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Nella mattinata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia ha effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio.

Sono state effettuate verifiche ai campi nomadi cittadini, ove dimorano un centinaio di sinti italiani. Il rpimo ad essere controllato è stato il campo sito in via dello Sport, dietro alle piscine comunali, successivamente gli agenti hanno identificato i residenti del campo nomadi di via Motta, ed infine sono stati sottoposti a controlli le roulotte e le case mobili ubicate nel cortile delle ex scuole di Cortile in via Chiesa.

Nel corso dei controlli dei campi nomadi non sono emerse irregolarità.

Nel corso del servizio sono stati effettuati anche vari posti di controllo lungo le principali arterie stradali in entrata ed uscita dalla città.

Complessivamente sono state identificate 61 persone, controllati 32 autoveicoli e contestate 3 violazioni al Codice della Strada.

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Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola, ha eseguito il sequestro preventivo dei locali del "Centro Massaggi Tuina Relax", disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena, nell'ambito di un procedimento penale, in quanto accertamenti effettuati da personale del locale Settore Anticrimine, già a partire da novembre 2017, hanno evidenziato un'attività di prostituzione svolta all'interno dello centro stesso.

Gli agenti, infatti, hanno accertato che le ragazze ivi impiegate concordavano con i vari clienti, prestazioni sessuali a pagamento.
Sono stati effettuati riscontri sulle utenze telefoniche, sulla partita IVA, sugli annunci rinvenuti sia presso siti web di incontri che presso pubblicazioni cartacee periodiche, al fine di delineare compiutamente il genere di prestazioni effettuate dalle ragazze e divulgate al pubblico.

Sono stati effettuati, anche, una serie di appostamenti mirati, nel corso dei quali sono stati fermati ed assunti a sommarie informazioni testimoniali numerosi clienti del centro massaggi, i quali hanno tutti confermato che al termine di un massaggio definito "rilassante", le ragazze offrivano prestazione sessuali dietro il pagamento di un supplemento.

Le risultanze raccolte dal personale del Commissariato di P.S. hanno consentito di ottenere un sequestro preventivo dei locali del centro massaggi, seguito da una perquisizione locale che ha portato all'ulteriore sequestro di un apparecchio telefonico cellulare utilizzato dalle ragazze per comunicare con i clienti, nonché 995 euro in contanti, suddivisi in mazzette in base alle prestazioni giornaliere delle ragazze, provento dell'attività di prostituzione.

Gli agenti del Commissariato sono stati affiancati nel corso delle operazioni da personale della Direzione Provinciale di Lavoro e della Polizia Municipale di Mirandola, ognuno per le rispettive competenze.

Le verifiche hanno permesso di accertare, altresì, la presenza di una ragazza non assunta regolarmente e che la gestione del centro massaggi risulta irregolare in quanto avviato grazie ad una vecchia licenza di un altro centro massaggi di Carpi (MO).

Sono in corso ulteriori attività volte al rintraccio dell'intestatario del contratto d'affitto, al momento irreperibile.

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Nel corso della settimana, il Commissariato di P.S. di Carpi ha potenziato i servizi di controllo del territorio con impiego delle Volanti e di pattuglie del settore anticrimine con autovetture di copertura.

Così, martedì 13 marzo scorso, gli agenti hanno deferito alla A.G. un trentaseienne tunisino pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, in evidente stato di ebbrezza alcoolica, sorpreso mentre tentava di rubare all'interno di una autovettura in sosta.

Nella giornata del 15 marzo gli agenti hanno rinvenuto in località Migliarina un Audi A4, rubata a San Felice sul Panaro in occasione di un furto in abitazione, avvenuto lo scorso mese di febbraio. Sull'autovettura erano state tolte le targhe originali ed applicate due targhe di un veicolo dello stesso modello, sottratte a Correggio.
Con molta probabilità l'autovettura è stata utilizzata per perpetrare attività delittuose. I rilievi tecnici esperiti dalla Polizia Scientifica hanno permesso raccogliere alcuni elementi utili per il prosieguo delle indagini.

