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Nel corso della notte, personale della Squadra Volante su segnalazione della Centrale Operativa, è intervenuto in soccorso di una giovane con intenti suicidi che si era portata sul cornicione del palazzo dalla finestra del proprio appartamento, dopo essersi chiusa a chiave all'interno della camera da letto.

Mentre una Volante provvedeva a mettere in sicurezza la zona, impedendo l'accesso al traffico veicolare, un'altra pattuglia, per gestire al meglio la situazione e creare un corretto approccio con la ragazza, ha raccolto informazioni sulle motivazioni che potevano averla indotta a mettere in pericolo la propria vita.
La giovane, come riferito dalla madre, aveva recentemente interrotto una relazione sentimentale, che l'aveva destabilizzata emotivamente, al punto tale di voler porre fine alla propria esistenza con un gesto estremo.

Gli agenti hanno ritenuto che fosse opportuno cercare di avvicinarsi il più possibile alla ragazza per instaurare un contatto diretto e che il miglior interlocutore in una tale situazione potesse essere una figura femminile.

La pattuglia, composta da un uomo ed una donna, non ha esitato a mettere a repentaglio la propria incolumità: la poliziotta, trattenuta con grande sforzo fisico per il cinturone dal collega, si è sporta oltremodo dalla finestra del bagno attiguo alla camera da letto in modo da essere molto vicina alla ragazza e parlarle.

La gestione della situazione non è stata per niente facile, complicata anche dal fatto che la giovane era in evidente stato di ebbrezza e continuava ad assumere alcolici, motivo per il quale non è stato possibile prenderla di forza e ricondurla all'interno.

Durante le operazioni di salvataggio, che sono durate più di mezz'ora, la ragazza ha alternato fasi di lucidità a momenti di profondo sconforto, minacciando più volte di buttarsi nel vuoto.
Fondamentale è stata l'intesa tra i due agenti che, nonostante la situazione precaria ed estremamente pericolosa in cui si trovavano, hanno mantenuto la freddezza necessaria per agire in totale sinergia, supportandosi e consigliandosi a vicenda.

L'estenuante e meticolosa operazione di persuasione attuata attraverso un dialogo empatico, che ha permesso di creare tra le due ragazze un legame di fiducia, ha sortito gli effetti sperati. La giovane, infatti, ha desistito rientrando nella stanza e facendovi accedere gli operatori.

I sanitari del 118 hanno provveduto a prestare alla ragazza l'assistenza e le cure necessarie.

 

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Ordine di carcerazione per un 32enne nomade autore di numerosi reati contro il patrimonio: la Polizia di Stato lo arresta e lo traduce in carcere

La Squadra Mobile nei giorni scorsi ha tratto in arresto, in esecuzione dell'ordine di carcerazione emesso il 25 giugno scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, un cittadino italiano di 32 anni.

L'uomo deve espiare una pena residua di anni 1 di reclusione in quanto riconosciuto colpevole del reato di furto aggravato per fatti avvenuti in provincia di Vicenza.

Il 32enne, di origine nomade, è stato al centro delle cronache modenesi per diversi mesi in quanto autore di reati contro il patrimonio, soprattutto, nel centro cittadino, che avevano portato all'esasperazione residenti e commercianti.

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Contrasto al traffico di sostanze stupefacenti: Polizia di Stato e Polizia Municipale arrestano quattro nigeriani

Nella giornata di giovedì 27 giugno scorso, personale della Squadra Mobile, unitamente a uomini della Polizia Municipale di Modena, ha tratto in arresto quattro cittadini nigeriani pregiudicati, di età compresa tra i 28 e i 34 anni, responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nell'ambito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti, attuati in collaborazione con la Polizia Municipale di Modena, anche attraverso appostamenti e pedinamenti nelle zone di via Gramsci, della Stazione Ferroviaria, di via Mazzoni e del parco XXII aprile, gli agenti hanno fermato tre nigeriani nei confronti dei quali vi erano fondati sospetti che potessero nascondere della sostanza stupefacente all'interno della propria autovettura.

