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Scuola. Inaugurate a Modena le nuove medie "Piersanti Mattarella", Bonaccini: "Evento speciale, vogliamo scuole sempre più belle e sicure. 130 milioni per l'edilizia scolastica regionale". Investimento complessivo di 9,2 milioni di euro, di cui 2 milioni e 240 mila euro stanziati nell'ambito dei Piano triennale di edilizia scolastica della Regione: 225 cantieri entro il 2017.

Bologna, 15 settembre 2016

Prima campanella, oggi, anche per una nuova scuola media a Modena, intitolata a "Piersanti Mattarella", ex presidente della Regione Sicilia ucciso dalla mafia, e inaugurata questa mattina dal sindaco Giancarlo Muzzarelli e dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Un taglio del nastro coinciso con l'apertura agli studenti.

Per la realizzazione dell'edificio scolastico – effettuata in tre stralci, tra il 2009 e il 2016 – sono stati investiti complessivamente 9,2 milioni di euro: 2 milioni e 240 mila euro erogati attraverso il Piano triennale di edilizia scolastica della Regione che prevede l'apertura di 225 cantieri entro il 2017, per un investimento complessivo di 80 milioni tra fondi Bei e cofinanziamento degli enti locali e dei privati per la realizzazione di interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico delle scuole, nonché per costruire nuovi edifici e palestre scolastiche.

Nella nuova struttura sono ospitati laboratori, aule, palestra e una ampia sala polifunzionale a disposizione degli studenti e del quartiere, mentre all'esterno è stato realizzato anche un campetto sportivo. Quella inaugurata è la prima scuola a Modena dove gli studenti entrano strisciando il badge sul totem a led interattivo collocato all'ingresso, e anche la didattica sarà innovativa.

"L'inaugurazione di una scuola è sempre un evento speciale- afferma Bonaccini- perché è allo stesso tempo un servizio di grande qualità per i ragazzi e le famiglie, un investimento sul presente e il futuro dei ragazzi e un elemento di coesione per l'intera comunità. Con una attenzione particolare alla cura degli spazi per la didattica e la sicurezza della struttura, essendo la sicurezza degli edifici una delle nostre priorità assolute, tradotta nel piano triennale di edilizia scolastica che abbiamo messo a punto come Giunta regionale insieme ai territori. Centinaia di interventi per un programma da 80 milioni di euro di fondi Bei cui aggiungere 20,1 milioni attribuiti dal ministero dell'Istruzione all'Emilia-Romagna nell'ambito del Programma 'Scuole Innovative-La Buona Scuola', 20 milioni di fondi regionali che abbiamo messo nel bilancio 2016 per la messa in sicurezza e l'adeguamento normativo degli istituti, che sempre sul fronte regionale si sommano a oltre 6 milioni destinati al miglioramento sismico degli edifici scolastici e a 5 milioni del fondo per il recupero energetico degli edifici pubblici (Fesr). In totale- chiude il presidente della Regione- ammontano dunque a oltre 130 milioni le risorse disponibili per l'edilizia scolastica regionale, risorse per dare ai nostri studenti scuole sempre più belle e sicure".

Le caratteristiche

La struttura si sviluppa su due piani per un totale di 4.360 metri quadrati (2.672 metri quadrati al piano terra e 1.688 al primo piano). Gli ambienti didattici principali sono orientati verso sud e sud-est per garantire la migliore illuminazione naturale delle aule. La struttura presenta elevati standard di isolamento termico di murature e vetrate. Ha copertura a verde, sistemi radianti a pavimento e a parete, sistemi innovativi di rinnovo dell'aria negli ambienti e impianti per la produzione di acqua calda ed elettricità attraverso fonti rinnovabili. Inoltre, è stata progettata ponendo attenzione alla massima accessibilità da parte di tutti.

