014 -
Dopo 9 trimestri consecutivi in cui la produzione industriale parmense è rimasta in calo (con il picco negativo a fine 2012) il dato è finalmente tornato a crescere nel periodo gennaio-marzo del 2014 attestandosi a +0,7%: un valore migliore di quello regionale (+0,1%) e che può restituire un minimo di speranza sulla ripresa, soprattutto se visto insieme all'andamento di fatturato (+1,1%), export (+2,7%) e ordini (+0,3%, tra cui quelli dall'estero pure in crescita, +1,4%) del primo trimestre dell'anno.
Numeri che nascono però dalle performance delle imprese più robuste fra quelle considerate dall'indagine congiunturale della Camera di Commercio, focalizzata sulle PMI (fino a 499 dipedenti) della provincia nei primi tre mesi del 2014. Le aziende manifatturiere industriali fino a 9 dipendenti restano in un quadro di contrazione, sebbene meno pesante del quarto trimestre 2013.
In recessione restano anche le imprese artigiane, le costruzioni e il commercio. In particolare, l'artigianato vede in crescita il fatturato estero (+1,5%) e gli ordini esteri (+2,6%) mentre tutte le altre dimensioni (produzione, fatturato complessivo, ordini complessivi) registrano valori negativi, ma in alleggerimento rispetto al trimestre precedente. L'edilizia riduce il volume di affari del 7,4%, le vendite al dettaglio si contraggono del 3,5%.
Industria
Nel primo trimestre del 2014 tutti gli indicatori congiunturali sull'andamento dell'industria in senso stretto evidenziano dati positivi. La produzione industriale segna una crescita dello 0,7 per cento rispetto al primo trimestre del 2013: un risultato migliore di quello dell'industria regionale (+0,1 per cento) e in controtendenza rispetto al trend negativo del 2,8 per cento dei dodici mesi precedenti. L'incremento è stato determinato dalle industrie alimentari (+4,5 per cento) e della moda (+5,3 per cento), mentre tutti gli altri settori hanno segnato variazioni negative.
L'andamento congiunturale positivo del primo trimestre è stato determinato dalla classe dimensionale più strutturata, da 50 a 499 dipendenti. Per le imprese fino a 49 dipendenti il primo trimestre si è chiuso con un nuovo calo, però di entità più ridotta rispetto al trend degli ultimi dodici mesi.
Il fatturato è aumentato dell'1,1 per cento, in contro tendenza rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-2,4 per cento). Anche per il fatturato un ruolo decisivolo lo hanno svolto le industrie alimentari (+4,4 per cento). Vendite in crescita anche nelle industrie meccaniche elettriche e i mezzi di trasporto (circa +1%), in contro tendenza rispetto al trend negativo dei quattro trimestri precedenti (-1,0 per cento). Gli altri settori hanno evidenziato variazioni negative ad eccezione delle imprese del legno e mobile (+0,1 per cento). Sotto l'aspetto dimensionale, le imprese fino a 9 dipendenti registrano un nuovo calo (-1,9 per cento) mentre segnano una crescita del 3 per cento quelle da 50 a 499 dipendenti. Le imprese da 10 a 49 dipendenti presentano un dato leggermente positivo, +0,4 per cento.
L'export provinciale è cresciuto del 2,7 per cento, in miglioramento rispetto al trend dei dodici mesi precedenti (+2 per cento). Meglio di Parma fa l'Emilia-Romagna dove si è registrata una crescita più ampia (+4,8 per cento). Le industrie alimentari e le "altre industrie manifatturiere" (tra queste chimica, ceramica, carta-stampa-editoria) hanno realizzato ottimi risultati segnando rispettivamente +11,9 e +6,4 per cento. Al contrario, le industrie della moda e quelle meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto hanno accusato un calo delle vendite all'estero (rispettivamente -5,6 e -2,7 per cento).
La domanda è cresciuta (+0,3 per cento) dopo tredici trimestri caratterizzati da cali, mentre a livello regionale è rimasta stabile. Gli ordini alle industrie alimentari parmensi sono aumentati del 4,9 per cento; la moda e le altre industrie manifatturiere hanno visto incrementi rispettivamente del +0,8 e +0,5 per cento. Tutti gli altri settori hanno espresso variazioni tendenziali negative.
Per quanto concerne la dimensione d'impresa, anche per gli ordini sono le imprese minori (fino a 9 dipendenti) a perdere nuovamente terreno, mentre l'andamento risulta in aumento per le altre classi dimensionali.
Crescono gli ordini esteri (+1,4 per cento) soprattutto rivolti alle industrie alimentari (+9,9 per cento), alle altre industrie manifatturiere (+5,4 per cento) e alle industrie del legno e mobile (+1,8 per cento). Al contrario, è apparso particolarmente critico l'andamento della domanda estera delle industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto, che accusano un calo del 4,2 per cento. A muoversi meglio sull'estero sono state le imprese tra 10 e 49 dipendenti che hanno visto incrementare gli ordini del 2,5 per cento.