Durante il controllo, i tre soggetti avevano manifestato segni evidenti di agitazione. La perquisizione del veicolo ha dato esito positivo in quanto sui sedili posteriori è stato rinvenuto un borsone contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 4 kg.

Le verifiche sono state estese alla loro abitazione, dove è stata recuperata la somma in contanti, suddivisa in banconote di vario taglio, pari a circa 1.800 euro, oltre ad ulteriori 150 grammi di cocaina. Durante il controllo un altro nigeriano, che si trovava nell'appartamento, ha tentato di disfarsi di un involucro, successivamente accertato contenere sostanza stupefacente del tipo cocaina, lanciandolo dalla finestra.
Processati con rito direttissimo ieri mattina, il G.I.P. presso il Tribunale di Modena ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.

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Nella notte del 24 giugno scorso, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un 36enne di nazionalità rumena, responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi e lesioni personali aggravate.

Gli agenti sono intervenuti in zona San Faustino in quanto un residente aveva segnalato al numero di emergenza 112 NUE un'aggressione, che si stava consumando all'interno di un'abitazione ai danni di una donna.

Gli stessi agenti una volta arrivati sul luogo indicato hanno potuto udire distintamente le urla della donna che chiedeva aiuto.

Gli operatori sono riusciti ad entrare nell'appartamento solo dietro intimidazione di sfondare la porta se gli occupanti non avessero ottemperato volontariamente. Nel monolocale si trovavano un uomo e una donna; quest'ultima, rannicchiata su un letto in lacrime e in forte stato di agitazione, aveva evidenti segni di percosse sul viso e sul corpo.

Nonostante la presenza della Polizia, il convivente ha continuato ad aggredirla verbalmente e ad insultarla, minacciandola che se fosse stato arrestato avrebbe riversato la colpa su di lei.
La donna è stata immediatamente soccorsa dagli agenti; i sanitari del 118 l'hanno poi presa in carico e trasportata al Pronto Soccorso, ove al termine degli accertamenti è stata dimessa con una prognosi di cinque giorni per trauma policontusivo da percosse.

L'aggressore, avvezzo a tali comportamenti violenti nei confronti della compagna, la quale per timore non aveva mai sporto querela, è persona pregiudicata per reati contro il patrimonio, evasione, lesioni personali aggravate ed in materia di Codice della Strada. Inoltre, sotto alias, risulta destinatario di un ordine di carcerazione a seguito di condanna definitiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti nel dicembre 2016, motivo per il quale è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale dove espierà una pena residua di mesi 11 e giorni 28 di reclusione.

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Nelle prime ore di questa mattina, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 21 anni, responsabile del reato di rapina impropria in concorso.

Modena 12 giugno 2019 - Alle ore 4.30 è giunta alla linea di emergenza 112NUE una chiamata da parte di una donna residente in via Pagani che segnalava la presenza di due uomini intenti a forzare le portiere delle autovetture in sosta. In particolare, i due dopo aver rovistato all'interno dell'abitacolo di una Nissan Qashqai si erano allontanati con un sacchetto in plastica di colore blu.
La Centrale Operativa in costante contatto con la donna, la quale è stato in grado di fornire una perfetta descrizione dei due malviventi, riferendo altresì in tempo reale ogni loro spostamento, ha immediatamente fatto confluire sul posto due volanti.

Gli agenti hanno individuato i due soggetti in via San Faustino, i quali alla vista della Polizia, si sono dati alla fuga in direzioni opposte. Uno è riuscito a far perdere le proprie tracce, mentre l'altro per guadagnarsi l'impunità, dopo aver scagliato contro un agente il sacchetto contenente la refurtiva, ha cercato di scavalcare la recinzione di un condominio, rovinando a terra. A quel punto, vistosi accerchiato, ha iniziato a sferzare calci e pugni all'indirizzo degli agenti, che con non poca fatica sono riusciti a bloccarlo.