Con il terzo stralcio il progetto originale è stato adeguato alle nuove esigenze del sistema scolastico cittadino per accogliere la scuola secondaria di primo grado attorno a cui ruota l'Istituto Comprensivo 3. Le modifiche introdotte hanno contribuito a realizzare una scuola aperta alle istanze della nuova didattica, al territorio e a possibili nuovi scenari futuri. Il complesso di arredi e attrezzature è stato definito insieme a insegnanti e dirigenza scolastica, con il concorso dei rappresentanti dei genitori.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Venerdì, 09 Settembre 2016 11:54

Nonni vigili: ecco i 29 volontari di Auser

I 29 volontari di Auser che, grazie alla convenzione con il Comune, da giovedì 15 settembre, muniti di pettorina arancione, paletta e fischietto presidieranno 16 scuole cittadine. 

Parma, 9 settembre 2016

Tutto è pronto per il nuovo anno scolastico e ad assistere i bambini all'ingresso delle scuole per garantire la sicurezza non potevano mancare i nonni vigili.Sono 29 i volontari di Auser che, grazie alla convenzione con il Comune, da giovedì 15 settembre, muniti di pettorina arancione, paletta e fischietto presidieranno 16 scuole cittadine, con modalità analoghe a quelle dello scorso anno scolastico.
Gli ultimi dettagli sono stati messi a punto oggi in Municipio, in un incontro con la Polizia Municpale, che coordina l'attività, alla presenza dell'assessore alla sicurezza Cristiano Casa.
Insieme al comandante Gaetano Noè e al presidente di AUSER Arnaldo Ziveri, sono intervenuti il commissario Emma Monguidi e l'ispettore capo Massimo Marchinetti.

nonni vigili auser parma2

"Il vostro contributo è importante - ha affermato l'assessore Cristiano Casa nell'augurare buon lavoro ai volontari della vigilanza - perchè si tratta di un'attività volontaria preziosa spesa al servizio della città, e perchè ci consente di utilizzare in altri compiti gli agenti di polizia municipale. Dobbiamo essere grati a persone come voi che si spendono per la comunità".
Viene quindi garantita la continuità del servizio, ma c'è anche la prospettiva di un ampliamento, legato al reperimento di nuovi volontari: l'Auser li sta attivamente cercando per ampliare i servizi svolti in accordo con il Comune per svariate attività, a cominciare, appunto, dalla vigilanza all'ingresso e all'uscita dei ragazzi in altre scuole cittadine.
Gli interessati possono rivolgersi presso la sede AUSER in via La Spezia 156, tel. 0521 295006.

 

Pubblicato in Cronaca Parma

L'estate sta finendo e la scuola ricomincerà. Dall'Ordine degli Psicologi dell'Emilia-Romagna qualche consiglio sul rientro a scuola.

Le vacanze estive stanno finendo: giovedì 15 settembre, infatti, ricominceranno le lezioni per tutti gli studenti e insegnanti dell'Emilia-Romagna, dalla scuola elementare alla scuola secondaria di primo e secondo grado. È importante avere vacanze lunghe per la costruzione di un tempo e di un vivere altro rispetto agli impegni scolastici. Nel corso dell'estate bambini e ragazzi costruiscono nuove routine e fanno nuove utili esperienze, di sé e degli altri, e può risultare doloroso tornare alla quotidianità del resto dell'anno.

Per diversi aspetti, il rientro a scuola è per i giovani l'equivalente del ritorno al lavoro per gli adulti. Nel caso della scuola ci sono, però, una serie di fattori specifici che rendono la ripresa ancora più difficile, con un vero e proprio stress da rientro. Periodicamente, infatti, al cambio di grado, vi sono una serie di relazioni interpersonali nuove da stringere e dunque timidezze da vincere, ma anche la definizione del rapporto con i nuovi docenti è una questione da non sottovalutare. E anche quando le relazioni siano sostanzialmente confermate da un anno all'altro, entrano in gioco complessi meccanismi emozionali.