Artigianato manifatturiero
Il primo trimestre del 2014 si è chiuso con un bilancio nuovamente negativo per le imprese artigiane di Parma, ma in misura meno pesante rispetto al trend dei dodici mesi precedenti. Solo l'estero offre alcuni segnali positivi.
Rispetto al primo trimestre del 2013 la produzione è diminuita dello 0,8 per cento; calano anche le vendite (-1,4 per cento) ma meno che a livello regionale (-1,9 per cento). Le vendite all'estero aumentano invece dell'1,5 per cento (+2,7 per cento il dato regionale).
La domanda diminuisce ancora (-1,1 per cento) anche se meno rispetto al trend dei dodici mesi precedenti, rispecchiando l'andamento di produzione e fatturato. Gli ordini dall'estero crescono a conferma del trend positivo iniziato alla fine dell'estate scorsa (+2,6 per cento).
Costruzioni
Nel primo trimestre dell'anno il volume d'affari dell'industria delle costruzioni è calato del 7,4 per cento, meno rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-9,9 per cento).
Commercio al dettaglio
Gli incassi nel commercio al dettaglio sono diminuiti del 3,1 per cento. Dopo sei anni di contrazione delle vendite l'intensità della crisi rallenta, ma la situazione resta difficile. Anche le vendite di ipermercati, supermercati e grandi magazzini mostrano una nuova contrazione (-3,5 per cento), in questo caso più pesante rispetto al trend dei dodici mesi precedenti (-1,4 per cento).
Tutte le classi dimensionali hanno andamenti negativi. A soffrire di più sono ancora gli esercizi di piccola dimensione, fino a 5 dipendenti, con una flessione delle vendite del 3,7 per cento.
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio Parma)
In edicola dal 4 agosto il nuovo numero di Parma Economica, la storica rivista della Camera di Commercio di Parma -
Parma, 1 agosto 2014 –
Sarà in edicola dal 4 agosto il nuovo numero di Parma Economica, la storica rivista della Camera di Commercio di Parma che dal 1869 offre al sistema sociale e imprenditoriale del territorio analisi economiche, informazioni di attualità e approfondimenti culturali.
Il focus di apertura è dedicato a un ampio approfondimento sul completamento del sistema dei Musei del cibo: la recente apertura dei nuovi musei della pasta e del vino è l'ultimo tassello del progetto di valorizzazione delle eccellenze alimentari del territorio. Molto ricca anche la sezione Economia e territorio, con un articolo che fa il punto sullo stato del Piano di sviluppo rurale dell'Emilia-Romagna e due servizi sullo stato dell'economia territoriale e sulle prospettive della ripresa economica.
Da segnalare l'analisi sui cambiamenti che la crisi sta imponendo alle abitudini di consumo, nel breve ma soprattutto nel lungo periodo.
Infine, la sezione Cultura e territorio dedica numerosi articoli a Parma e dintorni, tra i quali il Festival internazionale del teatro universitario di Parma e un "viaggio" alla scoperta dei beccai e dei lardaroli, due antiche attività di lavorazione delle carni all'origine della specializzazione alimentare parmense.
Parma Economica è distribuita in circa 150 edicole di Parma e provincia in allegato alla Gazzetta di Parma, e in alcune librerie. Per info sui numeri arretrati: www.pr.camcom.it/comunicazione/riviste-e-pubblicazioni
Chiunque fosse interessato a discutere dei temi affrontati nella rivista, può farlo iscrivendosi alla pagina LinkedIn della Camera di Commercio di Parma: www.linkedin.com/company/1787849?trk=tyah
(Fonte: Ufficio stampa Camera di Commercio Parma)
"L'impresa comunica con un ciak" un progetto volto a far conoscere e promuovere le Piccole e Medie Imprese Italiane in Vietnam -
Parma, 29 luglio 2014 -
La Camera di Commercio di Parma, in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna, promuove il progetto di video-marketing "Impresa in un ciak": brevi filmati che presentano l'azienda e la sua offerta di prodotti e servizi potranno essere promossi, in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia ad Hanoi, il nuovo consolato ad Ho Chi Minh City e la Camera di Commercio italiana in Vietnam, verso un'ampia platea di interlocutori vietnamiti, sia operatori economici che istituzionali.
Il videoclip, che dovrà essere prodotto dall'azienda partecipante, potrà anche sfruttare materiale video già realizzato. Attraverso la sottotilazione o il doppiaggio delle traduzioni, rappresenterà un efficace strumento per raggiungere il pubblico vietnamita. Un video tutorial e un documento di linee guida permettono alle imprese di orientarsi nella realizzazione del video per renderlo uno strumento informativo chiaro e mirato.
"L'impresa comunica con un ciak" è un progetto volto a far conoscere e promuovere le Piccole e Medie Imprese Italiane in Vietnam, nel quadro delle azioni a sostegno dell'internazionalizzazione. Si tratta di un nuovo tassello della proficua collaborazione tra imprese emiliano-romagnole e vietnamite fortemente voluta dalle istituzioni per lavorare al meglio in un mercato in grande espansione.
Per informazioni: Camera di Commercio di Parma, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 0521/210243-246; Unioncamere Emilia-Romagna, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 051/6377016.
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)
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