Venerdì 16 marzo, gli agenti del Commissariato hanno denunciato in stato di libertà un ventenne tossicodipendente marocchino, pluripregiudicato. Lo straniero è stato scoperto mentre tentava di perpetrare un furto presso il reparto di Oncologia del locale ospedale Ramazzini.

 

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Diffamazione e sostituzione di persona via web: la Polizia Postale denuncia un trentanovenne. Personale della Sezione Polizia Postale e della Comunicazioni ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di 39 anni per il reato di diffamazione e sostituzione di persona via web.

Il trentanovenne aveva risposto ad annunci hard in rete, spacciandosi per una collega di lavoro della moglie vista la conflittualità professionale esistente tra le due donne.

La Polizia Postale ha avviato le indagini a seguito della denuncia sporta dalla vittima.

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Personale del Commissariato di P.S. di Sassuolo ha denunciato in stato di libertà una italiana di anni 22, residente a Napoli, incensurata, per il reato di tentata frode informatica ai danni di due aziende operanti del settore ceramico.

Una delle parti offese, per concludere una compravendita, aveva inoltrato tramite mail la fattura riportante il codice IBAN del conto corrente della propria società.

La ventiduenne, intervenendo sull'account della casella di posta elettronica dell'azienda aveva fatto in modo che il sistema generasse un IBAN diverso da quello inserito dal venditore e relativo ad un conto corrente, che successivamente si è accertato essere intestato alla stessa truffatrice, la quale avrebbe così beneficiato dell'accredito.

La transazione a favore della donna è stata bloccata prima che la somma di denaro, pari a 20.000 euro, le venisse accredita.

Accurate indagini hanno permesso agli agenti di risalire all'identità della truffatrice.

(Modena 15 marzo 2018)

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Nella giornata di ieri, intensa è stata l'attività della Polizia di Stato sul territorio della provincia di Modena. Ma ai controlli si sono aggiunti anche le programmate azioni educative.

Giornata di controlli della Polizia di Stato: 271 persone identificate

Nella giornata di ieri, intensa è stata l'attività della Polizia di Stato sul territorio della provincia di Modena.
Complessivamente sono state identificate 271 persone e controllati 147 veicoli.
Particolare attenzione è stata posta alla zona di via Gramsci e del Parco Novi Sad, ove nel pomeriggio, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, la Squadra Volante ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio mirato al contrasto del degrado urbano, della microcriminalità e del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Tre cittadini stranieri, due marocchini e un tunisino, sono stati denunciati in stato di libertà per inottemperanza all'Ordine del Questore di allontanarsi dal territorio nazionale. Un quarto, di nazionalità romena, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Modena, mentre due italiani sono stati denunciati da personale della Squadra Mobile per il reato di furto aggravato in concorso.
Personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha proceduto al deferimento all'A.G. di una cittadina italiana di 43 anni, per il reato di truffa. La donna aveva messo in vendita attraverso un social network, sul proprio profilo, un giubbotto di marca in cambio di un corrispettivo di 400,00 euro. La vittima, nonostante avesse pagato la somma richiesta per l'acquisto, non ha mai ricevuto il capo di abbigliamento.

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Violenza sulle donne: incontro della Polizia di Stato alla Polisportiva G. Nasi
Sabato 10 marzo scorso, presso la Polisportiva "Gino Nasi", personale della Divisione Polizia Anticrimine ha partecipato in qualità di relatore ad un incontro nell'ambito del progetto "Il corpo non mente", riservato ad un pubblico femminile, organizzato dalla UISP di Modena sul tema della violenza sulle donne.
Il Vice Commissario della Polizia di Stato, dott.ssa Elena Mazzeo ha parlato della violenza di genere, approfondendo il tema dell'ammonimento per stalking e violenza domestica.
Il pubblico, composto da donne di età compresa fra 30 e i 70 anni, ha partecipato con vivo interesse all'incontro, interagendo con i relatori e ponendo numerosi quesiti.