L'ansia da rientro, il dovere di rispettare orari precisi, ritornare a essere sottoposti a esami e verifiche continue, l'emozione di rivedere i propri compagni: tutto questo richiede un lavoro psicologico notevole.

Per affrontare nel migliore dei modi questi momenti, i genitori possono adottare diversi atteggiamenti in grado di aiutare i figli. Soprattutto per i bambini, è utile cominciare dal recupero graduale di ritmi veglia-sonno propri della scuola ancor prima che la scuola cominci, dal dialogo con i figli sull'esperienza scolastica e sulla sua ripresa. Può anche essere utile avere delle accortezze come il preparare i materiali per la scuola per tempo e lo zaino del giorno dopo in anticipo, per evitare ansie dell'ultimo secondo. Per gli adolescenti, oltre che un impegno, la scuola può essere riconosciuta e promossa anche come un'occasione di libertà ed emancipazione rispetto all'autorità parentale, un momento per conoscere nuove persone e per confrontarsi con i pari.

Il dialogo quotidiano rimane comunque il modo migliore per tranquillizzare e capire. Non solo il dialogo con i propri figli, ma anche quello dei genitori con gli insegnanti. Comunque in generale, come per gli adulti, anche ai ragazzi può servire mantenere qualcosa del periodo di vacanza anche dopo che questa è finita, magari dando spazio a passioni nate durante l'interruzione scolastica.
La scuola d'altro canto, per il ruolo centrale che riveste nella crescita e nello sviluppo di bambini e adolescenti, potrebbe avere una funzione chiave nel riconoscimento e nella prevenzione del disagio psicologico. È quindi importante che essa si manifesti fin dall'inizio accogliente e capace di stimolare negli allievi i processi positivi, utili al miglioramento della loro qualità di vita: sviluppare il senso di fiducia nelle proprie capacità, incentivare l'iniziativa e la creatività, promuovere la reciprocità e la solidarietà tra pari nelle relazioni all'interno e al di fuori dal gruppo.
Infine, affinché avvenga la piena accettazione della scuola da parte dei bambini/ragazzi, è indispensabile che le figure genitoriali, consapevoli del ruolo che essa riveste - cioè quello di contribuire alla formazione della persona sotto ogni aspetto - comunichino ai figli la propria volontà di collaborazione al fine di favorirne una esperienza positiva.

Al rientro dalle vacanze, però, può anche capitare che compaiano eventuali sintomi piuttosto significativi; in questi casi i sintomi non sono legati al semplice rientro, ma possono essere il campanello d'allarme di situazioni più gravi, per le quali potrebbe essere necessario consultare uno specialista. Se, per esempio, il ragazzo o il bambino dovesse dimostrare una forte perdita di appetito, insonnia, angoscia o altri segni di grave malessere, questi segni potrebbero essere sintomi di qualche fatto grave nella vita nel ragazzo, problemi non confidati che riaffiorano nella sua vita con il ritorno a scuola. Bullismo e violenze, ad esempio, vengono spesso "denunciati" attraverso questi segnali di sofferenza ancor prima che con le parole ed è quindi importante - pur senza allarmismi - non sottovalutarli.

Inoltre, in particolare in età adolescenziale, eventuali comportamenti di opposizione alla ripresa della scuola possono fare da cassa di risonanza ad una problematica più profonda. Lo stato ansioso può essere determinato dalla preoccupazione di non aver scelto la scuola giusta o di non esserne all'altezza, di essere stato investito di troppe responsabilità; oppure, se l'ansia è particolarmente intensa o è accompagnata da sintomatologia psicofisica, potrebbe segnalare un movimento depressivo da non sottovalutare. Questo stato di malessere psicologico infatti, se non approfondito e trattato, potrebbe dar luogo a un disturbo dell'umore con conseguente disinvestimento scolastico e a progressive difficoltà di integrazione sociale.

In tutti questi casi è ancora più importante la collaborazione scuola-famiglia per una migliore comprensione del malessere del ragazzo e la ricerca di possibili soluzioni.