Un operatore durante la colluttazione ha riportato delle escoriazioni ad una caviglia, refertate dal locale Pronto Soccorso con prognosi di 10 giorni.
Il marocchino, gravato da numerosi precedenti di Polizia in materia di immigrazione e stupefacenti, clandestino sul territorio nazionale, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Sono in corso indagini per risalire all'identità del complice. La refurtiva consistente in diverse confezioni di farmaci, un triangolo rosso di emergenza, un sopporto per navigatori e dei cavetti USB è stata restituita al legittimo proprietario.

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Giovedì, 06 Giugno 2019 10:31

Operazione "Oro rosso"

Operazione "Oro rosso" - Continua il contrasto della Polizia Ferroviaria contro i furti di rame

Modena 6 giugn 2019 - Sono 33 i siti controllati nella giornata del 4 giugno, a livello regionale, tra aziende cha trattano la rottamazione dei metalli, depositi lungo la linea ferroviaria e su strada, che hanno visto impiegati 41 operatori della Polizia Ferroviaria che hanno proceduto ad approfonditi accertamenti nei confronti di 57 persone, nella giornata straordinaria di controlli e contrasto ai furti di rame.
Nella sola provincia di Modena, 6 operatori della Polizia Ferroviaria hanno sottoposto a monitoraggio straordinario 3 siti e le situazioni ritenute a maggior rischio senza rilevare, tuttavia, alcuna anomalia, a riprova del fatto che i costanti controlli, uniti alle operazioni straordinarie, hanno portato ad una significativa riduzione dei furti di rame in ambito ferroviario.

Il Compartimento di Polizia Ferroviaria per l'Emilia Romagna continua con i servizi straordinari di controllo in ambito ferroviario predisposti a livello nazionale dal Servizio di Polizia Ferroviaria, e lo scorso 4 giugno è stato organizzato il 4^ servizio straordinario in ambito ferroviario, denominato "Oro Rosso", organizzato per monitorare la situazione relativa ai furti di materiale ferroso, soprattutto rame.
Il fenomeno dei furti di rame e materiali ferrosi colpisce società operanti nel settore dei trasporti, ma anche dell'energia e delle telecomunicazioni, nonché aziende elettrotecniche ed elettroniche attive nella produzione e nell'utilizzazione di beni prodotti con l'impiego di tali materiali.

Questi furti, oltre a creare un danno alle società vittime del crimine, possono facilmente provocare l'interruzione di pubblici servizi essenziali con ripercussioni di natura economica e sociale di particolare rilievo ed avere, inoltre, conseguenze significative per quanto riguarda la sicurezza e l'ordine pubblico.

La Polizia Ferroviaria, pertanto, negli ambiti di competenza, è chiamata a svolgere un delicato e continuo compito di sorveglianza e controllo onde evitare simili emergenze.

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Dalle prime luci dell'alba di questa mattina, la Polizia di Stato, su ordine della Procura della Repubblica di Modena, sta eseguendo una serie di arresti nell'ambito dell'operazione "Fossalta".

I soggetti appartengono a due bande di albanesi che gestivano nel modenese attività illecite nel campo della prostituzione e della droga. Un giro di affari di oltre 180 mila euro al mese, che ha coinvolto centinaia di clienti provenienti da tutta la regione con vittime della vicenda circa 20 donne dell'est, irregolari sul territorio italiano e che ha portato ad una faida tra i due gruppi che ha raggiunto l'apice nella sparatoria del 5 aprile 2018 in via Emilia Est.

30 investigatori della Squadra Mobile unitamente ad altri 20 poliziotti della Questura, a 5 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, nonché alla Polizia Scientifica, a personale delle Volanti e a quello del Reparto Volo di Bologna, sono intervenuti stamattina alla ricerca dei catturandi eseguendo perquisizioni a tappeto in vari appartamenti nelle zone di San Damaso, via Emila est, Castelfranco Emilia e Rubiera.