 

Fa tappa anche a Vignola la "BLUE BOX" della Polizia di Stato
Ancora un altro incontro nell'ambito del Progetto "BLUE BOX", la Campagna della Polizia di Stato contro il disagio giovanile. Questa volta è stato il turno dell'IIS Paradisi di Vignola.
L'équipe multidisciplinare della Polizia di Stato, composta da personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile, ha cercato di sensibilizzare gli studenti sul fenomeno, facendoli riflettere sulle varie situazioni di disagio che possono trascendere, anche in forma sommersa, in episodi di bullismo, cyberbullismo, stati di abbandono, tragici giochi di ruolo.
È stata posto l'attenzione sui fenomeni di autolesionismo causati da atti di bullismo e di cyberbullismo, illustrando la Legge n. 71 del 29 maggio 2017 concernente le "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo".
Si è parlato anche della c.d. "tutela delle vittime vulnerabili", collegandosi alla campagna della Polizia di Stato "Questo non è amore" dedicata alla violenza di genere, mentre il dott. Massimo Neri, dell'Associazione Onlus "Psicologi per i Popoli dell'Emilia Romagna" ha approfondito gli aspetti psicologici riguardanti vittime e oppressori.
Presso l'istituto scolastico, a disposizione di studenti ed insegnanti è stata collocata la "Blue Box", una cassetta di colore blu, che richiama il colore istituzionale della Polizia di Stato, per la raccolta di segnalazioni anche anonime su qualsiasi criticità legata alle questioni giovanili.
Il prossimo appuntamento per "BLUE BOX" è programmato per il 28 marzo al Liceo Formiggini di Sassuolo.

 

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Mercoledì, 14 Marzo 2018 15:52

Visita in Questura: studenti a scuola di legalità

Nell'ambito delle iniziative che vedono impegnata la Polizia di Stato nella promozione della legalità, nella giornata odierna, gli alunni della classe V della scuola primaria "English Primary School" di Modena hanno visitato la Questura.
Accolti dagli agenti in divisa della Squadra Volante, gli studenti hanno iniziato il loro percorso sulla sicurezza, partendo dalla Sala Operativa.

È stata simulata una chiamata con richiesta di intervento e i bambini si sono divertiti ad ascoltare per qualche minuto gli operatori di Polizia che comunicavano via radio.
La visita è proseguita nei laboratori della Polizia Scientifica dove personale specializzato nel settore ha coinvolto e affascinato gli studenti, mostrando loro come si effettuano i rilevamenti delle impronte digitali.

A conclusione della mattinata, i bimbi hanno avuto a disposizione una Volante all'interno del piazzale della Questura, che è stata letteralmente presa d'assalto.
I giovanissimi studenti hanno potuto così vivere una affascinante esperienza insieme ai poliziotti della loro città osservando dal vivo come operano ogni giorno gli uomini e le donne della Polizia di Stato.

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Prosegue l'impegno della Questura di Modena nella attività di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei parchi, nelle aeree urbane di aggregazione giovanile e negli istituti scolastici.

Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile ha effettuato un servizio mirato, con l'ausilio di una unità cinofila antidroga della Questura di Bologna, all'interno del polo scolastico Guarini – Wiligelmo di viale Corassori, delle succursali degli Istituti Fermi e Cattaneo e presso l'IPSIA Corni.

Proprio all'interno di quest'ultimo istituto sono stati rinvenuti 5,7 grammi di hashish in dosi già confezionate abbandonate sulle scale e nelle parti comuni di una classe e 0,60 grammi di marijuana in un bagno.

Gli agenti hanno poi continuato le verifiche nei due parchi cittadini ove il fenomeno dello spaccio è più radicato: Novi Sad e XXII Aprile. Nascosti tra i cespugli e sotto i sassi sono stati recuperati 10 involucri pronti per lo spaccio contenenti complessivamente 70 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

 

Condanna di 2 anni e 4 mesi per le borseggiatrici bulgare arrestate dalla Polizia di Stato
Le quattro borseggiatrici di origine bulgara, incensurate, autrici di un furto nella giornata di lunedi ai danni di una anziana modenese di 87 anni sull'autobus della linea 7, che erano state arrestate in flagranza di reato dagli agenti della Questura di Modena nel corso di un servizio antitaccheggio, sono state processate per direttissima questa mattina e condannate ad anni 2 e mesi 4 di reclusione, senza sospensione della pena, e con Divieto di dimora nel Comune di Modena.
Nei loro confronti la Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha emesso la misura di prevenzione del Foglio di Via obbligatorio con Divieto di ritorno nel Comune di Modena, della durata di tre anni.