Giovedì, 04 Agosto 2016 16:50

Busseto: salvato l'indirizzo musicale

L'indirizzo musicale nell'Istituto Comprensivo di Busseto sarà mantenuto anche per il prossimo anno scolastico, ciò utilizzando le risorse del cosiddetto organico di fatto che viene appositamente assegnato in aggiunta all'organico di diritto.

Parma, 4 agosto 2016

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza oggi, al tavolo sindacale con il Dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Parma, ha ricevuto conferma formale che l'indirizzo musicale nell'Istituto Comprensivo di Busseto sarà mantenuto anche per il prossimo anno scolastico, ciò utilizzando le risorse del cosiddetto organico di fatto che viene appositamente assegnato in aggiunta all'organico di diritto. La Gilda esprime soddisfazione anche perché al tavolo sindacale è stato confermato che allo stesso modo verranno salvati altri indirizzi musicali esistenti nel Parmense e che erano stati messi a rischio, quelli di Fidenza, Medesano e Noceto. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito dice: "Se non ci fosse stata un'adeguata reazione, il governo del Pd avrebbe abolito l'indirizzo musicale dove nacque il grande Giuseppe Verdi, non ci sono riusciti".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Gilda degli Insegnanti sulla visita del sindaco di Fidenza al plesso scolastico "Maria Magnani" durante il pasto dei bambini. 

Parma, 28 luglio 2016

Non abbiamo nulla contro il fatto che il sindaco di una città eserciti il controllo sulla qualità delle mense scolastiche, ci mancherebbe, rientra tra le sue funzioni ed è anche giusto che informi i cittadini di questa sua attività. Purtroppo a Fidenza sembra esserci una tradizione diversa: come si vede dalle foto, puntualmente venute in possesso della stampa locale, i bambini del plesso scolastico "Maria Magnani" hanno fatto da "corredo" alla momentanea ribalta mediatica dell'esponente del Pd che è sindaco della città. Quei bimbi si trovavano all'interno di una scuola pubblica, in un momento didattico qual è il pasto consumato nelle ore scolastiche, non è bello che siano stati esposti nell'ambito delle attività politico/istituzionali di un esponente della politica locale. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza dichiara: "Speriamo che le foto siano uscite all'insaputa del sindaco, altrimenti siamo di fronte all'ennesimo esempio del rapporto anomalo che il Pd ha con la scuola pubblica".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La Gilda degli Insegnanti favorevole alla fusione tra il "Solari" di Fidenza ed il "Magnaghi" di Salsomaggiore, adesso non si dimentichi il tavolo di concertazione.

Parma, 18 luglio 2016

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza è favorevole alla proposta di fondere l'Istituto Alberghiero di Salsomaggiore ed "Solari" di Fidenza, quest'ultima scuola, data la sua specificità, ha bisogno di un'adeguata valorizzazione: obiettivo che potrà essere raggiunto meglio solo con un'offerta formativa omogenea a livello territoriale. Il fatto che il "Solari" sia attualmente inglobato in un mega istituto tricefalo suddiviso in sedi distinte e distanti tra loro, come quelle del "Galilei-Bocchialini-Solari," non è una buona cosa. Un'aggregazione che a suo tempo fu forse decisa in maniera azzardata e che specialmente negli ultimi anni ha fatto evincere anche i limiti dell'Ufficio Scolastico Regionale, il quale sotto l'aspetto tecnico si mostra poco efficace nel poter esercitare la propria opera di controllo e monitoraggio di una realtà così complessa e disomogenea. Ricordiamo inoltre che la legge regionale dell'Emilia Romagna prevede che vi sia obbligatoriamente un tavolo di concertazione e della norma si evince chiaramente che devono essere invitate anche le organizzazioni rappresentative del corpo docente (art.45 comma 2 della legge regionale n. 12 del 30 giugno 2013), essa così recita: "I Comuni, avvalendosi delle analisi dei fabbisogni professionali e formativi svolte a livello nazionale e locale, in via prioritaria di quelle realizzate dagli enti bilaterali, individuano la domanda di formazione espressa dal territorio attraverso la concertazione con le parti sociali e la consultazione con l'associazionismo, con le famiglie e con gli altri soggetti interessati". A tal fine il coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, Salvatore Pizzo, richiederà formalmente ciò al Comune di Fidenza che è stato l'ente che per primo ha deliberato ed ha precisato "ci dispiace non lo abbiano previsto prima della delibera".