I dettagli dell'operazione iniziata ad aprile del 2018 e conclusa a febbraio 2019, verranno diramati durante la conferenza stampa che si terrà presso la Questura di Modena alle ore 11:00 di questa mattina.

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Nel pomeriggio di ieri, la Squadra Mobile ha arrestato un 32enne italiano incensurato, ritenuto responsabile di due rapine perpetrate a Modena in zona Crocetta e Albareto ai danni di una farmacia e di una tabaccheria, nonché di una precedente tentata rapina in un'altra tabaccheria.

L'uomo con volto travisato da un passamontagna era entrato negli esercizi commerciali e aveva intimato ai dipendenti di consegnare il denaro presente nelle casse e di riporlo in una busta di cartone che portava con sé. Quindi era scappato in sella ad una bicicletta.

Nel corso della rapina alla tabaccheria, il 32enne aveva anche portato la mano sinistra all'interno della tasca della giacca per intimorire ulteriormente la vittima inscenando di avere un'arma nascosta.
Grazie alle informazioni acquisite e alla descrizione dell'uomo, in particolare degli abiti indossati al momento delle rapine – un giaccone con cappuccio mimetico con sfumature di grigio chiaro e scuro, pantaloni da lavoro blu con strisce orizzontali di colore fluorescente all'altezza del polpaccio – gli agenti sono riusciti ad individuarlo mentre percorreva in bicicletta a velocità sostenuta via Due Canali.
Intimatogli l'alt, il 32enne per tutta risposta al fine di guadagnarsi la fuga ha tentato di cambiare senso di marcia e di scartare l'autovettura di servizio, non riuscendovi e andando ad impattare con la ruota anteriore del velocipede contro il paraurti per poi atterrare sul parabrezza del veicolo, provocandone la rottura.

L'uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica da probabile assunzione di sostanze stupefacenti, è stato trovato in possesso del passamontagna e della busta di cartone con manici utilizzati durante le rapine.

Dopo gli accertamenti di rito, il 32enne è stato associato alla locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

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Nella giornata di sabato 4 maggio scorso, nell'ambito del Controllo Integrato del Territorio, personale della Squadra Volante, coadiuvato dal Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e da una unità cinofila di Bologna, ha effettuato un servizio mirato alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori, dell'immigrazione clandestina e dello spaccio di sostanze stupefacenti.

I controlli hanno interessato prevalentemente le zone della Stazione Ferroviaria, di viale Gramsci, via Attiraglio, via Canaletto Sud, Via Nonantola e il parco XXII Aprile.

Gli operatori hanno predisposto quattro posti di controllo lungo le principali arterie per monitorare le autovetture in entrata ed uscita dalla città.
Complessivamente sono state identificate 169 persone e controllati 62 autoveicoli.

Nel corso del servizio sono state effettuate anche verifiche, estese agli avventori, all'interno di sette esercizi commerciali. All'interno di un bar sono stati identificati numerosi soggetti con precedenti di Polizia.

All'interno del parco XXII Aprile è stata rinvenuta, nascosta in un cespuglio, una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina, già confezionata pronta per la cessione. La droga è stata sottoposta a sequestro a carico di ignoti.

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Svolta nelle indagini della Polizia di Stato, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Marino, riguardo alla rapina avvenuta la notte tra venerdì e sabato scorso a Carpi, ai danni di due fidanzati italiani brutalmente aggrediti per strada e poi derubati di soldi e cellulare.

A evitare il peggio era stata la prontezza e preparazione tecnica e atletica della ragazza, ex campionessa italiana di arti marziali, che riuscì a tenere testa agli aggressori e difendere il fidanzato già a terra e incosciente.

Nel tardo pomeriggio di ieri è stato eseguito, dagli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Carpi, il fermo disposto dalla Procura della Repubblica di Modena nei confronti di due cittadini marocchini e di uno della Tunisia, ritenuti, a seguito delle indagini della Polizia, concorrenti nel reato di rapina e lesione aggravate unitamente all'altro cittadino marocchino arrestato in flagranza subito dopo i fatti.

 

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