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Nella mattinata di ieri, personale della Squadra Mobile, del Posto di Polizia Centro e della Squadra Volante ha effettuato un servizio congiunto anti borseggio "in borghese" nell'area mercatale e sugli autobus.
Quattro bulgare, di età compresa fra i 19 e i 25 anni, dopo essere salite sul bus n. 7 alla fermata adiacente il mercato settimanale, hanno circondato una anziana signora del '31, per poi borseggiarla del portafoglio senza che se ne accorgesse. Scese alla fermata successiva, le quattro ragazze si sono spartite il bottino di 150 euro.

Gli agenti in abiti civili hanno seguito attentamente ogni mossa delle giovani borseggiatrici sia sull'autobus sia nelle fasi successive quando si sono divise il denaro contante, le hanno bloccate in condizioni di sicurezza, assicurandole così alla giustizia.
Sono state, quindi, accompagnate in Questura per accertamenti più approfonditi, al termine dei quali sono state arrestate per il reato di furto aggravato in concorso e trattenute presso le celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
L'anziana signora modenese, alla quale sono stati riconsegnati il denaro e gli effetti personali, recatasi in Questura per formalizzare la denuncia, ha manifestato la propria gratitudine agli agenti del Posto di Polizia Centro, ringraziandoli per il loro decisivo intervento.

Proseguono i controlli straordinari della Polizia di Stato in città: un arresto e due denunciati.
Anche nella giornata di domenica, personale della Squadra Volante ha effettuato mirati controlli nelle zone più a rischio della città, tra cui il Parco Novi Sad, identificando 140 persone, di cui 70 stranieri e controllando 50 autovetture.
Tre gli esercizi commerciali (una sala slot, un night club ed un bar) sottoposti a verifiche, estese agli avventori.
Due cittadini di nazionalità tunisina e marocchina, rispettivamente di 57 e 44 anni, sono stati denunciati in stato di libertà per inosservanza delle norme sugli stranieri.
Un altro marocchino di anni 19, clandestino, è stato tratto in arresto per furto aggravato continuato su auto in sosta. Un residente aveva segnalato alla linea di emergenza 112NUE la presenza di un soggetto che aveva infranto i finestrini di due autovetture parcheggiate in via Formigina.
L'intervento immediato della Volante ha permesso, dopo un breve inseguimento a piedi, di bloccare il malvivente in via Newton.
L'Ufficio immigrazione della Questura ha avviato le procedure per l'espulsione del diciannovenne.

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Nella serata di venerdi personale della Squadra Amministrativa della Questura ha notificato al titolare delle licenze del circolo privato Sahara club di Modena, un cittadino marocchino di 44 anni, il provvedimento adottato dal Questore di Modena -ai sensi dell'art. 100 del T.U.L.P.S.- con cui per ragioni di salvaguardia dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica è stata disposta la sospensione delle licenze.

Alla base del provvedimento, che ha interessato il circolo di piazza della Cittadella, sono stati i numerosi controlli effettuati da ottobre del 2017 in cui è emersa una abituale presenza di persone gravate da precedenti per reati di vario genere, anche per violazione della normativa sugli stupefacenti.

Da ultimo, nel controllo effettuato da personale del Reparto Prevenzione Crimine, in data 1 marzo scorso, un cittadino straniero clandestino era stato sorpreso con 30 gr. di cocaina e 15 gr. di hashish.

Tutti gli elementi hanno, quindi, consentito di effettuare una valutazione di rilevante esposizione a rischio per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica che ha reso necessaria l'adozione dell'atto in questione per la durata di 30 giorni.

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Pubblicato in Cronaca Modena
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