Gilda degli Insegnanti - Fed Gilda Unams
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Oggi nella sede della Gilda di Parma sono state presentare le attività referendarie contro la riforma della cosiddetta ´Buona Scuola´. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Gilda degli Insegnanti. 

Parma, 13 luglio 2016

Nei giorni scorsi gli esponenti della Gilda degli Insegnanti, insieme a tutti gli altri soggetti aderenti al comitato referendario hanno presentato alla Corte di Cassazione oltre 2 milioni e mezzo di firme contro la legge della "cattiva scuola" voluta dal Pd. Anche Parma ha dato il suo contributo: negli uffici dei vari comuni ed ai banchetti allestiti dalle realtà associative sono state raccolte oltre 2700 firme. Un ottimo risultato che corona tre mesi di impegno diffuso.

"La riforma della cosiddetta ´Buona Scuola´ affida poteri quasi assoluti ai dirigenti scolastici relegando gli organi collegiali di governo della scuola, dove sono presenti insegnanti, genitori e studenti, a semplici momenti di ratifica di decisioni già prese. Le scelte operate nella scuola – dichiara la Gilda - sono simili a quelle che si vogliono portare avanti con la riforma costituzionale e la riforma elettorale, dove il Parlamento perde la sua centralità a favore del Governo e si elegge una maggioranza parlamentare espressione di un solo partito, il partito di governo".

Ha spiegato Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, i quesiti referendari sono quattro: l'abolizione dei poteri discrezionali del dirigente scolastico, che adesso può chiamare a sua scelta i docenti, metodo che porterà sicuramente clientelismo e corruzione; l'abolizione della valutazione discrezionale da parte del dirigente scolastico, il quale sulla base di criteri formulati da alunni e genitori, dispenserà motu proprio premi in danaro agli insegnanti; l'abolizione di agevolazioni fiscali alle scuole non statali; ripristino delle ore di lezione sottratte dai cosiddetti "percorsi scuola lavoro".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La nota stampa della Gilda degli Insegnanti di Parma sulla cosiddetta "Buona Scuola": "L'Ufficio Scolastico Regionale partecipa alla propaganda del Pd! Una vergogna". 

Parma, 11 luglio 2016

Nei giorni scorsi a Parma è stata presentata la prossima costruzione di un edificio scolastico a Sorbolo, non abbiamo nulla da dire in merito a quanto la politica vorrà fare per dare alla collettività locale un edificio più funzionale, ci mancherebbe, ma visto che l'interesse in merito lo sta dimostrando, con una efficace regia comunicativa che mistifica quanto sta avvenendo dentro le scuole a causa delle norme liberticide volute dal Pd, non possiamo restare in silenzio rispetto ad una realtà che si vuole dipingere rosea. Ci dispiace che il direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale nell'esercizio delle proprie funzioni partecipi a certe adunate politiche, ma in tempi di regime ciò è ovvio. I docenti italiani hanno subito proprio dal Pd e dai suoi alleati verdinan-cosentiniani un attacco senza precedenti, il più grave che sia mai avvenuto nella storia repubblicana.

La cosiddetta "Buona Scuola" è una legge che prevede l'instaurazione della dittatura nelle scuole, scardina il principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione rimettendo alla volontà di un singolo (il dirigente scolastico che risponde ad organismi di nomina politica) la decisione dei criteri per le assunzioni, novità tristi che saranno portatrici anche di inevitabili casi di corruzione e clientelismo. Il Dirigente scolastico a sua discrezione deve assegnare bonus economici ai docenti che insindacabilmente riterrà "meritevoli". Gli insegnanti di ruolo per vedersi rinnovato l'ingaggio, di durata triennale, saranno facilmente ricattabili. La legge prevede anche di licenziare d'ufficio tutti coloro che per oltre 36 mesi sono stati sfruttati con contratti a temine.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, dichiara: "Nelle scuole si respira già un'aria di regime, anche qui nel nostro territorio. Per adesso abbiamo l'arma del voto per difenderci".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Maggiori spazi sia per le attività motorie sia per la didattica grazie a due Protocolli d'intesa sottoscritti dalla Provincia coi due Comuni rispettivamente per accelerare la realizzazione del nuovo palasport e creare nuovi laboratori all'ex Coop.

Reggio Emilia, 1 luglio 2016

Grazie a due distinti Protocolli d'intesa sottoscritti dalla Provincia di Reggio Emilia con i rispettivi Comuni, le scuole di Guastalla e Montecchio potranno contare su maggiori spazi sia per le attività motorie sia per la didattica. I due Protocolli sono stati illustrati ieri mattina a Palazzo Allende dal presidente e dalla vicepresidente con delega all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi e Ilenia Malavasi, insieme ai sindaci di Guastalla e Montecchio, Camilla Verona e Paolo Colli.

"Si tratta di due intese particolarmente significative per i comuni di Guastalla e Montecchio, perché consentiranno rispettivamente di accelerare i tempi di realizzazione del nuovo palasport, che sarà destinato anche all'attività motoria degli studenti di "Russell" e "Carrara", e di destinare nuovi e più moderni spazi ai laboratori del "D'Arzo", ha spiegato il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi.
Il sindaco di Guastalla, Camilla Verona, si è detta "molto soddisfatta perché dal 2008 si parla del nuovo palazzetto, per il quale il Comune ha circa 1 milione di euro ed esiste già un progetto che non ha senso tenere in un cassetto: farlo utilizzare anche alle scuole del territorio è un valore aggiunto reso possibile da questo positivo dialogo tra istituzioni a favore della collettività".
"Il Protocollo che firmiamo oggi conferma l'impegno del Comune di Montecchio a favore dell'edilizia scolastica – ha aggiunto il sindaco Paolo Colli - Dopo la nuova scuola media, ora intendiamo rispondere alle esigenze del "D'Arzo"che ha avuto un incremento notevole, superando i 1.300 studenti grazie in particolare agli indirizzi tecnici: l'intento è quello di utilizzare parte dell'ex Coop per ospitare i laboratori, grazie anche al coinvolgimento delle imprese del territorio molto interessate a sviluppare professionalità di tipo tecnico, con le associazioni di categoria che si sono dette disponibili a finanziare attrezzature e allestimento".

"Si tratta di una esigenza pienamente condivisa dalla Provincia, tanto che abbiamo inserito l'ampliamento del "D'Arzo" nella annualità 2017 della programmazione legata ai mutui Bei per l'edilizia scolastica", ha concluso la vicepresidente con delega all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, sottolineando anche la crescita del polo guastallese, che per il prossimo anno ha visto "Russell" e "Carrara" chiedere rispettivamente quattro e una classe in più: "L'impegno della Provincia testimoniato anche dai tanti altri interventi in corso – hanno concluso Manghi e Malavasi – è quello di accompagnare la crescita degli istituti reggiani aumentando gli spazi, ma anche la qualità dell'offerta didattica".

Palasport di Guastalla anche per le scuole

L'intesa tra Provincia di Reggio Emilia e Comune di Guastalla è finalizzata ad accelerare i tempi per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport, per il quale il Comune ha già individuato l'area (in via Sacco e Vanzetti, accanto all'anello di atletica leggera) e redatto il progetto definitivo. In particolare, i due enti si impegnano a "sondare e mettere in atto tutti gli strumenti e le opportunità normative e di finanziamento anche in relazione alla necessità di attivare i necessari raccordi per inserire l'intervento nell'ambito della programmazione regionale in base agli sviluppi in atto conseguenti all'entrata in vigore della Legge 56/2014".
Una volta realizzato, il nuovo palasport verrà utilizzato anche per l'attività ministeriale di educazione fisica e motoria del polo scolastico di Guastalla, formato dagli istituti superiori "Russell" e "Carrara", che rappresenta un bacino fondamentale per la formazione dei ragazzi della Bassa reggiana (circa 1.700 studenti, il 70% dei quali proveniente dai comuni limitrofi).

Nuove aule nell'ex Coop di Montecchio

Il Protocollo sottoscritto da Provincia di Reggio Emilia e Comune di Montecchio Emilia riguarda invece la progettazione e la successiva realizzazione dell'ampliamento della sede dell'istituto "Silvio d'Arzo", che oggi fatica - nonostante le ristrutturazioni effettuate nel tempo – sia a contenere il numero di classi previste nei prossimi anni scolastici, con il trend di crescita attuale, sia a garantire le attività di laboratorio. Anche in questo caso i due enti si impegnano a "intraprendere tutte le azioni necessarie per reperire i finanziamenti utili a riqualificare il fabbricato ex Coop, di proprietà del Comune e adiacente al D'Arzo", in particolare per ospitare nuovi laboratori per la scuola. L'intesa prevede che il Comune di Montecchio si faccia carico della verifica tecnica preliminare dell'ex Coop, compresa la valutazione della sicurezza, mentre la Provincia provvederà a realizzare lo studio di fattibilità e il progetto preliminare indispensabile per le richieste di finanziamento, nonché a seguire lo sviluppo della progettazione ai vari livelli e successivamente l'appalto dei lavori, nonché la loro direzione e i collaudi. Una attività perfettamente in linea con il "nuovo corso" della Provincia delineato dalla legge Delrio che vede Palazzo Allende sempre più impegnato in un'azione di coordinamento e supporto tecnico ai Comuni, come nel caso della Stazione unica appaltante alla quale hanno aderito già 16 Comuni, 3 Unioni e 2 aziende di servizi alla persona.
L'accordo prevede inoltre che l'area della nuova sede scolastica verrà concessa in diritto di superficie per 99 anni dal Comune alla Provincia, che si farà carico della gestione del fabbricato e che non potrà mutarne la destinazione d'uso senza il preventivo accordo con il Comune.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Gilda degli Insegnanti denuncia la presenza, intrusiva, di esponenti del Pd in momenti di vita scolastica.

Parma, 21 giugno 2016

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, associazione sindacale e professionale che aderisce al comitato promotore dei referendum sociali, esprime la completa solidarietà e vicinanza agli amici che nei giorni scorsi sono stati allontanati da una manifestazione pubblica che si stava tenendo a Baganzola (Parma). Il grave fatto sarebbe avvenuto mentre gli attivisti erano pacificamente intenti a raccogliere le firme a sostegno dei quesiti referendari, tra cui quelli per abrogare la legge contro la scuola promossa dal Pd e dal governo Renzi.

A Parma si respira aria di regime già da tempo, sono mesi che la Gilda degli Insegnanti denuncia la continua presenza, intrusiva, di esponenti del Pd in momenti di vita scolastica. Dopo le scuole usate come tribune per la ribalta mediatica dei politici, oggi qualcuno è arrivato, impunemente, ad allontanare gente da luoghi pubblici solo perché esprimeva idee e posizioni non condivise dai maggiorenti di regime.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, afferma: "Dobbiamo arginare tutte le forme di dittatura, questi sedicenti democratici declinano una strana forma di democrazia. La civilissima Parma non deve tollerare gente che si comporta ispirandosi al Cile di Pinochet o all'Unione Sovietica".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

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